Umckaloabo | Pelargonium sidoides | Proprietà, Benefici, Rischi

Che Cos’è

Il geranio africano (Pelargonium sidoides) è una pianta medicinale utile per trattare la bronchite acuta.

Originaria del Sud Africa e del Lesotho, è conosciuta anche con i nomi commerciali dei suoi estratti, tra cui kaloban (marchio francese), umckaloabo (marchio tedesco) e zucol (marchio statunitense).

A differenza della maggior parte dei rimedi erboristici e più in generale degli integratori alimentari, esistono prove consistenti circa i benefici per la salute del geranio africano, di cui si sfruttano le radici a scopo medicinale.

In particolare, è stata dimostrata la sua elevata efficacia nel trattamento della bronchite acuta, con il 40-60% dei pazienti che risolve completamente i sintomi entro una settimana dall’inizio dell’integrazione.

OItre a ciò, la Pelargonium sidoides può agire come potenziatore del sistema immunitario e alleviare i sintomi del comune raffreddore e dell’herpes.

A Cosa Serve

I dati provenienti da studi clinici e revisioni scientifiche supportano l’uso di umckaloabo in presenza di:

• infezioni acute del tratto respiratorio,
• bronchite,
• raffreddore,
• tosse,
• broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO),
• faringite,
• rinosinusite.

Riguardo agli usi medici tradizionali della Pelargonium sidoides da parte delle tribù sudafricane, si segnalano gli impieghi per curare dissenteria, diarrea, disturbi epatici, ferite, raffreddori, stanchezza, febbri, debolezza generalizzata e infezioni del corpo e delle vie respiratorie, compresa la tubercolosi ³².

Proprio per la sua efficacia contro la tubercolosi, il geranio africano fu portato in Europa alla fine del XIX secolo. 

Come Funziona

La radice di Pelargonium sidoides ha proprietà antinfettive.

In genere, a scopo medicinale, si utilizza l’estratto idroalcolico della radice (tra cui il noto EPs 7630), al cui interno sono contenuti i seguenti principi attivi: antociani, cumarine, derivati dell’acido gallico, flavonoidi, tannini, fenoli e derivati dell’acido idrossicinnamico ³².

Tra i meccanismi d’azione ipotizzati (perlopiù sulla base di studi in vitro) sembra ^{1, 2 , 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 32}:

• impedire ai batteri di aderire alle cellule degli epiteli, questo porta alla protezione dalla colonizzazione batterica e dalle infezioni nel tratto respiratorio superiore;
• esercitare una debole azione antibatterica, antiparassitaria e antivirale;
• favorire l’espettorazione aumentando la frequenza del battito ciliare;
• stimolare l’azione del sistema immunitario, compreso il miglioramento della sintesi dell’interferone-beta e lo stimolo sull’attivazione e mobilitazione di macrofagi e cellule killer naturali.

Proprietà e Benefici

Infezioni delle vie respiratorie

Le infezioni del tratto respiratorio superiore (URTI) sono patologie di natura infettiva delle vie aeree superiori. Comprendono, in particolare, raffreddore, mal di gola, tonsillite, faringite, laringite, sinusite e otite media.

In uno studio su 164 pazienti pediatrici con URTI, gli estratti di radice di Pelargonium sidoides, assunti per 7 giorni, hanno prodotto una significativa riduzione dei sintomi rispetto al placebo ¹¹.

Raffreddore e Influenza

La Pelargonium sidoides può aiutare a ridurre i sintomi del raffreddore o dell’influenza, in particolare i sintomi respiratori (tra cui tosse e starnuti) ¹².

A differenza di altri rimedi (come sambuco nero e vitamina C), non sarebbe utile tanto in fase preventiva, quanto piuttosto come rimedio sintomatico una volta che il disturbo si è manifestato.

Uno studio RCT è stato condotto su adulti che presentavano sintomi del raffreddore per 24-48 ore, ai quali è stata somministrata la dose standard di EPs 7630 (30 gocce tre volte al giorno) per un massimo di 10 giorni.

Rispetto al gruppo di controllo (placebo), è stato osservato che il tasso di soggetti clinicamente guariti dopo 10 giorni era più del doppio (78,8% vs. 31,4%), mentre dopo 5 giorni è stata osservata una riduzione dell’82% dei sintomi complessivi, contro il 45% osservato nel gruppo placebo ¹³.

Anche i sintomi individuali, tra cui dolore agli arti, debolezza, esaurimento e affaticamento, così come la durata dell’inabilità al lavoro, la durata della limitazione dell’attività e il benessere generale, sono migliorati significativamente nel gruppo di intervento rispetto ai controlli ¹³.

