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Magazine X115 X115 Globuli Rossi Bassi | Cosa Mangiare per Aumentarli

Globuli Rossi Bassi | Cosa Mangiare per Aumentarli

  • 6 minuti

Globuli Rossi e Anemia

I globuli rossi sono cellule del sangue deputate al trasporto dell’ossigeno ai tessuti del corpo.

Di conseguenza, un basso numero di globuli rossi riduce la capacità del sangue di trasportare l’ossigeno ai tessuti.

Ogni globulo rosso contiene una proteina, chiamata emoglobina, deputata al legame e al trasporto dell’ossigeno.

Quando il contenuto di emoglobina del sangue scende al di sotto di un certo valore si parla di anemia.

In molti casi, ma non sempre, la riduzione dell’emoglobina è accompagnata da una riduzione del numero dei globuli rossi.

Cause

L’anemia è una condizione molto diffusa, che colpisce più di 1,6 miliardi di persone in tutto il mondo. Di queste, oltre 1,2 miliardi di persone soffrono di anemia da carenza di ferro 1, 2.

Le donne in età fertile e le persone con malattie croniche come il cancro hanno il più alto rischio di sviluppare anemia.

Le possibili cause dell’anemia si possono suddividere in:

  • cause che riducono la produzione di globuli rossi;
  • cause che aumentano la distruzione o la perdita di globuli rossi.

Per alcune persone, l’anemia è causata dalla coesistenza di più fattori.

Fattori che riducono la produzione di globuli rossi

I fattori che possono ridurre la produzione e il numero di globuli rossi, causando anemia, includono:

Nel complesso, la carenza di ferro è la causa più comune di anemia.

Fattori che aumentano la perdita o la distruzione dei globuli rossi

Diversi fattori possono determinare un’aumentata perdita o distruzione dei globuli rossi:

  • donazioni di sangue frequenti;
  • endometriosi;
  • traumi;
  • lesioni gastrointestinali;
  • mestruazioni;
  • parto;
  • sanguinamento uterino eccessivo;
  • chirurgia;
  • cirrosi, una grave malattia del fegato;
  • fibrosi (tessuto cicatriziale) all’interno del midollo osseo;
  • incompatibilità materno fetale o trasfusione di sangue incompatibile;
  • emolisi, ovvero una rottura dei globuli rossi;
  • disturbi del fegato e della milza;
  • malattie genetiche come:
    • carenza di glucosio-6-fosfato deidrogenasi (favismo);
    • talassemia;
    • anemia falciforme.

Sintomi

Molti dei sintomi dell’anemia sono causati da un ridotto apporto di ossigeno ai tessuti e agli organi vitali del corpo.

Le persone con anemia appaiono pallide e spesso lamentano debolezza, più o meno marcata, e intolleranza alle basse temperature.

Possono anche sperimentare:

  • mal di testa, vertigini e capogiri, soprattutto quando si è attivi o in piedi;
  • voglie insolite, come voler mangiare ghiaccio, argilla o sporcizia;
  • difficoltà di concentrazione o stanchezza;
  • stipsi.

Alcuni tipi di anemia possono causare infiammazione della lingua, che appare liscia, lucida, rossa e spesso dolorosa.

Se l’anemia è grave, può verificarsi svenimento.

Altri segni e sintomi includono:

  • battito cardiaco accelerato;
  • unghie fragili;
  • perdita di capelli;
  • fiato corto;
  • dolore al petto;
  • visione doppia o offuscata.
Nelle anemie emolitiche, è tipica la comparsa di un colorito giallo (ittero) delle sclere oculari e della pelle.

Cosa Mangiare

Premessa

In presenza di globuli rossi bassi, è importante collaborare con il medico per scoprirne le cause e trattare eventuali condizioni sottostanti.

Molti casi di anemia possono essere corretti con cambiamenti dietetici e integratori; altri casi possono richiedere trasfusioni di sangue, trapianto di midollo osseo o l’assunzione di farmaci che stimolano la produzione di globuli rossi.

L’eritropoietina (EPO) è un ormone che viene prodotto nei reni e stimola la produzione di globuli rossi (eritropoiesi) 3.

Oltre all’abuso in campo sportivo, l’EPO viene usato per il trattamento dell’anemia associata a condizioni gravi, come malattie renali, chemioterapia, malattie infiammatorie intestinali (IBD), malattie autoimmuni, HIV, disturbi dei globuli rossi e perdita di sangue a seguito di interventi chirurgici o traumi 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10.

Ferro

Il ferro è un minerale essenziale per la sintesi di emoglobina e globuli rossi 11. Una carenza di ferro, pertanto, riduce la produzione di globuli rossi 12.

La carenza di ferro si traduce anche in una dimensione dei globuli rossi più variabile (> 20% RDW) e globuli rossi più piccoli (MCV basso) e poveri di emoglobina (MCH basso) 13, 14.

Il ferro si trova naturalmente in molti alimenti ed è possibile assumerne quantità adeguate mangiando una varietà di cibi, inclusi i seguenti:

  • Carne magra, pesce e frattaglie
  • Fagioli, lenticchie, spinaci e piselli
  • Frutta a guscio e un po’ di frutta secca, come prugne e uvetta
  • Verdure scure, a foglia verde, come spinaci e cavoli
  • Cacao e cereali integrali (ricchi di ferro, ma poco biodisponibile).

Molti alimenti contengono ferro, ma "il ferro non è tutto uguale". Occorre infatti distinguere tra:

  • Ferro EME: altamente assorbibile;
  • Ferro non EME: scarsamente assorbibile, a sua volta suddivisibile in:
    • Fe2+ – Ferro ferroso o ferro bivalente (solubile), maggiormente biodisponibile;
    • Fe3+ – Ferro ferrico o ferro trivalente (insolubile), meno biodisponibile.

La carne e il pesce contengono sia ferro EME che non EME. I vegetali, invece, contengono esclusivamente ferro non EME.

Ferro EME

Il ferro EME è associato all’emoglobina e alla mioglobina, ed è contenuto esclusivamente negli alimenti di origine animale (carne, frattaglie, pesce e altri prodotti della pesca), dove rappresenta circa il 40-50% del ferro totale.

Il suo tasso di assorbimento arriva fino al 40% della dose assunta ed è scarsamente influenzato dagli antinutrienti, sebbene tenda a ridursi con le alte temperature (da qui il consiglio di mangiare "bistecche al sangue")15.

Ferro non EME

Il Ferro non EME è contenuto sia negli alimenti animali che in quelli vegetali. Ne troviamo buone quantità in cereali, verdure, legumi e cibi fortificati.

Il suo tasso di assorbimento è molto più basso (2-20%) rispetto a quello del ferro EME 15.

Lo stato di ossidazione del ferro non EME ne influenza l’assorbimento; in particolare, per essere assorbito dall’intestino, il ferro deve trovarsi nella forma bivalente (Fe2+).

Il corpo assorbe meglio il ferro dalle fonti vegetali quando il pasto include carne, pollame, prodotti della pesca e cibi che contengono vitamina C e vitamina A, come agrumi, fragole, peperoni, pomodori e broccoli.

Fattori che Aumentano l’Assorbimento del Ferro Fattori che Riducono l’Assorbimento del Ferro
  • fitati: contenuti nella crusca e nei cereali integrali
  • calcio e fosfati: contenuti tipicamente nei latticini
  • tannini: contenuti nel tè e nel vino rosso
  • composti fenolici contenuti in tè, caffè, cacao, spinaci e spezie.

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