Il farfaraccio è una pianta medicinale utile per prevenire l’emicrania.
Inoltre, può aiutare a combattere condizioni allergiche, come il raffreddore da fieno (rinite allergica) e l’asma.
Comune in Italia e nel resto d’Europa, il farfaraccio esiste in varie specie, tutte afferenti al genere Petasites. Tra le più utilizzate in ambito fitoterapico, ricordiamo il farfaraccio comune (Petasites hybridus) e il farfaraccio gigante (Petasitesjaponicus, coltivato e consumato in Giappone).
Sono in particolare le foglie e secondariamente le radici della pianta a essere sfruttate con finalità medicinali.
Purtroppo, a causa del contenuto di senecionina e altri alcaloidi pirrolizidinici tossici, il farfaraccio può dar luogo a problemi di tossicità epatica (per il fegato). Tale rischio può essere annullato da un adeguato trattamento degli estratti, ma sono stati segnalati casi di contaminazione.
Curiosità
Le piante del farfaraccio prosperano nei luoghi umidi e paludosi, nelle foreste piovose e sui banchi di sabbia vicino ai corsi d’acqua.
La loro caratteristica distintiva consiste nelle grandi foglie lanuginose, che possono raggiungere e superare il metro di diametro.
Il nome farfaraccio si riferisce all’uso di queste grandi foglie per avvolgere il burro durante il clima caldo, mentre il nome botanico Petasites deriva dalla parola greca petasos (un tipo di cappello a tesa larga che ricorda le generose dimensioni del fogliame).
A Cosa Serve
La Petasites japonicus (o farfaraccio gigante) è un ortaggio comune in Giappone e Taiwan, dove si consumano i germogli e le giovani foglie.
La Petasites hybridus è invece diffusa in Europa, dove viene utilizzata a scopo medicinale 1, 2, 3.
In particolare, il farfaraccio è stato utilizzato nella medicina tradizionale europea per curare una vasta gamma di disturbi, dall’ipertensione e dall’asma ai tumori. È stato persino utilizzato per curare la peste e la febbre durante il Medioevo 4, 5.
Altri usi tradizionali includono il trattamento dell’ulcera gastrica e delle punture di api 6.
In epoche recenti, studi clinici limitati hanno suggerito una possibile utilità del farfaraccio nella profilassi dell’emicrania, così come nella gestione della rinite allergica stagionale (febbre da fieno).
Tuttavia, queste raccomandazioni si basano su dati di efficacia clinica deboli; inoltre, la sicurezza a lungo termine del farfaraccio non è stata stabilita.
Un estratto ottenuto dalle foglie di Petasites hybridus (Ze 339) è attualmente autorizzato in Svizzera e in altri Paesi per il trattamento della rinite allergica 7. Noto con il marchio Tesalin, questo estratto viene commercializzato come farmaco da banco 8.
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