INDICE ARTICOLO
Che Cos’è
Il mannosio è uno zucchero naturalmente presente nel nostro corpo.
È noto al grande pubblico per il suo utilizzo come integratore per il benessere delle vie urinarie.
In particolare, il mannosio viene sfruttato per prevenire e combattere le infezioni del tratto urinario, come la cistite.
L’organismo umano può produrre mannosio a partire dal fruttosio o assumerlo attraverso la dieta.
A differenza di altri zuccheri, all’interno del corpo il mannosio viene raramente usato come fonte di energia.
La sua importanza biologica deriva soprattutto dalla capacità di legarsi ad alcune proteine, creando i cosiddetti "glico-coniugati". In questo modo, il mannosio "attiva" determinate proteine consentendogli di svolgere ruoli importanti in molti tessuti e organi 1, 2.
A Cosa Serve
Funzioni Biologiche
Il mannosio svolge un ruolo importante nel metabolismo umano, in particolare nella glicosilazione di alcune proteine 3.
Negli ultimi anni, il mannosio si è dimostrato potenzialmente efficace anche nel promuovere la tolleranza immunitaria e nel sopprimere le malattie infiammatorie legate all’autoimmunità e all’allergia.
Inoltre, è stato riscontrato che il mannosio è efficace nel combattere i tumori sopprimendo la glicolisi e potenziando gli agenti chemioterapici.
Uso come Farmaco e Integratore
Il mannosio assunto con la dieta non viene immagazzinato nel fegato o in altri organi, e viene escreto immodificato nelle urine circa 60 minuti dopo l’ingestione.
Grazie alle sue proprietà antiadesive, il mannosio escreto nelle urine può aiutare a prevenire e combattere le infezioni urinarie (cistite, uretrite ecc.) e i sintomi associati:
- bruciori e dolori quando si fa pipì;
- frequente stimolo a urinare;
- senso di incompleto svuotamento della vescica;
- urine scure e maleodoranti;
- a volte febbre (sintomo che suggerisce una possibile estensione del quadro infettivo; consultare il medico).
Negli ultimi anni, il mannosio ha dimostrato di avere molti benefici e ulteriori ruoli fisiologici, come la soppressione dell’infiammazione e della crescita dei tumori e delle metastasi tumorali 4, 5.
Oltre a sopprimere il diabete di tipo 1, l’asma e l’infiammazione mediata dai macrofagi 6, 7, uno studio più recente ha dimostrato che il mannosio può combattere l’encefalomielite autoimmune sperimentale. In questo modo potrebbe rappresentare una potenziale terapia adiuvante per la sclerosi multipla 8.
Aldilà dell’ormai acclarato beneficio nel trattamento e nella prevenzione delle infezioni urinarie, tutte le altre potenziali applicazioni terapeutiche del mannosio dovranno essere confermate da futuri studi clinici.
Mannosio negli Alimenti
Alcuni frutti sono ricchi di D-mannosio, come 2:
Sebbene i mirtilli contengano D-mannosio, la ricerca suggerisce che la loro capacità di alleviare i sintomi delle infezioni delle vie urinarie dipende da al contenuto di proantocianidine 9.
Mannosio e Cistite
Le infezioni del tratto urinario (IVU o UTI) sono disturbi molto comuni.
Si stima che il 50% di tutte le donne soffra di IVU almeno una volta nella vita, mentre il 20-40% di loro lamenta episodi infettivi ricorrenti 10.
Il mannosio ha dimostrato di essere efficace nel trattamento delle infezioni batteriche del tratto urinario bloccando l’adesione dei batteri alle cellule delle vie urinarie 11, 12, 13, 14.
Secondo le revisioni degli studi clinici, il mannosio è un’alternativa promettente agli antibiotici nel trattamento delle infezioni urinarie acute non complicate nelle donne 15.
Come Funziona
La maggior parte delle infezioni delle vie urinarie è dovuta a ceppi di Escherichia coli uropatogeni.
Questi batteri sono in grado di aderire alle cellule dell’urotelio (lo strato interno delle vie urinarie), per poi colonizzarle e formare biofilm quiescenti 16.
Questa capacità di adesione è fondamentale per la colonizzazione batterica delle vie urinarie, nonché un passaggio cruciale nell’insorgenza dell’infezione.
Di conseguenza, le strategie che ostacolano l’adesione batterica possono prevenire e curare le infezioni del tratto urinario 17, 16.
