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Che Cos’è
Il neuropeptide Y (NPY) è un peptide di 36 amminoacidi ampiamente distribuito nell’organismo.
Originariamente isolato dal cervello suino nel 1982, viene prodotto soprattutto dai neuroni del sistema simpatico e rappresenta uno dei neuropeptidi più abbondanti nel cervello 1.
L’NPY svolge un ruolo fondamentale in molte funzioni fisiologiche, come l’assunzione di cibo, l’omeostasi energetica, il ritmo circadiano e la cognizione 2, 3, 4, 5.
Inoltre, sembra esercitare un ruolo chiave nella risposta allo stress, espletando proprietà ansiolitiche 3, 1.
Oltre a essere espresso in una moltitudine di aree cerebrali (in particolare nel sistema limbico e nell’ipotalamo), il neuropeptide Y risulta ampiamente distribuito in quasi tutti i tessuti dell’organismo.
A livello periferico sembra partecipare a processi biologici come la proliferazione cellulare 6, 7, le risposte immunitarie 8, 9, 10 e la vasocostrizione 11, 12, 13.
A Cosa Serve
L’ampia distribuzione del neuropeptide Y nei tessuti dell’organismo si associa a una moltitudine di azioni biologiche, per molti versi ancora da chiarire.
Dagli studi emerge come il NPY partecipi alla regolazione di numerosi processi fisiologici e fisiopatologici nel sistema cardiorespiratorio, immunitario, nervoso ed endocrino 14.
In particolare, il neuropeptide Y sembra svolgere un ruolo importante nella regolazione 15, 16 17, 18, 19, 20, 21, 22:
- dell’alimentazione e dell’immagazzinamento di energia: con la sua azione oressigenica stimola l’assunzione di cibo, con un effetto preferenziale sull’assunzione di carboidrati; sembra ridurre l’assunzione volontaria di alcool e potrebbe favorire la sintesi di nuovi adipociti e l’accumulo di grasso al loro interno;
- delle risposte allo stress e all’ansia: sembra avere effetti sedativi e ansiolitici (anti-ansia); inoltre potrebbe vere effetti-antidepressivi;
- della pressione sanguigna: nonostante tenda a restringere i vasi sanguigni cerebrali (vasocostrizione), livelli elevati di NPY possono provocare ipotensione;
- della nocicezione: potrebbe ridurre la percezione del dolore;
- del ritmo circadiano: sembrerebbe favorire la veglia;
- delle crisi epilettiche: ne attenuerebbe l’intensità e aiuterebbe a prevenirne l’insorgenza;
- del comportamento sessuale: contribuisce a ridurre le pulsioni sessuali.
Nei mammiferi, le azioni del neuropeptide Y sono mediate dall’interazione con cinque recettori NPY Y, accoppiati a proteine G, legati alla membrana (Y1R, Y2R, Y4R, Y5R, Y6R) 23, 24, 20, 25, 26.
Agonisti o antagonisti di questi recettori possono teoricamente essere utilizzati come farmaci per trattare condizioni come ipertensione, ansia e obesità. Tuttavia, attualmente nessun agonista o antagonista dei recettori del neuropeptide Y è utilizzato clinicamente per tali scopi.