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Magazine X115 X115 DIM | Diindolilmetano | Azione Antitumorale e altri Benefici

DIM | Diindolilmetano | Azione Antitumorale e altri Benefici

  • 11 minuti

Che Cos’è

Il diindolilmetano (DIM) è una sostanza naturale contenuta nei broccoli e in altre verdure crucifere, come cavoli e cavolfiori.

Disponibile anche come integratore alimentare, sembra avere una certa utilità in chiave antitumorale.

Il diindolilmetano agirebbe riequilibrando i livelli e l’attività degli ormoni estrogeni nell’organismo.

Potrebbe quindi risultare benefico nella prevenzione di forme tumorali sensibili a questi ormoni, come alcuni tipi di cancro al seno e alla prostata.

Oltre a questi benefici, il DIM potrebbe favorire la perdita di peso, sebbene manchino studi adeguati a supportare tale azione.

A Cosa Serve

Gli alimenti ricchi di diindolilmetano possono fornire benefici per la salute, tra cui la riduzione del rischio di alcuni tipi di cancro e il sostegno alla perdita di peso.

Come accennato, il diindolilmetano ha effetti sul metabolismo degli ormoni estrogeni.

In piccole quantità, può inibire l’enzima aromatasi (e prevenire la conversione del testosterone in estrogeni); inoltre, sembra agire su forme più potenti di estrogeni e convertirle in forme meno potenti, riducendo gli effetti complessivi degli estrogeni nel corpo 1.

Di conseguenza, gli integratori di DIM hanno guadagnato popolarità per il trattamento di una varietà di condizioni correlate agli ormoni, tra cui acne, sintomi della menopausa, problemi alla prostata e alcune forme di cancro, Purtroppo, mancano prove scientifiche adeguate a giustificare l’uso di questo integratore nella maggior parte di tali condizioni.

Alimenti ricchi di DIM

Il diindolilmetano (DIM) è il principale metabolita dell’indolo-3-carbinolo (I3C), a sua volta derivato dalla glucobrassicina (appartenente al gruppo dei glucosinolati) 1.

La glucobrassicina abbonda nelle crocifere (Brassicaceae), una famiglia di verdure che ha mostrato preziose proprietà preventive nei confronti del cancro.

Questo gruppo include broccoli, cavoletti di Bruxelles, cavolo, cavolfiore, cavolo cappuccio, cavolo rapa, senape, ravanello, rucola, rutabaga e rapa 15.

Dopo essere stata ingerita, la glucobrassicina viene metabolizzata dall’enzima mirosinasi (presente nelle stesse verdure) che la trasforma in indolo-3-carbinolo. Quest’ultimo viene a sua volta trasformato nello stomaco sia in DIM che in vari altri metaboliti.

Poiché il calore inattiva l’enzima mirosinasi e preclude i passaggi successivi, la cottura può ridurre la biodisponibilità orale di qualsiasi glucosinolato, compreso il DIM 7, 8, Va comunque precisato che in tal caso i glucosinolati possono essere in piccola parte metabolizzati nel colon, dov’è presenta una certa quantità di mirosinasi 9.

L’ebollizione 10 e il microonde (750-900 watt) 11 12 sembrano essere i metodi di cottura più lesivi per la biodisponibilità dei glucosinolati, Al contrario, la cottura a vapore per 1-3 minuti può essere il metodo migliore per preservare i livelli di glucosinolati durante la cottura 16.

In ogni caso, è preferibile cucinare le verdure al di sotto dei 140°C, poiché il superamento di tale temperatura provoca una perdita di glucosinolati 17.

Contenuto di glucosinolati totali nelle verdure crocifere commestibili 6

Crocifera Glucosinolati totali
(mg/100 g peso fresco)
Broccoli 40,80–127,49
Cavoletti di Bruxelles 80,12–445,5
Cavolfiore 11,70–78,60
Cavolo 18,79–90
Rafano 160,12
Cavoli 62,20–317,11
Cavolo rapa 19,07–109,30
Mostarda 118,09–544,47
Ravanello 44,79–172,40
Rapa 20,44–140,48

Proprietà e Benefici

Effetti sugli Estrogeni

Il diindolilmetano può essere di fatto paragonato a un fitoestrogeno.

Da un lato, infatti, può attivare indirettamente alcuni sottoinsiemi di recettori per gli estrogeni; dall’altro, tale attivazione, essendo inferiore rispetto a quella indotta da altri ligandi, può limitare la risposta estrogenica globale nell’organismo.

Il DIM può anche indurre la sintesi di metaboliti degli estrogeni meno potenti, come il 2-idrossiestrone 1.

In questo modo, può aumentare il rapporto tra 2-idrossiestrone e 16α-idrossiestrone, instaurando un assetto meno estrogenico (un eccesso di 16α-idrossiestrone è stato collegato all’aumento di peso e del rischio di alcuni tumori, tra cui il cancro al seno e all’utero 1, 7).