Una meta-analisi di 8 studi RCT (746 soggetti), finanziati dal produttore e di qualità da bassa a molto bassa, ha trovato prove molto deboli a supporto dell’efficacia dell’estratto alcolico di P. sidoides (EP 7630) nel sollievo dei sintomi della rinosinusite acuta e del comune raffreddore negli adulti ¹⁴.

Bronchite

Numerosi studi clinici su adulti e bambini con bronchite (perlopiù acuta) hanno dimostrato che l’integrazione di geranio africano (in particolare dell’estratto EPs 7630) produce un miglioramento dei sintomi complessivi, delle comorbidità (es. tosse, febbre, affaticamento, espettorato e ronchi) e della qualità della vita ^{15, 16, 17, 18, 19}.

Una meta-analisi del 2008 di 4 studi clinici randomizzati, su un totale di 1.647 pazienti, supporta l’efficacia della Pelargonium sidoides nel ridurre i sintomi della bronchite ⁴.

I risultati documentano l’efficacia dell’estratto EPs 7630 rispetto al placebo nel ridurre la gravità dei sintomi, migliorare la qualità della vita e abbreviare la durata del congedo per malattia di quasi 2 giorni. La terapia è stata ben tollerata, senza reazioni avverse gravi durante gli studi esaminati.

Confrontando l’efficacia di EPs 7630 con altre terapie convenzionali, questa meta-analisi ha rilevato che 30 gocce di EPs 7630 tre volte al giorno per 7 giorni non sono significativamente migliori di 200 mg di N-acetilcisteina due volte al giorno per il trattamento dei sintomi della bronchite acuta nei bambini (anche se i sintomi si sono risolti più rapidamente con EPs 7630).

Osservando il corso del trattamento, sembra che i benefici possano manifestarsi entro due ¹⁶ o tre ²⁰ giorni dall’inizio dell’integrazione, ma sono maggiori al settimo giorno (rispetto al terzo giorno) ²⁰ e dopo due settimane rispetto a una ¹⁷. Ciò suggerisce benefici dipendenti dal tempo di assunzione fino a due settimane, durante le quali i sintomi vengono per lo più aboliti.

Nel 2007, una meta-analisi Cochrane, di 8 studi RCT (746 soggetti), pur confermando i benefici di umckaloabo (EPs 7630) per alleviare i sintomi della bronchite acuta negli adulti e nei bambini, ha sottolineato la qualità da bassa a molto bassa degli studi e il finanziamento degli stessi da parte del produttore dell’estratto ¹⁴.

Tosse

Una meta-analisi di 11 studi RCT su un totale di 2.195 partecipanti, ha concluso che ³²:

• nei bambini/adolescenti con bronchite acuta, il 79,6% dei partecipanti trattati con l’estratto di Pelargonium sidoides EPs 7630 (contro il 41% di quelli trattati con placebo) hanno mostrato una riduzione dell’intensità della tosse di almeno il 50% dei valori basali al giorno 7. Inoltre, il 18% dei pazienti trattati ha presentato una remissione completa della tosse (contro il 5,5% nel gruppo placebo).
• Negli adulti con bronchite acuta, l’88,7% dei partecipanti trattati con l’estratto di Pelargonium sidoides EPs 7630 (contro il 47,6% nel gruppo placebo) hanno mostrato una risposta ≥50% per l’intensità della tosse.
  Inoltre, il 26% dei pazienti trattati ha presentato una remissione completa della tosse entro il 7° giorno (contro il 6,3% nel gruppo placebo).

Nello studio su pazienti con raffreddore, il 56,8% dei partecipanti trattati con EPs 7630 e il 38,8% di quelli trattati con placebo hanno mostrato una riduzione dell’intensità della tosse ≥50% al giorno 5.

Inoltre, il 26,1% dei pazienti trattati ha presentato una remissione completa della tosse, contro il 18,4% nel gruppo placebo.

BPCO

In uno studio RCT su 200 adulti con malattia polmonare ostruttiva cronica (BPCO), 30 gocce di EPs 7630, assunte 3 volte al giorno per 24 settimane (in aggiunta a un trattamento di base standardizzato), hanno migliorato in maniera significativa la respirazione e la qualità della vita, ridotto le riacutizzazioni e diminuito il ricorso al trattamento antibiotico ²².

In particolare, l’estratto ha ridotto il numero e la gravità delle riacutizzazioni e del ricorso agli antibiotici durante le riacutizzazioni rispetto al placebo (37,8% vs 73,3%, rispettivamente).

