MitoQ | Mitochinone mesilato | Benefici, Dosi, Controindicazioni

Che Cos’è

Il mitochinone mesilato (MitoQ) è un derivato dell’enzima Q10 (CoQ10).

Esattamente come il suo precursore, MitoQ si concentra a livello dei mitocondri (che rappresentano le "centrali energetiche" delle nostre cellule).

A questo livello, agisce come antiossidante prevenendo il danno mitocondriale causato dall’eccesso di radicali liberi.

Come confermato dagli studi su animali, MitoQ può ritardare l’invecchiamento, migliorare le prestazioni atletiche e proteggere cuore, fegato e cervello.

Detto questo, le prove cliniche (su esseri umani) non supportano questi risultati preliminari, a causa delle poche ricerche pubblicate (peraltro gravate dall’elevato rischio di bias riconducibile al finanziamento di vari studi da parte dell’azienda produttrice).

A Cosa Serve

Il mitochinone (MitoQ) è considerato un antiossidante mirato ai mitocondri ¹.

Agisce in maniera simile al coenzima Q10 (da cui deriva), ma rispetto ad esso ^{2, 3, 4, 5, 6}:

• grazie alla presenza di un catione lipofilo trifenilfosfonio (TPP) coniugato al coenzima Q10, viene assorbito più facilmente nei mitocondri;
• non sembra partecipare in maniera rilevante alla produzione di energia mitocondriale.

MitoQ ha dimostrato di essere efficace nel ridurre il danno mitocondriale e nell’esercitare una potente capacità antiossidante in una varietà di malattie ^{7, 8, 9}.

L’integrazione di mitochinone mesilato potrebbe quindi avere dei benefici in termini di:

• supporto alla funzione mitocondriale;
• riduzione dello stress ossidativo;
• contrasto all’invecchiamento;
• protezione da malattie degenerative che interessano ad esempio il cervello e il cuore;
• supporto al metabolismo.

Detto questo, le prove scientifiche pubblicate non sono abbastanza convincenti da raccomandarne l’impiego negli esseri umani.

Proprietà e Benefici

Salute del Cuore

In uno studio randomizzato e controllato su 52 adulti (età media 48 anni) con pressione alta, l’esercizio aerobico associato all’integrazione con MITOQ (20 mg al giorno) ha ridotto la pressione sanguigna e diminuito l’infiammazione, lo stress ossidativo e i marcatori genetici del rischio di malattie cardiovascolari ¹⁰.

I partecipanti sono stati assegnati a uno dei quattro interventi per 6 settimane:

• Allenamento fisico (AF)
• Allenamento fisico + MitoQ (MitoQ+AF)
• MitoQ (MitoQ)
• Placebo

La pressione sistolica è diminuita nei gruppi MitoQ (-6 mmHg), AF (-13 mmHg) e MitoQ+AF (-14 mmHg). La pressione diastolica è diminuita solo nel gruppo MitoQ+AF (-5 mmHg).

Anche la riduzione dell’infiammazione e dello stress ossidativo è risultata maggiore nel gruppo MitoQ+AF rispetto a MitoQ o AF da soli.

In uno studio RCT su 20 anziani sani con funzione endoteliale compromessa, 6 settimane di integrazione orale con MitoQ (20 mg/giorno) hanno migliorato la funzione endoteliale (aumentando del 42% la vasodilatazione flusso-mediata dell’arteria brachiale). Inoltre, son stati osservati benefici in termini di riduzione della rigidità aortica e dell’ossidazione delle lipoproteine LDL rispetto al placebo ¹¹.

In un altro studio crossover su 23 partecipanti adulti sani, l’assunzione acuta di MitoQ (80 mg) ha migliorato la funzione endoteliale (+37% dilatazione mediata dal flusso) nei soggetti che non facevano esercizio fisico e avevano una bassa capacità cardiorespiratoria.

Al contrario, nei partecipanti fisicamente attivi con un’elevata capacità cardiorespiratoria non sono stati rilevati benefici ^11a.

Negli studi su roditori MitoQ ha:

• prevenuto l’insufficienza cardiaca dovuta all’uso di cocaina o chemioterapia diminuendo i radicali liberi, preservando la produzione di energia e diminuendo l’infiammazione (TNF-alfa) ^{12, 13, 14};
• ridotto la pressione alta, migliorando la funzione endoteliale e riducendo l’ipertrofia cardiaca ¹⁵;
• migliorato il flusso sanguigno aumentando l’elasticità dei vasi sanguigni e proteggendoli dai danni dei radicali liberi (aumentando MnSOD) ¹⁶;
• protetto il muscolo cardiaco dai danni associati alla sepsi ¹⁴.

Salute del fegato

In uno studio su 30 pazienti con epatite C, l’integrazione di MitoQ (40 o 80 mg per 28 giorni) ha ridotto i livelli di enzimi epatici senza cambiamenti dell’attività virale ¹⁷.

