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Magazine X115 X115 Acido Rosmarinico | A Cosa Serve | Proprietà, Benefici, Modo d’Uso

Acido Rosmarinico | A Cosa Serve | Proprietà, Benefici, Modo d’Uso

  • 7 minuti

Che Cos’è

L’acido rosmarinico è una sostanza naturale appartenente alla grande famiglia dei polifenoli.

Prende il nome dal rosmarino, ma abbonda anche in altre piante, specialmente in quelle aromatiche (es. salvia, basilico, menta, melissa, origano e timo).

La valenza salutistica dell’acido rosmarinico verte attorno alle sue proprietà antiossidanti, antinfiammatorie e potenzialmente antitumorali.

Tuttavia, aldilà degli studi su modelli cellulari e animali, mancano conferme cliniche per estendere queste proprietà agli esseri umani.

Oltre alla scarsità di dati clinici, l’acido rosmarinico ha una scarsa solubilità in acqua e una bassa biodisponibilità dopo la somministrazione in vivo.

A Cosa Serve

L’acido rosmarinico esibisce interessanti attività biologiche, come quelle antivirali, antibiotiche, antinfiammatorie, immunomodulanti, antitumorali e antiossidanti 1.

Grazie a questi effetti, diversi studi hanno indagato i potenziali benefici terapeutici dell’acido rosmarinico in varie malattie, tra cui cancro, diabete, disturbi infiammatori, disturbi neurodegenerativi e malattie del fegato 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10.

Nonostante i risultati positivi raccolti negli studi in vitro e su animali, la ricerca clinica (sugli esseri umani) è pressoché assente.

Pertanto, nonostante il potenziale neuroprotettivo, antidiabetico, antitumorale e antinfiammatorio, l’acido rosmarinico rimane privo di qualsiasi indicazione medica approvata, sia in fase preventiva che terapeutica 2.

Proprietà

Stress Ossidativo

L’acido rosmarinico agisce come antiossidante mitigando il danno ossidativo sia in maniera diretta che indiretta (potenziando gli enzimi di difesa antiossidante) 11, 12, 13, 14.

In tal senso, è stato descritto come uno degli antiossidanti naturali più efficaci, con il potenziale per proteggere da patologie legate ai radicali liberi come l’aterosclerosi, la cardiopatia ischemica, il cancro e le malattie da radiazioni 15.

Infiammazione

In diversi studi su modelli animali sono emerse anche le sue proprietà antinfiammatorie. Ad esempio, nei conigli (20 mg/kg per via endovenosa) ha ridotto la sintesi di citochine infiammatorie indotta da endotossine 16.

Uno studio RCT sui sintomi dell’artrosi del ginocchio ha valutato gli effetti del consumo bigiornaliero per 16 settimane di una tazza da 300ml di tè alla menta ad alto contenuto di acido rosmarinico (130-150 mg per tazza, n = 22) rispetto a un tè alla menta disponibile in commercio (circa 13 mg di acido rosmarinico per tazza, n = 24).

Gli Autori hanno osservato che gli individui che avevano assunto 600 ml/die di tè alla menta ad alto contenuto di acido rosmarinico hanno ottenuto una significativa riduzione dei punteggi del dolore al termine dello studio rispetto alle condizioni iniziali 17. Entrambi i gruppi hanno inoltre beneficiato di una riduzione della rigidità articolare e della disabilità fisica.

Uno studio su 11 volontari sani ha valutato gli effetti del consumo di due tipi di carne di hamburger: condita con una miscela di spezie o non condita. Gli Autori hanno quindi misurato la produzione di malondialdeide negli hamburger e la concentrazione di malondialdeide nel plasma e nelle urine dopo l’ingestione della carne (NB: la malondialdeide è un marcatore dello stress ossidativo che ha implicazioni per l’aterogenesi e la carcinogenesi).

La presenza di origano negli hamburger speziati ha permesso di arricchire la quantità di acido rosmarinico della carne, che si è ridotta del 60% con la cottura. Nonostante ciò, è stata osservata una riduzione del 71% della concentrazione di malondialdeide nella carne degli hamburger speziati rispetto a quelli non speziati.

Anche le concentrazioni di malondialdeide urinaria sono diminuite del 49% nei soggetti che avevano mangiato hamburger speziati rispetto a coloro che avevano mangiato gli hamburger "al naturale" 18.

Allergie

Uno studio RCT su 30 persone (età 21-53 anni) con lieve allergia stagionale (che soffrivano di naso chiuso durante la stagione delle allergie) ha indagato gli effetti dell’assunzione giornaliera di 50 mg o 200 mg di acido rosmarinico (attraverso un estratto di Perilla frutescens) per 21 giorni 19.