Il mannosio si comporta proprio come una sostanza antiadesiva.
Diversi studi hanno dimostrato che, nelle urine, il mannosio si lega ai siti di adesione del batterio Escherichia coli. Questo meccanismo si basa sulla somiglianza strutturale tra il D-mannosio e i recettori esposti dall’epitelio delle vie urinarie a cui si lega il batterio.
Di conseguenza, il D-mannosio previene l’adesione batterica alla parete vescicale 10.
I batteri, quindi, non vengono uccisi dal mannosio, ma lavati via ed espulsi con le urine 13, 18.
Studi ed Efficacia
Diversi studi, revisioni e meta-analisi hanno dimostrato che l’uso di mannosio riduce il rischio di infezioni urinarie acute e ricorrenti 19, 11.
Secondo una recente revisione di 13 studi, il D-mannosio sembra protettivo per le infezioni delle vie urinarie ricorrenti (rispetto al placebo) con un’efficacia forse simile a quella degli antibiotici 11.
In uno studio su 60 donne con infezioni urinarie acute o ricorrenti, il mannosio è risultato più efficace di altri due antibiotici (trimetoprim e sulfametossazolo). Nello studio, è stato impiegato a una dose più alta per 2 settimane (3 g/giorno) e mantenuto a una dose più bassa per 6 mesi (1 g/giorno) 20.
In un altro studio clinico su oltre 300 donne con infezioni delle vie urinarie ricorrenti, il D-mannosio (2 g/die) per 6 mesi è stato efficace quanto l’antibiotico nitrofurantoina nel ridurre le recidive delle UTI 14.
Il D-mannosio (3 g/die per 4 mesi) ha anche ridotto la recidiva delle UTI in uno studio clinico su 22 persone con sclerosi multipla 21.
Altri Benefici
Infiammazione
Recentemente, numerosi studi hanno evidenziato la capacità del mannosio di sopprimere l’infiammazione e l’autoimmunità 22, 11, 6, 23, 7.
In particolare, studi preliminari suggeriscono che il mannosio potrebbe sopprimere numerose malattie infiammatorie, tra cui il diabete di tipo 6, l’asma 6, la colite 7, l’obesità 23, l’artrosi 24, la malattia cronica del trapianto contro l’ospite e il lupus 22.
Il trattamento con mannosio può sopprimere l’infiammazione inducendo le cellule T regolatorie, sopprimendo le cellule T effettrici e i macrofagi infiammatori, e aumentando il microbioma intestinale antinfiammatorio 25.
Secondo un team di ricercatori cinesi, il D-mannosio è una sostanza unica che promuove la salute. In particolare, in base al loro studio sui topi, può essere un integratore alimentare sicuro per bilanciare il sistema immunitario, e curare e prevenire malattie autoimmuni e allergie 25.
Disturbi congeniti della glicosilazione
I disordini congeniti della glicosilazione sono causati da difetti genetici negli enzimi che legano gli zuccheri (come il mannosio) alle proteine.
Le proteine difettose per la carenza di questi enzimi possono causare gravi danni agli organi 26.
Il disturbo congenito della glicosilazione di tipo Ib è un raro difetto dell’enzima che produce il mannosio dal fruttosio. Può interessare più organi come il fegato e il cervello, e causare malnutrizione, vomito e altri sintomi gravi 27.
Poiché la funzione chiave del mannosio è quella di glicosilare alcune proteine 28, 3, agli individui con disturbi congeniti della glicosilazione di tipo Ib dev’essere somministrato un supplemento di mannosio per sostenerne la sopravvivenza 29, 27.
Compensando la mancanza della normale produzione di mannosio, l’assunzione dell’integratore aiuta questi pazienti a risolvere i principali sintomi della malattia 30, 31, 32, 33, 34, 35.
Tuttavia, il mannosio non protegge dai danni al fegato, e il 33% delle persone trattate sviluppa gravi cicatrici epatiche nonostante l’assunzione di D-mannosio 36, 37.
Prebiotico
Il mannosio può essere annoverato tra i prebiotici, che sono zuccheri in grado di stimolare la crescita di batteri intestinali benefici.
Ad esempio, ha ripristinato un microbioma sano nei topi con scarsa flora intestinale e ha ridotto la loro infiammazione enterica 38.
In un altro studio su topi obesi alimentati con una dieta ricca di grassi, il D-mannosio ha favorito la crescita dei microbi intestinali che promuovono la perdita di peso (Bacteroidetes) 23.
