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Magazine X115 X115 Tannini | Proprietà e Alimenti | Effetti sulla Salute

Tannini | Proprietà e Alimenti | Effetti sulla Salute

  • 11 minuti

Cosa Sono

I tannini sono un ampio gruppo di composti vegetali che possiedono, quale principale prerogativa chimica, la capacità di precipitare le proteine.

I tannini appartengono alla grande famiglia dei polifenoli e sono responsabili del sapore astringente della frutta acerba e dell’effetto allappante del vino rosso.

Le classi principali di questi composti bioattivi includono i tannini idrolizzabili, i tannini condensati e i florotannini delle alghe marine 1.

Dal punto di vista nutrizionale, i tannini sono stati tradizionalmente classificati come degli antinutrienti. Pertanto, gli alimenti ricchi di tannini sono considerati di basso valore nutritivo, sia per l’uomo che per gli animali 2.

Tuttavia, al tempo stesso, i tannini hanno molti effetti farmacologici benefici, grazie alle proprietà antinfiammatorie, antiossidanti, antidiabetiche, antitumorali e cardioprotettive 1.

Nell’immagine sottostante possiamo osservare la struttura chimica dell’acido tannico, forma con la quale viene commercializzato il tannino. L’immagine aiuta a comprendere come i tannini siano delle molecole polifenoliche; contengono infatti un elevato numero di gruppi fenolici 3.

Acido tannico

Le molecole di tannini sono quindi generalmente più grandi di quelle che si trovano in altri tipi di polifenoli e possiedono una capacità unica di combinarsi facilmente con altre molecole, come proteine e minerali 3.

Alimenti Ricchi di Tannini

I tannini si trovano naturalmente in una varietà di piante commestibili e non commestibili, tra cui corteccie d’albero, foglie, spezie, noci, semi, frutti, cereali integrali e legumi.

Alcune delle fonti alimentari di tannini più ricche e più comuni includono tè, caffè, vino e cioccolato, cachi, mango, melograni e mirtilli rossi.

I sapori astringenti e amari che sono caratteristici di questi cibi e bevande sono legati anche all’abbondante apporto di tannini 3, 4.

Ad ogni modo, le concentrazioni di questi polifenoli nel cibo dipendono da vari fattori, come la varietà, la lavorazione industriale e il tempo di infusione per quanto riguarda i tè.

Nei legumi, ad esempio, si è visto che l’ammollo preventivo aiuta a ridurre vari antinutrienti, inclusi i tannini. Anche la cottura riduce in maniera assai rilevante il contenuto di tannini dei legumi 5.

Mediamente, è stata stimata un’assunzione giornaliera con la dieta umana di 0,1-0,5 grammi di tannini al giorno 6. Altre fonti segnalano che l’ingestione di tannini nelle regioni indiane varia da 1,5 a 2,5 g/giorno 7, mentre si attesterebbe intorno a 1 g/giorno negli Stati Uniti 8.

A Cosa Servono

Le piante producono tannini come difesa naturale contro i parassiti.

In effetti, le piante che contengono circa il 5% o più di tannino per peso secco sono quelle che vengono scartate dagli animali erbivori.

I tannini contribuiscono infatti al colore e al sapore degli alimenti vegetali 6, 9. In particolare, contribuiscono agli attributi gustativi come l’astringenza e il gusto amaro 10.

Tradizionalmente, i tannini sono stati sfruttati per la concia delle pelli.

Esempi di applicazioni attuali o potenziali includono il loro utilizzo nella produzione di primer anticorrosivi 11, come alternative “verdi” ai composti fenolici sintetici per la produzione di adesivi per legno e pannelli di particelle 12 e in materiali polimerici funzionali 13.

In campo salutistico, gli studi hanno evidenziato come i tannini possano essere potenzialmente efficaci nel trattamento di varie malattie 14.

Proprietà

I tannini sono sostanze vegetali dotate di proprietà 15:

  • astringenti,
  • antinfiammatorie,
  • antidiarroiche,
  • antibatteriche,
  • emostatiche,
  • antimicrobiche,
  • antiparassitarie,
  • antiossidanti,
  • antinfiammatorie,
  • antitumorali,
  • anticonvulsivanti,
  • antinutrizionali.

Come funzionano

Alcune delle suddette proprietà dei tannini derivano in parte dalla capacità di legarsi tenacemente alle proteine presenti nelle cellule epiteliali con cui vengono a contatto, facendole precipitare e coagulare.