Nel gruppo di trattamento si sono verificati più eventi avversi (ad esempio gastrointestinali), la maggior parte dei quali erano lievi e nessuno grave.

I risultati secondari riferiti dai pazienti riflettevano prevalentemente un miglioramento significativo della qualità della vita, della salute respiratoria e della soddisfazione per il trattamento entro la settimana 24. Inoltre, i punteggi sulla gravità dei sintomi erano significativamente migliori rispetto al placebo ²³.

Mal di gola

In 2 studi clinici multicentrici, prospettici e randomizzati, l’estratto EPs 7630 si è rivelato più efficace del placebo nel trattamento iniziale di bambini (da 6 a 10 anni di età) affetti da tonsillo-faringite acuta non streptococcica.

I pazienti trattati con EPs 7630 mostravano una ridotta gravità dei sintomi e una durata della malattia ridotta di almeno 2 giorni. Inoltre, risultavano maggiormente protetti dalle complicanze.

Il regime di trattamento adottato nello studio consisteva nell’assunzione di 20 gocce 3 volte al giorno (3 ml al giorno), 30 minuti prima o dopo i pasti per un periodo massimo di 6 giorni ²⁴.

Sostegno immunitario negli atleti

Nei maratoneti, un mese di integrazione con 30 gocce tre volte al giorno di un estratto etanolico all’11% simile a EPs 7630 ha permesso di contrastare il calo del titolo anticorpale e l’aumento di alcuni indici infiammatori tipicamente associati a periodi di intenso allenamento ed evidenti nel gruppo placebo ²⁵.

Dosi e Modo d’uso

La maggior parte degli studi su Pelargonium sidoides ha impiegato l’estratto brevettato EPs 7630. Come spiegato, si tratta di un estratto etanolico di radice concentrato 8-10 volte (estratto 1:8-10) ^{15, 20}.

EPs 7630 è presente in vari integratori e preparati medicinali, tra cui la produzione brevettata nota come Umckaloabo^{® 20, 22}.

La dose di assunzione standard per la formula liqudia è di 30 gocce 3 volte al giorno. In base alle circostanze, il dosaggio può variare nell’intervallo da 10 a 60 gocce, 3 volte al giorno per un periodo di tempo da 6 giorni a 24 settimane.

In alternativa alla formulazione liquida, esiste un estratto etanolico incapsulato con la stessa concentrazione (estratto 1:8-10). In questo caso, 20-30 mg assunti tre volte al giorno (equivalenti a circa 160-300 mg di radice per capsula) sembrano essere efficaci ²¹.

Per quanto riguarda i dosaggi standard nei pazienti pediatrici, sono generalmente utilizzate:

• 10 gocce (1,5 ml) o 10 mg di EPs7630 tre volte al giorno prima dei pasti per i bambini sotto i 6 anni di età;
• 20 gocce (3,0 ml) o 20 mg di EPs7630 tre volte al giorno prima dei pasti per i bambini tra i 6 e i 12 anni;
• 30 gocce (4,5 ml) o 30 mg di EPs7630 tre volte al giorno prima dei pasti per i bambini e ragazzi di età superiore ai 12 anni.

Sebbene la stragrande maggioranza degli studi abbia utilizzato specificamente l’EPs 7630, in alternativa è possibile utilizzare qualsiasi estrazione idroalcolica (acqua ed etanolo) con analoga titolazione.

Controindicazioni

A scopo cautelativo, considerata l’assenza di dati riguardanti la sicurezza e l’efficacia in gravidanza e allattamento, se ne sconsiglia l’assunzione a gestanti e nutrici ²⁶.

Effetti Collaterali

L’integrazione dell’estratto standardizzato EPs 7630 sembra essere molto ben tollerata per periodi fino a un mese.

Anche l’integrazione del doppio della dose standard per una sola settimana è risultata molto ben tollerata.

Si ritiene che dosi più elevate e tempi di integrazione più lunghi siano ugualmente ben tollerati, ma non sono stati sufficientemente studiati.

Tra i possibili effetti collaterali emersi nel corso dei vari studi si segnalano ^{26, 27, 17, 25, 28, 29}:

• reazioni allergiche;
• disturbi gastrointestinali (p. es., dolore gastrico, bruciore di stomaco, nausea, diarrea);
• lieve epistassi (sangue dal naso).
  

Sono stati segnalati sporadici episodi di epatotossicità associata all’integrazione di Pelargonium sidoides in Germania, dov’è prescritto come farmaco, anche se sembra che nella maggior parte dei casi manchi un nesso di causalità ^{30, 31}.