Da sempre gli operatori sanitari hanno considerato l’esposizione al fumo di sigaretta come un serio fattore di rischio per le capacità riproduttive dell’organismo umano.
È noto infatti come la nicotina, e soprattutto molti sottoprodotti derivati dalla combustione, presentino effetti tossici diretti sugli organi riproduttivi.
Nel fumo di sigaretta sono presenti circa 4.000 sostanze chimiche diverse, inclusi alcaloidi, metalli pesanti e idrocarburi policiclici aromatici, che hanno tutti tossicità per la riproduzione 1, 2.
Recenti stime dimostrano come i problemi di coppia legati all’infertilità o alla riduzione della fertilità siano in continua ascesa.
L’infertilità o la subfertilità sono il risultato di molti fattori patologici.
In generale, il 50% dei casi di infertilità sono attribuiti alla subfertilità idiopatica (senza causa apparente); circa il 15% di questi casi sono dovuti a difetti genetici, mentre il resto è dovuto a fattori ambientali e di stile di vita come dieta, consumo di alcol, attività fisica e fumo 3.
Fumo e fertilità femminile
L’infertilità di coppia ha un’eziologia complicata che può coinvolgere sia la componente maschile che quella femminile, nonché una miscela di entrambe.
La maggior parte delle ricerche indica che le donne fumatrici e quelle che sono state esposte al fumo dei genitori prima del concepimento presentano una fertilità naturale inferiore 4.
A tal proposito, una meta-analisi ha evidenziato una correlazione significativa tra fumo e infertilità, stimando un aumento complessivo della probabilità di infertilità del 60% 5.
Altri tre studi hanno indicato un legame sostanziale tra fumo e infertilità, con un rischio 1,85 volte maggiore per i fumatori rispetto ai non fumatori 6, 7, 8.
Inoltre, in donne fumatrici, si è osservata una correlazione dose-dipendente tra fumo e:
Dismenorrea e richiesta di visite medico-specialistiche;
Sindrome premestruale caratterizzata da dolori intensi, emicrania e spot emorragici;
Cicli irregolari per ritmo, intensità e durata;
Fase luteale più breve e conseguente anovulazione;
Alterazioni della normale follicologenesi.
Parte di queste alterazioni si sarebbe inoltre osservata nelle donne esposte al fumo passivo, ampliando così sensibilmente il numero di donne a rischio.
L’effetto del fumo sulla fertilità femminile sembra essere dose-dipendente 9 ed è stato dimostrato che anche il fumo passivo riduce la possibilità di partorire in un programma di riproduzione assistita 10.
Va comunque segnalato che in letteratura vi sono evidenze contrastanti circa la relazione tra fumo e infertilità 14. Ad esempio, uno studio prospettico, dopo aver controllato i fattori confondenti rilevanti, non ha trovato differenze visibili nella fertilità tra fumatori e non fumatori 15.
A complicare ulteriormente il quadro clinico vi sarebbero anche gli esiti di alcuni studi, che hanno individuato una stretta correlazione tra numero di sigarette fumate e durata del periodo fertile, osservando nelle fumatrici un netto anticipo della menopausa11, 12, 13.
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