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Magazine X115 X115 Vinpocetina | Proprietà e Benefici per il Cervello | Controindicazioni

Vinpocetina | Proprietà e Benefici per il Cervello | Controindicazioni

  • 10 minuti

Che Cos’è

La vinpocetina è una sostanza di sintesi ottenuta dall’alcaloide vincamina.

A sua volta, la vincamina viene isolata dalle foglie della pervinca minore (Vinca minor). Questa pianta ha una lunga storia di utilizzo nella medicina popolare europea per il trattamento del declino cognitivo, del recupero da ictus e dell’epilessia.

In effetti, la vinpocetina aiuta a proteggere il cervello dagli effetti dell’ictus e dalla demenza. Potrebbe anche aiutare le persone che soffrono di acufeni (ronzii nelle orecchie).

Nelle persone sane, la vinpocetina viene spesso usata come composto nootropico, nella speranza che possa promuovere la memoria; tuttavia, quest’azione non è sufficientemente supportata dalla scienza.

Il dosaggio suggerito varia tra 5 e 20 mg di vinpocetina, da assumere fino a 3 volte al giorno a causa della sua breve emivita (da 2 a 4 ore).

Sul fronte degli effetti collaterali, la vinpocetina appare ben tollerata. Reazioni avverse minori includono rossore al viso, secchezza delle fauci, sonnolenza, mal di testa, insonnia, ansia, vertigini, nausea e indigestione.

La vinpocetina è un alcaloide sintetico derivato dalla vincamina, che viene isolata dalla pianta pervinca minore.

A Cosa serve

La vinpocetina è stata sintetizzata per la prima volta alla fine degli anni ’60 dalla vincamina ed è stata venduta con nomi commerciali, come Cavinton e Intelectol, dalla fine degli anni ’70.

Dagli anni ’80, l’uso della vinpocetina si è diffuso in paesi tra cui Germania, Polonia, Russia, Giappone, Portogallo e altri 1, dov’è stata utilizzata come trattamento di supporto nell’ictus ischemico acuto.

Ancora oggi, la vinpocetina viene principalmente promossa per l’uso nei disturbi cerebrali di origine vascolare.

Gli studi hanno dimostrato la sua capacità di aumentare selettivamente il flusso sanguigno al cervello e la produzione di energia neuronale; inoltre, contribuisce a proteggere le cellule cerebrali da tossine, infiammazione ed eccessiva stimolazione 2.

La vinpocetina viene quindi utilizzata per:

  • aumentare il flusso sanguigno cerebrale,
  • migliorare la plasticità sinaptica,
  • sostenere e aumentare il metabolismo cerebrale,
  • ridurre l’infiammazione, la perossidazione lipidica e lo stress ossidativo a livello neuronale,
  • migliorare la vigilanza, la funzione cognitiva, la concentrazione e la memoria,
  • contrastare il declino cognitivo negli anziani.

Per quanto riguarda l’impiego in soggetti sani, l’uso della vinpocetina come integratore alimentare rimane controverso 3.

Infatti, se da un lato sono disponibili studi clinici a sostegno dell’uso della vinpocetina nell’ictus, nella demenza e in altre malattie del sistema nervoso centrale, non vi sono prove convincenti a sostegno della presunta capacità di migliorare le funzioni cognitive nelle persone sane.

La vinpocetina viene utilizzata in medicina per la neuroprotezione in seguito a lesioni cerebrali e nell’industria degli integratori per prevenire il declino cognitivo durante l’invecchiamento e promuovere la memoria nelle persone sane.

Proprietà e Benefici

Salute del cervello

Ictus e demenza

Da una recente revisione di 4 studi RCT (su un totale di 837 pazienti con ictus ischemico acuto) emerge che il trattamento con vinpocetina nella fase acuta ha ridotto il rischio di morte e disabilità significativa, rispettivamente del 20% e 33%, dopo 1 e 3 mesi, rispetto al placebo.

Inoltre ha ridotto la gravità delle manifestazioni di disabilità e il grado di deficit cognitivo 4.

Interessante anche uno studio cinese condotto su 610 pazienti (469 vinpocetina, 141 controlli) con storia recente di ictus (tra 48 ore e 14 giorni) e successivo deficit neurologico senza alcuna emorragia intracranica.

L’aggiunta di vinpocetina (30 mg per via endovenosa una volta al giorno per 7 giorni) alla terapia abituale ha conferito miglioramenti significativi nei punteggi dell’attività quotidiana, della funzione cognitiva e neurologica, e delle misurazioni della qualità della vita (rispetto ai pazienti che hanno ricevuto la terapia abituale senza vinpocetina).

