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Magazine X115 X115 Beta Glucani | Proprietà, Benefici | Pelle e Salute

Beta Glucani | Proprietà, Benefici | Pelle e Salute

  • 14 minuti

Che Cos’è

Il beta-glucano è una fibra alimentare presente nei cereali integrali (soprattutto nell’orzo e nell’avena) e in alcuni funghi, lieviti e alghe.

I principali benefici per la salute del beta-glucano includono:

  • riduzione dei livelli di colesterolo LDL e totale 1;
  • riduzione della glicemia e della resistenza all’insulina 2;
  • aumento della sazietà 3;
  • aumento della crescita di batteri buoni nel tratto digestivo 4;
  • azione immunostimolante e potenzialmente antitumorale 5;
  • migliore guarigione di ustioni e ferite (sia per uso orale che per via topica) 15.

In natura, esistono diversi tipi di beta-glucani, con diverse fonti di estrazione e differenti proprietà biologiche.

Tipi di Beta-Glucani

Dal punto di vista chimico, i beta-glucani sono polimeri del D-glucosio in cui – in base alle tipologie – le unità zuccherine sono unite da legami 1,3, 1,4 o 1,6 Beta-glicosidici.

I beta-glucani differiscono l’uno dall’altro per il tipo di legami, che ne influenzano la lunghezza e la ramificazione della struttura.

Inoltre, possono essere suddivisi in β-glucani solubili e insolubili.

  • I beta glucani solubili possono formare una soluzione gelatinosa a una concentrazione relativamente bassa, intrappolando colesterolo e sali biliari, e rallentando l’assorbimento del glucosio e lo svuotamento gastrico.
  • I beta glucani insolubili accelerano il transito intestinale e aumentano la massa fecale e l’escrezione degli acidi biliari.

I beta-glucani di diversa origine (da funghi, batteri o cereali) variano nella loro struttura e funzione biologica 9.

I beta-glucani dei cereali sono studiati e utilizzati per la prevenzione delle malattie metaboliche (colesterolo alto, iperglicemia, sindrome metabolica). Quelli estratti da lieviti e funghi sono invece utili soprattutto per l’azione immunostimolante 10, 5.

È stato anche suggerito che un grado più elevato di complessità strutturale è associato a maggiori effetti immunomodulatori e antitumorali 6.

Meccanismo d’Azione

Le azioni biologiche dei β-glucani variano in base alla loro struttura molecolare e alla solubilità in acqua 7.

I beta-glucani dei cereali agiscono principalmente come fibre alimentari, rallentando l’assorbimento intestinale dei carboidrati e trattenendo una parte del colesterolo alimentare e biliare, che viene quindi espulso con le feci.

È stato dimostrato che il consumo giornaliero di beta glucani (almeno 3g/die) abbassa il colesterolo, in particolare il colesterolo LDL (cattivo) e totale; di conseguenza, può anche ridurre il rischio di malattie cardiache 19.

Oltre a questa funzione metabolica, i beta-glucani hanno anche un’azione immunostimolante. Tale proprietà è mediata dall’interazione con specifici recettori espressi dalle cellule immunitarie.

Ad esempio, l’interazione con il recettore della Dectina-1 innesca risposte immunitarie tra cui la fagocitosi e la produzione di fattori pro-infiammatori, portando all’eliminazione degli agenti infettivi 8.

L’incontro tra il beta glucano e le cellule immunitarie si realizza a livello della mucosa intestinale, in particolare nelle Placche di Peyer (gruppi di linfonodi deputati a intrappolare, analizzare e distruggere patogeni e antigeni presenti nel lume intestinale).

Alimenti Ricchi di Beta-Glucani

I beta-glucani abbondano:

  • nei cerali integrali, in particolare in avena, orzo e relative crusche;
  • in alcune macroalghe, come la laminaria o il Trametes versicolor;
  • in alcuni funghi unicellulari (es. Saccharomyces cerevisiae) e pluricellulari (reishi, shiitake, maitake)

Tra tutte queste fonti, l’orzo mostra il più alto contenuto di beta-glucani (da 2 a 20g/100g di peso a secco, di cui il 65% idrosolubili), seguito dall’avena (fino a 8g/100g di peso a secco, di cui l’82% idrosolubili) 11, 12.

