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Magazine X115 X115 Lesioni Cutanee | Tipi, Classificazione, Caratteristiche

Lesioni Cutanee | Tipi, Classificazione, Caratteristiche

  • 7 minuti

Introduzione

Tutti o quasi hanno sperimentato sulla propria pelle la spiacevole sensazione legata alla comparsa di macchie, gonfiori, vescicole e altri apparenti inestetismi cutanei.

Queste manifestazioni sono chiamate lesioni cutanee e, oltre allo spiacevole effetto estetico, possono talvolta rappresentare il segno precoce di una patologia clinicamente rilevante.

Elementi come colore, margini, forma, consistenza, localizzazione e distribuzione guidano il medico nella corretta identificazione della lesione e delle possibili cause sottostanti.

Le lesioni della pelle (o lesioni elementari dermatologiche) vengono tipicamente classificate in:

  • lesioni primitive, sono diretta espressione del processo patologico cutaneo e generalmente intese come manifestazioni iniziali di una malattia;
  • lesioni secondarie, rappresentano la fase evolutiva delle lesioni primitive;
  • lesioni primitivo-secondarie, la cui insorgenza si manifesta con entrambe le modalità, primitive e secondarie.

Tra le lesioni cutanee primitive è possibile riconoscere:

  • la macula
  • la papula
  • il nodulo
  • il pomfo
  • la vescicola
  • la bolla
  • la pustola

Tra le lesioni cutanee secondarie ricordiamo:

  • squame
  • croste
  • cicatrici
  • ulcerazioni
  • soluzioni di continuo (escoriazioni, erosioni, ragadi, fissurazioni)

Tra le lesioni primitivo-secondarie si annoverano:

  • sclerosi
  • atrofie

Lesioni primitive

Eritema

L’eritema è un arrossamento transitorio della cute legato a una vasodilatazione locale o a un ristagno ematico per stasi venosa.

Le caratteristiche dell’eritema risulteranno differenti, apparendo di un rosso vivo nel primo caso e di un colore violaceo nelle stasi venose.

L’arrossamento cutaneo può essere causato da:

  • eccessiva esposizione alle radiazioni UV (raggi solari o lampade artificiali);
  • esposizione a fattori termici (lieve scottatura);
  • patologie infettive (malattie esantematiche, come morbillo, scarlattina, rosolia) o autoimmunitarie, di cui rappresenta un segno precoce.

Macula

La macula (o macchia) è una piccola modificazione circoscritta del colore cutaneo.

In genere ha dimensioni ridotte e, pur essendo ben visibile, non è rilevata, quindi non è palpabile.

La macula, può essere isolata o presentarsi in forma multipla o aggregata.

Il rush è un’eruzione cutanea a rapida insorgenza caratterizzata da macule eritematose; per questo è anche detto esantema maculare.

Oltre alle macule eritematose, un’altra categoria importante è rappresentata dalle cosiddette macule emorragiche, causate dallo stravaso di sangue nel derma.

Le macule emorragiche si distinguono in:

  • petecchie: piccole dimensioni (calibro di una lenticchia)
  • ecchimosi: dimensioni maggiori (grandi come un palmo)
  • soffusioni: dimensioni maggiori all’ecchimosi.

Vi sono poi le macule pigmentarie, causate da un aumento o da un difetto localizzato di melanina (il pigmento che conferisce alla pelle il suo colore).

A seconda dei casi, possono essere:

  • macule iperpigmentate: nevi, cloasma gravidico, melasma, efelidi (lentiggini)
  • macule ipopigmentate: albinismo, vitiligine, pitiriasi, lebbra.

macula

Papula

La papula è una rilevatezza cutanea a contenuto solido, di piccole dimensioni (inferiori al centimetro) e nettamente circoscritta.

Può essere isolata, anche se più frequentemente risulta organizzata in veri e propri cluster, ed è legata alla presenza superficiale di infiltrato infiammatorio.

A seconda della localizzazione, la papula può essere classificata in

  • papula epidermica: caratterizza alcune patologie infettive quali il condiloma acuminato, il mollusco contagioso e la verruca volgare,
  • papula dermo-epidermica: tipica del lichen ruber planus,
  • papula dermica: espressione di un accumulo metabolico come nell’amiloidosi, di infiltrato infiammatorio come nel granuloma o di esiti infettivi come nella sifilide e nella tubercolosi.

La papula tende a persistere nel tempo, mentre gli esiti possono variare dall’assenza di lesioni secondarie alla presenza di macchie ipo o ipercromiche.

Papula

Nodulo

Il nodulo è una rilevatezza cutanea solida, ben circoscritta e localizzata in sede dermica profonda o ipodermica.

