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Magazine X115 X115 Leptina | Cos’è, A Cosa Serve | Diminuire la Leptino Resistenza

Leptina | Cos’è, A Cosa Serve | Diminuire la Leptino Resistenza

  • 10 minuti

Che Cos’è

La leptina è il principale ormone prodotto dagli adipociti (le cellule del tessuto adiposo) 1.

Tanto maggiore è il contenuto di grasso di queste cellule, tanta più leptina producono 2.

Tale aumento, tuttavia, non è lineare, bensì esponenziale. Ciò significa che l’aumento del grasso corporeo può far aumentare molto la leptina 3.

Nell’organismo umano, la leptina funge da segnale per la regolazione del bilancio energetico 3.

Quando una persona mangia abbastanza cibo, la leptina viene rilasciata nel sangue e viaggia verso il cervello, dove comunica che si è mangiato abbastanza ed è quindi possibile bruciare calorie a un ritmo normale 4, 5, 6.

Per questo motivo, la leptina viene spesso definita “l’ormone della sazietà” o “l’ormone della fame“.

Il termine “leptina” deriva dal greco “leptos“, che significa "magro" o "snello".

A Cosa Serve

La leptina regola l’assunzione del cibo, attraverso l’inibizione o l’attivazione di specifici circuiti metabolici 7.

  • Durante i periodi di fame o carenza di cibo, i livelli di leptina diminuiscono;
  • Dopo pasti abbondanti e periodi di iper-alimentazione, i livelli di leptina aumentano.

In pratica, la leptina comunica al cervello che il grasso corporeo immagazzinato è sufficiente, quindi non c’è bisogno di mangiare altro cibo ed è possibile bruciare calorie a un tasso metabolico normale o accelerato.

Al contrario, quando i livelli di leptina sono bassi, il cervello avverte la fame, aumenta l’appetito, spinge l’individuo ad assumere più cibo e brucia calorie a un ritmo più lento per conservare energia.

La leptina serve a inibire l’assunzione di cibo e ad aumentare il consumo di energia quando il grasso corporeo supera un certo valore soglia (punto di controllo).

Funzioni

Dove viene Prodotta

Come spiegato, è noto che la leptina viene secreta dal tessuto adiposo e in genere circola a livelli direttamente proporzionali alla quantità totale di grasso corporeo 8.

Salvo eccezioni, più si è grassi, più leptina si trova nel sangue.

Inoltre, si è scoperto che la leptina viene prodotta da vari altri tessuti e organi, tra cui la placenta 9, il rene 10, le ghiandole salivari 11 e lo stomaco 12.

Come Agisce

La leptina rappresenta il più importante segnale ormonale inviato dal tessuto adiposo al cervello per quanto concerne il controllo dell’appetito.

I recettori della leptina abbondano soprattutto in due importanti regioni del cervello (l’ipotalamo e l’ippocampo) 13.

Tuttavia, la diffusa presenza di recettori per la leptina in altre sedi suggerisce le molteplici azioni di questo ormone.

Tenendo presente l’ampia localizzazione dei suoi recettori, si può ipotizzare che la leptina agisca sia a livello del sistema nervoso centrale che a livello del metabolismo dei tessuti periferici.

La leptina può quindi alterare i depositi adiposi influenzando entrambe le componenti del bilancio energetico, agendo allo stesso tempo:

  • sull’input, ossia sull’alimentazione (assunzione di energia);
  • sull’output, ossia sulla spesa energetica (tasso metabolico).

La sua azione dipende dell’entità dei depositi di grasso:

  • se il grasso di riserva è sufficiente o eccessivo, la leptina aumenta → l’assunzione di cibo si riduce e la spesa energetica aumenta;
  • se il grasso di riserva è troppo basso, la leptina diminuisce → l’assunzione di cibo aumenta e la spesa energetica diminuisce.

Come Agisce a livello Centrale

A livello centrale, la leptina sembra agire soprattutto sull’ipotalamo, dove inibisce la sintesi del neuropeptide Y (NPY) e AgRP, responsabili dell’assunzione di cibo 14.

Contrariamente alla leptina, valori elevati di NPY aumentano dopo un periodo di digiuno, stimolando l’assunzione di cibo e riducendo la spesa energetica.

Allo stesso tempo, la leptina favorisce la sintesi dell’ormone di rilascio della corticotropina (CRH).

Il CRH provoca un aumento della spesa energetica e una maggiore mobilizzazione dei grassi presenti nelle cellule del tessuto adiposo.

La leptina, inibendo la produzione di NPY e stimolando la produzione di CRH, comporta una diminuzione dell’introito calorico e un aumento della spesa energetica. Di conseguenza, nel momento in cui diminuisce il tessuto adiposo viene prodotta meno leptina e il sistema rimane in equilibrio.

