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Che Cos’è
L’idrossiapatite [Ca5(PO4)3(OH)] è un composto di fosfato di calcio che costituisce la principale componente minerale delle ossa e dei denti.
Oltre il 99% del calcio corporeo totale (circa 1/1,3 kg negli adulti) si trova sotto forma di idrossiapatite di calcio nelle ossa e nei denti.
Il restante 1% si trova all’interno delle cellule (0,9%) e nel liquido extracellulare (0,1%, di cui dallo 0,1 allo 0,2% nel sangue).
L’idrossiapatite può essere estratta da fonti naturali come lische di pesce, coralli, ossa bovine, gusci d’uovo e conchiglie 1. In alternativa, può essere prodotta sinteticamente.
L’idrossiapatite può essere utilizzata come fonte di calcio negli integratori alimentari ed essere sfruttata nei dentifrici per prevenire la carie e la sensibilità dentale.
In campo medico, viene utilizzata negli impianti per interventi chirurgici estetici, ossei e dentistici.
A Cosa Serve
L’idrossiapatite può essere sfruttata per prevenire la carie e ridurre la sensibilità della dentina 1.
Nel corso degli studi, si è infatti rivelata utile nel promuovere la salute orale come ingrediente attivo nei prodotti per l’igiene orale, come dentifrici 2, 3, 4, 5, 6, 7, collutori 8, 9, 10, 11, 12 e gel orali 13, 14, 15.
Come integratore alimentare, è stata utilizzata con successo per combattere l’osteoporosi. In genere, in questi prodotti si trova sottoforma del complesso osseina-idrossiapatite.
Il complesso osseina-idrossiapatite viene ricavato dalle ossa polverizzate e contiene anche proteine ossee (come l’osseina appunto, che forma la matrice organica dell’osso) 16, 17, 18.
L’idrossiapatite rappresenta anche il tipo di fosfato di calcio più spesso utilizzato negli innesti ossei, grazie alla capacità di favorire la rigenerazione ossea.
L’idrossiapatite è stata anche formulata come riempitivo cutaneo iniettabile (filler) per il trattamento cosmetico delle rughe e della perdita di grasso facciale (lipodistrofia) nelle persone con AIDS 19.
Benefici e Proprietà
Salute delle ossa
Nell’osso, microscopici cristalli di nano-idrossiapatite a forma di aghi sottili sono organizzati lungo una rete di collagene di tipo I che dona stabilità strutturale e durezza alle ossa 1.
Come integratore, l’idrossiapatite rappresenta una fonte di calcio alimentare biodisponibile. Ciò contribuisce ad aumentare la densità minerale ossea e, teoricamente, a costruire ossa più forti 20.
Integratori orali
Come integratore, si tende a utilizzare il complesso osseina-idrossiapatite.
Questa sostanza sembra essere più efficace, nel mantenimento della densità minerale ossea e nel sostenere l’osteogenesi, rispetto ai classici integratori di calcio assunti per via orale.
Ad esempio, in uno studio, 851 donne in perimenopausa sono state randomizzate in due gruppi, di cui uno trattato con calcio carbonato (1 g/die) e l’altro con osseina-idrossiapatite (equivalente a 712 mg di calcio al giorno) per 3 anni 1.
Al termine dello studio, l’analisi della densità minerale ossea e degli effetti collaterali ha evidenziato la maggiore efficacia e tollerabilità del complesso osseina-idrossiapatite, rispetto al calcio carbonato.
In particolare, la densità ossea a livello lombare è stata mantenuta nel gruppo di pazienti trattati con osseina-idrossiapatite, mentre è diminuita significativamente (3,1%) nei pazienti trattati con calcio carbonato.
Questi risultati sono simili a quelli riportati in studi precedenti che confrontavano i due integratori. Ad esempio, in uno studio randomizzato, in aperto, con follow-up di 2 anni, condotto su donne in postmenopausa non osteoporotiche, le pazienti trattate con osseina-idrossiapatite hanno mantenuto la loro densità minerale ossea, mentre quelle trattate con calcio carbonato hanno avuto una perdita del 3,7% alla fine dello studio 21.
Ulteriori risultati positivi sono stati raccolti in altri studi di comparazione nelle donne in postmenopausa con fratture ossee e in pazienti anziani con osteoporosi 22, 23, 24, 25.
Secondo una meta-analisi di studi randomizzati controllati, il complesso osseina-idrossiapatite si è dimostrato sostanzialmente più efficace nel prevenire la perdita ossea rispetto al calcio carbonato 16.