Inoltre, è stato dimostrato che il DIM inibisce un enzima chiamato aromatasi, che converte il testosterone in estrogeni 1.

In sostanza, quindi, il diindolilmetano sembra aiutare a bilanciare i livelli di estrogeni nel corpo 1.

Cancro

L’evidenza epidemiologica suggerisce che un elevato apporto alimentare di verdure crocifere, come broccoli, cavoli e cavoletti di Bruxelles, protegge da molteplici tipi di cancro.

Il DIM è uno degli agenti antitumorali più promettenti derivati da queste verdure 2.

Sulla base di studi preliminari, il diindolilmetano può rappresentare un agente terapeutico per numerose forme di cancro 3, 4. Ad esempio, studi in provetta e su animali indicano che il DIM protegge dai tumori delle ovaie, della prostata e del colon 10, 11, 12.

Tuttavia, gli studi sull’uomo sono limitati.

Tumore al seno

Una meta-analisi di 13 studi, su un totale di quasi 19.000 donne, ha associato il consumo di verdure crocifere a una ridotta incidenza di cancro al seno. Questo effetto potrebbe essere dovuto almeno in parte all’azione antiestrogenica del DIM e del suo precursore indolo-3-carbinolo 13.

In studi su animali e cellule, il DIM ha infatti ridotto la crescita delle cellule del cancro al seno, ne ha favorito la morte e ha prevenuto la diffusione del tumore 19.

Meccanicamente, il DIM sembra aumentare l’attività di un enzima di riparazione genetica che è ridotto in alcuni tumori al seno e che si ritiene conferisca effetti protettivi 36.

Anche le già citate azioni sul rapporto tra l’estrone 2 e l’estrone 16 sembrano essere rilevanti. Ricordiamo infatti che E16 ha una forte azione oncogena, in quanto stimola la replicazione cellulare; al contrario l’ormone E2 ha un’azione protettiva nei confronti del tumore della mammella 42. Pertanto, l’aumento del rapporto tra E2 ed E16 può ridurre il rischio di cancro al seno e produrre effetti antitumorali 8.

In uno studio RCT di un anno su 130 donne con cancro al seno in terapia con tamoxifene, l’integrazione di diindolilmetano (150 mg due volte al giorno) ha prodotto cambiamenti favorevoli nel metabolismo degli estrogeni e nei livelli circolanti di globulina legante gli ormoni sessuali (rispetto al placebo) 43.

Uno studio di 30 giorni su 19 donne in post-menopausa con carcinoma mammario in stadio iniziale ha rilevato che l’assunzione di 108 mg di DIM al giorno ha comportato cambiamenti benefici nei livelli di estrogeni 44.

In un altro studio su 18 donne con una mutazione che aumenta il rischio di cancro al seno (BRCA1), il DIM orale ha attivato il gene mutato, aiutando forse a prevenire il cancro al seno 18.

Cancro cervicale

Negli studi cellulari, il DIM ha prevenuto la crescita delle cellule tumorali cervicali, ne ha favorito la morte e ha aumentato la loro sensibilità alla radioterapia 11.

Inoltre, uno studio sui topi ha scoperto che il DIM ha contribuito a prevenire il cancro cervicale 3.

Tuttavia, le prove sugli esseri umani sono poco convincenti.

Ad esempio, in uno studio di 6 mesi, condotto su 551 donne con anomalie cervicali, l’assunzione di 150 mg di DIM al giorno non ha avuto alcun effetto sui cambiamenti delle cellule della cervice uterina 13.

Un altro piccolo studio RCT ha esaminato l’effetto dell’integrazione orale di indolo-3-carbinolo (200-400 mg/die) sulla progressione di lesioni cervicali precancerose classificate come neoplasia intraepiteliale cervicale (CIN 2 o CIN 3) 38.

Dopo 12 settimane di integrazione, 4 delle 8 donne che avevano assunto 200 mg/die di I3C e 4 delle 9 che ne avevano assunti 400 mg/die hanno avuto una regressione completa delle lesioni precancerose.

Per contro, nessuna delle 10 donne che avevano assunto un placebo ha avuto una regressione completa.

Tuttavia, in un altro studio su 64 donne con lesioni CIN 2 o CIN 3, l’integrazione orale con DIM (2 mg/kg/giorno per 12 settimane) non è riuscita a migliorare in maniera superiore al placebo i parametri clinici durante un periodo di follow-up di un anno 40.

Allo stesso modo, in un altro studio RCT di 6 mesi, l’integrazione di DIM (150 mg/die) non è riuscita a promuovere la clearance dell’HPV e a prevenire la progressione del CIN in 551 donne con anomalie cellulari di basso grado negli strisci cervicali 41.

In un ulteriore studio RCT condotto su 78 donne con CIN I-II, supposte intravaginali a base di diindolilmetano si sono rivelate efficaci nel favorire la regressione delle lesioni, e prive di effetti collaterali clinicamente significativi 8 .