Anche altri cereali contengono beta-glucani, ma in quantità inferiori, come sorgo (6,2 g), segale (2,7 g), mais (1,7 g), triticale (1,2 g), grano (1,0 g), grano duro (0,6 g) e riso (0,13 g) 11.

Potenziali Benefici

Il beta-glucano può offrire una serie di benefici per la salute, tra cui 12:

  • la riduzione del colesterolo,
  • un migliore controllo della glicemia,
  • il rafforzamento del sistema immunitario,
  • l’aumento della sazietà e la riduzione del peso corporeo,
  • un migliore controllo della pressione arteriosa,
  • un’azione emolliente e lenitiva per applicazione topica,
  • un’azione cicatrizzante su ferite, piaghe e ustioni (sia per applicazione topica che per uso orale).

In merito all’azione immunostimolante, è stato suggerito che il beta-glucano possa contribuire a prevenire l’influenza, il raffreddore, alcune infezioni ricorrenti nei pazienti immunodepressi e persino il cancro 9.

Mentre queste proprietà richiedono ulteriori approfondimenti, la capacità del beta-glucano di migliorare il controllo della glicemia e dei lipidi plasmatici è ben consolidata e sfruttata nella pratica clinica.

Un’altra promettente area di applicazione del β-glucano è la dermatologia.

Benefici per Pelle e Ferite

Il betaglucano (INCI Betaglucan) viene sfruttato in dermatologia per la cura della pelle, dei suoi disturbi e delle ferite.

Applicato sulla cute, oltre alle proprietà idratanti, può svolgere un’azione protettiva nei confronti dello stress ossidativo indotto dalle radiazioni solari 14, 43.

Inoltre, stimola la proliferazione dei fibroblasti, importanti nella rigenerazione tissutale, e possiede proprietà immonostimolanti aspecifiche, importanti nel processo di cicatrizzazione.

In virtù di tali proprietà, il betaglucano viene impiegato sia nei prodotti cosmetici che dermatologici, anche se la sua scarsa solubilità in acqua ne limita l’applicazione.

Viene ad esempio utilizzato nella preparazione di prodotti solari e anti-ageing grazie alla sua capacità di contrastare i danni ossidativi causati dalle radiazioni UV.

Uno studio ha dimostrato una buon assorbimento cutaneo del beta-glucano, nonostante le imponenti dimensioni molecolari 13.

Nello stesso studio, l’applicazione topica di un cosmetico a base di beta-glucano per 8 settimane ha portato a una significativa riduzione della profondità e dell’altezza delle rughe e della rugosità complessiva, probabilmente causata dalla stimolazione dei fibroblasti e dall’aumento della produzione di collagene 13.

Il beta-glucano viene impiegato anche come attivo coadiuvante la cicatrizzazione delle ferite, delle piaghe, delle ulcere diabetiche e delle ustioni 15.

In generale, tutti gli studi clinici condotti sull’uomo suggeriscono che il β-glucano è una medicazione efficace, sicura, ben tollerata ed economica per il trattamento di ferite e ustioni che non guariscono 16.

Le percentuali di utilizzo del betaglucano nei cosmetici sono inferiori all’1%.

Non è una sostanza irritante né sensibilizzante ed è particolarmente indicato per l’applicazione su pelle sensibile.

Come visto per gli integratori di collagene e gli integratori di acido ialuronico, il beta-glucano sembra apportare benefici per la pelle anche dall’interno 17. Secondo una revisione, sia il betaglucano topico che orale aiutano a migliorare la guarigione delle ferite compromesse dai corticosteroidi; tuttavia, la somministrazione orale è più efficace dell’applicazione topica 16.

Benefici per la Salute

Controllo del Colesterolo

Il beta-glucano può aiutare a tenere sotto controllo il colesterolo.

Ad esempio, in uno studio crossover su 83 adulti italiani con colesterolo totale e LDL moderatamente alti, 3 g/die di beta-glucano hanno ridotto il colesterolo LDL medio del 12,2% dopo 4 settimane di integrazione e del 15,1% dopo 8 settimane di integrazione 18.