L’esame doppler transcranico ha inoltre confermato un miglioramento del flusso sanguigno cerebrale nei pazienti trattati con vinpocetina rispetto a quelli che non la ricevevano. La vinpocetina è risultata ben tollerata con solo 2 eventi avversi lievi associati al suo utilizzo (vertigini e diarrea) 5.

Aumentare il flusso sanguigno e l’ossigenazione del cervello

La vinpocetina aumenta il flusso sanguigno nel cervello, fluidificando il sangue e impedendone la coagulazione 6, 7.

Un aumento del flusso sanguigno cerebrale si traduce in un maggior apporto di ossigeno e nutrienti alle cellule neuronali. Questo effetto starebbe alla base dei benefici della vinpocetina sul cervello e sul recupero dall’ictus cerebrale 8, 9.

In uno studio su 6 uomini sani, l’infusione di vinpocetina alla dose di 20 mg ha provocato, nell’arco dei successivi 20 minuti, un aumento del 7% del flusso sanguigno al cervello rispetto al placebo 10.

È stato anche riportato che la stessa dose di vinpocetina (infusione di 20 mg) migliora il flusso sanguigno nelle persone che hanno subìto un ictus, senza ridurre in modo significativo la pressione arteriosa media 11. Questo effetto persiste per 14 12 e 90 giorni 8 ed è associato a effetti protettivi cognitivi 8.

La vinpocetina può anche aumentare la microcircolazione nel cervello, come osservato in uno studio pilota su 30 persone. Questo effetto può essere correlato alla capacità di migliorare la deformabilità dei globuli rossi e ridurre di conseguenza la viscosità del sangue 13, 14, 15.

Un altro piccolo studio randomizzato e controllato su 30 adulti normotesi, con una storia di disturbi cerebrovascolari, ha scoperto che 2 settimane di trattamento alla dose di 10mg/die di vinpocetina (per os) riducevano la viscosità del sangue. Inoltre, la sua combinazione con piritniolo (un potenziatore cognitivo) ha amplificato tali benefici 16.

La vinpocetina ha anche migliorato l’ossigenazione del cervello in altri individui con problemi di circolazione cerebrale 17.

Rallentamento del declino cognitivo

Un numero di studi limitato, inclusa una revisione Cochrane, ha riportato che la vinpocetina, in dosi da 30 a 60 mg/die, può essere utile nella demenza. 18, 19, 20.

In uno studio clinico su oltre 200 pazienti con problemi di demenza, il trattamento con vinpocetina (10-20 mg, 3 volte al giorno per 16 settimane) ha migliorato le prestazioni cognitive e ridotto la valutazione soggettiva della “gravità della malattia” 21.

Un altro studio ha somministrato vinpocetina (vinpotropile) a 20 pazienti di età compresa tra 50 e 78 anni con un basso flusso sanguigno al cervello. Il tasso di declino cognitivo è rallentato in modo significativo e anche in questo caso sono migliorate le misure soggettive di benessere 22.

Uno studio pilota non controllato su 30 adulti con malattia dei piccoli vasi cerebrali ha documentato un miglioramento significativo dei parametri cognitivi e neurologici dopo 3 mesi di trattamento con vinpocetina alla dose di 5 mg 3 volte al giorno 13.

In un altro studio su oltre 4.000 individui con scarsa circolazione sanguigna nel cervello, una settimana di infusioni endovenose di vinpocetina, seguita da 90 giorni di trattamento orale con 30 mg/die di vinpocetina, ha migliorato significativamente i sintomi del declino cognitivo 23.

Epilessia

Un piccolo studio condotto in Russia ha riportato che in 20 dei 31 pazienti trattati con vinpocetina la frequenza degli attacchi epilettici era diminuita o completamente scomparsa. Dei rimanenti 11 pazienti, 7 non hanno mostrato alcun miglioramento e 4 hanno manifestato un peggioramento 24.

Analizzando i sottogruppi di pazienti, la vinpocetina si è rivelata più efficace nelle convulsioni tonico-cloniche generalizzate.

Un altro studio russo ha riferito l’efficacia anticonvulsivante della vinpocetina nei neonati con encefalopatia ipossico-ischemica causata da trauma intracranico alla nascita 25.

