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Magazine X115 X115 Nigella sativa | Tutti i Benefici | Proprietà, Dosi, Controindicazioni

Nigella sativa | Tutti i Benefici | Proprietà, Dosi, Controindicazioni

  • 12 minuti

Che Cos’è

La Nigella sativa è una pianta medicinale appartenente alla famiglia delle Ranunculaceae.

Comunemente nota come seme nero, cumino nero o kalonji, non dev’essere confusa con il "vero" cumino (Cuminum cyminum) che appartiene a una famiglia di piante completamente diversa 1.

La Nigella sativa produce baccelli dentati contenenti minuscoli semi neri (lunghi da 1 a 2 mm).

Questi semi hanno un sapore e un odore amaro specifico e vengono spessi aggiunti a dolciumi e liquori. L’olio che se ne ricava può essere utilizzato per insaporire vari piatti, ma tradizionalmente si applica sulla pelle come rimedio antidolorifico, antinfiammatorio e antisettico.

I semi della Nigella sativa vengono anche utilizzati da secoli per scopi medicinali, sia in polvere, sia per estrarne un olio curativo.

Moderni studi scientifici suggeriscono diversi potenziali benefici per la salute, ma solo pochi sono supportati da ricerche approfondite.

Tra i possibili benefici della Nigella sativa ricordiamo la capacità di combattere l’infiammazione, migliorare la glicemia, potenziare il sistema immunitario e ridurre i fattori di rischio per le malattie cardiache.

A Cosa Serve

La Nigella sativa viene utilizzata da almeno 3.000 anni.

I suoi semi furono rinvenuti nella tomba del re Tutankhamon, poiché gli antichi egizi credevano che le piante medicinali come la nigella giocassero un ruolo nell’aldilà.

Nel I secolo d.C., il medico greco Dioscoride ne segnalò l’impiego per una serie di problemi, tra cui mal di testa, mal di denti, congestione nasale e vermi intestinali.

Ancora oggi, una credenza islamica comune ritiene che la Nigella sativa sia un rimedio per tutti i disturbi e le malattie, cosa che le ha valso l’appellativo di “seme benedetto” 2.

Il cumino nero è considerato un rimedio importante anche nella medicina ayurvedica e ancora oggi continua a essere utilizzato come medicina tradizionale in Marocco, Sudan e in molti altri paesi 3.

L’olio viene tipicamente applicato sulla pelle per trattare dermatiti, scottature ed eczemi, mentre i semi per via interna sono considerati utili contro i vermi intestinali, l’asma, il meteorismo e le affezioni catarrali.

Inoltre, il cumino nero viene utilizzato crudo o arrostito come condimento piccante/amaro, da solo o in combinazione con altre spezie (ad es. nel curry) 4, 5, 6, 7.

Come aromatizzante, si usa per la preparazione di liquori, caramelle e dolci in genere, per insaporire e ricoprire particolari tipi di pane e come decorazione nelle insalate.

Principi attivi

I semi di Nigella sativa contengono acidi grassi (dal 26% al 38%), proteine (~20%), alcaloidi, carboidrati (~35%), saponine e olio essenziale (dallo 0,4% al 2,5%).

Tra gli acidi grassi più rappresentati prevalgono quelli insaturi, in particolare l’acido linoleico e oleico, e alcuni acidi grassi saturi come il palmitico 3.

Sul fronte delle vitamine e dei minerali, i semi di Nigella sativa apportano rame, fosforo, zinco, ferro, beta-carotene (provitamina A), tiamina (B1), niacina, acido folico e vitamina B6 8.

Il componente principale dell’olio essenziale volatile è il timochinone (dal 28% al 57%). Gli esperti suggeriscono che questo composto attivo è probabilmente alla base dei presunti benefici per la salute della Nigella sativa 9.

Il timochinone è stato studiato per proteggere il fegato, ridurre l’infiammazione e come antiossidante. Viene anche usato nella ricerca sul cancro 3, 10.

