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Che Cos’è
Il rusco o pungitopo (Ruscus aculeatus L.) è una pianta medicinale appartenente alla famiglia Asparagaceae, anticamente raggruppate nella famiglia delle Liliaceae
Si tratta di un arbusto sempreverde comune, a crescita bassa, ampiamente distribuito dall’Iran al bacino del Mediterraneo, e negli Stati Uniti meridionali 1.
I suoi rami, addobbati da caratteristiche bacche rosse, sono impiegati come ornamento natalizio, mentre in fitoterapia e cosmesi si utilizzano il rizoma e i relativi estratti.
Erboristi di varie culture hanno storicamente usato il rusco per il trattamento delle vene varicose e delle emorroidi.
In effetti, il rusco aumenta il tono dei vasi venosi (proprietà flebotoniche), favorisce la circolazione sanguigna ed esibisce un’azione antinfiammatoria. Grazie a queste proprietà, può aiutare ad alleviare i sintomi dell’insufficienza venosa, dell’ipotensione ortostatica e delle emorroidi.
A Cosa Serve
Durante il Medioevo, i giovani germogli di Ruscus aculeatus venivano utilizzati come alimento, ma anche per il trattamento delle gambe pesanti, dei disturbi urinari e dei dolori addominali.
In generale, il pungitopo (soprattutto il suo rizoma) è stato tradizionalmente utilizzato per i suoi effetti lassativi e blandi diuretici, e per il trattamento di malattie circolatorie, insufficienza venosa cronica, aterosclerosi, emorroidi, disturbi del sistema urinario e vene varicose.
In Italia, gli usi tradizionali includono il trattamento di verruche e geloni, colite, diarrea, infiammazioni e artrite 2.
Gli studi moderni si sono concentrati soprattutto sui potenziali benefici del rusco per l’insufficienza vascolare e condizioni correlate. Pertanto, il medico potrebbe prescrivere farmaci, creme o integratori a base di rusco in presenza di sintomi e disturbi come:
- gonfiori a caviglie e gambe dovuti a insufficienza venosa;
- sensazione di pesantezza alle gambe, formicolii e prurito alle gambe, crampi notturni alle gambe e capillari in evidenza;
- vene varicose o varici a livello degli arti inferiori;
- malattia emorroidaria (emorroidi).
Principi Attivi
La radice di Ruscus aculeatus contiene principalmente saponine steroidee (ruscogenine), che mostrano proprietà trofiche e protettive a livello dei vasi sanguigni, e una spiccata azione tonica sulla parete vasale.
Quest’azione si traduce in un miglioramento evidente della microcircolazione periferica.
I 2 composti primari sono le saponine ruscogenina e neoruscogenina 3. Secondo uno studio, il contenuto di ruscogenina nelle parti sotterranee e fuori terra del rusco è rispettivamente di circa lo 0,12% e lo 0,08% 4.
Uso nei Cosmetici
L’estratto di Rusco (INCI Ruscus Aculeatus Extract – Ruscus Aculeatus Root Extract) si ottiene dal rizoma della pianta Ruscus aculeatus.
Si presenta sotto forma di polvere di colore scuro e viene impiegato per la preparazione di prodotti cosmetici per il trattamento di pelli sensibili affette da fragilità capillare e couperose.
Grazie alle proprietà benefiche a livello del microcircolo, il rusco è largamente diffuso anche in preparati (creme, gel) per gambe affaticate e pesanti, colpite da insufficienza venosa.
La spiccata azione antiedemigena a livello dei liquidi interstiziali rende inoltre l’estratto di Ruscus aculeatus un ingrediente diffusamente utilizzato in cosmetici anticellulite e destinati alla riduzione delle adiposità localizzate.
In effetti, l’estratto di rusco ha dimostrato di aiutare a ridurre la cellulite. Uno studio del 2012 in doppio cieco ha rilevato che l’81% delle donne che avevano applicato una crema con estratto di rusco per 3 mesi ha ottenuto un miglioramento della cellulite (rispetto al 32% delle donne nel gruppo placebo) 5.
Tuttavia, il gel anticellulite studiato conteneva numerosi attivi (rusco, edera, retinolo, esperidina, caffeina e molti altri), perciò è difficile capire quale sia stato l’effettivo contributo del rusco al risultato.
Fa Male?
L’estratto di rusco non presenta particolari controindicazioni alle normali concentrazioni d’uso, tranne quella legata alle variazioni delle caratteristiche organolettiche del prodotto finito.
Tuttavia, dovute precauzioni andrebbero riservate a:
- pazienti atopici;
- pazienti allergici al rusco;
- soggetti allergici a eccipienti presenti nel cosmetico;
- pazienti con lesioni cutanee o patologie cutanee particolarmente evidenti;
- donne in gravidanza e allattamento.
Benefici per la Salute
Insufficienza Venosa
Il rusco viene spesso utilizzato per ridurre i sintomi dell’insufficienza venosa, una condizione caratterizzata da un ritorno difficoltoso di sangue al cuore.
L’estratto di Ruscus aculeatus risulta infatti efficace nell’aumentare il tono venoso e il ritorno di sangue al cuore, grazie alle sue proprietà flebotoniche, antinfiammatorie, antiedemigene e astringenti.
Queste sue proprietà sono state ampiamente dimostrate in studi animali 6, 7. L’estratto di Ruscus ha anche mostrato l’inibizione in vivo dell’elastasi, un enzima coinvolto nella degradazione dei componenti strutturali perivascolari 8.
