INDICE ARTICOLO
Che Cos’è
Guduchi è il nome di un’erba medicinale che risponde al nome botanico Tinospora cordifolia (famiglia Menispermaceae).
Questa pianta rampicante, glabra e succulenta, è originaria dell’India, dov’è conosciuta anche come giloe e amrita.
In sanscrito, "guduchi" significa qualcosa che protegge tutto il corpo, "amrita" significa immortalità e "giloe" si riferisce a un mitico elisir che mantiene gli esseri celesti eternamente giovani 1.
La guduchi viene utilizzata nella medicina ayurvedica come immunostimolante e per il trattamento dell’ittero, del diabete e dell’artrite reumatoide.
Studi moderni hanno messo in luce le sue proprietà antitumorali, antiossidanti, epatoprotettive, ipolipidemizzanti, ipoglicemizzanti e immunostimolanti. Tuttavia, non sono stati eseguiti abbastanza studi clinici per confermare questi effetti nell’uomo.
A Cosa Serve
La Tinospora cordifolia viene utilizzata nell’Ayurveda per migliorare la vitalità e trattare una vasta gamma di condizioni di salute, come 1, 2, 3:
- asma;
- anoressia;
- diabete;
- diarrea;
- disturbi degli occhi;
- febbre;
- gonorrea;
- gotta;
- infezioni della pelle;
- ittero;
- morbo di Hansen (lebbra);
- problemi urinari.
Tutte le parti della pianta sono utilizzate nella medicina ayurvedica, ma si ritiene che lo stelo abbia il maggior contenuto di composti attivi 1.
La radice di guduchi è considerata un forte emetico e viene utilizzata per risolvere l’ostruzione intestinale 3, 4.
Proprietà e Benefici
Sulla base di studi limitati, la guduchi può essere utile per sostenere il sistema immunitario, combattere i sintomi del raffreddore da fieno e favorire il controllo della glicemia.
Tuttavia, sebbene sia stata studiata per una varietà di effetti sulla salute, sfortunatamente mancano sufficienti studi per confermare questi benefici negli esseri umani
Glicemia e Colesterolo
L’assunzione di giloy può contribuire a ridurre il rischio di malattie cardiache e stabilizzare la glcemia.
Questi effetti sono stati osservati negli animali, dove estratti acquosi ed etanolici di foglie, radici e stelo di Tinospora cordifolia hanno:
- ridotto in modo dose-dipendente la glicemia in maniera simile all’insulina e al farmaco glibenclamide 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11, 12, 13;
- diminuito i livelli di colesterolo, fosfolipidi e acidi grassi liberi nel siero e nei tessuti i 14, 1, 15, 16.
L’integrazione di Tinospora cordifolia può ridurre l’assorbimento da parte dell’organismo degli zuccheri alimentari e può anche ridurre le patologie associate al diabete, come la retinopatia e la nefropatia. Tuttavia, al momento non ci sono prove sull’uomo in grado di confermare questi effetti.
Un piccolo studio su 54 alcolisti ha osservato un miglioramento significativo dei parametri lipidici (trigliceridi, colesterolo totale e LDL) rispetto al gruppo di controllo dopo 2 settimane di assunzione di guduchi 17.
Questi benefici potrebbero dipendere dal contenuto di berberina dell’estratto. Questa sostanza ha infatti mostrato un’interessante azione ipoglicemizzante, ipolipidemizzante e ipotensiva 18, 19, 20.
Sistema immunitario
L’integrazione di Tinospora cordifolia può espletare un’azione immunomodulante, regolando il funzionamento del sistema immunitario in modo da correggerne, sia la debolezza che l’iperattivazione.
Diversi studi sui ratti hanno ad esempio dimostrato la modulazione della risposta immunitaria allo stress 21, 22, 23, 24. Inoltre, la somministrazione di guduchi alle vacche nutrici ha aumentato la produzione di latte e potenziato le difese immunitarie 25, 26.
Uno studio condotto su 75 persone con rinite allergica (raffreddore da fieno) ha scoperto che la guduchi ha contribuito ad alleviare i sintomi, tra cui naso che cola e naso chiuso 27. In particolare, l’83% delle persone ha affermato di aver sperimentato un completo sollievo dagli starnuti dopo aver assunto l’estratto.
Un’altra ricerca su pazienti affetti da HIV ha segnalato una riduzione dei sintomi, ma non sono stati osservati effetti nella conta dei linfociti CD4 28, 29.
Un altro studio clinico su 50 pazienti ha valutato l’effetto della guduchi sulle ulcere del piede diabetico come terapia adiuvante. È stata osservata una riduzione del numero di sbrigliamenti necessari, correlata all’aumento della funzione fagocitica. Un miglioramento netto è stato osservato in 17 pazienti (73,9%) nel gruppo di studio e in 13 pazienti (59,1%) nel gruppo di controllo 30.
Uno studio ha confrontato gli effetti di una lozione a base di Tinospora cordifolia rispetto al farmaco permetrina per il trattamento della scabbia. Gli Autori hanno osservato che entrambi i trattamenti hanno funzionato ugualmente bene nell’uccidere l’acaro della scabbia e nell’eliminare l’eruzione cutanea a essa associata 31.
Artrite reumatoide
Uno studio clinico ha confrontato gli effetti sull’artrite reumatoide di una formulazione polierbale contenente Tinospora cordifolia rispetto al farmaco idrossiclorochina solfato.
Nonostante l’effetto positivo, considerato l’elevato numero di estratti vegetali presenti nel preparato, non sappiamo se e quanto la guduchi abbia contribuito a tale effetto 32.
Alcolismo
In uno studio clinico su 54 alcolisti, dosi ayurvediche di estratto fresco di stelo di T. cordifolia per 14 giorni hanno migliorato diversi biomarcatori di danno epatico, metabolico e stress ossidativo 17.
Dosi e modo d’uso
Gli studi clinici sono limitati e insufficienti per determinare un dosaggio sicuro ed efficace di guduchi.
Sulla base di evidenze preliminari, si potrebbe suggerire una dose da 300 mg di un estratto acquoso di stelo di tinospora, da assumere 3 volte al giorno per un massimo di 6 mesi.
Nella medicina ayurvedica si usa tipicamente un preparato chiamato Amrita Ghrita (a base di guduchi, burro chiarificato e zenzero); in questo caso, la dose consigliata è di 10-15 grammi una volta al giorno.
Controindicazioni
Sulla base di prove preliminari, la guduchi potrebbe ridurre i livelli glicemici. Se confermati, questi effetti esporrebbero i pazienti diabetici trattati farmacologicamente a potenziali rischi di ipoglicemia.
Inoltre, gli effetti immunomodulanti della guduchi potrebbero essere problematici in persone con malattie autoimmuni o che assumono farmaci immunosoppressori.
Inoltre, non è possibile determinarne la sicurezza per le donne incinte o che allattano. Pertanto, a scopo cautelativo, è sconsigliabile assumere questa pianta e i suoi estratti durante la gravidanza o l’allattamento.
Effetti Collaterali
Non sembrano esserci rischi associati all’assunzione di giloe nelle persone sane.
Sono stati segnalati sintomi gastrointestinali (anoressia, nausea, vomito), mentre nessuna tossicità è stata osservata alle dosi terapeutiche ayurvediche.
Considerata la carenza di studi clinici, i dati sulla sicurezza sono limitati e non è quindi possibile pronunciarsi con certezza sulla sicurezza d’uso della guduchi, soprattutto a lungo termine.