Dosi e Modo d’uso
Le dosi di mannosio raccomandate per prevenire le infezioni del tratto urinario sono 14, 21, 39, 40:
- 2 g una volta al giorno,
- oppure 0,5-1,5 g due volte al giorno.
Le dosi di mannosio raccomandate per curare le infezioni del tratto urinario sono 17, 41:
- 1,5 g due volte al giorno per 3 giorni, seguiti da 1,5 g una volta al giorno per 10 giorni.
La dose di mannosio indicata per i pazienti con disturbo congenito della glicosilazione di tipo Ib è di 0,1-0,2 g/kg fino a 4-6 volte/die. Il monitoraggio dei livelli di D-mannosio nel sangue aiuterà a definire le dosi adeguate per questi pazienti 30, 27.
Associazioni
Secondo una meta-analisi di 7 studi clinici relativi al trattamento delle infezioni urinarie, il D-mannosio è stato somministrato da solo in due studi, mentre negli altri è stato associato ad altri integratori, come gli estratti di mirtillo rosso, Morinda citrifolia o melograno, frutto-oligosaccaridi, lattobacilli e N-acetilcisteina 42.
Tutti gli studi hanno riportato che i sintomi delle infezioni urinarie sono diminuiti dopo il trattamento con mannosio (da solo o con le suddette associazioni) 42.
In un altro studio, un integratore a base di D-mannosio ha migliorato la risoluzione dei sintomi nelle donne con un’infezione del tratto urinario non complicata 59.
Ad esempio, al giorno 6, il 34% delle partecipanti ha avuto una completa risoluzione dei sintomi, rispetto allo 0% nel gruppo placebo. Inoltre, al giorno 6 solo il 14% delle donne trattate presentava una coltura delle urine positiva, rispetto all’86% nel gruppo placebo.
L’integratore conteneva 2.000 mg di D-mannosio, 1.500 mg di prebiotici, 140 mg di arabinogalattano, 100 mg di estratto di radice di Astragalus membranaceus e 50 mg di estratto di dente di leone.
Controindicazioni
Nessuno studio clinico ha valutato la sicurezza del mannosio durante la gravidanza e l’allattamento.
Tuttavia, negli studi animali alte dosi di mannosio hanno causato una crescita ridotta, cecità, malformazioni d’organo e un aumento dei tassi di mortalità negli embrioni di topo e ratto 2, 43, 44, 45, 46, 47.
Pertanto, salvo diversa indicazione medica, l’assunzione di mannosio è controindicata in gravidanza.
Il D-mannosio stimola il rilascio di insulina. Inoltre, forma complessi proteina-zucchero (AGEs) che possono causare complicazioni nei diabetici, come danni agli occhi, ai reni, al cervello e al cuore.
Pertanto, i diabetici dovrebbero consultare il proprio medico prima di assumere integratori di mannosio 48, 49, 2, 50.
Il D-mannosio viene eliminato attraverso le urine e livelli elevati nel sangue sono collegati a un aumentato rischio di problemi renali, il che ha sollevato alcune preoccupazioni sull’uso a lungo termine.
Anche se non sono stati segnalati casi di danno renale con le dosi tipiche, si consiglia cautela nei pazienti con malattie nefrologiche 51, 52, 53.
L’antibiotico per le infezioni fungine pradimicina A si lega al D-mannosio. Poiché in questo modo gli integratori di D-mannosio possono ridurne gli effetti, i pazienti che assumono questo farmaco dovrebbero consultare il proprio medico 54.
Effetti Collaterali
Il D-mannosio è generalmente ben tollerato, con pochi eventi avversi e una compliance elevata 11.
In uno studio, la diarrea è stata segnalata in circa l’8% dei pazienti che hanno assunto 2 g al giorno di mannosio per almeno 6 mesi, per curare e prevenire le infezioni urinarie 19.
Le dosi utilizzate per il disturbo congenito della glicosilazione di tipo Ib sono molto più elevate e sono stati segnalati i seguenti effetti avversi:
- Feci gonfie e molli 33, 55;
- Diarrea e mal di stomaco 56;
- Convulsioni e riduzione della coscienza 579;
- Vertigini 55;
- Mancanza di appetito, disagio e stanchezza 58.
Tuttavia, qusti effetti sono stati osservati solo nelle persone che hanno superato la dose massima raccomandata di 1,2 g/kg/giorno.