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Che Cos’è
L’eritropoietina (EPO) è un ormone che stimola la sintesi di globuli rossi (eritrociti).
Viene prodotta dai reni, precisamente dalle cellule peritubulari della corteccia renale.
In quantità minori, la produzione di EPO avviene anche nella milza, nel fegato, nel midollo osseo, nei polmoni e nel cervello.
Come noto ai più, i globuli rossi hanno il compito di trasportare l’ossigeno nel sangue, legandolo nei polmoni e liberandolo a livello cellulare.
La scarsa disponibilità di ossigeno (ipossia) stimola la sintesi di eritropoietina, che a sua volta aumenta l’eritropoiesi nel midollo osseo; in questo modo, l’aumentata presenza di globuli rossi nel sangue corregge la carenza di ossigeno a livello cellulare.
L’utilizzo della camera ipobarica o il soggiorno prolungato in altura sono strategie efficaci per indurre ipossia e stimolare il rilascio di eritropoietina.
Sempre in chiave compensatoria, il rilascio di questo ormone aumenta nei pazienti anemici (con un basso livello di globuli rossi nel sangue) e in quelli che soffrono di gravi malattie polmonari croniche (come la BPCO).
I livelli di eritropoietina sono invece ridotti nei pazienti affetti da gravi malattie renali croniche.
L’eritropoietina è disponibile come farmaco, sia direttamente, sia sottoforma di sostanze strutturalmente correlate. Il suo impiego in ambito sportivo, ampiamente diffuso a cavallo degli anni 2.000, è considerato doping.
A Cosa Serve
L’eritropoietina è un ormone essenziale per la produzione di globuli rossi, di cui stimola la sintesi.
Nel dettaglio, quest’ormone aumenta la sopravvivenza dei precursori degli eritrociti sintetizzati a livello del midollo osseo.
Studi su modelli animali hanno osservato anche effetti secondari dell’eritropoietina, che stimolerebbe la vasocostrizione, con conseguente aumento della pressione arteriosa, l’angiogenesi (da cui originano nuovi piccoli vasi sanguigni) e la sopravvivenza cellulare, con effetti anti-apoptotici sui tessuti ischemici. Tuttavia, non è chiaro quanto tali effetti siano significativi negli esseri umani 1.
L’organismo utilizza l’EPO per aumentare il numero di globuli rossi circolanti, mantenendo così l’apporto di ossigeno ai tessuti entro un intervallo ideale 2.
L’eritropoietina umana ricombinante (rHuEPO) è disponibile come farmaco. Viene ad esempio somministrata ai pazienti con insufficienza renale in stadio avanzato per aumentare i livelli di globuli rossi nel sangue 3.
Doping e Prestazioni Atletiche
Da quando l’eritropoietina è diventata disponibile come farmaco negli anni ’80 del secolo scorso, gli atleti hanno tentato di raccoglierne i benefici ergogenici come pratica dopante.
In effetti, una maggior concentrazione di globuli rossi nel sangue permette di ossigenare meglio i muscoli, rendendoli così in grado di produrre una maggiore quantità di energia.
Nonostante alcuni studi suggeriscano che non ci sono prove a sostegno di tale affermazione, il feedback degli atleti e diversi studi scientifici sostengono la capacità dell’EPO di aumentare la massima potenza erogata durante l’esercizio fisico di durata (soprattutto ad alta intensità) e il tempo all’esaurimento 3.
Aldilà dei motivi etici, l’impiego dell’EPO come agente dopante andrebbe evitato anche per proteggere la salute degli atleti.
Infatti, l’abuso di questo ormone, aumentando il numero di globuli rossi, innalza la viscosità del sangue aumentando il rischio di trombi, che possono condurre alla morte.
Come Aumentare l’Eritropoietina
Tecniche naturali
Una forte carenza di ossigeno (ipossia) può aumentare i livelli di eritropoietina nel sangue fino a 1.000 volte rispetto ai livelli normali 4, 5.
Pertanto, riproducendo condizioni di ipossia, è possibile stimolare il rilascio di EPO e aumentare di conseguenza la sintesi di nuovi globuli rossi.
Tale risultato può essere ottenuto:
- tramite il soggiorno in altura (sopra i 2.000 metri);
- con le tende o camere ipobariche (che fondamentalmente riducono la pressione parziale dell’ossigeno come avviene ad alta quota).
Queste tecniche vengono attualmente sfruttate da molti atleti di endurance nella fase preparatoria delle competizioni.
Indicativamente, è stato calcolato che la massa emoglobinica totale (che risulta correlata alla quantità di globuli rossi circolanti) aumenta di circa l’1,1% per ogni 100 ore trascorse in ipossia ad alta quota 6.
Considerando che il testosterone stimola la produzione di globuli rossi (anche aumentando il rilascio di EPO), le attività in grado di aumentarne la secrezione possono avere effetti positivi sul livello di eritrociti 7. A tal proposito, consigliamo la lettura del nostro articolo di approfondimento sulle strategie per aumentare il testosterone in maniera naturale.
Non siamo a conoscenza di integratori in grado di aumentare l’eritropoietina, sebbene in studi isolati siano stati osservati benefici con la vitamina A, il GABA e con i chetoni 8, 9, 10. Tuttavia, trattandosi di ricerche isolate, non vi sono prove a sostegno di questi effetti.
Infine ricordiamo che un’adeguato apporto di ferro, vitamina B12 e acido folico risulta fondamentale per supportare un’adeguata sintesi di globuli rossi.
Farmaci
Gli agenti stimolanti l’eritropoietina (ESA) sono farmaci utilizzati in condizioni in cui è presente una ridotta produzione di globuli rossi.
Esempi di ESA sono epoetina alfa, darbepoetina e metossipolietilenglicole-epoetina beta.
Eritropoietina come farmaco
L’eritropoietina e gli agenti stimolanti l’eritropoietina vengono sfruttati come farmaci nelle condizioni in cui è presente una ridotta produzione di globuli rossi, come ad esempio nelle forme anemiche causate da 11:
- malattia renale cronica,
- chemioterapia nei pazienti affetti da cancro,
- trattamento con zidovudina nell’infezione da HIV,
- nascita prematura (neonati).
Inoltre, questi farmaci possono essere somministrati a pazienti che ricevono trasfusioni di sangue autologo o a pazienti anemici sottoposti a interventi chirurgici programmati (sia in fase pre- che post-operatoria).
Effetti collaterali e controindicazioni
Gli effetti avversi più gravi dell’EPO e degli agenti stimolanti l’eritropoietina riguardano l’aumentato rischio di eventi trombotici.
In pratica, l’aumento della massa eritrocitaria indotta dall’eritropoietina aumenta la viscosità ematica. A sua volta, il "sangue più denso" aumenta il rischio che si formino dei trombi (grumi di sangue), che a loro volta aumentano il rischio di ictus ischemico, infarto miocardico e tromboembolia venosa.
Per lo stesso motivo, occorre cautela nell’uso di questi farmaci da parte di pazienti ad alto rischio di trombosi, con disturbi di ipercoagulabilità o con una storia di ictus ischemico o malattia cardiovascolare 12.
Infine, sono state sollevate preoccupazioni anche in merito a un aumentato rischio di recidiva tumorale nei pazienti trattati con EPO e analoghi 13.