Nel vino, i tannini provocano la precipitazione delle proteine della saliva, dando una sensazione di asciugamento delle mucose molto simile a quella provocata da un frutto acerbo come la banana o il caco. Questa sensazione di astringenza è chiamata effetto allappante.

Se consideriamo invece le cellule della mucosa intestinale, il legame con i tannini riduce la permeabilità e la capacità secretiva della mucosa; i villi, di conseguenza, risultano impermeabilizzati, anche nei confronti di sostanze irritanti e microorganismi. Da qui, l’azione benefica dei tannini contro la diarrea.

Sempre a livello intestinale, l’idrolisi dei tannini mediata dal microbiota produce metaboliti altamente bioaccessibili, che sono stati ampiamente studiati e sembrano responsabili di molti dei loro effetti sulla salute 1.

Importanza della flora intestinale

I tannini – che di per sé sono scarsamente biodisponibili a causa dell’alto peso molecolare e della tendenza a complessarsi con fibre e minerali – vengono metabolizzati dalla flora microbica intestinale, che li trasforma in metaboliti benefici per la salute.

Tuttavia, non tutti i batteri intestinali sono in grado di operare questa conversione.

Pertanto, poiché la composizione della flora microbica intestinale differisce tra i vari individui, esistono differenze individuali nella capacità di metabolizzazione dei tannini.

Nello specifico, sappiamo che nei vari individui esistono capacità diverse di metabolizzare gli ellagitannini da parte del microbiota intestinale. Questo consente di classificare gli individui in diversi "metabotipi delle urolitine":

  • il metabotipo A produce solo urolitina-A;
  • il metabotipo B produce urolitina-B e isourolitina-A oltre all’urolitina-A;
  • infine, il metabotipo 0 non produce urolitine.

Uno studio ha scoperto che un estratto di melograno ricco di ellagitannini ha migliorato alcuni marker di rischio cardiovascolare (come colesterolo totale, colesterolo LDL, apolipoproteina B e colesterolo LDL ossidato) soltanto negli individui con metabotipo B dell’urolitina 16.

Benefici per la Salute

Numerosi benefici per la salute sono stati associati a una dieta ricca di tannini antiossidanti, in particolare la prevenzione del cancro, delle malattie cardiovascolari, delle allergie, del morbo di Alzheimer e del morbo di Parkinson 17.

Contro la Diarrea

Gli estratti erboristici ricchi di tannini sono stati tradizionalmente sfruttati in caso di diarrea.

In effetti, i tannini:

  • riducono la secrezione della mucosa intestinale;
  • ostacolano il passaggio dei patogeni per riduzione della permeabilità intestinale;
  • neutralizzano le proteine flogistiche;
  • ottundono le terminazioni sensoriali nervose.

Benefici per Pelle e Mucose

Le droghe ricche di tannini apportano benefici nel trattamento delle infiammazioni di pelle e mucose, grazie all’azione astringente e antinfiammatoria.

Vengono ad esempio sfruttate in fitoterapia per il trattamento locale di dermatiti e flogosi della pelle e delle mucose, per il trattamento delle emorroidi, per le stomatiti aftose (come collutorio), per favorire la cicatrizzazione di piccole ferite emorragiche e nei casi di acne e seborrea.

Tannini Antiossidanti

La famiglia dei tannini comprende molecole bioattive con interessanti proprietà farmacologiche, come ellagitannini, proantocianidine (tannini condensati), acido gallico e gallotannini.

Catechine

Per quanto riguarda i tannini del tè, uno dei più importanti e studiati è l’epigallocatechina gallato (EGCG).

L’EGCG appartiene a un gruppo di composti noti come catechine ed è considerata uno dei più importanti responsabili dei numerosi benefici per la salute associati al tè verde.

Studi su animali e in provetta suggeriscono che l’EGCG può svolgere un ruolo nel ridurre l’infiammazione e nel proteggere da danni cellulari e alcune malattie croniche, come le malattie cardiache e il cancro 18, 19.

Il tè offre anche un’abbondante scorta di due gruppi di tannini chiamati teaflavine e tearubigine. Le prime ricerche indicano che questi attivi funzionano come potenti antiossidanti e possono offrire protezione contro i danni cellulari causati dai radicali liberi 20.

Ellagitannini

Un’altra famiglia di antiossidanti molto studiata è quella degli ellagitannini, che abbondano ad esempio nel melograno e nel tè.

Come altri tipi di polifenoli alimentari, questi tannini mostrano forti effetti antiossidanti e antinfiammatori. Inoltre, secondo studi in provetta, possono svolgere un ruolo nel ridurre la crescita e la diffusione delle cellule cancerose 21.

