La nicotinammide mononucleotide (NMN) è una sostanza naturalmente presente nel nostro organismo e in alcuni alimenti che mangiamo.
Negli ultimi anni, l’NMN sta guadagnando sempre più attenzione come promettente integratore antietà; tuttavia, le prove sono ancora troppo deboli per raccomandarne l’utilizzo.
L’NMN è un nucleotide, proprio come quelli che compongono il nostro DNA.
All’interno delle cellule, l’NMN viene convertito in un’altra molecola, chiamata NAD. Pertanto, livelli più alti di NMN si traducono in maggiori livelli di NAD1.
Il NAD (nicotinammide adenina dinucleotide) è un coenzima importante per trasformare il cibo in energia. Inoltre, permette a numerose reazioni enzimatiche di avvenire correttamente, incluse quelle coinvolte nella riparazione del DNA, nelle risposte allo stress cellulare e nell’aumento della longevità.
Purtroppo, i livelli di NAD diminuiscono naturalmente con l’invecchiamento, facendo registrare una perdita di oltre il 50% (rispetto ai livelli giovanili) entro la mezza età 2.
Poiché l’assunzione di NMN può aumentare i livelli di NAD, questo integratore viene attualmente commercializzato in modo aggressivo come una "fonte della giovinezza".
Tuttavia, sebbene gli effetti antietà siano ben consolidati nei roditori, non è chiaro se l’NMN produca gli stessi benefici negli esseri umani 3, 4.
Sebbene le prove emergenti siano incoraggianti, il numero limitato di studi clinici pubblicati e i potenziali conflitti di interesse richiedono assolutamente ulteriori conferme scientifiche.
A Cosa Serve
Dopo essere stato assunto, l’NMN viene assorbito nel flusso sanguigno e rapidamente convertito in NAD 6.
Il NAD si trova in ogni cellula del corpo ed è coinvolto in molti processi critici, tra cui 5, 1:
il metabolismo energetico,
la riparazione del DNA,
l’espressione genica,
la risposta immunitaria,
la divisione cellulare,
l’epigenetica,
la funzione mitocondriale.
Poiché l’invecchiamento è caratterizzato dall’esaurimento del NAD, si ipotizza che l’integrazione con il suo precursore NMN abbia effetti antietà 7.
Ruolo nell’invecchiamento e nella longevità
Con l’invecchiamento, i principali enzimi che consumano NAD+ vengono iperattivati nel tentativo di contrastare l’aumento del danno al DNA, dell’infiammazione e dello stress ossidativo.
Questo porta a un declino dei livelli di NAD+, che possono associarsi a un declino fisico accelerato e all’insorgenza di malattie legate all’età come l’Alzheimer 5.
Bassi livelli di NAD+ portano anche a una ridotta attività della sirtuina SIRT1 (importante per migliorare la durata della vita e la salute generale) e a una ridotta funzione mitocondriale 8.
Poiché la nicotinammide mononucleotide (NMN) è un precursore del NAD, si presume che l’ingestione di NMN abbia molteplici benefici per la salute dell’anziano, come l’attenuazione dell’invecchiamento e delle malattie legate allo stile di vita 9, 10.
Funziona?
La ricerca sugli animali sembra confermare che l’aumento dei livelli di NAD+ potrebbe invertire i segni dell’invecchiamento e ridurre il rischio di molte malattie croniche 11, 12, 13. Tuttavia, questi benefici non sono ancora stati confermati nell’uomo.
Pertanto, ammesso che l’integrazione di NMN riesca ad aumentare i livelli di NAD+/NADH oltre l’effetto di un placebo, non ci sono prove certe che tali aumenti si traducano in benefici antietà.
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