In un altro studio su 191 adulti con con colesterolo LDL borderline alto, 3g/die di beta-glucani di avena hanno migliorato il colesterolo LDL del 6%, il colesterolo totale del 4%, il rapporto colesterolo totale:HDL del 3,5% e il punteggio di rischio cardiovascolare di Framingham dell’8% 18.

Una meta-analisi ha dimostrato che l’assunzione di almeno 3 grammi di beta-glucano al giorno, da parte di persone con ipercolesterolemia, riduce il colesterolo totale di 10mg/dl e il colesterolo cattivo "LDL" di 8 mg/dl 18. Non si sono invece osservati effetti significativi sul colesterolo HDL, i trigliceridi e la glicemia.

In un’altra revisione, gli Autori osservano che l’assunzione di β-glucano dell’avena a dosi giornaliere di almeno 3 grammi è associata a riduzioni dei livelli di colesterolo totale e LDL rispettivamente del 5% e del 7% 19.

Risultati analoghi emergono da unna meta-analisi del 2014: almeno 3 grammi di beta-glucano al giorno riducono il colesterolo totale (-12 mg/dl) e LDL (-10mg/dl), mentre non influiscono sui livelli di colesterolo HDL e sui trigliceridi 20.

Una revisione che ha valutato 14 studi randomizzati e controllati con placebo ha concluso che l’inclusione di alimenti contenenti orzo può essere una strategia efficace per ridurre il rischio di malattie cardiovascolari 44.

Ipertensione

In una meta-analisi, l’aumento del consumo di fibre alimentari viene considerato un mezzo sicuro e accettabile per ridurre la pressione sanguigna nei pazienti con ipertensione 21.

Un’altra revisione di studi di controllo randomizzati ha osservato che un’assunzione media di 8,7 grammi di fibra solubile al giorno può essere collegata a una modesta riduzione della pressione sanguigna (-1,6 mmHg per la sistolica, -0,39mmHg per la diastolica) 22.

In uno studio randomizzato in doppio cieco controllato con placebo su 110 partecipanti con pressione sanguigna elevata non trattata o ipertensione di stadio 1, il consumo di 8 g al giorno di fibra solubile d’avena per 12 settimane ha ridotto moderatamente la pressione sanguigna, sia sistolica che diastolica, in confronto al controllo 23.

In un altro studio su uomini e donne ipertesi e iperinsulinemici, l’assunzione di cereali d’avena (standardizzata per apportare 5,52 g di beta-glucano al giorno) per 6 settimane ha prodottto una significativa riduzione della pressione arteriosa sistolica (-7,5 mmHg) e diastolica (-5,55 mmHg), rispetto al gruppo di controllo che assumeva cereali a basso contenuto di fibre (<1 g/giorno di fibra totale) 24.

Il "gruppo avena" ha anche beneficiato di una riduzione significativa sia del colesterolo totale (9%) che del colesterolo lipoproteico a bassa densità (14%).

Diabete e Glicemia

Il beta glucano contribuisce anche al controllo glicemico, in maniera analoga ad altre fibre solubili, come psillio e gomma di guar.

Tuttavia, rispetto ad altre fibre, sono necessarie quantità minori di beta-glucano per determinare riduzioni della risposta glicemica e insulinica postprandiale in soggetti sani 25, 26, 2.

Formando soluzioni viscose che rallentano lo svuotamento dello stomaco e l’assorbimento del glucosio nell’intestino, le fibre solubili hanno dimostrato di ridurre il picco glicemico post-prandiale, e migliorare la sensibilità all’insulina sia nei soggetti diabetici che non diabetici.

Inoltre, la loro fermentazione nel colon produce acidi grassi a corta catena, che possono contribuire ad aumentare la sensibilità all’insulina.

Il beta-glucano può essere dunque utile nella gestione del diabete, favorendo un miglior controllo dei livelli glicemici, ma anche abbassando il colesterolo e tenendo sotto controllo la pressione sanguigna 27, 28.

Un’analisi della letteratura del 2014 ha osservato che dosi di beta glucanp intorno a 6,0 g al giorno, per almeno 4 settimane, sono sufficienti per apportare miglioramenti nei livelli glicemici e anche nei parametri lipidici nei pazienti diabetici 29.