Rispetto al placebo, l’acido rosmarinico è apparso efficace nel sopprimere le allergie in modo dose-dipendente, con un sollievo dai sintomi rispettivamente nel 55,6% e 70% (contro il 30% nel gruppo placebo).

Si è anche verificata un’importante riduzione delle cellule immunitarie nel muco nasale entro pochi giorni dall’inizio del trattamento 19.

I pazienti non hanno riportato eventi avversi e non sono state rilevate anomalie significative negli esami del sangue di routine.

Uno studio clinico su 128 bambini ha indagato l’effetto, nella prevenzione delle riacutizzazioni della rinite allergica (dopo la sospensione del trattamento antistaminico), di un nutraceutico contenente Perilla frutescens, fonte di acido rosmarinico, quercetina e vitamina D3.

Lo studio ha concluso che l’assunzione dell’integratore ha ridotto significativamente, fino a dimezzarlo, il rischio di riacutizzazione della rinocongiuntivite allergica, nonché la durata delle riacutizzazioni e l’uso di farmaci di salvataggio 20.

Salute della pelle

Studi in vitro e su animali hanno dimostrato l’effetto citoprotettivo dell’acido rosmarinico contro lo stress ossidativo indotto dai raggi UVB 21, 22, 23.

Uno studio simile ha confermato questi benefici anche negli esseri umani trattati per via orale con estratti di rosmarino e pompelmo alla dose di 100 o 250 mg al giorno 24.

I benefici, espressi in termini di aumento della resistenza della pelle alle scottature (tramite valutazione della dose minima eritematosa e della perossidazione lipidica nella pelle irradiata), rispetto al placebo, sono stati osservati già dopo 15 giorni e sono ulteriormente migliorati a distanza di ulteriori 15 e 45 giorni.

È stata anche osservata una notevole diminuzione della profondità delle rughe per entrambi i gruppi di dosaggio rispetto al controllo, nonché un miglioramento dell’elasticità cutanea.

In uno studio clinico su 21 pazienti con dermatite atopica lieve, un’emulsione a base di acido rosmarinico (0,3%) è stata applicata topicamente due volte al giorno per 8 settimane sulla zona flessoria del gomito.

Rispetto a prima del trattamento, l’arrossamento cutaneo e la perdita d’acqua transepidermica nella zona trattata si sono ridotti notevolmente. Le autovalutazioni dei pazienti hanno inoltre mostrato che secchezza, prurito e sintomi generali della dermatite atopica erano migliorati dal trattamento 25.

Cancro

Grazie alle sue proprietà antiossidanti e antinfiammatorie, l’acido rosmarinico è un ottimo candidato come agente chemioterapico in chiave antitumorale 26, 27.

Studi in vitro e su animali hanno dimostrato gli effetti antitumorali degli estratti di rosmarino, con una varietà di meccanismi d’azione proposti, tra cui l’induzione dell’apoptosi, l’eliminazione dei radicali e l’inibizione della tumorigenesi 28.

Ad esempio, l’acido rosmarinico è stato studiato, tramite estratti di Perilla frutescens, per l’impiego topico per combattere la carcinogenesi della pelle. Ciò è stato dimostrato in modelli di ratto 29, 30.

In uno studio su pazienti con tumori solidi allo stadio I-IV, un nutraceutico a base di Orthosiphon stamineus (contenente il 6% di acido rosmarinico), al dosaggio di 1.000 mg, 3 volte al giorno per 98 settimane, ha migliorato il danno ossidativo e ripristinato le funzioni mitocondriali e cellulari, riducendo l’affaticamento.

Inoltre, gli effetti neuroprotettivi dell’acido rosmarinico hanno potenzialmente migliorato il dolore, la perdita di sonno, la letargia e altri sintomi associati all’affaticamento correlato al cancro nella fase III 31.

Dosi e Modo d’uso

Sulla base dei pochi studi pubblicati, una dose indicativa di acido rosmarinico per via orale potrebbe collocarsi nell’ordine dei 200-300 mg al giorno.

Il dosaggio è appunto indicativo, poiché non esistono indicazioni mediche approvate per l’uso orale di acido rosmarinico.

Effetti Collaterali

In base ai pochi studi clinici pubblicati, l’acido rosmarinico sembra essere ben tollerato.

Eventuali effetti collaterali minori possono includere secchezza delle fauci, prurito al cuoio capelluto, disturbi addominali e mal di testa 17.

Tuttavia, sono necessari studi più completi per valutare la sicurezza a lungo termine dell’acido rosmarinico. Nel frattempo, il suo uso rimane controindicato a scopo cautelativo nei bambini, nelle donne in gravidanza e in allattamento, e nei pazienti polipatologici e politrattati salvo diversa indicazione medica.

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