L’efedrina è un farmaco di origine naturale (o natural-identico) ad azione stimolante.
In passato, l’efedrina è stata utilizzata come medicinale per aumentare la pressione sanguigna e alleviare i sintomi dell’asma 1, 2.
Inoltre, era largamente sfruttata come integratore dimagrante per favorire la perdita di peso e abbassare i livelli di colesterolo.
Nella maggior parte dei Paesi (inclusa l’Italia), le autorità sanitarie hanno vietato l’impiego di efedrina negli integratori e/o nei farmaci da banco, a causa dell’alto rischio di abuso ed effetti nocivi sulla salute.
Ad alte dosi (che dipendono dalla sensibilità individuale e da eventuali associazioni con altri integratori o medicinali) può infatti produrre palpitazioni, mal di testa, vertigini, nausea, vomito, irrequietezza e ansia. Inoltre, può essere utilizzata illegalmente come base per produrre metanfetamine 3, 4.
A Cosa Serve
Usi come Integratore
L’Ephedra sinica (ma huang) è una pianta utilizzata nella medicina cinese da migliaia di anni.
La sua radice rappresenta un rimedio popolare per curare i sintomi dell’asma bronchiale, del raffreddore, dell’influenza, delle allergie e dell’orticaria.
Sebbene la pianta contenga molti composti chimici, i suoi effetti principali sono attribuiti alla presenza degli alcaloidi efedrina e pseudoefedrina 5.
L’efedrina è in grado di indurre la perdita di grasso corporeo, aumentando il tasso metabolico e favorendo la lipolisi. Per questo motivo, prima di essere vietata a tale scopo, è stata un ingrediente popolare degli integratori dimagranti 6, 7.
Altri studi mostrano che gli integratori di efedrina possono potenziare le prestazioni atletiche, specialmente quando viene assunta in combinazione con caffeina.
Tuttavia, in alcuni casi l’efedrina scatena pesanti effetti collaterali. Per questo motivo, gli integratori contenenti efedra o suoi alcaloidi (come l’efedrina) sono stati vietati in diversi paesi, inclusi gli Stati Uniti e l’Italia 8.
Usi Medici
Efedrina come Broncodilatatore
L’efedrina è un decongestionante e broncodilatatore, grazie alla capacità di:
restringere i vasi sanguigni nei passaggi nasali e ridurre il gonfiore della mucosa nasale; questo effetto decongestionante aiuta a liberare il naso chiuso in caso di raffreddore o allergie;
dilata le vie respiratorie bronchiali, aumentando la quantità di aria che raggiunge gli alveoli polmonari; inoltre, induce vasocostrizione polmonare con riduzione dell’edema delle vie aeree. Tali effetti permettono di respirare più facilmente in presenza di asma e allergie.
Grazie a queste proprietà, l’efedrina può essere utilizzata per il sollievo temporaneo della mancanza di respiro, della costrizione toracica e del respiro sibilante dovuti all’asma bronchiale.
L’efedrina è disponibile anche in una combinazione a dose fissa con l’espettorante guaifenesina per alleviare temporaneamente i sintomi lievi dell’asma 12.
In generale, la maggior parte dei pazienti asmatici risponde favorevolmente al trattamento con efedrina 9, specialmente se somministrata come spray intranasale 10.
Tuttavia, i benefici potrebbero essere inferiori rispetto ad altri farmaci (come la terbutalina) 11. Inoltre, i pazienti possono sviluppare tolleranza al trattamento 2.
Pertanto, l’efedrina viene usata raramente per questo scopo nella medicina moderna, anche a causa degli effetti cardiaci indesiderati e della disponibilità di beta-agonisti più selettivi come l’albuterolo.
L’efedrina può anche aiutare ad alleviare la broncocostrizione nei pazienti in terapia di mantenimento con beta-bloccanti 13.
Sollievo dalle allergie
Grazie alla capacità di alleviare la mancanza di respiro e gli spasmi delle vie aeree, l’efedrina può essere utilizzata con successo per il sollievo dalle allergie respiratorie 14.
Uso come farmaco Ipertensivo
L’efedrina tende a restringere i vasi sanguigni e ad aumentare la velocità con cui il cuore si contrae; in questo modo, contribuisce a innalzare la pressione sanguigna 15, 16, 17.
L’indicazione primaria approvata dalla FDA per l’efedrina è il trattamento dell’ipotensione clinicamente significativa indotta da procedure anestesiologiche durante gli interventi chirurgici 18.
Ad esempio, può essere utilizzata come alternativa alla fenilefrina nel trattamento della pressione bassa associata all’anestesia spinale durante il parto cesareo 19, 20.
Narcolessia
La narcolessia è una condizione morbosa caratterizzata da crisi improvvise di sonno invincibile, che durano di solito qualche minuto, eccezionalmente una o due ore.
In uno studio condotto su 46 pazienti affetti da narcolessia, 20 soggetti hanno ottenuto una regressione completa dei sintomi e tutti, tranne 2, hanno ottenuto una qualche forma di miglioramento 21.
Risultati positivi sono stati osservati anche in singoli casi clinici su un bambino di 13 anni e due femmine di 9 anni con problemi di narcolessia 22.
Efedrina e Colesterolo
L’efedrina, soprattutto quanto combinata con caffeina, aiuta ad aumentare i livelli di colesterolo "buono" HDL e a ridurre il colesterolo "cattivo" LDL.
Ad esempio, una combinazione di 20 mg di efedrina e 200 mg di caffeina ha ridotto i trigliceridi e prevenuto un calo dei livelli di colesterolo HDL in uno studio su 32 donne obese 23.
In un altro studio di 6 mesi su 167 soggetti, l’associazione di alcaloidi efedrici e caffeina (90+192 mg/die per 6 mesi) ha ridotto significativamente il colesterolo LDL (-8mg/dl) e aumentato i livelli di colesterolo HDL (+2,7 mg/dl) 24.
Quest’azione ipocolesterolemizzante dell’efedrina, che è stata confermata anche da una revisione scientifica, può contribuire a prevenire le malattie cardiache legate al colesterolo 25.
Tuttavia, l’effetto potenzialmente ipertensivo dell’efedrina può ridurre i benefici cardiovascolari legati alla sua azione ipolipidemizzante e dimagrante.
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