Sebbene ciascuno dei 14 minerali essenziali abbia un ruolo biologicamente rilevante nella fisiologia cutanea, solamente pochi di essi sono stati studiati per la capacità di migliorare la salute e l’estetica della cute.
Circa il 6% dello zinco presente nel corpo umano si trova nell’epidermide e nel derma.
A questo livello, partecipa attivamente a numerose attività cutanee, grazie al suo coinvolgimento nella struttura e nella funzione di oltre 300 enzimi:
regolazione, in quanto cofattore, dei metallo enzimi, solitamente coinvolti nel rimaneggiamento della matrice extracellulare;
stabilizzazione delle membrane cellulari e regolazione delle normali attività cellulari;
protezione dall’insulto ossidativo esercitato dai radicali liberi dell’ossigeno e dalle radiazioni ultraviolette.
L’efficacia dello zinco in ambito dermatologico si è osservata sia per i prodotti topici, efficaci soprattutto nel proteggere la cute dalle radiazioni ultraviolette, sia per gli integratori orali, attivi invece nel controllo della proliferazione cellulare e della regolazione dell’espressione genica.
Preparazioni topiche come la calamina o lo zinco piritione sono state utilizzate come agenti lenitivi o principi attivi negli shampoo antiforfora 1.
È stato dimostrato che lo zinco somministrato per via orale o topica ha applicazioni terapeutiche per:
invecchiamento cutaneo (una crema al malonato di rame-zinco allo 0,1% applicata localmente per 6 settimane ha ridotto significativamente le rughe) 6;
melasma (una soluzione di solfato di zinco al 10% applicata localmente due volte al giorno per 2 mesi ha ridotto significativamente i punteggi dell’indice di gravità) 7;
cheratosi attiniche (una soluzione di solfato di zinco al 25% applicata localmente 2 volte al giorno per 12 settimane è risultata sicura ed efficace, specialmente in pazienti con lesioni multiple di cheratosi attinica) 8;
xeroderma pigmentosum (un’applicazione topica al 20% di una soluzione di solfato di zinco da 4 mesi a 2 anni ha migliorato tutti i tipi di lesioni cutanee, ha ammorbidito la pelle, ha attenuato il colore della pelle e ha liberato la cute dalla cheratosi solare e da piccoli tumori maligni) 9;
eczema (una crema allo 0,05% di clobetasol + 2,5% di solfato di zinco applicata localmente è risultata efficace negli eczemi delle mani) 10;
rosacea (100 mg di solfato di zinco orale 3 volte al giorno risultavano efficaci dopo 3 mesi di terapia) 11;
alopecia areata (5 mg/kg/die, in tre dosi divise, di solfato di zinco orale hanno indotto una crescita significativa dei capelli dopo 6 mesi) 12;
acne (il co-trattamento con zinco e vitamina C ha mostrato un’attività antimicrobica che aiuta a eliminare i batteri nell’acne 13.
Selenio
Il selenio è un minerale presente nella cute prevalentemente come cofattore di numerosi enzimi, noti come selenoproteine, molti dei quali dotati di attività antiossidante.
L’uso topico del selenio, soprattutto sottoforma di selenometionina, si è rivelato prezioso nel proteggere la cute dalle radiazioni ultraviolette e dall’azione lesiva dei radicali liberi dell’ossigeno 14, 15.
Stimolando l’attività degli enzimi antiossidanti selenio-dipendenti, come la glutatione perossidasi e la tioredossina reduttasi, il selenio protegge la pelle dallo stress ossidativo indotto dai raggi UV 16.
Lo stesso minerale si è dimostrato efficace nel facilitare la guarigione delle ferite cutanee, riducendo indirettamente il rischio di complicanze.
Kim et al. hanno dimostrato che un estratto di cuore di tonno ricco di selenio migliora la sintesi del collagene e favorisce la proliferazione dei fibroblasti cutanei, con effetti antietà e antirughe 17.
La carenza di selenio è stata associata a un aumentato rischio di psoriasi, epidermolisi bollosa e alcuni tumori della pelle, acne vulgaris, acne clorica e dermatite atopica18, 19, 20, 21, 22.
Una ricerca indica che un’elevata concentrazione sierica di selenio è associata a una diminuzione di circa il 60% dell’incidenza del carcinoma a cellule basali (BCC) e del carcinoma a cellule squamose (SCC) della pelle 23.
Tuttavia, alcuni ricercatori hanno dimostrato che l’integrazione con selenio non influisce in modo significativo sull’incidenza del BCC o è inefficace nel prevenirlo 24, 25.
Silicio
Il silicio è un minerale essenziale per la formazione ossea.
Si concentra soprattutto nei tessuti connettivi, tra cui pelle, capelli, arterie e unghie.
A questo livello, si lega ai glicosaminoglicani e ha un ruolo importante nella formazione di legami crociati tra collagene e proteoglicani.
In uno studio su 50 volontari sani, di età compresa tra 40 e 65 anni, e con evidenti segni clinici di fotoinvecchiamento facciale, sono stati indagati gli effetti dell’acido ortosilicico stabilizzato con colina (ch-OSA).
Dopo 20 settimane di integrazione al dosaggio di 20 mg al giorno, è stato osservato un significativo miglioramento della rugosità (-16% contro il +8% del gruppo placebo) e della struttura di unghie e capelli 26.
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Rame
Il rame è un oligoelemento coinvolto soprattutto nelle reazioni di ossidoriduzione, come cofattore di numerosi enzimi tra i quali la superossido dismutasi e la ceruloplasmina.
La presenza del rame in questi enzimi ne riflette l’importante ruolo antiossidante, prezioso nel salvaguardare le strutture cutanee dai danni indotti dalle specie reattive dell’ossigeno.
Quest’ultimo fattore risulta prezioso nel sostenere l’attività di barriera cutanea da un lato, e nel ridurre il rischio di reazioni autoimmunitarie dall’altro.
Poiché il rame stimola la maturazione del collagene, è fondamentale per migliorare l’elasticità e lo spessore della pelle 27
Il complesso tripeptidico di rame (GHK-Cu e GSH-Cu) svolge un ruolo importante nella protezione e nella rigenerazione del tessuto cutaneo, aumentando la sintesi di collagene ed elastina e migliorando le condizioni dell’invecchiamento cutaneo. Per questo motivo, i peptidi bioattivi contenenti rame sono spesso usati come ingredienti cosmetici antirughe28.
La carenza di rame è anche associata a una condizione nota come "sindrome dei capelli d’acciaio" (capelli bianchi e argentati) 29. Infatti, questo minerale svolge un ruolo nella sintesi della melanina e consente la pigmentazione della pelle e dei capelli.
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