Al contrario di quanto il nome faccia pensare, il microcircolo assume un ruolo fondamentale nella regolazione degli scambi di ossigeno e nutrienti tra il sangue e i tessuti.
Infatti, la funzione primaria del sistema circolatorio è proprio quella di scambiare sostanze tra sangue e tessuti, garantendone così vitalità e funzione.
Da un punto di vista anatomico, il microcircolo – in particolare quello cutaneo che è oggetto di questo articolo – è costituito da due plessi vascolari, uno più superficiale, posto immediatamente sotto la superficie dell’epidermide, e l’altro più profondo, posto tra il derma e il sottostante tessuto ipodermico.
La differente disposizione di questi plessi garantisce quindi una funzione trofica sia per le cellule ad alto turnover, rappresentate dai cheratinociti, sia per la complessa struttura rappresentata dal derma.
Evidentemente, i due plessi sono strettamente correlati tra loro attraverso arteriole ascendenti e venule discendenti, che regolano il flusso vascolare in questa zona.
Come in ogni altra parte del corpo, anche a livello cutaneo il microcircolo è costituito da:
arteriole: fondamentali nel regolare il flusso in entrata;
capillari: siti di scambio primari;
venule: siti di scambio e strutture di raccolta vascolare.
La regolazione del microcircolo viene emodinamicamente controllata da numerosissimi fattori, che cooperano affinché sia garantita la corretta ossigenazione a livello locale.
Microcircolo cutaneo e Invecchiamento
Così come l’intero apparato cardiovascolare perde gradualmente la propria efficienza con il trascorrere del tempo, anche il microcircolo, in particolare quello cutaneo, risente gravemente dell’invecchiamento.
Tralasciando le caratteristiche legate all’invecchiamento intrinseco, ossia ai fattori molecolari che purtroppo inesorabilmente portano a una riduzione della vitalità e della funzionalità cellulare, differenti elementi contribuiscono ad un precoce deterioramento del flusso vascolare cutaneo. Con il passare degli anni ed i continui insulti ricevuti, infatti, le strutture vascolari vanno incontro a vari danni tra i quali:
compromissione dell’integrità delle proteine strutturali come il collagene, fondamentali nel sostenere il trofismo vascolare;
ridotto turn-over vascolare, con la progressiva perdita di unità vascolari a fronte di processi angiogenici fortemente limitati;
vasocostrizione arteriolare e riduzione del flusso locale, con conseguente alterazione dell’intensità degli scambi;
alterazione dei capillari con perdita della normale funzione regolatrice negli scambi tra interstizio e sangue;
alterazioni strutturali e funzionali delle cellule endoteliali, con progressiva morte cellulare.
Tutti questi fattori, evidentemente, compromettono il normale trofismo del tessuto, ponendolo in condizioni di ipossigenazione e malnutrizione.
Fattori Pro-Aging
Nonostante molti studi siano ancora in atto, ad oggi si riconoscono elementi fortemente associati all’invecchiamento vascolare. Lavori provenienti da tutto il mondo hanno infatti inquadrato alcuni dei principali protagonisti dell’invecchiamento vascolare.
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