Come agisce a livello periferico

A livello periferico la leptina:

  • indebolisce il segnale dell’insulina a livello del muscolo e degli adipociti;
  • indebolisce la captazione del glucosio mediata dall’insulina;
  • inibisce la lipogenesi e stimola la lipolisi;
  • agisce direttamente sull’epitelio del digiuno, riducendo l’assorbimento lipidico.

Teoria del Set Point

L’esistenza della leptina avvalla la teoria secondo cui esisterebbe una sorta di “set point” del peso corporeo.

Come sappiamo, l’omeostasi (ovvero l’equilibrio dell’ambiente interno all’organismo) è di primaria importanza per il corpo umano, al punto che l’intero metabolismo è orientato al mantenimento di una relativa stabilità.

Ebbene, la leptina si occupa dell’omeostasi del peso corporeo.

Nel tessuto adiposo esistono dei “sensori” in grado di indicare l’entità dei depositi di grasso e trasmettere poi questa informazione – grazie anche alla leptina – a recettori presenti a livello cerebrale.

Il tutto allo scopo di mantenere stabili i livelli di grasso corporeo.

Il grasso immagazzinato, infatti, dovrebbe essere presente in quantità equilibrate: sufficienti per fornire energia nei periodi di carestia, ma non così alte da compromettere la salute dell’organismo.

Valori Normali

I livelli di leptina possono essere misurati con un esame del sangue.

I risultati sono generalmente espressi come ng/ml (nanogrammi per millilitro) e valutati insieme ad altri parametri ematochimici, come i valori di glicemia, insulina, lipidi e marker infiammatori.

I valori normali di leptina possono andare da 4,7 a 23,7 ng/ml, sebbene questo range di normalità possa variare leggermente tra i laboratori.

Resistenza alla Leptina

Leptina e Obesità

Inizialmente, venne avanzata la teoria secondo cui l’obesità umana sarebbe causata da una carenza di leptina.

D’altronde, gli esseri umani nati con una carenza genetica di leptina sono profondamente obesi e mostrano alti livelli di insulina e colesterolo 15.

Successivamente, gli studi dimostrarono che la leptina circola nel sangue in quantità generalmente proporzionali all’adiposità corporea.

Questo significa che le persone obese hanno (in genere) livelli di leptina circolante superiori alle persone normopeso 16.

Un simile controsenso si può spiegare con il fatto che le persone obese sono spesso resistenti all’azione della leptina.

Si ritiene che la resistenza alla leptina sia uno dei principali fattori di aumento di grasso negli esseri umani 17.

Come Funziona

In pratica, quando si diventa resistenti alla leptina, il cervello non riconosce il segnale metabolico trasmesso da questo ormone.

Nonostante i livelli di grasso corporeo e leptina siano alti, il cervello delle persone resistenti a questo ormone non riconosce il suo messaggio e "pensa di avere ancora fame" 18.

Di conseguenza, la persona resistente alla leptina:

  • continua a mangiare: il cervello pensa che sia necessario mangiare per prevenire la fame 19;
  • brucia calorie a un ritmo più lento: nel tentativo di conservare l’energia, il corpo brucia meno calorie a riposo 20.

Cosa Succede Normalmente

  • Quando mangi molto, il grasso corporeo aumenta facendo innalzare i livelli di leptina. Grazie all’azione di questo ormone, mangi meno e bruci di più calorie.
  • In caso di digiuno, il grasso corporeo diminuisce, facendo scendere i livelli di leptina. Di conseguenza, aumenta la fame e le calorie bruciate si riducono.

Cosa Succede se sei Resistente alla Leptina

  • Anche quando mangi molto, e il grasso corporeo e la leptina aumentano, il cervello non riconosce il segnale mediato dalla leptina.
    Pertanto, continua a recepire il bisogno di mangiare di più e bruciare di meno.

La resistenza alla leptina può essere una delle ragioni per cui molte diete non riescono a favorire la perdita di peso a lungo termine 21, 22.

Cause

Sono stati identificati diversi potenziali meccanismi alla base della resistenza alla leptina.

Questi includono 23, 24:

  • infiammazione: la segnalazione infiammatoria nell’ipotalamo è probabilmente una causa importante della resistenza alla leptina, sia negli animali che nell’uomo;
  • acidi grassi liberi: avere acidi grassi liberi elevati nel flusso sanguigno può aumentare i metaboliti grassi nel cervello e interferire con la segnalazione della leptina;
  • avere la leptina alta: avere livelli elevati di leptina sembra alimentare la resistenza alla leptina per meccanismi compensatori di desensibilizzazione.

