Il rame è un oligoelemento essenziale per la normale attività cellulare.
Agisce infatti come cofattore per numerosi enzimi, coinvolti in svariate funzioni corporee.
Funzioni del Rame
Il rame è attivo:
nella produzione di energia, agendo come cofattore di enzimi, come la citocromo c ossidasi, normalmente coinvolti nella produzione di energia chimica sottoforma di ATP;
nel metabolismo del ferro, agendo come coenzima delle ferrossidasi, enzimi coinvolti nelle reazioni di ossidazione del ferro ferroso a ferro ferrico, importante per le sue molteplici proprietà biologiche;
nella sintesi di neurotrasmettitori come la norepinefrina (noradrenalina);
nella formazione e nel mantenimento della guaina mielinica;
nella formazione del tessuto connettivo, partecipando all’attività dell’enzima lisil-ossidasi, fondamentale nella sintesi del collagene e nella strutturazione del connettivo vascolare e cardiaco;
nella sintesi di melanina, partecipando all’attività del cuproenzima tirosinasi, necessario per la formazione del pigmento melanina (che svolge un ruolo nella pigmentazione di capelli, pelle e occhi).
Alimenti Ricchi di Rame
Fabbisogno
La quantità di rame di cui l’organismo ha bisogno dipendono dall’età.
Gli apporti medi giornalieri raccomandati sono elencati nella seguente tabella.
Fase di vita
Apporto quotidiano raccomandato
Nascita a 6 mesi
200 mcg
Neonati 7-12 mesi
200 mcg
Bambini 1-3 anni
340 mcg
Bambini 4-8 anni
440 mcg
Bambini 9-13 anni
700 mcg
Ragazzi 14-18 anni
890 mcg
Adulti dai 19 anni in su
900 mcg
Ragazze e donne incinte
1.000 mcg
Ragazze e donne che allattano al seno
1.300 mcg
Quali alimenti forniscono rame?
Molti alimenti contengono rame. E’ possibile ottenere le quantità consigliate mangiando una varietà di alimenti, tra cui:
Fegato (in particolare vitello, agnello, manzo)
Crostacei e molluschi (ostriche, calamari, aragoste, granchi)
Frutta e verdura (verdure a foglia scura, patate, funghi, avocado, frutta secca)
Considerando la presenza abbastanza ubiquitaria del rame nei vari alimenti – con maggiore concentrazione nelle frattaglie, nei crostacei, nelle noci, nei semi e negli alimenti integrali – è fortunatamente facile soddisfare il fabbisogno giornaliero di questo oligoelemento.
Pertanto, le carenze dietetiche di rame sono rare. Vengono segnalate solo in alcune categorie di pazienti a rischio, come:
bambini malnutriti,
bambini con diarrea prolungata,
pazienti affetti da sindrome da malassorbimento,
pazienti affetti da celiachia non trattata,
pazienti affetti da fibrosi cistica,
pazienti con malattia di Menkes, una rara malattia genetica
persone che assumono alte dosi di integratori di zinco, che possono interferire con la capacità di assorbire il rame.
La corretta assunzione di rame si è rivelata fondamentale nel controllare l’evoluzione dell’osteoporosi e nel mantenere la corretta struttura della matrice.
Ad esempio, in 73 donne in menopausa, l’integrazione di 3 mg di rame al giorno per due anni ha rallentato la perdita di densità minerale ossea che generalmente accompagna la menopausa 1.
L’attività coenzimatica del rame nei confronti di enzimi come la lisil-ossidasi, garantisce una corretta sintesi e ramificazione del connettivo, ottimizzando la formazione di cross-linking tra fibre collagene, e strutturando così la matrice.
Il rame aumenta la produzione di collagene (che fornisce resistenza e struttura) ed elastina (che fornisce elasticità e resistenza alla pelle) 2, 3.
Il complesso pattern di reazioni biologiche nelle quali è coinvolto, ha consentito al rame e ad altri elementi associati, come lo zinco, di trovare impiego nel controllo dell’invecchiamento e delle sue conseguenze.
Più precisamente, il rame sarebbe in grado, con meccanismi non ancora del tutto chiari, di controllare l’attività delle cellule deputate alla prima risposta nei confronti di potenziali agenti patogeni, garantendo un potenziamento dell’attività fagocitaria di neutrofili e monociti e fornendo una protezione efficace nei confronti di agenti lesivi di varia natura.
Le calze impregnate di rame, a causa delle proprietà antimicrobiche e antimicotiche del rame, sono state efficaci contro le infezioni del piede d’atleta (tinea pedis) in uno studio condotto su 56 pazienti 24. Inoltre, possono essere usate per prevenire infezioni della pelle, tagli e ferite che spesso portano a ulcere difficili da trattare nei pazienti diabetici 4.
La complessa attività biologica del rame si concretizzerebbe quindi nel:
mantenimento della struttura ossea;
sostegno della struttura del derma, con ottimizzazione delle caratteristiche nutrizionali, strutturali ed estetiche della cute (azione antirughe);
sostegno alla funzionalità vascolare, con mantenimento del normale trofismo dei tessuti.
Le suddette caratteristiche hanno facilitato nel tempo anche la comparsa di prodotti a base di rame efficaci per via topica, nella protezione della cute dal danno delle radiazioni ultraviolette o nel rallentamento della comparsa delle rughe e dei segni cutanei dell’invecchiamento.
Secondo due studi su 118 volontari, dormire su federe contenenti ossido di rame può ridurre le rughe sottili e causare un miglioramento generale dell’aspetto della pelle 5, 6.
A completare l’azione antiaging del Rame, concorrono le attività:
neuroprotettiva, come osservato in diversi studi nei quali carenze di questo minerale si sono associate a condizioni demielinizzanti, a un incremento dell’incidenza di sintomi neurologici e cognitivi nonché a vere e proprie patologie ad andamento cronico-degenerativo come l’Alzheimer ed il Parkinson
antiossidante, particolarmente utile nella protezione del rischio cardiovascolare.
Numerosi integratori di rame sono disponibili sotto forma di chelati di ossido, cloruro, gluconato, solfato e aminoacidi7.
Sebbene il rame sia essenziale per la salute, l’integrazione non è necessaria per la maggior parte degli individui sani 8.
Gli integratori di rame sono indicati per la prevenzione e il trattamento della carenza di rame e dell’anemia da carenza di rame 9.
Controindicazioni ed Effetti Collaterali
L’intossicazione acuta da questo minerale può determinare dolore addominale, nausea, vomito e diarrea, e nei gasi più gravi danni epatici, renali e neurologici.
La tossicità da rame è fortunatamente molto rara nella popolazione generale.
Tale intossicazione potrebbe rappresentare una minaccia più concreta in pazienti con alterato metabolismo epatico, alterata funzionalità renale o affetti da altre patologie, piuttosto che in terapia con determinati farmaci.
Per questo motivo, si raccomanda di consultare il medico, prima di usare questo minerale in presenza di contestuali patologie o di terapie farmacologiche in atto.
La seguente tabella riporta gli apporti massimi quotidiani di rame che verosimilmente non causano problemi nella popolazione sana (UL).
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