In uno studio sui ratti, MitoQ ha protetto il fegato dai danni dovuti all’alcol (riducendo i radicali liberi e l’HIF1α) ¹⁸.

MitoQ ha anche prevenuto la fibrosi epatica causata dai radicali liberi nei topi ¹⁹.

Benefici per gli Atleti

Uno studio randomizzato e controllato ha riportato che l’integrazione con MitoQ non ha migliorato il dolore muscolare post-esercizio né l’espressione di forza né il recupero post-allenamento ²⁰.

La ricerca, ha assegnato a 32 uomini non allenati (età media 27 anni) l’assunzione di 20 mg di MitoQ o un placebo al giorno per 14 giorni prima di eseguire 300 contrazioni massimali isometriche del muscolo quadricipite di una gamba.

In un altro studio crossover randomizzato, controllato con placebo, 6 settimane di integrazione di MitoQ (20 mg/giorno) hanno migliorato la funzione motoria di 18 adulti sani di mezza età e anziani.

In particolare, è stato riscontrato un miglioramento medio dell’11% della potenza di estensione della gamba (valutata al 40% del massimo di 1 ripetizione) rispetto al placebo, con benefici maggiori nei soggetti più decondizionati ²¹.

Tuttavia, diversi altri parametri della prestazione atletica non sono migliorati.

Secondo una meta-analisi di 8 studi clinici randomizzati su 188 partecipanti, l’integrazione con MitoQ ha migliorato le misure dello stress ossidativo, ma non ha migliorato le prestazioni durante l’esercizio aerobico ^21a.

Invecchiamento e Longevità

In vari studi preliminari in vitro e su modelli animali, MitoQ è stato in grado di prevenire i danni cellulari causati da alti livelli di radicali liberi ^{22, 23, 2, 24, 25, 3}.

Inoltre, ha aumentato la sopravvivenza e ridotto l’accorciamento dei telomeri nelle cellule di fibroblasti umani sottoposti a stress ossidativo, senza produrre benefici in condizioni cellulari normali ²⁶.

Similmente, MitoQ ha prolungato la durata della vita nei vermi transgenici con geni dell’Alzheimer, ma non ha prodotto benefici nei vermi normali e nelle mosche normali ^{27, 28}.

Una meta-analisi di 27 studi sugli animali ha osservato che, in base a prove preliminari, l’assunzione di MitoQ potrebbe essere di qualche beneficio nell’alleviare lo stress ossidativo legato all’invecchiamento ²⁹.

Attualmente non vi sono comunque prove che l’assunzione di MitoQ possa promuovere un invecchiamento sano e un aumento della longevità negli esseri umani.

Neuroprotezione

È noto che le malattie neurodegenerative come l’Alzheimer sono associate ad anomalie mitocondriali a livello dei neuroni, con annesso aumento dello stress ossidativo ^{30, 31}.

Nei modelli murini di Alzheimer, MitoQ ha prevenuto il declino cognitivo, la perdita neuronale, i danni causati dai radicali liberi e l’accumulo di beta-amiloide ³².

Nei vermi con geni correlati all’Alzheimer, ha prolungato la durata della vita del 14%. Tuttavia, ciò non è avvenuto nei vermi normali ²⁷.

Inoltre, in un modello murino di sclerosi multipla, MitoQ ha rallentato la progressione della malattia, ridotto l’infiammazione e salvato i neuroni del midollo spinale ³³.

In uno studio su 128 pazienti con morbo di Parkinson, 40-80 mg/giorno di MitoQ per 12 mesi non sono riusciti a migliorare i sintomi della malattia. Gli Autori hanno supposto che la mancanza di efficacia fosse correlata allo stadio troppo avanzato della malattia ³⁴.

Dosi e Modo d’uso

Sulla base dei pochi studi condotti sino ad oggi, MitoQ potrebbe essere assunto a dosaggi da 10 a 80 mg al giorno.

La dose giornaliera normalmente consigliata è di 10-20 mg, ma non ci sono sufficienti dati clinici per attribuire a questo dosaggio qualsivoglia beneficio per la salute.

Controindicazioni

Ad oggi non vi sono controindicazioni note per l’assunzione di MitoQ.

Si consiglia ovviamente prudenza alle fasce sensibili della popolazione (gravidanza, allattamento, anziani, bambini, pazienti polipatologici o politrattati), nelle quali a scopo cautelativo l’assunzione di MitoQ andrebbe evitata (salvo diverso parere medico).

Effetti Collaterali

Nei pochi studi clinici condotti, l’integrazione di MitoQ si è rivelata sicura e ben tollerata.

Ad esempio, in uno studio clinico, i pazienti con malattia di Parkinson hanno tollerato senza particolari problemi dosi di 40-80 mg di MitoQ al giorno per 12 mesi ³⁴.

Similmente, MitoQ non ha causato danni sistemici o cellulari a topi sani quando somministrato a dosi elevate per 28 settimane ³⁵.

Poiché il profilo di sicurezza a lungo termine di MitoQ è relativamente sconosciuto, la cautela è comunque giustificata.