Cancro alla prostata

Gli integratori di DIM possono proteggere dall’ingrossamento della prostata e dal cancro alla prostata 14.

In effetti, nei topi e in studi cellulari, il diindolilmetano ha indotto la morte delle cellule tumorali della prostata e ne ha arrestato la crescita 22, 23, 24.

In uno studio clinico di 12 mesi, 21 uomini con neoplasia intraepiteliale prostatica di grado elevato sono stati trattati con 900 mg di DIM al giorno. Rispetto al placebo, sono stati osservati miglioramenti significativi nella salute della prostata 14.

In altri 2 studi pilota su oltre 150 persone con cancro alla prostata rimosso chirurgicamente, l’assunzione di DIM prima dell’intervento chirurgico ha ridotto l’attivazione di un gene (EZH2) che promuove la crescita del cancro alla prostata e ha prevenuto la sintesi di ormoni estrogeni attivi 20, 21.

Cancro alla tiroide

Le donne sono più predisposte al cancro alla tiroide perché le cellule tiroidee rispondono agli estrogeni.

In uno studio pilota su 7 donne con lesioni precancerose alla ghiandola tiroide (malattia proliferativa della tiroide), il DIM ha prevenuto la formazione di ormoni estrogeni attivi (promuovendo l’ossidazione dell’estrone in 2-idrossiestrone) 25.

Papillomatosi respiratoria

La papillomatosi respiratoria è una rara malattia in cui il virus HPV infetta le vie respiratorie, provocando la crescita di verruche.

Sebbene non approvati dalla FDA, DIM e I3C vengono usati come terapie aggiuntive per prevenire il ripetersi di questa condizione 30, 5.

In uno studio clinico su 33 persone con papillomatosi respiratoria, la somministrazione di diindolilmetano dopo la rimozione chirurgica delle verruche, ha ridotto il rischio di recidive e la necessità di un nuovo intervento chirurgico 31, 32.

Un case report ha anche riferito come, in una bambina di 8 anni, la somministrazione di I3C, in aggiunta a un farmaco antivirale per via endovenosa (cidofovir), abbia risolto la papillomatosi respiratoria in un periodo di 27 mesi 33.

Perdita di peso

Gli studi collegano uno squilibrio nei livelli di estrogeni – sia in eccesso che in difetto – a un aumentato rischio di aumento di peso negli uomini e nelle donne 16, 17, 18.

In uno studio su 60 donne messicane in premenopausa, 75 mg di DIM al giorno per 30 giorni hanno permesso di ridurre il rapporto urinario tra i livelli di 16α-idrossiestrone e 2-idrossiestrone. Inoltre, rispetto al placebo, si è osservata una ridzione più significativa della percentuale di grasso corporeo 33.

In un alto studio condotto su topi che seguivano una dieta ricca di grassi, 50 mg di diindolilmetano per kg di peso corporeo hanno ridotto significativamente la formazione di nuove cellule adipose 19.

Anche in un ulteriore studio su topi obesi alimentati con una dieta ricca di grassi, l’iniezione di I3C ha ridotto il peso corporeo, l’accumulo di grasso e l’infiammazione 40.

Dosi e Modo d’Uso

Poiché il diindolilmetano non è approvato ufficialmente per il trattamento di condizioni mediche, non esiste una dose "ufficiale".

Negli studi analizzati, le dosi variavano mediamente da 150 a 300 mg al giorno.

Controindicazioni

Considerata l’influenza del diindolilmetano sui livelli di estrogeni, occorre cautela nell’utilizzo da parte di persone con tumori sensibili agli ormoni o che seguono terapie ormonali.

Effetti Collaterali

Considerata la mancanza di studi clinici ben progettati, il profilo di sicurezza del DIM rimane relativamente sconosciuto.

Nelle poche ricerche su esseri umani, il diindolilmetano è apparso generalmente ben tollerato e ha causato solo lievi effetti avversi, come mal di testa, vertigini, problemi digestivi (gonfiore, perdita di appetito, nausea) e spotting mestruale 41 3.

Ad esempio, uno studio condotto su 24 persone sane ha rilevato che, sebbene dosi di DIM fino a 200 mg fossero ben tollerate e non causassero effetti collaterali, una persona ha manifestato nausea, mal di testa e vomito dopo aver assunto una dose da 300 mg 15.

Il DIM iniettato è stato ben tollerato a dosi singole fino a 200 mg in uno studio clinico condotto su 28 persone sane 41.

Allo stesso modo, il diindolilmetano orale è stato ben tollerato e non ha causato alcun segno di tossicità a dosi fino a 2 mg/kg/giorno in un altro studio su 64 donne a rischio di sviluppare cancro cervicale 6.

Nei ratti maschi, alte dosi di DIM (50 mg/kg) hanno danneggiato i testicoli e ridotto la qualità dello sperma 42.

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