Ha una consistenza duro-elastica e dimensioni nettamente maggiori rispetto alla papula.

Il nodulo è l’espressione di manifestazioni infiammatorie, suppurative o neoplastiche del derma.

Appare spesso di colore violaceo e fortemente infiammato, con forma rotondeggiante e dimensioni superiori ai 5 mm.

Legato per lo più all’accumulo di elementi della flogosi nonché di batteri e leucociti, il nodulo tende generalmente a localizzarsi nel derma e ad evolvere verso la cicatrizzazione, lasciando pertanto evidenti residui.

Il nodulo rappresenta una manifestazione tipica di patologie dermatologiche complicate, come l’acne severa, la leishmaniosi, la sarcoidosi o il LES.

Il nodulo tumorale è anche detto freddo perché non presenta segni di infiammazione, come dolore ed eritema. Inoltre, tende a crescere rapidamente e ad ulcerarsi.

nodulo

Pomfo

Il pomfo è una lesione cutanea caratterizzata da una rilevatezza di colore bianco porcellanaceo, con alone eritematoso o rosa-rosso.

Generalmente, il pomfo è pruriginoso e può avere dimensioni e forma variabili.

Causato da vasodilatazione capillare ed edema del derma, è una lesione cutanea fugace (insorge rapidamente e altrettanto rapidamente si risolve; non permane più di 24 ore).

Alla base dei pomfi vi è la formazione di un edema circoscritto, che avviene tipicamente in risposta a un agente irritante, allergizzante o lesivo come avviene ad esempio:

Nella maggior parte dei casi, il pomfo rappresenta l’esito immediato del rilascio di mediatori vasoattivi come l’istamina, mentre la tipologia dei margini può guidare il clinico nella diagnosi differenziale.

Ad esempio, margini netti potrebbero essere riconducibili a manifestazioni come l’orticaria mentre margini sfumati alla puntura di insetti.

Tipicamente, l’evoluzione del pomfo è rapida e priva di esiti clinicamente rilevanti.

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Vescicola

Simile al pomfo, ma non pruriginosa, la vescicola è un rilievo solido circoscritto formato da una cavità contenente liquido.

In genere, è caratterizzata da una rilevatezza dell’epidermide legata all’accumulo di liquidi (siero, sangue), in seno all’epidermide o immediatamente al di sotto di essa.

Risulta di piccole dimensioni (inferiori ai 5 mm) e appare in risposta ad eventi lesivi di natura chimico-fisica o infettiva.

A seconda della localizzazione, la vescicola può essere:

  • intraepidermica, come avviene nella dermatite atopica o da contatto o nelle infezioni virali da Herpes; in tal caso il tetto è fragile (si rompe facilmente);
  • subepidermica: quindi più profonda e resistente; caratterizza la dermatite erpetiforme e l’eritema polimorfo.

L’evoluzione è generalmente benigna, seppur talvolta possa residuare in una macchia ad esito pigmentario.

In caso di suppurazione si parla di pustola.

Bolla

La bolla è istologicamente identica alla vescicola ma caratterizzata da dimensioni maggiori.

Si tratta quindi di una raccolta circoscritta di liquido organico (siero, sangue), localizzata in sede intra- o sotto-epidermica.

Si contraddistingue per il tipico aspetto sieroso, per la consistenza flaccida e per la forma rotondeggiante o talvolta ovulare.

E’ spesso legata ad eventi lesivi come ustioni o patologie autoimmuni, e risulta generalmente molto fragile.

Anche in questo caso la bolla può evolvere in abrasione, lesione crostosa o macchia iperpgigmentata.

vescicole bolle

Pustola

La pustola è una piccola raccolta circoscritta di essudato purulento, localizzata in seno all’epidermide o immediatamente al di sotto di essa.

Di fatto è identica alla vescicola, ma con contenuto purulento (liquido torbido, giallastro).

Le pustole si distinguono in:

Per Riassumere

  • Se la lesione non è palpabile: macula
  • Se la lesione è palpabile:
    • se ha contenuto solido:
      • papula: lesione palpabile di piccole dimensioni (<10 mm)
      • nodulo: lesione palpabile di dimensioni maggiori (>10mm)
      • pomfo: lesione palpabile circoscritta, pruriginosa e fugace (non permane più di 24h)
    • se ha contenuto liquido:
      • vescicola: piccola rilevatezza circoscritta (< 5 mm)
      • bolla: rilevatezza circoscritta di maggiori dimensioni (> 5 mm)
      • pustola: rilevatezza circoscritta contenente pus

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