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Magazine X115 X115 Cuoio Capelluto | Perché è Importante | Come Prendersene Cura

Cuoio Capelluto | Perché è Importante | Come Prendersene Cura

  • 7 minuti

Cos’è

Il cuoio capelluto è la regione cutanea che riveste la scatola cranica, estendendosi dalla fronte alla nuca nell’area normalmente ricoperta dai capelli.

Rispetto alla pelle del viso e del collo, il cuoio capelluto è molto elastico e resistente, presenta un pH più acido (compreso tra 4,2 e 5,6) e ospita un numero elevatissimo di follicoli piliferi.

Negli adulti senza problemi di alopecia, il cuoio capelluto misura tra 600 e 700 cm2 e ospita grossomodo tra 100.000 e 150.000 capelli.

Indicativamente, per ogni centimetro quadrato di cuoio capelluto si possono contare circa 80-130 capelli, 400-600 ghiandole sebacee e 100-200 ghiandole sudoripare.

In totale, il cuoio capelluto è spesso circa 5 mm e ha la funzione principale di proteggere il cranio da un’estrema perdita d’acqua, dai dannosi raggi UV e dai microrganismi.

Inoltre, grazie alla significativa vascolarizzazione e all’elevato numero di ghiandole sudoripare, contribuisce alla termoregolazione.

I capelli che vediamo e tocchiamo sono biologicamente “morti”. La porzione vitale che ne garantisce il processo di crescita è chiamata bulbo e si trova all’interno del cuoio capelluto.

A Cosa Serve

Il cuoio capelluto funge da barriera difensiva, proteggendo le sottostanti ossa del cranio da traumi fisici e potenziali patogeni che possono causare infezioni.

Oltre al suo ruolo difensivo, il cuoio capelluto è importante anche dal punto di vista estetico.

Dunque, il cuoio capelluto svolge 2 ruoli principali:

  • ospita i follicoli piliferi da cui i capelli nascono e crescono; a loro volta, i capelli sono importanti per il ruolo protettivo (ad es. dal freddo e dal calore) e per determinare l’aspetto e la segnalazione sessuale dell’individuo;
  • agisce come una vera e propria barriera difensiva, fungendo da:
    • barriera fisica: protegge efficacemente l’ambiente interno dalla disidratazione e dalle insidie ambientali, filtrando i raggi del sole;
    • protezione immunologica: oltre al contributo delle cellule immunitarie, il film idrolipidico ha un pH naturalmente acido, grazie al quale protegge dalle aggressioni dei microrganismi; determinante in tal senso è anche il ruolo della microflora cutanea residente;
    • isolante termico: il cuoio capelluto è coinvolto nel meccanismo di regolazione della temperatura corporea, grazie all’alta densità di cellule sudoripare e alla pronunciata circolazione sanguigna.
      All’occorrenza, trattiene o dissipa calore per mantenere una temperatura interna costante sia in ambienti caldi che in ambienti freddi.

Altre importanti funzioni sono svolte dalle ghiandole sebacee e sudoripare che, con sebo e sudore, assicurano protezione e lubrificazione sia del cuoio capelluto che dei capelli.

Il sebo limita la secchezza della pelle e dona ai capelli un aspetto morbido, setoso e lucente, rendendoli tuttavia unti e "appesantiti" quando diventa eccessivo. Se invece l’attività delle ghiandole sebacee è ridotta, i capelli risultano secchi.

Il sudore, dal canto suo, favorisce la distribuzione uniforme del sebo sul cuoio capelluto.

Com’è Fatto

Il cuoio capelluto può essere didatticamente suddiviso in 5 strati, che dall’esterno all’interno comprendono:

  1. la pelle,
  2. lo strato di tessuto connettivo,
  3. la galea aponeurotica,
  4. il tessuto connettivo areolare lasso,
  5. il pericranio.

La pelle del cuoio capelluto è costituita da:

  • uno strato protettivo superficiale (epidermide) formato da cellule morte ricche di cheratina (cheratinociti);
  • un sottostante strato nutritivo di sostegno (derma), formato da una fitta rete di fibre elastiche e collagene, con vasi sanguigni e linfatici, cellule immunitarie, fibre nervose e ghiandole.

Il derma del cuoio capelluto contiene numerosi vasi sanguigni dai quali il follicolo pilifero trae gli elementi necessari alla crescita del capello stesso. Dunque, il cuoio capelluto rappresenta il "terreno" nel quale i capelli affondano le proprie "radici" (ovvero i follicoli, che rappresentano la "parte viva" del capello).

Al di sotto del derma, il cuoio capelluto si continua con il tessuto connettivo sottocutaneo, costituito da adipe e tessuto connettivo, e contenente vasi sanguigni, muscoli lisci, fibre nervose e ghiandole.

Ancora più in profondità si trova un solido cappuccio tendineo a fibre parallele (galea aponeurotica), forte e immobile, che rappresenta una continuazione del muscolo occipitofrontale (che ci permette di aggrottare le sopracciglia).

