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Cos’è, A Cosa Serve
La carragenina è una sostanza addensante ottenuta da alcune alghe rosse.
Viene sfruttata dall’industria, soprattutto alimentare e cosmetica, come addensante, emulsionante, stabilizzante e conservante.
Fonti comuni di carragenina alimentare (E407) possono includere latte di mandorle, latte di riso o altri latti vegetali, gelati, budini, salse, carni in scatola, yogurt e prodotti senza latte come il formaggio vegano.
In alcune applicazioni alimentari, la carragenina può essere usata come alternativa vegetariana e vegana alla gelatina animale. Tuttavia, non ha alcun beneficio per la pelle quando assunta come integratore (si veda il nostro articolo sul collagene vegano).
La carragenina è un additivo molto comune e sicuro per la salute; tuttavia, studi crescenti hanno riferito che può causare o aggravare l’infiammazione nell’intestino.
Tipi di Carragenina
Si riconoscono tre tipi principali di carragenine: kappa, iota e lambda, che si differenziano per il grado di solfatazione e la capacità viscosizzante 1.
- Carragenina Kappa: forma gel forti e rigidi in presenza di ioni di potassio e reagisce con le proteine del latte. Proviene principalmente dalla specie Kappaphycus alvarezii.
- Carragenina Iota: forma gel morbidi in presenza di ioni calcio. È prodotta principalmente da Eucheuma denticulatum.
- Carragenina Lambda: non gelifica e viene utilizzata per addensare i latticini.
Carragenina nei Cosmetici
Con il termine Carragenina (INCI Chondrus Crispus, sin. Carrageenan) o muschio d’Irlanda, si identificano una serie di polisaccaridi lineari ricavati dalle alghe rosse appartenenti alla famiglia delle Rhodophylaceae.
Le carragenine si presentano sotto forma di polvere bianco-avorio che a contatto con l’acqua si solvata formando un gel. Chimicamente, la catena zuccherina è costituita da monomeri di D-galattosio e gruppi solfato.
Le carragenine sono compatibili con sostanze anioniche e non ioniche e presentano elevata stabilità in ampi range di pH.
Le carragenine sono impiegate in campo cosmetico come viscosizzanti e stabilizzanti di emulsioni e sistemi tensioattivi.
Si utilizzano in concentrazioni comprese tra lo 0,1 e il 2%, a seconda del loro impiego come stabilizzanti o gelificanti della fase acquosa. Migliorano le loro performance se utilizzate in sinergia con la gomma xantana (Xanthan Gum).
Studi preliminari attribuiscono alla carragenina topica potenziali proprietà antiossidanti e antimelanogeniche (utili per l’azione schiarente sulle macchie cutanee) 2, 3.
Alimenti contenenti carragenina
La seguente tabella riporta alcuni esempi di prodotti alimentari contenenti carragenina.
Latticini | Gelati, cioccolato al latte, sorbetti, dolci al latte, latte di soia, yogurt, prodotti a base di formaggi freschi, creme addensate e sterilizzate |
Salumi | Carne in scatola, paté, surgelati, prosciutto glassato |
Prodotti con gelificanti | Marmellate e gelatine, frutta candita, zucchero a velo |
Prodotti in polvere | Bevande istantanee, latti formulati per neonati, dessert al latte in polvere, budino di latte caldo |
Zuppe, salse | Salse emulsionate (condimenti per insalata, maionese), sughi, zuppe |
Bevande | Birra, latti vegetali (es. latte di soia, latte di cocco, latte di mandorla, latte di avena) |
Contro Raffreddore e Influenza
Secondo varie ricerche preliminari, la carragenina può ridurre l’infettività di alcuni virus sulle superfici delle mucose respiratorie e nelle colture cellulari.
Tre studi randomizzati con adulti 3, 4, 5 e uno con bambini 6 hanno scoperto che la somministrazione nasale di iota-carragenina ha accorciato e alleviato i sintomi del comune raffreddore. La dose di carragenina in questi studi è stata di 0,001 g/giorno, somministrati per via nasale per circa una settimana
Da un’analisi combinata di 2 studi randomizzati controllati è emerso che l’impiego di uno spray nasale contenente carragenina per 7 giorni ha aumentato il tasso soggettivo di recupero dal raffreddore del 54% nei casi positivi al virus 7.
