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Magazine X115 X115 Uridina | Cos’è? A Cosa Serve, Come si Usa | Dosi e Benefici

Uridina | Cos’è? A Cosa Serve, Come si Usa | Dosi e Benefici

  • 9 minuti

Che Cos’è

L’uridina è un nucleoside pirimidinico costituito dall’unione dello zucchero ribosio con l’uracile (una base azotata).

Caratteristica dell’RNA, l’uridina si trova anche negli alimenti, specialmente nella birra e nelle frattaglie.

Nel corpo umano viene prodotta soprattutto a livello epatico sotto forma di uridina monofosfato (UMP).

Disponibile come farmaco e integratore, l’uridina può migliorare l’umore e la funzione cerebrale, alleviare la neuropatia (dolore ai nervi), favorire la rigenerazione dei tessuti e proteggere il cuore 1, 2.

Inoltre, sembra migliorare l’apprendimento e la memoria, specialmente in associazione al DHA (un acido grasso omega-3 presente nell’olio di pesce).

Tuttavia, a causa del numero limitato di studi clinici, tutti questi benefici dell’uridina non sono ancora stati chiaramente dimostrati negli esseri umani.

A Cosa Serve

L’uridina è conosciuta principalmente come elemento costitutivo dell’RNA (acido ribonucleico).

Ricordiamo brevemente come l’RNA (mRNA) venga sintetizzato nel nucleo delle cellule a partire dal DNA.

Questo processo, chiamato trascrizione, ha il compito di convertire le informazioni genetiche racchiuse nel DNA in uno "stampo" (mRNA) che viene poi trasferito ai ribosomi (tRNA) e utilizzato per la sintesi delle relative proteine.

Oltre al suo ruolo nella sintesi dell’RNA, l’uridina 3, 4, 5, 6, 7:

  • aiuta il corpo a trasformare il galattosio in glucosio;
  • attiva la sintesi del glicogeno, partecipa alla sintesi di vari altri metaboliti ed esercita effetti positivi sul miglioramento della funzione cardiaca;
  • viene utilizzata per la sintesi dei costituenti delle membrane cellulari (rappresenta un substrato nella sintesi della fosfatidilcolina);
  • svolge un ruolo importante nel cervello, aiutando potenzialmente a migliorare la memoria e la plasticità neuronale;
  • promuove l’attività delle cellule staminali umane e migliora la rigenerazione tissutale nei mammiferi;
  • partecipa al metabolismo della bilirubina derivante dal catabolismo dei globuli rossi invecchiati.

L’uridina può essere usata:

  • come farmaco per:
    • attenuare il danno cellulare causato dal sovradosaggio di alcuni medicinali antitumorali (come capecitabina o fluorouracile);
    • trattare l’aciduria orotica ereditaria, una rarissima malattia metabolica causata dalla carenza di uridina;
  • come integratore per:
    • migliorare la funzione cognitiva;
    • ridurre il dolore ai nervi;
    • proteggere i mitocondri;
    • migliorare i sintomi delle malattie polmonari;
    • aiutare con la depressione e il disturbo bipolare;
    • migliorare la qualità del sonno.

Fonti Alimentari

L’uridina è considerata un nutriente non essenziale; infatti, il corpo umano può sintetizzarla in quantità adeguate ai propri bisogni.

Dopo i pasti, la sintesi dell’uridina avviene principalmente nel tessuto epatico. Tuttavia, nelle fasi di digiuno, la sintesi dell’uridina dipende dagli adipociti (cellule del tessuto adiposo), poiché il fegato si concentra sulla produzione di glucosio 8.

L’uridina è presente in molti alimenti, principalmente sotto forma di RNA. Tra i cibi che contengono le maggiori quantità di uridina ricordiamo 9, 10, 11:

  • Birra (da 0,05 mg/ml a 91-161 mg/l);
  • Fegato;
  • Pancreas, la principale fonte di RNA con il 6,4-7,8% (maiale) e il 7,4-10,2% (manzo);
  • Linfonodi;
  • Pesce;
  • Lievito;
  • Funghi;
  • Broccoli;
  • Avena;
  • Cavolo cinese, spinaci e cavolfiore;
  • Barbabietole da zucchero;
  • Prezzemolo.

Si ricorda che, nei soggetti predisposti, il consumo di alimenti ricchi di RNA può aumentare i livelli di acido urico nel sangue e causare o aggravare la gotta.

Proprietà e Benefici

Salute del Cervello

L’uridina è in grado di attraversare la barriera ematoencefalica.