La galea aponeurotica è saldamente attaccata al sovrastante strato di tessuto connettivo e serve a prevenire lo stiramento del cuoio capelluto.

Sotto di essa, troviamo il tessuto connettivo lasso, a sua volta importante per la mobilità del cuoio capelluto. Funge infatti da piano flessibile che separa i tre strati superiori dal pericranio.

Il pericranio rappresenta il quinto e ultimo strato del cuoio capelluto, e coincide con il il periostio delle ossa del cranio: fornisce nutrimento all’osso e aiuta nella sua riparazione.

Focus sul Follicolo Pilifero

I capelli esistono all’interno di due domini: quello che si trova sopra la superficie della pelle (extracorporeo) e quello incorporato nella pelle del cuoio capelluto (intracorporeo).

  • La porzione di capello che sporge dalla cute, visibile ed esterna al follicolo, è chiamata fusto (il suo spessore medio negli adulti è di 65-78 micron). Di fatto, si tratta di una parte inerte che esiste solo grazie all’attività biosintetica delle cellule situate nel sottostante follicolo.
  • La parte interna del capello è chiamata follicolo pilifero o pilo-sebaceo.

Incastonato nel derma, il follicolo può essere descritto come un sacco contenente la radice del capello.

Una sua porzione profonda, alloggiata alla base del follicolo stesso, è chiamata bulbo.

Il fondo del bulbo è scavato da una papilla follicolare ricca di terminazioni nervose e vasi sanguigni che forniscono al bulbo gli elementi essenziali per la sua attività. Questa regione riceve ormoni, ossigeno e nutrienti dal sangue, trasmette segnali ai cheratinociti e fornisce ai capelli nutrienti e ossigeno.

Una zona specializzata nella parte basale del bulbo, chiamata matrice, contiene due-tre file di cellule con elevata attività proliferativa.

Questa costante sintesi di nuove cellule e la loro successiva cheratinizzazione permettono al fusto del capello di crescere e allungarsi.

All’interno del bulbo si trova la radice del capello, avvolta dalla guaina epiteliale interna che viene poi circondata dalla guaina epiteliale esterna. Il tutto è avvolto da una sorta di membrana di tessuto connettivo, composta da fibre.

Il follicolo pilifero rappresenta una sorta di incubatore e alloggio per il capello. Al suo interno, il bulbo ha il compito di garantire la germinazione e la proliferazione del capello.

I follicoli dei capelli si formano durante la vita fetale. Alla nascita, il bambino possiede l’intera scorta di follicoli di cui è geneticamente dotato e da questo momento in poi non se ne formeranno altri.

Il follicolo pilifero è programmato per produrre 25 capelli, che corrispondono ai 25 cicli di capelli che un individuo ha nel corso della sua vita.

Cuoio capelluto

Come Mantenere un Cuoio Capelluto sano

Per garantire una crescita ottimale dei capelli, il cuoio capelluto deve fornire un’adeguata quantità di sangue, ossigeno e nutrienti al bulbo.

Gli appassionati di giardinaggio conoscono l’importanza dell’arieggiatura per mantenere il proprio prato in salute. Questa procedura si rende necessaria perché, con il tempo, erba secca e muschio si accumulano sul suolo, impedendo il corretto passaggio di acqua, luce e ossigeno, e rendendo il prato debole e non omogeneo.

Allo stesso modo, se il cuoio capelluto non viene adeguatamente curato, l’accumulo di cellule morte, sporco, microbi (come il fungo Malassezia) e sebo può bloccare i follicoli piliferi e creare micro-infiammazioni locali.

Il lavaggio dei capelli, ed eventualmente lo scrub periodico del cuoio capelluto, sono quindi importanti per mantenere la salute dei follicoli e dei capelli.

La tecnica corretta di lavaggio consiste nell’applicare lo shampoo direttamente sul cuoio capelluto e massaggiarlo energicamente con i polpastrelli.

La frequenza del lavaggio e la scelta dello shampoo andrebbero effettuate in base alla tipologia dei capelli; ad esempio, i capelli secchi e sfibrati richiedono lavaggi meno frequenti e l’uso di uno shampoo delicato.

Massaggiare il cuoio capelluto aiuta ad alleviare la tensione fisica ed è incredibilmente rilassante, ma è anche importante per i suoi molteplici benefici.

Uno studio del 2016 ha valutato l’effetto di un massaggio del cuoio capelluto di 4 minuti al giorno per 24 settimane su 9 uomini sani 7. Gli Autori hanno scoperto che il massaggio del cuoio capelluto ha aumentato lo spessore dei capelli e sovraregolato alcuni geni coinvolti nella loro crescita, sottoregolandone altri coinvolti nella caduta.

Un’altra ricerca su 327 intervistati che hanno praticato massaggi standardizzati del cuoio capelluto ha scoperto che il 68,9% dei soggetti ha riportato una stabilizzazione della caduta o un certo grado di ricrescita 8.

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