Per ottimizzare il rapporto rischio/beneficio, l’esposizione al sole dovrebbe essere "non scottante" 48, 15, 14 e rispettare le regole che illustreremo nel prosieguo dell’articolo.
Di Quanto Sole Abbiamo Bisogno
I bianchi con pelle chiara (fototipo II) che vivono a 40°di latitudine (più o meno all’altezza della Basilicata) possono ottenere il fabbisogno annuale di vitamina D trascorrendo 49:
circa 15 minuti al sole tra le 11:00 e le 15:00
con viso, braccia e gambe esposti (metà del tempo se in costume da bagno)
2 o 3 volte a settimana
nei mesi da maggio a ottobre.
Le persone che vivono a latitudini superiori (più a nord) necessitano di tempi di esposizione superiori.
Secondo uno studio, a 42 gradi di latitudine nord (più o meno all’altezza di Roma), 15 minuti di esposizione solare giornaliera su mani, braccia e viso intorno a mezzogiorno forniscano mediamente – durante la primavera, l’estate e l’autunno – 1.000 UI di vitamina D al giorno a una persona dalla pelle chiara 50.
Negli Stati Uniti e in Canada, a partire dal 2016 la quantità di vitamina D raccomandata è:
600 UI/giorno per soggetti di età compresa tra 1 e 70 anni (anche durante la gravidanza e l’allattamento)
800 IU/giorno per soggetti di età superiore a 70 anni.
Più in generale, la quantità di sole ottimale dipende da 15:
Tipo di pelle
Stato di salute
Latitudine
Ora del giorno
I raggi del sole sono "più forti" anche ad altitudini più elevate; pertanto, anche in montagna, anche d’inverno, è opportuno adottare specifiche precauzioni.
Importanza del Fototipo
Le persone con pelle scura richiedono più tempo al sole per produrre i loro fabbisogni di vitamina D, ma hanno anche minori rischi di cancro della pelle non melanoma.
Al contrario, le persone con pelli di tipo I, che non sono in grado di abbronzarsi, richiedono meno tempo al sole ma hanno rischi più elevati di carcinoma cutaneo non melanoma.
Ad esempio, in mezz’ora di esposizione al sole estivo in costume da bagno 15:
una persona dalla pelle pallida può produrre 50.000 UI (1,25 mg) di vitamina D
una persona abbronzata può produrre 20.000-30.000 UI di vitamina D
una persona di pelle scura può produrre 8.000-10.000 UI.
Esporre una maggiore area di pelle aumenta chiaramente la quantità di vitamina D sintetizzata.
Rischio di Scottature
La seguente tabella riporta i fattori che possono favorire o prevenire le scottature.
È possibile esporsi al sole senza protezione solare fino a 20 minuti ogni giorno 15. Tuttavia, come spiegato il tempo si riduce nei soggetti con pelle chiara e man mano che ci si avvicina all’equatore
Utilizzare soltanto una protezione UVB
Utilizzare una protezione solare completa, sia UVB che UVA
Usare una quantità insufficiente di protezione solare
È stato stimato che occorrono circa 6-9 cucchiaini per il totale delle aree non coperte dal costume di un adulto di medie dimensioni.
Non dare alla protezione il tempo di agire
È consigliabile applicare il prodotto solare almeno mezz’ora prima di iniziare l’esposizione
Non rinnovare la protezione solare
Rinnovare la protezione solare ogni qualvolta compromessa da sudore e acqua, e in generale ogni 1-2 ore.
Come Scegliere la Protezione Solare
Generalmente, la scelta del fattore di protezione solare andrebbe definita in base:
Evidentemente si dovrà aggiungere alle suddette precauzioni anche l’eventuale presenza di ipersensibilità ai componenti del prodotto.
La tabella sottostante è puramente indicativa e ha lo scopo di fornire indicazioni di massima sui diversi fattori di protezione consigliati in base al tipo di pelle.
Gli elevati rischi legati a un’inadeguata esposizione al sole dovrebbero spingere tutti i soggetti potenzialmente esposti, sia professionalmente che non, ad adottare delle precauzioni utili a minimizzare questi rischi.
Prima dell’esposizione
Il mantenimento del corretto stato di salute della pelle passa per innumerevoli accorgimenti, alcuni dei quali quotidiani.
Dieta
Mantenere un adeguato apporto di acqua, assumere tutte le vitamine necessarie, aumentare il contenuto dietetico di antiossidanti, quindi di frutta e verdura, rappresentano i principali accorgimenti dietetici da utilizzare nel periodo precedente all’esposizione solare.