Timochinone, ditimochinone (nigellone), timoidrochinone e timolo sono considerati i principali costituenti attivi dei semi di nigella 11, 12, 13.

Dai semi di Nigella sativa sono stati isolati anche diversi alcaloidi, tra cui nigellidina, nigellicina, nigellicimina, nigellicimina N-ossido e nigellone, insieme ad altri costituenti 14, 15, 16.

La Nigella sativa sembra anche ricca di antiossidanti delle famiglie dei polifenoli e fitosteroli 9.

Proprietà e Benefici

Infiammazione e Salute delle Articolazioni

La ricerca sugli animali suggerisce che la Nigella sativa può ridurre l’infiammazione, probabilmente attraverso l’azione del timochinone 17, 9.

In un piccolo studio, le donne con artrite reumatoide che avevano assunto 1 grammo di olio di Nigella sativa al giorno per 2 mesi hanno mostrato una riduzione del gonfiore articolare e dei marker ematici di infiammazione 18.

In un altro piccolo studio su 40 pazienti con artrite reumatoide, l’olio di Nigella sativa alla dose di 500 mg 2 volte al giorno ha prodotto un miglioramento della malattia dopo 1 mese di trattamento, riducendo il numero di articolazioni gonfie e la durata della rigidità mattutina 19.

Nei pazienti con artrosi primaria del ginocchio, 2 grammi al giorno di polvere di semi di Nigella sativa per 12 settimane non sono riusciti a migliorare il dolore e i punteggi funzionali rispetto ai controlli 20.

In uno studio clinico su 52 donne con mastodinia, un gel contenente il 30% di olio di semi neri applicato sul sito del dolore due volte al giorno per due cicli mestruali ha ridotto il dolore al seno di circa l’82%. Questo risultato è stato significativamente maggiore rispetto a quello osservato con un gel placebo, che ha ridotto il dolore soltanto del 18% 21.

Salute del Cuore

Secondo una revisione di 17 studi RCT, i semi di cumino nero possono ridurre i livelli di trigliceridi e colesterolo totale e LDL 22.

In tal senso, l’olio di semi neri ha mostrato un effetto ipolipemizzante superiore rispetto alla polvere, ma solo quest’ultima sembra utile per aumentare il colesterolo HDL.

In media, è possibile aspettarsi riduzioni di 16-23 mg/dl del colesterolo totale, 14-22 mg/dl del colesterolo LDL (cattivo) e 7-21 mg/dl dei trigliceridi 22, 23.

Una revisione di 11 studi randomizzati e controllati ha inoltre rilevato la capacità della Nigella sativa di abbassare leggermente la pressione sanguigna. In particolare, 8 settimane di trattamento hanno mediamente ridotto la pressione sistolica di 3,3 mmHg e la diastolica di 2,8 mmHg 24.

Uno studio controllato randomizzato in doppio cieco su maschi pakistani affetti da sindrome metabolica ha confrontato l’efficacia dei semi di Nigella sativa in polvere con quella della curcuma e della combinazione di queste due spezie 20.

Dopo 8 settimane di trattamento con 1,5 g/die di semi neri polverizzati, sono emersi miglioramenti significativi nei livelli di colesterolo (totale, LDL e HDL) e nella glicemia, rispetto al placebo.

Inoltre, la terapia di combinazione (900 mg/die di semi neri + 1,5 g/die di curcuma) ha prodotto miglioramenti significativi nella percentuale di grasso corporeo, in tutti i parametri lipidici, nella glicemia a digiuno e nella proteina C reattiva rispetto al placebo, e nella circonferenza dell’anca, nelle percentuali di grasso corporeo, nel peso, nei trigliceridi e nella proteina C reattiva rispetto ai soli semi neri.

Glicemia

La Nigella sativa può ridurre la glicemia nei pazienti diabetici, grazie allo stimolo sulla secrezione di insulina e l’aumento della sensibilità a questo ormone 25, 26.

In uno studio su 50 pazienti con diabete di tipo 2, l’assunzione di 1 grammo di olio di semi di Nigella sativa al giorno per 8 settimane ha prodotto un calo significativo della glicemia a digiuno 27.