Tuttavia, l’effetto dei beta-glucani da solo non è sufficiente per ottenere la normalizzazione della glicemia; pertanto, nei pazienti con diabete, il beta-glucano dovrebbe essere usato in aggiunta al trattamento standard 29.

Immunità

Mentre i maggiori studi sulla prevenzione delle malattie metaboliche (colesterolo alto, iperglicemia ecc.) riguardano i beta-glucani di orzo e avena, la maggior parte della ricerca sull’immunità è stata condotta sugli 1,3 beta-glucani estratti da lieviti, alghe e e funghi 10.

Una ricerca sulle cellule, ad esempio, indica che i beta-glucani del lievito (cioè il beta-1-3-glucano) hanno la maggiore capacità di attivare il sistema immunitario 9.

Studi in vitro, su animali e sull’uomo hanno dimostrato che gli 1,3 beta-glucani possono aumentare la reattività e la funzione delle cellule immunitarie, stimolando sia l’immunità umorale che cellulare 30:

  • Studi in vitro hanno dimostrato che i beta-glucani possono potenziare l’attività funzionale dei macrofagi e attivare l’attività antimicrobica delle cellule mononucleate e dei neutrofili.
  • Studi su animali hanno osservato un aumento della clearance microbica e una ridotta mortalità negli animali con infezione letale trattati con beta-glucani.

Pochissimi studi sull’uomo hanno esaminato la funzione immunomodulatoria dei beta-glucani.

Tre studi clinici hanno dimostrato che il pretrattamento di pazienti chirurgici ad alto rischio con Beta-(1,3; 1,6)-D-glucano da lieviti ha ridotto l’incidenza di infezioni e la durata della permanenza in unità di terapia intensiva, migliorando anche la sopravvivenza rispetto al placebo 31, 32, 33.

Una ricerca ha indagato gli effetti immunomodulatori dei β-glucani derivati dal lievito contro l’asma e altre malattie allergiche in bambini di età compresa tra 6 e 12 anni, affetti da asma da lieve a moderata. Nei bambini trattati con β-glucani è stato osservato un aumento significativo dei livelli sierici di IL-10 e una riduzione delle risposte asmatiche 34.

Alcuni funghi medicinali noti per le loro proprietà immunomodulanti e antitumorali, sono anche ricchi di beta-glucani.

Uno studio su 11 donne con cancro al seno ha rilevato che coloro a cui venivano somministrati 6-9 grammi di polvere di Coriolus versicolor al giorno dopo la radioterapia hanno sperimentato un aumento delle cellule che combattono il cancro nel sistema immunitario, come le cellule natural killer e i linfociti 35.

In uno studio clinico su 61 persone infettate da un virus che causa le verruche (HPV/papillomavirus umano), una combinazione di reishi e fungo coda di tacchino (Coriolus versicolor) ha eliminato l’infezione nell’88% dei pazienti 36.

Cancro

Gli effetti antitumorali dei beta-glucani sono stati ampiamente studiati in vitro, così come in studi in vivo su animali; più raramente sono stati riportati studi clinici sull’uomo.

La ricerca in quest’ambito si è concentrata soprattutto in Oriente, considerato l’uso nella medicina tradizionale cinese di funghi ricchi di beta-glucanim abcge in chiave antitumorale.

Specie di funghi contenenti beta-glucani biologicamente attivi
Fungo Beta-glucano
Pleurotus spp. (ostrica) Pleuran
Lentinula edodes (shiitake) Lentinan
Comune di Schizophyllum (splitgill) Schizophylan
Ganoderma lucidum (reiishi) GI-1
Trametes versicolor (coda di tacchino) PSK / PSP
Grifola frondosa (maitake) Grifolan, frazione D maitake
Flammulina veluptis (enoki) Flammulin

Piuttosto che uccidere direttamente le cellule tumorali, si ritiene che i beta-glucani stimolino le risposte immunitarie che danneggiano le cellule tumorali 37.

Gli studi hanno dimostrato che i funghi medicinali possono essere utilizzati in combinazione con agenti antineoplastici per aumentare l’efficacia della chemioterapia e della radioterapia 38.