Cementi ossei
I biomateriali autopolimerizzanti, noti come cementi ossei, vengono utilizzati per facilitare la riparazione ossea e il trattamento dei difetti ossei, ad esempio dopo un trauma o la resezione di un tumore osseo 26, 27.
L’impiego di idrossiapatite in questi prodotti facilita l’attaccamento, la proliferazione e la differenziazione delle cellule ossee, con caratteristiche di buona biocompatibilità, osteoconduttività e osteoinduttività.
Nel corso degli studi, le nanoparticelle costituite da idrossiapatite combinate con vari ioni (come boro, selenio, magnesio, silicio, stronzio ecc.), o con sostanze naturali come la curcumina, hanno mostrato molti vantaggi per la crescita, la proliferazione e la rigenerazione delle ossa, ciascuna agendo secondo meccanismi diversi 28.
Salute dei denti
I denti sono costituiti dal 70 all’80% da grandi cristalli di idrossiapatite, organizzati da proteine della matrice come amelogenine e smaltine.
Negli ultimi anni, sono stati pubblicati numerosi studi in vitro e in situ che hanno esaminato l’efficacia dei dentifrici a base di idrossiapatite 29, 30, 31.
È stato dimostrato che questi prodotti aiutano a remineralizzare lo smalto e la dentina 32, 4, 5, 6 e a inibire la demineralizzazione 5, 19.
Inoltre, gli studi clinici hanno dimostrato effetti di prevenzione della carie 29, 3, 2.
Un importante vantaggio dell’utilizzo dell’idrossiapatite nella prevenzione della carie è il suo effetto tampone del pH e le sue proprietà protettive di rilascio di calcio e fosfato nei biofilm cariogeni 33.
In uno studio RCT, 171 partecipanti hanno utilizzato un dentifricio all’idrossiapatite (concentrazione del 10%, senza fluoro) o un dentifricio di controllo (contenente 1.450 parti per milione di fluoruro di sodio, senza idrossiapatite).
Dopo 18 mesi di utilizzo (pulendo i denti 2 volte al giorno per 3 minuti con l’ausilio di uno spazzolino elettrico), l’idrossiapatite si è rivelata efficace quanto il fluoro nel prevenire la carie dentale, l’accumulo di placca e nel mantenere la densità minerale dei denti 34.
La non inferiorità di un dentifricio a base di idrossiapatite rispetto ai dentifrici al fluoro è stata dimostrata anche nei bambini 2 e negli adolescenti sottoposti a terapia ortodontica 3.
Ulteriori studi clinici hanno dimostrato l’efficacia e la sicurezza dell’idrossiapatite di calcio nel miglioramento della salute parodontale in pazienti con parodontite da lieve a moderata 35, nel sollievo dell’ipersensibilità dentinale 36, 37 e in altri campi di applicazione 38, 39.
Modo d’uso
Il dosaggio tipico di osseina-idrossiapatite è di due compresse da 830 mg due volte al giorno; ogni compressa contiene 178 mg di calcio elementare, per un totale giornaliero di 712 mg di calcio elementare 16.
In alternativa, alcuni prodotti contengono idrossiapatite microcristallina, che può essere assunta al dosaggio di 8 capsule al giorno, per un totale giornaliero di 1.000 mg di calcio elementare 20.
Nei dentifrici, la concentrazione di idrossiapatite è tipicamente del 10% 1.
Effetti Collaterali
Ad oggi, non sono stati segnalati problemi di sicurezza per l’idrossiapatite utilizzata nei dentifrici 1.
Negli integratori assunti per via orale, l’osseina-idrossiapatite è stata utilizzata negli studi fino a 4 anni senza problemi di sicurezza, mentre l’idrossiapatite microcristallina è stata utilizzata fino a un anno 16, 40.
Gli effetti avversi comuni possono coinvolgere la sfera intestinale (stitichezza, dispepsia, dolore addominale, vomito, ecc.) e sembrano verificarsi con una frequenza leggermente inferiore rispetto agli integratori di carbonato di calcio 1, 16.
Poiché gli integratori alimentari di idrossiapatite provengono tipicamente da fonti bovine, processi di produzione impropri potrebbero teoricamente aumentare il rischio della variante della malattia di Creutzfeldt-Jakob, nota anche come “morbo della mucca pazza” 20, 41, 42.