La maggior parte di questi fattori è amplificata dall’obesità; pertanto, si rischia di entrare in un circolo vizioso che si autoalimenta: il grasso in eccesso aumenta la resistenza alla leptina, che a sua volta favorisce l’aumento di peso.

Altri fattori che possono aumentare la resistenza alla leptina includono:

  • sonno irregolare con alterazione dei ritmi circadiani 14, 15;
  • spuntini notturni 16, 17, 18;
  • eccesso di cibo 19;
  • eccessivo apporto di zuccheri e grassi saturi 20;
  • eccesso di stress 21.

Rischi per la Salute

Gli studi hanno trovato associazioni tra elevati livelli di leptina e:

  • condizioni infiammatorie croniche e aumento dei marker infiammatori 22, 23, 24;
  • affaticamento 23, 24, 25;
  • aumento del rischio di malattie cardiache 26, 27.
  • cancro 28.

Ad ogni modo si tratta di semplici associazioni e non è detto che la leptina alta sia direttamente responsabile dei suddetti rischi per la salute.

D’altronde anche bassi livelli di leptina sono stati associati ad alcuni disturbi, come 29, 18, 7, 30:

  • Avere spesso fame;
  • Difficoltà a perdere peso (metabolismo più lento);
  • Percentuale alta o bassa di grasso corporeo;
  • Ipomenorrea;
  • Ossa deboli e fragili (osteoporosi);
  • Infezioni frequenti.

Come Diminuire la Resistenza alla Leptina

Alcuni ricercatori ritengono che ridurre l’infiammazione mediata dalla dieta possa aiutare a invertire la resistenza alla leptina.

Oltre alla dieta, concentrarsi su uno stile di vita sano può rivelarsi una strategia efficace.

Dieta

  • Evita i cibi trasformati: i cibi altamente trasformati (cereali raffinati, bevande zuccherate, cibi ricchi di zuccheri aggiunti, dolciumi, margarine e altri alimenti ricchi di grassi trans ecc.) possono compromettere l’integrità dell’intestino e provocare l’infiammazione 31.
  • Mangia fibre solubili: mangiare fibre solubili può aiutare a migliorare la salute dell’intestino e a proteggere dall’obesità 32.
  • Mangia più pesce: gli studi suggeriscono che le diete ricche di alimenti antinfiammatori come il pesce possono ridurre i livelli ematici di leptina, migliorare la sensibilità alla leptina e favorire la perdita di peso 33, 34, 35.
  • Cereali ricchi di fibre: uno studio suggerisce che mangiare cereali ricchi di fibre, in particolare le fibre di avena, può migliorare la sensibilità alla leptina e favorire la perdita di peso 36.
  • Digiuno intermittente: questa forma molto diffusa di digiuno riduce i livelli di leptina 37.
  • Abbassa i trigliceridi: avere trigliceridi alti può impedire il trasporto di leptina dal sangue al cervello.
    Il modo migliore per ridurre i trigliceridi è ridurre l’assunzione di carboidrati 38, 39. Scopri come abbassare i trigliceridi del 50% »
  • Mangiare proteine: mangiare molte proteine può causare una perdita di peso automatica, che può derivare da un miglioramento della sensibilità alla leptina 40.

Stile di Vita

  • Attività Fisica: la ricerca sia negli animali che nell’uomo indica che impegnarsi in un’attività fisica regolare può aumentare la sensibilità alla leptina 41, 42, 43.
    In uno studio condotto su donne in postmenopausa, una dieta a basso contenuto di carboidrati con esercizio fisico ha abbassato i livelli di leptina e aumentato l’adiponectina, con conseguente perdita di peso 44.
  • Sonno: la mancanza cronica di sonno è stata associata a un’alterazione dei livelli e delle funzioni della leptina 45, 46, 47.
  • Basse temperature: l’esposizione a basse temperature può diminuire la leptina 48, 17.

Integratori

La maggior parte degli integratori pubblicizzati per aumentare la sensibilità della leptina contiene un mix di vari nutrienti potenzialmente utili per ridurre l’infiammazione 49.

Alcuni apportano principi attivi come acido alfa-lipoico e olio di pesce, mentre altri contengono estratto di tè verde, fibre solubili o acido linoleico coniugato (CLA).

In uno studio, le donne che hanno seguito una dieta dimagrante associata all’integrazione di acido alfa-lipoico e olio di pesce hanno perso più peso e hanno mostrato una minore riduzione della leptina rispetto al gruppo di controllo 50.

In genere, ci sono molti studi che coinvolgono integratori per la perdita di peso, ma l’effetto di questi integratori sul miglioramento della resistenza alla leptina e dell’appetito rimane poco chiaro 51, 52, 53, 54.

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