Gli ellagitannini possono anche promuovere la crescita e l’attività dei batteri intestinali benefici (azione prebiotica) 22.

Proantocianidine

Le proantocianidine sono tannini che abbondano ad esempio nell’estratto di semi d’uva, nelle mele e nella corteccia di pino marittimo 23, 24.

Negli ultimi anni è stata prestata notevole attenzione alle proantocianidine e ai loro monomeri per i potenziali effetti benefici sulla salute umana, comprese le proprietà immunomodulatorie, antinfiammatorie, antitumorali, antiossidanti, cardioprotettive e antitrombotiche 25, 26

Studi Clinici e Benefici

Infezioni Urinarie

Gli estratti di mirtillo rosso americano, contenenti un livello standardizzato di 36 mg di proantocianidine, hanno prodotto un effetto antiaderente sul batterio Escherichia coli, notoriamente responsabile di infezioni urinarie 27.

Uno studio RCT ha osservato gli effetti della polvere di frutti di mirtillo rosso americano, assunta alla dose di 500 mg al giorno (0,56% di proantocianidine) per 6 mesi. I risultati hanno evidenziato la capacità di ridurre significativamente il numero di infezioni del tratto urinario inferiore rispetto al gruppo di controllo (rispettivamente 10,8% vs 25,8%) 28.

Colesterolo e Salute Cardiovascolare

Uno studio RCT ha indagato gli effetti ipocolesterolemizzanti della fibra ricca di tannini del frutto del cachi. Il trattamento ha prodotto una significativa diminuzione dei livelli di colesterolo plasmatico totale e LDL, senza variazioni del colesterolo plasmatico "buono" HDL 29.

In uno studio crossover in doppio cieco, controllato con placebo, è stato valutato l’effetto di due estratti d’uva (vino rosso d’uva e sola uva) sulla pressione sanguigna e sulla funzione vascolare in soggetti lievemente ipertesi. I risultati hanno mostrato che solo l’estratto di vino d’uva, ricco di catechine e proantocianidine, era efficace nel ridurre la pressione arteriosa sistolica e diastolica nelle 24 ore 30.

Sono state anche pubblicate numerose revisioni e revisioni sistematiche sugli studi in vitro e sugli animali disponibili, che chiariscono il ruolo degli estratti vegetali ricchi di proantocianidine nel trattamento del diabete, delle complicanze del diabete e di altri disturbi metabolici come l’obesità 33, 34, 35, 36.

Altri Benefici

Uno studio RCT condotto su donne affette da sintomi della menopausa, integrate con proantocianidine di semi d’uva, ha mostrato un miglioramento dei sintomi fisici e psicologici 31.

In uno studio su volontari sani che hanno consumato 1000 mg· di estratto di melograno al giorno per 4 settimane sono stati osservati cambiamenti favorevoli nel microbiota intestinale (Li et al., 32.

Le proantocianidine sono state anche testate con relativo successo per il loro potenziale di attenuare gli effetti avversi della radioterapia del cancro 37.

Rischi per la Salute

Sebbene i tannini forniscano numerosi benefici per la salute, un consumo eccessivo può portare a effetti negativi.

I possibili effetti collaterali dei tannini dipendono dalla loro capacità di legarsi facilmente con altri composti, sia nocivi che benefici.

I tannini possono ad esempio ridurre l’assorbimento intestinale di minerali utili, come il ferro, lo zinco e il magnesio.

Mentre è improbabile che questo effetto causi danni significativi alle persone sane e ben nutrite, provoca invece problemi ai soggetti che soffrono di carenze minerali o malnutrizione 38.

Persone con sistemi digestivi sensibili possono inoltre sperimentare nausea dopo aver consumato alimenti ricchi di tannini, specialmente a stomaco vuoto.

Gli effetti antinutrizionali dei tannini sono legati a:

  • inibizione degli enzimi digestivi;
  • formazione di complessi relativamente meno digeribili con proteine alimentari;
  • tasso di crescita depresso;
  • inibizione della flora microbica.

Potrebbero esserci anche effetti tossici diretti, dovuti al legame dei tannini al tubo digerente.

In ogni caso, almeno sul piano teorico, il rischio legato all’ingestione alimentare di queste sostanze è molto basso, a causa della scarsa biodisponibilità.

Inoltre, risultati incoraggianti provengono da alcuni studi epidemiologici che riportano come un apporto alimentare di tannini superiore a 1 grammo al giorno (indice di una dieta ricca di vegetali) sia associato a una ridotta insorgenza di molte malattie croniche 26, 39.

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