Inoltre, alcune revisioni della letteratura suggeriscono che l’integrazione con N. sativa può ridurre i livelli di glucosio nel sangue a digiuno in media di 17,8 mg/dl e l’emoglobina glicata in media dello 0,7% 23, 29, 23.

Questi benefici possono concretizzarsi soprattutto nei pazienti diabetici, mentre nei soggetti sani i semi di cumino nero potrebbero non avere effetti significativi sui parametri lipidici e di controllo glicemico 20.

Inoltre, nei pazienti con diabete di tipo 2, l’integrazione di semi di Nigella sativa può apportare ulteriori benefici riducendo le complicanze cardiache e abbassando i lipidi, la pressione sanguigna e il BMI 28.

In uno studio RCT, 49 adulti con malattia coronarica hanno assunto 2 grammi al giorno di olio di cumino nero per 8 settimane. Rispetto al placebo (la stessa quantità di olio di girasole) sono state osservate riduzioni dei valori di 28a:

  • glicemia a digiuno (-4,3 vs +4,5 mg/dl nel gruppo plcabo),
  • peso corporeo (-1,8 vs +0,5 kg),
  • BMI (-0,7 vs. +0,2),
  • circonferenza vita (-2,2 vs. -0,1 cm),
  • circonferenza fianchi (-1,3 vs. -0,1 cm),
  • pressione sanguigna sistolica (-10,7 vs. +0,7 mmHg),
  • pressione sanguigna diastolica (-8,6 rispetto a +0,5 mmHg).

Asma e Allergie respiratorie

La Nigella sativa può dare sollievo ai pazienti con asma e allergie respiratorie, grazie a effetti anticolinergici e broncodilatatori, e alla modulazione delle difese immunitarie 30.

L’olio di kalonji è stato utilizzato a dosi comprese tra 40 e 80 mg/kg/die come terapia aggiuntiva in casi di rinite, allergia ed eczema; tuttavia, mancano prove cliniche robuste 6, 30.

Piccoli studi hanno valutato gli effetti broncodilatatori della Nigella sativa rispetto alla teofillina in persone con asma e in pazienti con ridotta funzionalità polmonare a causa di danni chimici 31, 32.

A tal proposito, una piccola revisione riporta che la Nigella sativa può aiutare a ridurre i sintomi dell’asma, sebbene siano necessari ulteriori studi per confermare questa scoperta 33.

In uno studio, un estratto bollito di semi di Nigella sativa ha migliorato i sintomi in 29 pazienti asmatici nell’arco di 3 mesi di trattamento. In particolare, ha ridotto la frequenza dei sintomi dell’asma, il respiro sibilante e la necessità di ulteriori farmaci e inalatori, migliorando al contempo la funzionalità polmonare 34.

Una revisione di 4 studi (per un totale di 152 pazienti con malattie allergiche) ha concluso che l’olio di semi di cumino nero (a dosi di 40-80 mg/kg al giorno) può aiutare con le allergie. Infatti, se utilizzato come terapia aggiuntiva alla terapia convenzionale, ha dimostrato di ridurre i sintomi soggettivi dell’allergia, tra cui asma, eczema e naso chiuso 30.

Salute della pelle

La Nigella sativa ha proprietà antinfiammatorie, antimicrobiche e cicatrizzanti, che la rendono un potenziale trattamento per le malattie della pelle.

Una meta-analisi di 4 studi randomizzati e controllati su un totale di 597 uomini e donne ha rilevato che la Nigella sativa può essere efficace per alcune condizioni della pelle (come eczema, acne, verruche e leishmaniosi cutanea acuta) 35.

La Nigella sativa è stata applicata localmente (come lozione o unguento) in 3 studi, e assunta per via orale in uno studio. In generale, c’è stato un miglioramento dei sintomi quasi 5 volte maggiore rispetto al placebo/nessun intervento.

Acne

I semi di cumino nero e il loro olio possono espletare effetti antibatterici contro alcuni batteri noti per contribuire all’acne 50, 51.