Analizzando le varie eziologie virali, l’aumento del tasso di recupero è stato del 139% per le infezioni da coronavirus, del 119% per le infezioni da influenza A e del 70% per le infezioni da rinovirus.
In merito alla durata dei raffreddori, la carragenina ha ridotto di 3,8 giorni (-28%) la durata dei raffreddori che duravano 13,7 giorni, e di 1,3 giorni (-15%) la durata dei raffreddori che duravano 8,8 giorni. Non ha invece avuto effetti significativi sui raffreddori più brevi.
Nel gruppo placebo, 21 pazienti hanno avuto raffreddori della durata di oltre 20 giorni, rispetto ai sei pazienti del gruppo carragenina; ciò corrisponde a una riduzione del 71% del rischio di raffreddori più lunghi.
Fa Dimagrire?
Come altre fibre solubili, anche la carragenina ha il potenziale per favorire il controllo del peso 8, 9.
Tale risultato può dipendere dalla capacità della carragenina di favorire la sazietà, modulare l’assorbimento dei lipidi a livello intestinale e produrre effetti prebiotici, favorendo lo sviluppo di una flora microbica intestinale sana.
In tal senso, la carragenina potrebbe avere benefici significativi anche nel controllo della lipidemia 8.
Fa Male?
Potenziali Effetti Collaterali della Carragenina
Secondo una revisione pubblicata nel 2014, gli studi sugli animali hanno riscontrato che la carragenina alimentare è sicura, in quanto non è cancerogena o promotrice del tumore, né ha effetti sullo sviluppo, sulla riproduzione o genotossici 10.
Tuttavia, dalla fine degli anni ’60, sono emerse controversie sugli effetti sulla salute della carragenina assunta per via orale.
In particolare, vari studi in provetta e su animali hanno scoperto che la carragenina promuove l’infiammazione 12, 13.
In migliaia di esperimenti condotti nel corso di diversi decenni, l’esposizione alla carragenina per via orale ha dimostrato prevedibilmente di provocare infiammazione 14, 15. Al punto che l’infiammazione indotta dalla carragenina degradata è stata frequentemente utilizzata per testare l’efficacia dei farmaci antinfiammatori.
Si ritiene inoltre che la carragenina abbia un impatto negativo sulla salute dell’apparato digerente e possa essere associata alla formazione di ulcere intestinali e malattie infiammatorie intestinali 16, 17.
Un piccolo studio ha scoperto che quando le persone in remissione dalla colite ulcerosa hanno assunto un integratore contenente carragenina, hanno avuto una ricaduta più rapida rispetto a coloro che hanno assunto un placebo 18.
Allo stesso modo, le diete che escludono le fonti di carragenina possono essere una terapia efficace per la remissione della malattia 19.
Poligeenan vs carragenina alimentare
I rischi per la salute sembrerebbero significativi soprattutto per una forma particolare, la cosiddetta carragenina degradata (poligeenan), che provoca infiammazione dell’intestino, alterando il microbiota e rivelandosi un fattore scatenante delle malattie infiammatorie intestinali come la colite ulcerosa e la malattia di Crohn 20, 21, 22.
Mentre il pericolo è particolarmente elevato per il poligenaan (che non è approvato per l’uso come additivo alimentare), sembrerebbe invece inferiore per la carragenina alimentare 10; tuttavia, alcuni Autori lo considerino comunque significativo 15.
È infatti possibile che durante il metabolismo gastrointestinale, una certa quota di carragenina venga degradata in componenti di peso molecolare più piccolo, determinando l’attivazione di citochine proinfiammatorie 23, 16.
Diabete
Uno studio sugli animali ha dimostrato che l’esposizione alla carragenina ha aumentato i livelli glicemici a digiuno e l’intolleranza al glucosio, specie se associata a una dieta ricca di grassi 11.
Secondo un recente studio, una dieta di 12 settimane che limitava la carragenina ha avuto benefici nella riduzione dei livelli di emoglobina glicata e dell’insulino-resistenza in individui con prediabete 25.
Cosa fare
L’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) ha recentemente concluso che “non vi è alcuna evidenza di effetti nocivi per l’uomo in seguito a esposizione alla carragenina per usi alimentari, anche in caso di esposizione ai suoi prodotti di degradazione” 24.
Secondo una recente revisione, fino a quando non saranno disponibili dati più ampi sulla sicurezza e sugli effetti della carragenina, è consigliabile una riduzione dell’esposizione umana a questo additivo limitando gli alimenti ultra-processati 19.