INDICE ARTICOLO
Che Cos’è
L’acido sorbico è un composto naturale, che può essere ottenuto dalle bacche del sorbo (Sorbus aucupari, albero appartenente alla famiglia delle Rosaceae).
Normalmente è un prodotto di sintesi ottenuto con diversi processi e reazioni chimiche.
L’acido sorbico viene utilizzato come conservante in ambito cosmetico, farmaceutico e alimentare.
Presenta uno spettro d’azione antimicrobica limitato a lieviti e funghi ed è attivo solo a pH acido (preferibilmente non superiore a 5).
Dal punto di vista chimico, l’acido sorbico è un acido grasso polinsaturo a corta catena, con 6 atomi di carbonio e 2 legami trans in posizione 2 e 4.
A temperatura ambiente, si presenta come un solido bianco inodore, leggermente solubile in acqua.
Come gli altri acidi grassi, l’acido sorbico può essere metabolizzato dall’organismo per produrre energia. Il suo apporto calorico è stato quantificato in 6,6 Kcal per grammo 1.
Uso negli Alimenti
L’acido sorbico è uno dei conservanti alimentari più usati al mondo.
In genere, i suoi sali (detti sorbati) sono preferiti alla forma acida perché maggiormente solubili in acqua.
L’acido sorbico risulta particolarmente efficace nell’inibire la crescita di muffe, lieviti e funghi, che possono rovinare il cibo e diffondere malattie anche gravi.
Viene applicato agli alimenti spruzzando o immergendo il cibo in una soluzione di acido sorbico e acqua.
L’acido sorbico è più comunemente usato in:
- vini
- formaggi
- prodotti da forno
- prodotti freschi
- carne conservata e crostacei
- frutta secca
L’acido sorbico viene usato anche per conservare la carne, grazie alle sue naturali capacità antimicrobiche.
A partire dagli anni ’80, l’acido sorbico e i suoi sali sono stati utilizzati come inibitori del Clostridium botulinum nei prodotti a base di carne, in sostituzione dei più pericolosi nitriti (che possono produrre nitrosammine cancerogene).
Nell’Unione europea, l’acido sorbico è utilizzabile in diversi alimenti come additivo alimentare (codice E200). Le concentrazioni massime stabilite per legge differiscono da un alimento all’altro.
Alcuni esempi 2:
- alcuni latticini e formaggi stagionati 1000 mg/kg
- frutta secca 1000 mg/kg
- olive conservate 1000 mg/kg
- confetture / marmellate a basso tenore di zucchero 1000 mg/kg
- birra 200 mg/kg
- sulla buccia dei limoni freschi 20 mg/kg
Fa Male?
L’acido sorbico e i suoi sali (sorbati) hanno una tossicità molto bassa, da cui il loro ampio utilizzo nella conservazione di alimenti e bevande.
La dose Letale 50 dell’acido sorbico è stimata tra 7,4 e 10 grammi per kg.
Nel 2015 l’EFSA ha rivisto la dose giornaliera accettabile (ADI) per l’acido sorbico fissandola a 3mg al giorno per kg di peso corporeo.
Alcune persone possono essere allergiche all’acido sorbico, ma le reazioni sono in genere lievi e consistono generalmente in un leggero prurito cutaneo.
Vi è un consenso generale sul fatto che l’acido sorbico e i sorbati siano intrinsecamente privi di attività cancerogena. Tuttavia, è stato dimostrato che questi conservanti possono subire la conversione in potenziali mutageni attraverso l’ossidazione o una reazione chimica con nitriti a pH di 2-4,2 (tipico dell’ambiente gastrico) 3, 4.
Uso nei Cosmetici
L’acido sorbico (INCI Sorbic Acid) viene impiegato come conservante in diverse preparazioni cosmetiche, come lozioni, creme, prodotti per capelli e deodoranti, sempre in associazione ad altre sostanze antimicrobiche, in particolare acido benzoico o suoi sali.
Per i sorbati, è consentito l’uso nei cosmetici fino a una concentrazione massima dello 0,6%, espressa come acido sorbico.
Fa Male?
L’acido sorbico è considerato un ingrediente sicuro e ben tollerato.
Nei soggetti predisposti può provocare dermatiti da contatto.
Le persone con pelle a tendenza atopica dovrebbero evitare l’acido sorbico nei cosmetici a causa del rischio di irritazione; tuttavia, evitarlo anche negli alimenti non è necessario.
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