Di conseguenza, i prodotti cosmetici che ne incorporano gli estratti possono essere efficaci per la gestione dell’acne da lieve a moderata.

A tal proposito, ricerche preliminari suggeriscono che una lozione contenente il 20% di olio di Nigella sativa, applicata localmente per 8 settimane, può ridurre il numero di comedoni, papule e pustole rispetto al placebo e a una lozione al perossido di benzoile al 5% (un prodotto comunemente usato per l’acne) 52, 53, 54.

Psoriasi

In uno studio, 60 pazienti con psoriasi da moderata a grave hanno ricevuto Nigella sativa (topica al 20% p/p e orale alla dose di 500 mg 3 volte al giorno), metotrexato (15 mg a settimana) o una combinazione di Nigella sativa più metotrexato 20.

Dopo 12 settimane di trattamento, tutti e 3 i protocolli hanno ridotto l’estensione della psoriasi e la sua gravità, con i benefici maggiori registrati nella terapia di combinazione

I pazienti che hanno ricevuto la terapia con nigella o la terapia di combinazione hanno sperimentato un miglioramento significativo dei parametri di stress ossidativo e dei tassi di recidiva; al contrario, coloro che ricevevano la sola terapia con metotrexato avevano un aumento significativo dello stress ossidativo e un tasso di recidiva quasi doppio.

I punteggi di soddisfazione dei pazienti erano rispettivamente dell’80%, 40% e 15% per la terapia con Nigella, la terapia di combinazione e la terapia con metotrexato.

Gli effetti collaterali non sono stati segnalati nel gruppo Nigella; tuttavia, il 95% del gruppo trattato con metotrexato ha riportato gravi disturbi gastrici che non erano presenti nei pazienti sottoposti a terapia di combinazione.

Dosi e Modo d’Uso

L’olio di semi di Nigella sativa tende a essere usato in dosi pari a 2,5-5 ml, da assumere due volte al giorno.

Quando invece si utilizzano i semi frantumati o in polvere, il dosaggio tipico è nell’ordine di 1-2 grammi al giorno.

Controindicazioni

Poiché è stato dimostrato che la Nigella sativa abbassa i livelli glicemici nei soggetti con diabete, può causare ipoglicemia nei pazienti che assumono farmaci antidiabetici.

Non assumere in gravidanza: nei roditori, è stato dimostrato che la somministrazione di grandi dosi di Nigella sativa può causare aborti o problemi di sviluppo 9, 36.

Sebbene i semi siano stati utilizzati tradizionalmente come lattagoghi, per prudenza se ne sconsiglia l’assunzione anche in allattamento 37, 36.

Studi limitati condotti negli anni ’90 suggeriscono che l’olio di Nigella sativa può agire come contraccettivo femminile 38, 39.

Sul fronte maschile, invece, un piccolo studio su 68 uomini infertili ha osservato come l’assunzione giornaliera di 5 ml di olio di semi neri per 2 mesi abbia migliorato la qualità dello sperma senza effetti avversi 40. Anche nei ratti, il cumino nero ha aumentato il testosterone e migliorato la qualità e la motilità dello sperma 41, 42.

Effetti Collaterali

L’estratto di semi neri e i suoi costituenti sono caratterizzati da un basso grado di tossicità o reazioni avverse 20

Gli effetti collaterali riportati dagli studi clinici includono sonnolenza, nausea e aumento dell’appetito 43, 44, 45.

Esistono anche delle segnalazioni di casi di dermatite allergica da contatto derivanti dall’uso topico dell’olio 46, 47, 48.

In uno studio, i topi a cui erano state somministrate grandi dosi orali (2-3 grammi per kg di peso corporeo) di semi di Nigella sativa hanno manifestato difficoltà respiratorie e insufficienza multiorgano 9.

Un danno renale improvviso (insufficienza renale acuta) è stato descritto in un caso clinico di una donna di 62 anni con diabete che utilizzava compresse di semi neri (2-2,5 g al giorno) 49.

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