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Magazine X115 X115 Fumo e Calo della Fertilità | Danni del Fumo

Fumo e Calo della Fertilità | Danni del Fumo

  • 7 minuti

Introduzione

Da sempre gli operatori sanitari hanno considerato l’esposizione al fumo di sigaretta come un serio fattore di rischio per le capacità riproduttive dell’organismo umano.

È noto infatti come la nicotina, e soprattutto molti sottoprodotti derivati dalla combustione, presentino effetti tossici diretti sugli organi riproduttivi.

Nel fumo di sigaretta sono presenti circa 4.000 sostanze chimiche diverse, inclusi alcaloidi, metalli pesanti e idrocarburi policiclici aromatici, che hanno tutti tossicità per la riproduzione 1, 2.

Recenti stime dimostrano come i problemi di coppia legati all’infertilità o alla riduzione della fertilità siano in continua ascesa.

L’infertilità o la subfertilità sono il risultato di molti fattori patologici.

In generale, il 50% dei casi di infertilità sono attribuiti alla subfertilità idiopatica (senza causa apparente); circa il 15% di questi casi sono dovuti a difetti genetici, mentre il resto è dovuto a fattori ambientali e di stile di vita come dieta, consumo di alcol, attività fisica e fumo 3.

Fumo e fertilità femminile

L’infertilità di coppia ha un’eziologia complicata che può coinvolgere sia la componente maschile che quella femminile, nonché una miscela di entrambe.

La maggior parte delle ricerche indica che le donne fumatrici e quelle che sono state esposte al fumo dei genitori prima del concepimento presentano una fertilità naturale inferiore 4.

A tal proposito, una meta-analisi ha evidenziato una correlazione significativa tra fumo e infertilità, stimando un aumento complessivo della probabilità di infertilità del 60% 5.

Altri tre studi hanno indicato un legame sostanziale tra fumo e infertilità, con un rischio 1,85 volte maggiore per i fumatori rispetto ai non fumatori 6, 7, 8.

Inoltre, in donne fumatrici, si è osservata una correlazione dose-dipendente tra fumo e:

  • Dismenorrea e richiesta di visite medico-specialistiche;
  • Sindrome premestruale caratterizzata da dolori intensi, emicrania e spot emorragici;
  • Cicli irregolari per ritmo, intensità e durata;
  • Fase luteale più breve e conseguente anovulazione;
  • Alterazioni della normale follicologenesi.

Parte di queste alterazioni si sarebbe inoltre osservata nelle donne esposte al fumo passivo, ampliando così sensibilmente il numero di donne a rischio.

L’effetto del fumo sulla fertilità femminile sembra essere dose-dipendente 9 ed è stato dimostrato che anche il fumo passivo riduce la possibilità di partorire in un programma di riproduzione assistita 10.

Va comunque segnalato che in letteratura vi sono evidenze contrastanti circa la relazione tra fumo e infertilità 14. Ad esempio, uno studio prospettico, dopo aver controllato i fattori confondenti rilevanti, non ha trovato differenze visibili nella fertilità tra fumatori e non fumatori 15.

A complicare ulteriormente il quadro clinico vi sarebbero anche gli esiti di alcuni studi, che hanno individuato una stretta correlazione tra numero di sigarette fumate e durata del periodo fertile, osservando nelle fumatrici un netto anticipo della menopausa 11, 12, 13.

Rischio di cancro

Altrettanto importante, seppur non ancora del tutto caratterizzato, potrebbe essere l’effetto delle alterazioni ormonali legate ai problemi mestruali sulla normale funzionalità di altri organi, come il tessuto mammario e chiaramente l’utero.

In questo senso sono ancora in corso studi atti a verificare la possibile correlazione tra fumo di sigaretta e carcinoma mammario e uterino.

Sebbene tale associazione sia emersa in diverse indagini epidemiologiche, in generale non è ancora stato dimostrato che il fumo o l’esposizione al fumo passivo provochino queste tipologie di cancro.

Secondo un’analisi dei dati raccolti da 14 diversi studi di corte 16:

  • l’associazione complessiva del fumo con il cancro al seno appare modesta;
  • fumare per più di 10 anni prima della nascita del primo figlio comportava un alto rischio di cancro al seno;
  • fumare 40 o più sigarette al giorno era associato al più alto rischio di cancro al seno;
  • il consumo di alcol può avere un effetto cumulativo sul rischio di cancro al seno, in particolare quando il consumo eccessivo di alcol è combinato con il fumo di un gran numero di sigarette o con il fumo per molti anni.

Fumo e fertilità maschile

L’OMS ha riferito che circa l’8% delle coppie in tutto il mondo, e dal 10% al 15% di quelle nei paesi industrializzati, soffrono di infertilità 17 e che l’infertilità maschile è coinvolta nel 30-35% di tutti i casi 18.

Studi epidemiologici hanno individuato variazioni della qualità dello sperma nei fumatori, sebbene altre indagini abbiano mostrato dati contrastanti.

Alcune evidenze (ma non tutte) sottolineano quindi i potenziali effetti dannosi del tabacco sulla funzionalità riproduttiva maschile.

In particolare, nei fumatori sarebbe possibile osservare più frequentemente 19, 20, 21, 22, 23:

  • Una riduzione del volume dell’eiaculato;
  • Un incremento delle anomalie morfologiche degli spermatozoi;
  • Una riduzione del numero di spermatozoi;
  • Un incremento dei deficit di motilità degli spermatozoi;
  • Una riduzione qualitativa delle caratteristiche biologiche dello sperma.
  • Problemi di disfunzione erettile.
  • Un calo dei valori di testosterone

Tali anomalie potrebbero essere più gravi e deleterie negli uomini che già soffrono di infertilità, poiché il loro sperma può essere maggiormente sensibile alle sostanze chimiche tossiche inalate 24.

Alla base di queste anomalie vi sarebbero alterazioni del normale sviluppo e della normale funzionalità delle cellule del Leydig e del Sertoli, importantissime nel controllare il microambiente riproduttivo nei testicoli.

Queste alterazioni sembrerebbero indotte dal fortissimo impatto ossidante del fumo di sigaretta, in particolare dalla continua esposizione a radicali liberi dell’ossigeno e idrocarburi policiclici aromatici (che portano alla formazione di addotti al DNA, in particolare addotti al DNA del benzopirene).

Queste sostanze, quindi, potrebbero interagire con strutture biologiche, compreso anche il DNA delle suddette cellule di sostegno e degli stessi spermatozoi.

Ad ogni modo, altri studi non hanno riscontrato un effetto significativo del fumo sui parametri spermatici convenzionali 25, 26, 27 e, in alcuni casi, hanno addirittura riscontrato effetti positivi sulla motilità degli spermatozoi 28, 29.

Tuttavia, esiste comunque un diffuso consenso sul fatto che smettere di fumare dovrebbe certamente essere consigliato a qualsiasi fumatore maschio, soprattutto se sta cercando di concepire con la sua partner 23.

Bibliografia

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