Nell’ambito di una dieta equilibrata, potrebbero rivelarsi particolarmente preziosi alimenti come:
tè verde: studi sugli animali hanno dimostrato che il tè verde può proteggere dall’invecchiamento cutaneo e dalle rughe causate dalla luce ultravioletta (UV) 51, 52, 53;
mirtilli: proteggono le cellule della pelle dalle radiazioni UV, riducendo la produzione di radicali liberi e prevenendo danni al DNA 54, 55, 56;
cioccolato fondente: il cacao ad alto contenuto di flavanoli ha ridotto la sensibilità della pelle al rossore indotto dai raggi UV in 2 studi clinici su 54 persone sane. Tuttavia, è stato inefficace in un altro studio su 33 persone 57, 58, 59;
pomodori e carote: sono ricchi di licopene, beta-carotene e altri carotenoidi, che aiutano a proteggere la pelle dai raggi UV esercitando effetti antiossidanti.
Cosmetici e Integratori
Per prevenire e proteggere la cute danneggiata dal sole, si può ricorrere all’applicazione di cosmetici e integratori specifici (vedi integratori solari), che possono essere formulati con:
beta-carotene: secondo una meta-analisi di 7 studi (135 soggetti), l’integrazione con beta-carotene protegge dalle scottature solari. Tuttavia, la protezione diventa effettiva solo dopo un minimo di 10 settimane di integrazione 60;
licopene: in uno studio di 12 settimane, l’assunzione giornaliera di 8-16 mg di licopene, da cibo o integratori, ha contribuito a ridurre l’intensità del rossore della pelle in seguito all’esposizione ai raggi UV del 40-50% 61;
vitamina C: questa vitamina viene considerata il più potente antiossidante presente sulla pelle 62. Applicata sulla pelle tramite sieri viso o creme, la vitamina C protegge la pelle dai danni provocati dai radicali liberi prodotti dal sole e dall’inquinamento, e agisce come schiarente cutaneo rendendo meno visibili le macchie scure sulla pelle;
vitamina E: similmente alla vitamina C, la vitamina E riduce i danni acuti e cronici provocati dall’esposizione ai raggi UV 63;
resveratrolo: a livello della pelle, la sua azione sembra essere utile per prevenire i danni cellulari indotti dai radicali liberi prodotti dal sole e dall’inquinamento 64;
collagene: l’integrazione di collagene (0,2 g/kg di peso corporeo al giorno) ha soppresso i danni cutanei da fotoinvecchiamento indotti dai raggi UVB 65.
Oltre ai principali accorgimenti dietetici, è opportuno seguire alcune norme igieniche importanti.
Sarebbe ad esempio opportuno evitare l’eccessiva detersione della pelle con prodotti aggressivi, in modo da preservare l’integrità del film lipidico che offre una prima barriera fisica ai raggi UV.
Anche gli scrub e i peeling aggressivi sono sconsigliati nei 7-10 giorni che precedono l’esposizione solare.
Contestualmente, andrebbero evitati tutti i comportamenti a rischio, come il tabagismo, che potrebbe ridurre le capacità antiossidanti dell’organismo, e l’applicazione di profumi o altri prodotti cosmetici fotosensibilizzanti.
Per lo stesso motivo, sarebbe opportuno consultare il medico qualora fosse in corso una terapia farmacologica.
Durante l’esposizione
Al fine di minimizzare i rischi legati all’inadeguata esposizione al sole, è opportuno:
d’estate, evitare di esporsi al sole tra le 11 e le 16;
proteggere la cute con un filtro solare con fattore di protezione adeguato al proprio fototipo e alla regione geografica in cui ci si trova;
applicare la protezione solare in quantità adeguata nelle aree del corpo (circa 6-9 cucchiaini per il totale delle aree non coperte dal costume di un adulto di medie dimensioni);
riapplicare la protezione solare almeno ogni due ore e sempre dopo una doccia o un bagno in mare (anche se è resistente all’acqua);
mantenersi idratati durante l’esposizione;
proteggere le labbra e le mucose;
proteggere gli occhi con occhiali da sole.
Precauzioni da seguire dopo l’esposizione
La cute esposta al sole o ai raggi UV risulta nella maggior parte dei casi sensibilizzata.
Per questo motivo, terminata l’esposizione sarebbe opportuno reidratare la cute, detergerla in maniera delicata, evitare l’uso di cosmetici aggressivi e profumi a diretto contatto con la cute, e rifornire contestualmente l’organismo di nuovi antiossidanti.
The sun–our friend or foe? Osmola-Mankowska A, Silny W, Danczak-Pazdrowska A, Olek-Hrab K, Mankowski B, Osmola K, Hojan-Jezierska D, Kubisz L. Ann Agric Environ Med. 2012;19(4):805-
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