Studi clinici hanno dimostrato che i pazienti con insufficienza venosa cronica trattati con estratto di rusco orale hanno mantenuto il tono venoso e migliorato lo svuotamento venoso rispetto a quelli trattati con placebo 9.
Uno studio condotto su donne con insufficienza venosa cronica a cui è stata somministrata una capsula contenente 36-37,5 mg di estratto (con una concentrazione di 15-20:1), due volte al giorno per 12 settimane, ha osservato una riduzione della circonferenza degli arti 10.
Anche gli studi che hanno valutato preparazioni a base di rusco e altri ingredienti sinergici (come esperidina e acido ascorbico) riportano risultati positivi 11, 12, 13, 14, 1, 15.
Ad esempio, un estratto di rusco (150 mg per capsula) in combinazione con esperidina metilcalcone (150 mg) e vitamina C (100 mg) ha dimostrato un’importante efficacia in una meta-analisi di 20 studi randomizzati e controllati 16; ciò ha indotto gli esperti del Forum venoso europeo del 2018 a inserire una forte raccomandazione (grado A1) al suo impiego nelle linee guida per il trattamento di dolore, pesantezza, sensazione di gonfiore, parestesia ed edema 17, 18.
Il rusco riduce significativamente la tensione e il gonfiore intorno alle gambe e alle caviglie negli adulti con insufficienza venosa cronica 10. Inoltre, un’analisi di 20 studi ha scoperto che un integratore a base di estratti di rusco ha ridotto significativamente il dolore, i crampi e il gonfiore negli adulti con insufficienza venosa cronica 16.
Emorroidi
L’uso del pungitopo per le emorroidi è approvato dalla Commissione E tedesca 19.
Anche in Italia, l’estratto di rusco è presente in molti integratori, cosmetici e alcune specialità medicinali (es. Ruscoroid) ad azione antiemorroidale.
Le ruscogenine hanno un’attività antinfiammatoria, decongestionante e vasocostrittrice, che può aiutare ad alleviare i sintomi delle emorroidi riducendo l’infiammazione e il gonfiore delle vene colpite.
L’attività antiflogistica-decongestionante è stata documentata nei confronti dell’edema da carragenina e da lievito di birra nella zampa di ratto, mentre nel coniglio è stato dimostrato che le ruscogenine sono in grado di diminuire la permeabilità capillare e indurre effetti vasocostrittori sui vasi dell’orecchio isolato.
Nell’uomo è stato inoltre evidenziato che le ruscogenine antagonizzano lo spasmo dello sfintere anale, contribuendo anche così a una rapida risoluzione della sintomatologia dolorosa.
In uno studio, il 69% delle persone che assumevano un integratore contenente estratti di rusco lo ha ritenuto efficace per le emorroidi, con riduzione di dolore, gonfiore e altri sintomi 20.
Ipotensione Ortostatica
L’ipotensione ortostatica è un improvviso e brusco calo della pressione sanguigna che si verifica quando il paziente si alza troppo rapidamente dalla posizione sdraiata o seduta; si tratta di un problema frequente negli anziani 21.
I sintomi più comuni includono vertigini, senso di svenimento, debolezza e nausea.
Poiché il rusco aiuta a tonificare e restringere le vene, può prevenire casi lievi di ipotensione ortostatica 22.
Un caso clinico ha confermato il potenziale utilizzo dell’estratto di pungitopo nell’ipotensione ortostatica 22. Tuttavia, sono necessari ulteriori studi per confermare questa ipotesi.
Dosi e Modo d’Uso
Considerata l’assenza di un dosaggio raccomandato per il rusco, è bene far riferimento alle istruzioni riportate dal produttore, considerando anche la frequente associazione con altri attivi nello stesso prodotto (es. esperidina, escina, centella ecc.).
Le seguenti dosi indicative sembrano essere efficaci sulla base degli studi analizzati:
- Radice secca: 1,5-3 grammi al giorno;
- Compresse o capsule: 200 mg (di un concentrato 4:1), 2-3 volte al giorno;
- Estratti liquidi e tinture: 3-6 ml al giorno di un estratto liquido rapporto 1:2, oppure 7,5-15 ml al giorno di una tintura rapporto 1:5.
Per gli estratti standardizzati, la Cooperativa Scientifica Europea di Fitoterapia raccomanda un’assunzione giornaliera di rizoma di rusco corrispondente a una dose di ruscogenine compresa tra 7 e 11 mg 2.
Vari prodotti commerciali multi-ingrediente contengono tra 30 e 150 mg di Ruscus aculeatus per capsula, in combinazione con esperidina metilcalcone e acido ascorbico. Il dosaggio abituale è di 2 o 3 capsule al giorno 23.
Effetti Collaterali
Il rusco non provoca particolari effetti collaterali alle comuni dosi terapeutiche, a meno che non vi sia un’accertata ipersensibilità a uno o più componenti della droga.
A scopo cautelativo se ne sconsiglia l’assunzione in gravidanza e allattamento; prudenza anche nei bambini: contattare il pediatra.
In uno studio clinico condotto su 40 pazienti affetti da flebopatia cronica degli arti inferiori, non sono emersi eventi avversi attribuibili alla terapia con Ruscus aculeatus 14.
Tuttavia, esistono segnalazioni di edema, nausea e dolore addominale derivanti da preparazioni contenenti più ingredienti 24. È stato anche segnalato un rischio di dermatite allergica da contatto con formulazioni topiche 24.