PSK, reiishi, maitake e cordyceps hanno dimostrato di aumentare gli effetti della chemioterapia, di solito aumentando la dose di agente chemioterapico che si accumula all’interno di una cellula 38.

Il PSK è un beta-glucano legato a proteine, che insieme al PSP si trova nei funghi del genere Trametes o Coriolus (coda di tacchino / yun zhi).

In una serie di studi condotti in Giappone (PSK) e Cina (PSP), PSK e PSP sono risultati ben tollerati senza effetti collaterali significativi e hanno prolungato la sopravvivenza di alcuni pazienti con carcinoma e leucemia non linfoide 6.

Sulla base di questi studi, negli anni ’80 il governo giapponese ha approvato l’uso del polisaccaride legato alle proteine (PSK) per il trattamento di diversi tipi di cancro e per un uso diffuso nell’immunoterapia del cancro 39.

Una revisione di 8 studi su oltre 8.000 persone con cancro allo stomaco ha dimostrato che coloro a cui era stata somministrata la chemioterapia insieme a PSK vivevano più a lungo dopo l’intervento di resezione chirurgica rispetto alle persone a cui era stata somministrata la chemioterapia senza PSK 40.

Un’altra revisione di 13 studi ha rilevato che i pazienti trattati con 1 – 3,6 grammi di fungo Coriolus versicolor al giorno insieme al trattamento convenzionale avevano un vantaggio significativo in termini di sopravvivenza.

Lo studio ha mostrato che le persone con cancro al seno, cancro gastrico o cancro del colon-retto trattate con questo fungo e chemioterapia hanno sperimentato una riduzione del 9% della mortalità a 5 anni rispetto alla sola chemioterapia 41.

Diversi studi giapponesi hanno riportato che gli estratti del micelio di Lentinula edodes (shiitake), somministrati per via orale, hanno migliorato il decorso del cancro in pazienti giapponesi sottoposti a chemioterapia 41.

Dosi e Modo d’uso

Il dosaggio giornaliero consigliato di beta-glucani è compreso tra i 3 e i 15 grammi.

Le dosi possono comunque variare in base alla fonte di estrazione; pertanto si consiglia di seguire le indicazioni del produttore, salvo diversa prescrizione del medico o del farmacista.

In genere, si consiglia di suddividere il dosaggio quotidiano in due differenti assunzioni, preferibilmente prima dei pasti principali.

Durante l’uso di Beta-glucani, si raccomanda di assumere buone quantità di acqua, al fine di evitare l’insorgenza di possibili complicanze come ostruzioni intestinali e stipsi.

Controindicazioni

L’uso di Beta-glucani è generalmente controindicato durante la gravidanza e l’allattamento al seno, o in corso di particolari terapie farmacologiche.

La potenziale capacità dei beta-glucani di stimolare il sistema immunitario potrebbe essere problematica in caso di condizioni autoimmuni, come sclerosi multipla, lupus, artrite reumatoide, asma e malattie infiammatorie intestinali. In questi casi, se ne consiglia l’assunzione sotto la supervisione di un medico.

Per le stesse ragioni, i beta-glucani possono risultare controindicati nei pazienti in terapia con farmaci immunosopressori.

L’associazione con farmaci ipoglicemizzanti può invece richiedere un aggiustamento del dosaggio per evitare una riduzione eccessiva della glicemia.

Inoltre, il beta-glucano può potenzialmente ridurre l’assorbimento di certi medicinali, compresi alcuni farmaci antidiabetici. Per evitare questo effetto, è consigliabile assumere eventuali farmaci almeno un’ora prima o 3 ore dopo aver assunto l’integratore.

Effetti Collaterali

L’assunzione di Beta-glucani per via orale potrebbe indurre la comparsa di nausea, gonfiore addominale, crampi addominali, meteorismo e diarrea.

Questi effetti collaterali, se presenti, tendono ad attenuarsi con il prosieguo del trattamento.

La somministrtazione endovenosa di beta-glucani potrebbe causare dolore alla schiena e alle articolazioni, febbre e brividi, minzione eccessiva, diarrea, sbalzi pressori, eruzioni cutanee e ingrossamento dei linfonodi.

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