Migliorare la memoria

Sulla base di studi su animali, la vinpocetina sembra essere protettiva contro l’amnesia indotta dalle tossine, suggerendo un’interazione tra gli effetti neuroprotettivi e la formazione della memoria 26, 27, 28, 19, 29.

Anche in un piccolo studio su 8 volontari sani la vinpocetina ha contrastato il deterioramento della memoria a breve termine causato da un sedativo (flunitrazepam) 29.

In un altro piccolo studio pilota su 12 donne sane, 40 mg di vinpocetina, assunti 3 volte al giorno, hanno migliorato la velocità di scansione della memoria 30.

Ad ogni modo, non ci sono abbastanza prove sul fatto che la vinpocetina possa portare a miglioramenti nella formazione della memoria e nella cognizione in persone sane.

Velocità di elaborazione e attenzione

In un piccolo studio condotto su 12 donne adulte sane, 40 mg di vinpocetina al giorno hanno ridotto di circa il 30% i tempi di reazione (da circa 610 ms a 430 ms) 30. Da notare come dosi da 10 e 20 mg siano risultate inefficaci.

Una maggiore velocità di reazione ed elaborazione è stata osservata anche in altri studi, che tuttavia hanno associato la vinpocetina ad altri attivi sinergici, come acetil carnitina, olio di pesce, acido alfa-lipoico e uperzina A 31, oppure Ginkgo biloba (40 mg) e micronutrienti 32.

Udito

Nelle cavie, la vinpocetina, somministrata con iniezioni da 2 mg/kg, ha offerto protezione contro la perdita dell’udito causata dall’assunzione di antibiotici 33.

Inoltre, la vinpocetina ha prevenuto l’abbassamento dell’udito (ipoacusia neurosensoriale) in 118 pazienti affetti da tubercolosi con udito normale o compromesso 34.

In 2 studi su 140 persone con perdita dell’udito causata da danni ai nervi, la vinpocetina (sia da sola che in combinazione con il ganglioside) ha migliorato la condizione nel 73-80% dei casi 35, 36.

In un altro studio su 150 pazienti con acufene cronico (ronzii alle orecchie), la vinpocetina (250 ml di soluzione salina combinati con 20 mg di infusione endovenosa o 20 mg di terapia orale) una volta al giorno per 10 giorni ha migliorato i sintomi del disturbo in associazione a trattamento fisioterapico 37.

Mal di testa

In uno studio clinico su 126 persone con cefalea tensiva, la vinpocetina combinata con digitopressione e altri farmaci (il miorilassante tizanidina e l’antidepressivo fluoxetina) ha dato un certo sollievo dal disturbo.

Il trattamento è risultato più efficace in associazione all’antiossidante emoxipina 38.

Dosi e Modo d’uso

La dose di vinpocetina si attesta tra i 15 e i 60 mg al giorno.

Tale dose viene tipicamente divisa in tre assunzioni quotidiane, a causa della breve emivita (da 2 a 4 ore) del farmaco 39, 40, 20.

Considerata la scarsa solubilità in acqua e l’elevato effetto di primo passaggio, la biodisponibilità orale del farmaco è scarsa (6-7%), ma viene migliorata a stomaco pieno 41, 42.

Per questo motivo, si consiglia di assumere la vinpocetina durante i pasti.

Alcuni sistemi di rilascio, come quello liposomiale, possono migliorare l’assorbimento della sostanza 43, 44.

Inoltre, uno studio ha scoperto che la somministrazione transdermica (tramite un cerotto) raddoppia la biodisponibilità rispetto alla via orale 45.

Controindicazioni

Si consiglia di evitare l’uso della vinpocetina in gravidanza e allattamento. Infatti, sebbene manchino informazioni certe, sulla base di studi su animali potrebbe causare tossicità fetale 46.

È necessaria cautela anche nei pazienti che assumono farmaci anticoagulanti, a causa di un possibile aumentato rischio di sanguinamento 47, 7, 48.

Effetti Collaterali

La vinpocetina appare ben tollerata.

Sono state documentate reazioni avverse minori, come rossore al viso, secchezza delle fauci, sonnolenza, mal di testa, insonnia, ansia, vertigini, nausea e indigestione 49.

È stato segnalato che la somministrazione endovenosa di dosi elevate causa gravi effetti avversi, inclusa la morte per improvvisi cali della pressione sanguigna e della frequenza cardiaca 50, 51. Tuttavia, questi effetti non si manifestano con l’assunzione orale ai dosaggi standard.

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