INDICE ARTICOLO
Introduzione
Nonostante le numerose campagne di disassuefazione da fumo intraprese dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e dalle diverse agenzie di salute pubblica, il numero di fumatori che riesce a portare a termine interamente un percorso di disassuefazione rimane ancora modesto. Risultati minati, oltre che dall’incessante sintomatologia legata all’astinenza da tabacco, anche dalla difficile accessibilità a protocolli terapeutici efficaci. Ad oggi, infatti, la terapia farmacologica costituisce una delle strategie più efficaci ma purtroppo di difficile accessibilità. Per questo motivo negli anni si è cercato di individuare percorsi alternativi, sostenuti anche da molecole naturali di facile reperibilità e basso costo. Considerando il grande impatto del tabagismo sulle fasce più fragili della popolazione, è facile immaginare come una più ampia accessibilità alle “cure” si traduca in un’aumentata estensione dell’efficacia terapeutica e preventiva dei suddetti protocolli disassuefativi. L’uso di rimedi naturali e di integratori alimentari è quindi divenuto una realtà importante nella lotta al tabagismo, proprio per la possibilità di colmare questo gap.
Integrazione e disassuefazione da fumo
La caratterizzazione degli eventi molecolari neuroendocrini coinvolti nella dipendenza da fumo, ha permesso di identificare molecole naturali in grado di minare tali meccanismi. Da un attenta rilettura della letteratura scientifica, la lotta al tabagismo potrebbe essere sostenuta da diverse molecole tra le quali
Melatonina
Ormone secreto dalla ghiandola epifisiaria, prezioso nel controllare il normale ciclo biologico. L’opportuna integrazione con Melatonina, nei fumatori, si sarebbe rivelata utile sia nel controllare alcuni degli effetti collaterali pro-ossidanti del fumo di sigaretta, sia nell’intervenire nei complessi meccanismi neuroendocrini di dipendenza da tabacco. In quest’ultimo caso, infatti, la Melatonina potrebbe agire direttamente sul sistema dopaminergico, alterato dalla Nicotina, controllando il senso di gratificazione indotto dal tabacco e contribuendo così alla sua disassuefazione. La regolare supplementazione con Melatonina risulterebbe inoltre preziosa nel controllare la sintomatologia tipica dell’astinenza da tabacco, rendendo pertanto più facilmente tollerabile la sospensione. Alla Melatonina, infine, verrebbero anche ascritte preziose attività antinfiammatorie, soprattutto nei confronti dei piccoli vasi.
Omega 3
Acidi grassi polinsaturi, noti soprattutto per le spiccate attività antinfiammatorie, ma preziosi anche per il ruolo disassuefativo. Recenti studi, infatti, avrebbero dimostrato come l’assunzione regolare di Omega 3, oltre a migliorare il profilo lipidemico e infiammatorio del fumatore, potrebbe anche coadiuvare il percorso disassuefativo, sostenendo l’umore del fumatore e controllando alcuni dei sintomi classici dell’astinenza, quali nervosismo, insonnia ed irritabilità
Citisina
Alcaloide vegetale estratto da una pianta appartenente alla famiglia della Leguminose, nota per la sua attività disassuefativa supportata dall’azione di agonista nei confronti di recettori nicotinici presenti a livello dell’Amigdala. In questo modo la Citisina potrebbe competere con la Nicotina a livello centrale, modulando i meccanismi molecolari coinvolti nella dipendenza da fumo. Recenti studi avrebbero paragonato l’efficacia disassuefativa della Citisina a quella di farmaci di nuova generazione come la Vareniclina.
Iperico o Erba di S.Giovanni
Pianta dalla quale è possibile estrarre principi attivi dotati di spiccata attività antidepressiva e neuromodulatrice come l’Ipericina. In questo senso, l’uso dell’Ipericina nei protocolli da disassuefazione da fumo, potrebbe contribuire al riequilibrio dell’assetto neuroendocrino, riducendo l’incidenza dei classici effetti collaterali legati all’astinenza da Tabacco e rendendo così più accettabile il percorso disassuefativo.
Griffonia Simplicifolia
Pianta dalla quale è possibile estrarre principi attivi come il 5-Idrossi-Triptofano, precursore di neuropeptidi come la Serotonina. L’uso di questa pianta, in particolare del suo principio attivo 5-HTP, si sarebbe rivelato prezioso nei protocolli di disassuefazione da fumo e nel controllare l’incidenza di alcuni sintomi quali ansia, aggressività, insonnia e disturbi del comportamento, rendendo così decisamente più tollerabile il percorso disassuefativo.
Altre sostanze vegetali
seppur non supportato da un’adeguata letteratura, l’uso di piante come il Ginger, il Ginseng, la Lobelia e l’Eleuterococco, quindi di piante dallo spiccato potere adattogeno, sembrerebbe utile nel coadiuvare il percorso disassuefativo, permettendo un stringente controllo dei sintomi da astinenza. Si attendono ulteriori informazioni a riguardo.
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