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Che Cos’è
L’acido miristico è un acido grasso saturo, con catena lineare costituita da 14 atomi di carbonio.
Prende il nome dalla nomenclatura botanica della noce moscata (Myristica fragrans), da cui fu isolato per la prima volta nel 1841 da Lyon Playfair.
Noce moscata a parte, l’acido miristico è comunemente presente nella dieta, seppur in quantità inferiori rispetto ad altri grassi saturi (come l’acido palmitico):
Si trova soprattutto negli oli e nei grassi tropicali (olio di cocco, olio di palma, olio di palmisti), nei prodotti che li contengono e nel burro.
L’acido miristico si trova anche nello spermaceti ed è un componente del sebo umano, dove rappresenta il 14% degli acidi grassi liberi 1.
Mentre l’acido palmitico rappresenta il 20-30% degli acidi grassi totali nel corpo umano, l’acido miristico rappresenta solo l’1% di tutti gli acidi grassi endogeni 2.
Sebbene l’acido miristico si trovi a livelli così bassi nel corpo umano, ha guadagnato attenzione a causa della sua associazione con un aumentato rischio di disturbi metabolici legati all’obesità e alle malattie cardiovascolari.
Acido Miristico e Salute
L’acido miristico è noto per essere uno degli acidi grassi con il più marcato effetto ipercolesterolemizzante.
La sua assunzione provoca un aumento significativo del colesterolo totale e del colesterolo LDL (cattivo), anche rispetto all’acido palmitico o ai carboidrati. Tuttavia, non sembra influenzare i livelli di colesterolo HDL (buono) 3, 4.
I suoi effetti ipercolesterolemizzanti sono dunque più forti di quelli dell’acido palmitico. Tuttavia, similmente al palmitico, sembra aumentare i livelli delle lipoproteine LDL di grandi dimensioni, che molti scienziati (ma non tutti) considerano meno preoccupanti rispetto a quelle più piccole 5.
In generale, studi osservazionali hanno dimostrato che il contenuto di acido miristico nei trigliceridi sierici risulta più elevato negli individui obesi metabolicamente non sani (rispetto ai soggetti magri e agli obesi metabolicamente sani) 6.
Inoltre, maggiori livelli sierici di acido miristico erano associati all’obesità e all’elevata pressione arteriosa sistolica associata all’obesità 7, 8.
L’acido miristico è stato associato anche a un aumento dei livelli di insulina a digiuno e postprandiale, e a un’aumentata resistenza all’insulina 9. Ad esempio, in uno studio sui topi, l’aggiunta di acido miristico a una dieta ricca di grassi (3% delle kCal totali) ha aggravato la resistenza all’insulina, l’obesità e l’infiammazione adiposa 2.
L’acido miristico è anche coinvolto nella miristoilazione delle proteine, una modificazione post-traduzionale, che altera varie vie di segnalazione, alterando così le funzioni cellulari 10, 11.
In un’analisi caso-controllata, il rischio di carcinoma della prostata di alto grado è stato aumentato dall’assunzione di acido miristico 12.
Un maggiore apporto di acido miristico è stato anche collegato al fegato grasso (steatosi epatica e steatoepatite non alcolica) 13, 14, 15.
Cosa fare?
In generale, la ricerca è abbastanza chiara sull’opportunità di limitare l’acido miristico e l’acido palmitico nella dieta per una salute ottimale.
Anche se numerose recenti revisioni hanno ridimensionato fortemente la pericolosità dei grassi saturi, dare la preferenza alle fonti di grassi mono- e poli-insaturi sembra comunque favorevole per una buona salute 6, 7, 8. Queste fonti includono gli oli vegetali, come l’olio di oliva e in generale gli oli di semi non tropicali.
Segnaliamo anche come la dieta e l’esercizio fisico abbiano dimostrato di ridurre i livelli plasmatici di acido miristico nei soggetti con sindrome metabolica 16, 17.
Uso nei Cosmetici
L’acido miristico (INCI Myristic Acid, sin. acido tetradecanoico) si presenta come un solido bianco cristallino insolubile in acqua e solubile nei solventi organici. Viene generalmente ottenuto trattando i trigliceridi con acqua ad alta temperatura e pressione.
L’acido miristico ha proprietà emollienti e lipogelificanti.
Agisce come emolliente nei prodotti per la cura della persona, aiutando a trattenere l’acqua nella pelle con un effetto "idratante".
Nel sebo umano, l’acido miristico esibisce un importante effetto antimicrobico contro diversi batteri (sia Gram-positivi che Gram-negativi) e funghi 18.
Il Myristic Acid, come tutti gli acidi grassi solidi, viene utilizzato principalmente come fattore di consistenza nelle formulazioni cosmetiche, sia in emulsioni A/O che O/A, dove conferisce viscosità al prodotto senza appesantirlo e ne migliora la scorrevolezza e la stendibilità sulla pelle.
Viene anche utilizzato come ingrediente intermedio per l’ottenimento di numerose materie prime cosmetiche. Ad esempio il:
- Myristyl Myristate (Myristyl Myristate): viene utilizzato in ambito cosmetico per le proprietà emollienti, condizionanti, opacizzanti e viscosizzanti
- Isopropyl Myristate: emolliente leggero, dal tocco secco e facilmente assorbibile. Presenta un’ottima stendibilità, uno skin after feel vellutato e una buona capacità solvente per principi attivi lipofili e coloranti liposolubili.
Fa Male?
L’acido miristico non è sensibilizzante, né irritante ad alcuna concentrazione di impiego.
È stato tuttavia segnalato come comedogenico.
Uno studio ha comunque osservato che nell’acne i suoi livelli cutanei sembrano essere inferiori, probabilmente perché diluiti dall’iperseborrea; tale calo potrebbe favorire un microambiente cutaneo incline all’infezione da P. acnes (uno dei fattori implicati nell’acne) 19.
Nell’acne rosacea papulopustulare i livelli cutanei di acido miristico sembrano invece aumentare 20.