Può quindi essere utilizzata dal cervello per:

  • la sintesi di CDP-colina (un noto potenziatore della memoria), fosfatidilcolina e altri fosfolipidi cerebrali 7;
  • aumentare le connessioni neuronali, favorendo una maggiore plasticità neuronale e la formazione di sinapsi 8, 9;
  • sostenere la crescita di nuove cellule neuronali, favorendo i processi rigenerativi, la nascita di nuovi neuroni e la rigenerazione di quelli danneggiati 10, 11, 8, 9;
  • migliorare la trasmissione sinaptica 8, 9, 12;
  • potenziare le spine dendritiche, che si ritiene immagazzinino la memoria 8, 9, 13.

Apprendimento e Memoria

Uno studio in aperto ha indagato gli effetti dell’assunzione di 3 capsule di un prodotto nutraceutico multi-ingrediente (contenente 50 mg di uridina-5′-monofosfato, 600 mg di alfa-GPC, 100 mg di fosfatidilserina, 50 mg di pregnenolone, 20 mg di vinpocetina e altri attivi).

Dopo 12 settimane di assunzione, gli Autori hanno osservato miglioramenti nella memoria spaziale a breve termine, nel riconoscimento, nel ricordo, nell’attenzione e nelle funzioni esecutive. Tali effetti sono aumentati ulteriormente dopo altre 10 settimane di integrazione 14.

In studi su animali, l’associazione di uridina e DHA ha migliorato la funzione cognitiva e i livelli di fosfolipidi e proteine sinaptiche nel cervello 15, 16.

Ad esempio, uno studio ha scoperto che i gerbilli alimentati con una combinazione di uridina monofosfato, colina e acido docosaesaenoico (DHA) esprimevano prestazioni migliori nella corsa nei labirinti rispetto a quelli non alimentati con gli integratori; questo suggerisce un aumento della funzione cognitiva 16.

Malattie neurodegenerative

L’attivazione dei recettori P2Y2 da parte dell’uridina trifosfato potrebbe avere un effetto protettivo sui neuroni, particolarmente utile nelle malattie neurodegenerative come il morbo di Alzheimer 17.

Inoltre, l’uridina potrebbe favorire le connessioni sinaptiche, che sembrano essere ridotte nei pazienti con morbo di Alzheimer 18, 19.

Uno studio ha notato che l’uridina ha prodotto miglioramenti significativi nella patologia di Alzheimer nei ratti con produzione accelerata di β-amiloide (quindi predisposti alla malattia). Tuttavia, l’associazione con altri ingredienti attivi (tra cui DHA, colina, fosfolipidi, selenio e numerose vitamine) impedisce di valutare singolarmente gli effetti neuroprotettivi dell’uridina 20.

Depressione e disturbo bipolare

La ricerca suggerisce che l’uridina può alleviare la depressione e il disturbo bipolare, migliorando la funzione mitocondriale e la salute delle membrane cellulari dei neuroni.

Ad esempio, uno studio su 17 adulti sani ha rivelato che l’uridina migliora la struttura fosfolipidica della membrana delle cellule nervose, mentre in uno studio su 7 adolescenti con disturbo bipolare l’uridina (500 mg due volte al giorno per 6 settimane) ha ridotto i sintomi depressivi migliorando la funzione mitocondriale neuronale 21, 22.

La triacetiluridina è stata utilizzata nel trattamento del disturbo bipolare negli adulti alla dose di 18 g al giorno per 6 settimane, ottenendo un miglioramento significativo dei sintomi depressivi 23.

Inoltre, nei ratti, l’uridina in combinazione con gli acidi grassi omega-3 ha alleviato i sintomi della depressione 24.

Neuropatie

L’uridina, soprattutto in combinazione con la vitamina B12, può ridurre i danni ai nervi nelle persone che soffrono di neuropatie.

Ad esempio, una combinazione di uridina, acido folico e vitamina B12 ha ridotto significativamente sia l’intensità del dolore che il numero delle aree colpite. Lo studio è stato eseguito su 212 pazienti con neuropatia da intrappolamento periferico 25.

In un altro studio su 400 persone, la combinazione di vitamina B12, uridina e citidina ha ridotto efficacemente il dolore ai nervi producendo solo lievi effetti collaterali. L’integratore è stato assunto per 30 giorni alla dose di 2 capsule 3 volte al giorno, ciascuna contenente 2,5 mg di citidina monofosfato disodico, 1,5 mg di uridina trifosfato trisodico e 1,0 mg di idrossicobalamina.

Tale combinazione ha funzionato meglio della sola vitamina B12 26.

L’uridina ha anche migliorato la salute dei nervi in 20 pazienti affetti da neuropatia diabetica 2.

Rigenerazione dei tessuti

Negli studi in vitro e su animali, l’uridina ha dimostrato di poter ringiovanire le cellule staminali invecchiate e rigenerare i tessuti in vivo 5.

Ad esempio, in uno studio sui topi, il trattamento con uridina promuoveva la riparazione dei tessuti in modelli di lesioni muscolari e cardiache 5.

