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Cos’è
La definizione di fototipo è in continua evoluzione.
Sviluppato nel 1975, il sistema dei fototipi di Fitzpatrick classifica il tipo di pelle in base alla quantità di melanina e alla reazione all’esposizione solare (in particolare in base alla capacità di scottarsi e abbronzarsi).
Inizialmente, teneva conto del tipo di reazione e sensibilità cutanea all’esposizione solare; successivamente, il concetto è stato arricchito da alcune caratteristiche fenotipiche, come il colore dei capelli, la presenza/assenza di efelidi, il colore degli occhi e il tipo, la durata e la zona dell’eritema.
In base a queste caratteristiche, vengono classicamente identificati 6 fototipi.
Fototipo | Reazione cutanea all’esposizione solare | Colore della pelle | Colore dei capelli | Colore degli occhi |
I | Si scotta sempre, non si abbronza mai | Pallida, molto chiara | Biondi | Azzurri |
II | Solitamente si scotta, a volte si abbronza | Chiara, con lentiggini | Biondi, Rossi | Verdi |
III | Può scottarsi, solitamente si abbronza | Marrone chiara | Biondo Scuro, Castani | Nocciola, Marroni |
IV | Raramente si scotta, si abbronza sempre | Marrone olivastra | Castani, Castano scuro, Neri | Marrone scuro |
V | Si scotta molto raramente, si abbronza sempre | Marrone | Castano scuro, Neri | Marrone scuro |
VI | Non si scotta mai | Nera | Neri | Marrone scuro |
A Cosa Serve
Conoscere il proprio fototipo può aiutare a prevedere il rischio complessivo di danni del sole, aiutando a scegliere una protezione solare adeguata.
Il sistema del fototipo cutaneo di Fitzpatrick è ampiamente utilizzato per classificare la fotosensibilità cutanea e stimare il rischio di cancro della pelle.
Sebbene a livello generale vi sia una correlazione tra la pigmentazione cutanea, il fototipo e la relativa suscettibilità alle scottature solari, sono comunque possibili differenze a livello individuale.
Ciò significa che, a parità di colore della pelle, due individui diversi possono avere una diversa resistenza alle scottature solari 1, 2, 3, 4.
Per gli individui con pelle scura esiste anche un rovescio della medaglia; infatti, nonostante, siano maggiormente protetti dalle scottature solari, presentano un rischio maggiore (rispetto ai fototipi chiari) di sviluppare ipopigmentazione o iperpigmentazione post-infiammatoria in seguito a determinati trattamenti estetici, come quelli con luce laser, peeling chimici e dermoabrasione.
Melanina e Abbronzatura
La nostra pelle possiede alcuni sistemi di difesa contro i danni delle radiazioni solari, tra i quali l’abbronzatura.
In effetti, l’abbronzatura rappresenta una risposta difensiva della pelle ai raggi UV, mediata dall’aumentata sintesi e ridistribuzione della melanina.
Per melanina si intende un insieme di pigmenti di differente colore, dal giallo al nero, che oltre a influenzare il colore della cute, assorbono l’energia emessa dalle radiazioni ultraviolette impedendo alla stessa di raggiungere e danneggiare le strutture più profonde.
I melanociti sono le cellule deputate alla sintesi della melanina.
Sono particolarmente rappresentati a livello cutaneo, in particolare a livello dello strato basale dell’epidermide, dove si organizzano in unità epidermico-melaniche, in grado di produrre melanina per tutta la vita.
Il tipo di melanociti, l’organizzazione istologica degli stessi, il tipo di melanina prodotta, piuttosto che il grado di dispersione della stessa, influenzano sia il colore della pelle che il fototipo.
Fototipo 1
Il fototipo 1 è il più esposto ai danni indotti dalle radiazioni UV.
È caratterizzato da pelle molto chiara, presenza di lentiggini, pelle particolarmente sensibile e reattiva, occhi chiari, capelli fulvi, difficoltà all’abbronzatura ed elevato rischio di scottature ed eritemi solari.
Individui con Fototipo 1 dovrebbero evitare l’esposizione non protetta alla luce solare oltre i 5-10 minuti e dovrebbero contestualmente proteggere occhi, pelle e mucose con filtri solari a massimo fattore di protezione (SPF 50+).
Oltre a proteggere viso, mani e piedi con una crema solare a massima protezione, è necessario coprire con abiti leggeri parti molto sensibili come la schiena, le cosce, le spalle e bagnarle spesso per permettere la dispersione di calore
Il Fototipo 1 si scotta sempre e non si abbronza mai. Elevata possibilità di sviluppo di tumori cutanei come i carcinomi baso e squamocellulari, alto rischio per il melanoma.
Approfondimento: Cos’è l’SPF?
L’SPF indica l’estensione dei tempi di esposizione al sole dell’area adeguatamente trattata senza sviluppare un eritema (arrossamento da scottatura).
Ad esempio, l’applicazione adeguata di una crema solare con un SPF di 30 aumenta di 30 volte la durata di esposizione al sole della pelle trattata prima che sviluppi un eritema.
È stato stimato che negli individui di pelle scura, la maggiore quantità di melanina offra un effetto protettivo paragonabile a una crema solare con SPF 13 1.
