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Come si calcola
Per calcolare l’HOMA-IR è sufficiente conoscere i valori di glicemia a digiuno e di insulinemia a digiuno.
Se questi valori sono espressi in mmol/l:
HOMA-IR = (glicemia a digiuno × insulinemia a digiuno) / 22,5
Se questi valori sono espressi in mg/dl:
HOMA-IR = (glicemia a digiuno × insulinemia a digiuno) / 405
Anche se potrebbe non essere il modello migliore per valutare l’insulino-resistenza, grazie alla sua semplicità di calcolo, l’HOMA-IR è ancora il modello più utilizzato nella ricerca clinica 6 , 7 , 8 .
Un altro parametro interessante che si può calcolare a partire da questi valori è l’HOMA-B% , che si ottiene in questo modo:
(20 × insulina a digiuno) / (glicemia a digiuno -3,5) (se la glicemia è espressa in mmol/l)
(360 × insulina a digiuno) / (glicemia a digiuno -63) (se la glicemia è espressa in mg/dl)
Grossolanamente, un valore di HOMA-B% di 100 indica che il 100% delle cellule beta funzionano; un valore pari a 0 indica invece l’assenza di funzionalità delle cellule beta pancreatiche.
Altre misure indirette recentemente sviluppate per valutare la resistenza all’insulina includono HOMA2 , QUICKI e il rapporto trigliceridi / HDL 9 .
Valori Normali
Sono considerati normali valori di HOMA-IR compresi nel range 0,23 – 2,5*.
Più alto è il numero, più il soggetto è resistente all’insulina .
In genere, si ha una sensibilità all’insulina ottimale se il valore HOMA-IR è inferiore a 1.
Livelli superiori a 1,9 segnalano una precoce resistenza all’insulina.
Livelli superiori a 2,9 segnalano una significativa resistenza all’insulina.
* Diversi studi forniscono intervalli di normalità leggermente diversi tra loro.
Cos’è la resistenza all’insulina
L’insulino-resistenza consiste in un’insufficiente risposta biologica all’insulina da parte dei tessuti bersaglio, principalmente il fegato, i muscoli e il tessuto adiposo.
L’insulina è un ormone prodotto dal pancreas dopo aver mangiato ed è fondamentale per il controllo della glicemia (quantità di glucosio circolante nel sangue). L’insulina, infatti, permette l’ingresso del glucosio nelle cellule dei tessuti.
I muscoli assorbono il 60-70% del glucosio presente nel sangue, il fegato circa il 30% e il tessuto adiposo circa il 10% 1 , 2 , 3 .
Se le cellule di questi tessuti sono meno sensibili all’azione dell’insulina, il pancreas cerca di compensare aumentando la produzione dell’ormone nelle sue beta-cellule.
Cause
La resistenza all’insulina è principalmente una condizione acquisita, associata all’eccesso di grasso corporeo , a sua volta legato all’eccesso di cibo e alla mancanza di attività fisica.
Mangiare troppo ed essere inattivi può causare un accumulo di grasso nel fegato e nei muscoli, il che rende questi tessuti meno sensibili all’insulina 4 .
Altri fattori favorenti includono stress , genetica, mancanza di sonno, sovrallenamento, disfunzioni tiroidee, gravidanza, invecchiamento , malattie del pancreas e alcune malattie genetiche ed endocrine.
Conseguenze
Le conseguenze metaboliche dell’insulino-resistenza possono provocare 5 :
L’aggravarsi dell’insulino-resistenza può portare:
alla sindrome metabolica ,
alla steatosi epatica non alcolica (NAFLD, fegato grasso),
al diabete mellito di tipo 2.
La conseguenza più grave dell’insulino-resistenza è il diabete di tipo 2, tanto che viene a volte descritta come "l’anticamera del diabete ".
Si pensa che, in assenza di interventi, l’insulino-resistenza preceda lo sviluppo del diabete di tipo 2 di 10-15 anni. Per questo motivo è importante identificare l’insulino-resistenza e porvi rimedio.
Trattamento
La modifica dello stile di vita dovrebbe essere l’obiettivo principale per il trattamento dell’insulino-resistenza.
L’intervento nutrizionale con riduzione delle calorie e l’evitamento degli zuccheri (che stimolano un’eccessiva richiesta di insulina) sono una pietra angolare del trattamento.
L’attività fisica aiuta ad aumentare il dispendio energetico e a migliorare la sensibilità muscolare all’insulina.
Nei casi più gravi, i farmaci possono migliorare la risposta all’insulina e ridurre la domanda di quest’ormone. Tuttavia, anche in questi casi, le modifiche favorevoli dello stile di vita devono essere mantenute.
Articolo basato su prove sottoposto a revisione scientifica dal Team Ricerca e Sviluppo X115® . La bibliografia è consultabile cliccando sui riferimenti numerici al termine delle frasi. Con il supporto degli studi scientifici e l’esperienza maturata nella ricerca antiaging per i cosmetici e integratori X115® , ci impegniamo a offrirti informazioni affidabili e accurate, basate su prove accessibili e verificabili. La nostra mission è affiancarti nel viaggio verso la salute, la bellezza e il benessere, offrendoti informazioni utili e prodotti altamente efficaci.
A proposito dell'Autore:
Laureato con lode in Scienze Motorie, nel 2005 fonda my-personaltrainer.it, oggi punto di riferimento in Italia per salute, benessere e alimentazione sana. Dopo gli studi in scienze e tecnologie dei prodotti dietetici, erboristici e cosmetici, dal 2011 si occupa dello sviluppo dei prodotti nutricosmetici X115®. Nel 2025 pubblica “
La salute al contrario ”, un libro che promuove il ruolo centrale dello stile di vita nella prevenzione delle malattie e denuncia le derive di un sistema sanitario sempre più orientato a “curare a ogni costo” anziché a promuovere la vera salute.
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