Nei ratti, l’uridina ha migliorato la rigenerazione epatica dopo i trapianti di fegato 27. Inoltre, ha prevenuto i danni al fegato causati dai farmaci negli animali 28.

Tuttavia, nei topi, l’uridina somministrata per un lungo periodo di tempo ha peggiorato la salute del fegato e innescato la resistenza all’insulina 28.

Salute del cuore

L’uridina sembra proteggere il cuore dai danni causati dalla carenza di ossigeno.

Questo effetto protettivo nei confronti dell’ischemia miocardica è stato osservato nei ratti e attribuito alla capacità dell’uridina di preservare i livelli di metaboliti energetici (ATP, creatina fosfato e uridina) e ridurre la perossidazione lipidica 29, 30.

L’effetto positivo dell’uridina nei confronti del sistema cardiocircolatorio potrebbe dipendere anche dall’attivazione dei recettori P2Y2. Tale attivazione ha aumentato il flusso sanguigno e migliorato la pressione sanguigna 31.

Inoltre, secondo uno studio, il livello plasmatico di uridina sarebbe inversamente associato al rischio di fibrillazione atriale nell’uomo 6.

Malattie polmonari

L’uridina può ridurre l’accumulo di muco nelle vie aeree, facilitando la respirazione.

Ad esempio, in 14 pazienti affetti da fibrosi cistica l’uridina trifosfato associata al farmaco amiloride ha migliorato la respirazione riducendo l’accumulo di muco e ripristinando la funzione polmonare a livelli quasi normali 32.

Cosa interessante, né l’uridina né l’amiloride da soli hanno migliorato significativamente i sintomi.

L’uridina ha contribuito a eliminare l’accumulo di muco nelle vie respiratorie anche in persone sane e in pazienti con bronchite cronica lieve o con discinesia ciliare primaria 33, 34, 35.

In un modello animale di fibrosi polmonare, la somministrazione di uridina ha prevenuto la crescita del tessuto cicatriziale 36.

HIV

Secondo uno studio, i pazienti sieropositivi presentano livelli di uridina nel sangue inferiori rispetto alle persone sane 37.

Aumentare i livelli di uridina nei pazienti con HIV potrebbe attenuare alcuni effetti collaterali dei farmaci antiretrovirali.

In particolare, l’assunzione a lungo termine di antiretrovirali (necessari per controllare l’infezione) può causare lipodistrofia (caratterizzata da una fastidiosa perdita di grasso sul viso, sulle braccia, sui glutei e sulle gambe) 38.

In 165 pazienti affetti da HIV, 24 settimane di integrazione di uridina hanno aumentato la quantità di grasso negli arti. Tuttavia, l’effetto è svanito dopo 1 anno 38.

Inoltre, l’uridina può proteggere dalla tossicità mitocondriale associata all’assunzione di farmaci antiretrovirali 39, 40.

Ulteriori benefici

  • Sindrome dell’occhio secco: in un piccolo studio su 27 persone con secchezza oculare, l’integrazione orale di uridina ha ripristinato efficacemente la produzione di lacrime 41;
  • Insonnia: in uno studio su 30 bambini con disturbi del sonno, mangiare cereali arricchiti con uridina-5′-fosfato, triptofano e adenosina-5′-fosfato ha migliorato la qualità del sonno 42, 43. Inoltre, ne ratti, l’uridina ha promosso il sonno a onde lente (profondo), che è la fase più ristoratrice del sonno 44, 4.
  • Appetito e peso corporeo: l’assunzione di uridina e l’aumento dei suoi livelli nel sangue hanno un effetto oressigeno, stimolando quindi l’appetito e l’assunzione di cibo 45.
    Questo effetto è stato osservato anche nell’uomo, dove una singola dose di uridina monofosfato (0,5 o 1 g) ha aumento la fame e l’apporto calorico proporzionalmente ai bisogni energetici basali dei partecipanti 46.

Dosi e Modo d’uso

Data la scarsità di studi sull’uomo, e la frequente associazione ad altri attivi, non è possibile suggerire una dose di uridina e un protocollo di assunzione efficaci.

Un dosaggio indicativo potrebbe collocarsi nell’intervallo tra 500 e 2.000 mg di uridina al giorno 22, 7.

Effetti Collaterali

Dosi elevate di uridina possono indurre diarrea a causa di uno scarso assorbimento intestinale; tuttavia, questi dosaggi sembrano essere molto più elevati rispetto a quelli proposti negli integratori.

A un dosaggio di 1.000 mg al giorno in giovani adolescenti, l’uridina ha prodotto lievi effetti collaterali, che includevano sogni vividi, crampi addominali, nausea, diarrea e indigestione 22.

Secondo una revisione, alte dosi di uridina possono anche causare febbre negli esseri umani 4.

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