Questo significa, indicativamente, che un individuo con pelle nera può sopportare una quantità di raggi UVB 13 volte superiore a quella che causerebbe scottature in un individuo con pelle molto chiara.
La precisazione UVB è importante, poiché l’SPF esprime il grado di protezione contro questo specifico tipo di raggi solari.
Fototipo 2
ll Fototipo 2 si presenta con pelle chiara, talvolta lentiggini, occhi chiari, capelli chiari o castano chiari.
La sua abbronzatura sarà particolarmente lenta, mentre decisamente più frequenti saranno le scottature.
Non dovrebbe esporsi alla luce solare, se non adeguatamente protetto, per oltre 10-20 minuti, e dovrebbe utilizzare creme solari con fattore di protezione superiore a 25. Anche gli occhi e il capo dovrebbero essere adeguatamente protetti.
Le persone con fototipo 2 dovrebbero esporsi al sole soltanto di prima mattina o tardo pomeriggio, mentre nelle ore più calde devono comportarsi come le persone appartenenti al fototipo 1, utilizzando una crema solare ad alta protezione.
Il fototipo II si scotta spesso e si abbronza poco. Elevata possibilità di sviluppare tumori cutanei fotoindotti e melanoma.
Fototipo 3
Il Fototipo 3 presenta una pelle mediamente chiara, ma comunque più scura rispetto ai primi due Fototipi.
I capelli sono generalmente di colore castano, mentre gli occhi possono essere sia chiari che scuri. Tende ad abbronzarsi facilmente e lentamente, mentre le scottature solari sono occasionali.
Può resistere dai 20 ai 30 minuti alla luce solare senza protezione, e dovrebbe applicare creme protettive con filtro solare con fattore di protezione di almeno 15.
Anche in questo caso sarebbe opportuno proteggere gli occhi con occhiali da sole.
Il fototipo III talvolta si scotta e si abbronza gradualmente. Moderato rischio di sviluppare tumori cutanei o melanoma.
Fototipo 4
Il Fototipo 4 si presenta con pelle piuttosto scura e poco reattiva.
Gli occhi sono scuri e i capelli castano scuro o neri.
Tende ad abbronzarsi facilmente e ad assumere una tonalità di abbronzatura particolarmente scura, mentre fortunatamente le scottature solari sono abbastanza rare.
Può persistere alla luce solare per oltre 30 minuti senza protezione e senza accusare problemi; tuttavia dovrebbe proteggere la cute con filtri solari con almeno fattore di protezione 15.
Il fototipo IV talvolta si scotta poco e si abbronza facilmente. Il rischio di sviluppare melanomi o epiteliomi è limitato.
Fototipo 5
Il Fototipo 5 si presenza con pelle scura e poco reattiva. Gli occhi sono sicuramente scuri e i capelli neri.
Tende ad abbronzarsi molto facilmente e rapidamente, raggiungendo tonalità di abbronzatura particolarmente scure.
Le scottature solari sono rare, tanto da poter resistere indenne alla luce solare fino a circa 60 minuti, in assenza di adeguata protezione.
Anche in questo caso tuttavia sarebbe consigliato proteggere la cute con filtri solari con fattore di protezione di almeno 15.
Il fototipo V raramente si scotta e si abbronza molto facilmente. Il rischio di sviluppare melanomi o epiteliomi è modesto, malgrado il melanoma lentigginoso acrale sia frequente tra persone con cute scura
Fototipo 6
Il Fototipo 6 presenta pelle nera e poco reattiva.
Gli occhi e i capelli sono neri e le scottature solari rarissime.
In caso di esposizione prolungata alla luce solare, e in ogni caso per prevenire l’azione invecchiante cronica degli UV, dovrebbe comunque proteggere la sua cute con prodotti solari con fattore di protezione 15.
Il fototipo VI non si scotta mai ed è molto pigmentato
Perché è importante conoscere il proprio fototipo
Conoscere il proprio fototipo è di fondamentale importanza per preservare un corretto stato di salute cutanea ed organica.
Sinteticamente, il fototipo permette di stimare:
- la durata e l’orario di esposizione alla luce solare;
- il rischio di invecchiamento cutaneo fotoindotto;
- il rischio di sviluppare scottature ed eritemi solari;
- la scelta dell’opportuno fattore di protezione – SPF;
- il rischio di sviluppare conseguenze dermatologiche più gravi come la cheratosi attinica;
- il rischio di sviluppare patologie maligne della cute.
Pertanto, prima di esporsi al sole sarebbe opportuno caratterizzare il proprio fototipo e scegliere una protezione solare adeguata.
La tabella sottostante è puramente indicativa e ha lo scopo di fornire indicazioni di massima sui diversi fattori di protezione consigliati in base al proprio fototipo.
Fototipo | Livello di Protezione richiesto | Indice di Protezione | ||
UVB | UVA | |||
SPF | PPD | IPD | ||
1 | Massimo | > 40 | > 15 | > 50 |
2 | Alto | > 20 | > 8 | > 25 |
3 | Medio | > 15 | > 5 | > 12 |
4 | Medio/Basso | >10 | > 5 | > 12 |
5 | Basso | > 5 | > 5 | > 12 |