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Che cos’è
L’estratto di iperico (INCI Hypericum perforatum extract) si ottiene dalle sommità fiorite dell’Hypericum perforatum, pianta erbacea conosciuta anche come Erba di San Giovanni.
Si presenta sotto forma di polvere dal colore rosso-violaceo.
La sostanza principale, dal punto di vista dell’azione topica e cosmetica, è l’iperina (o ipericina), un flavonoide responsabile delle proprietà lenitive, antinfiammatorie, cicatrizzanti e riepitelizzanti.
L’elevata concentrazione in tannini, caratteristica degli estratti liofilizzati, mostra ottime proprietà astringenti, utili nel trattamento di pelli grasse e impure.
In alternativa agli estratti liofilizzati, è disponibile anche l’olio di iperico, che in realtà dovrebbe chiamarsi oleolito (poiché non si ottiene spremendo i semi come i comuni oli, bensì facendo macerare i fiori e le foglie di iperico in un olio vegetale, solitamente d’oliva).
Di colore rosso rubino, l’olio di iperico (Oleum Hyperici) presenta le stesse proprietà e gli stessi impieghi dermocosmetici dell’estratto.
In particolare, la sua reputazione come guaritore di ferite, contusioni e ulcere, è ben documentata nella letteratura riguardante le piante medicinali.
Ad esempio, la Farmacopea britannica ne suggerisce l’uso nella guarigione delle ferite e nel trattamento di tagli e altre lesioni della pelle e delle mucose 1, mentre la Commissione E tedesca ha approvato l’applicazione topica di Oleum Hyperici per il trattamento e la post-terapia delle lesioni acute e contuse 2.
Come si Prepara
L’Oleum Hyperici si prepara facendo macerare le sommità fiorite fresche della pianta in olio (ad es. di oliva, di germe di grano o di girasole).
Il preparato viene lasciato riposare in un contenitore trasparente (vetro o plastica) esponendolo alla luce solare per 15-40 o più giorni finché il macerato oleoso non assume un colore rosso intenso.
Uso nei Cosmetici
L’estratto di iperico viene utilizzato in preparazioni a uso dermo-cosmetico per il trattamento delle pelli arrossate, fragili e sensibili.
Il suo uso è comune anche nei prodotti dopo-sole, in quanto allevia arrossamenti ed eritemi.
Può essere utilizzato anche in preparazioni farmaceutiche destinate al trattamento delle ferite.
Impieghi simili sono ascritti all’olio di iperico.
Classico rimedio per la cute lesa e irritata, l’olio di iperico ha proprietà antinfiammatorie, antisettiche, emollienti e cicatrizzanti. Protegge quindi la lesione da sovraccrescite batteriche, la mantiene idratata e ne favorisce la guarigione.
Benefici e Proprietà
L’erba di San Giovanni (Hypericum perforatum) è utilizzata da secoli come rimedio topico per il trattamento di ferite superficiali, tagli, cicatrici, infiammazioni cutanee, emorroidi e ustioni 3, 4.
Ricerche recenti hanno dimostrato che l’olio di iperico riduce sia le dimensioni esterne della ferita che i tempi di guarigione 3.
La sua utilità nel ridurre l’infiammazione è ben nota e sembra correlata, almeno in parte, alla capacità di fungere da agente antibatterico. Ricerche recenti ne suggeriscono anche un’utilità contro i virus 4.
Alcuni ricercatori hanno scoperto che i fibroblasti embrionali di pollo esposti all’estratto di iperico hanno dimostrato una maggiore produzione di collagene, seguita dall’attivazione delle cellule fibroblastiche a forma poligonale responsabili della chiusura della ferita 5.
Un altro studio suggerisce che l’erba di San Giovanni può essere efficace nel trattamento di ferite, lividi, ustioni e piaghe 6.
Quando applicato sulla pelle, l’olio di iperico è considerato utile per trattare piaghe da decubito, ferite, lividi, ustioni ed emorroidi 6, 7. Queste indicazioni si basano soprattutto sull’utilizzo tradizionale consolidato e sull’esperienza empirica.
Cosa dicono gli studi
In un piccolo studio randomizzato in doppio cieco, creme contenenti il 15% di estratto di olio di iperico hanno dimostrato effetti antinfiammatori significativi nel contrastare la dermatite irritativa da contatto, precedentemente indotta dal tensioattivo sodio lauril solfato 8.
Uno studio sui ratti diabetici ha osservato che l’iperico per via orale ha effetti migliori sulla guarigione delle ferite problematiche rispetto all’olio di iperico per uso topico 9.
Tuttavia, l’uso orale – che esibisce tra l’altro anche potenti effetti antidepressivi – può causare alcuni effetti collaterali, sia pure di minore entità.
Ferite associate alla Gravidanza
Uno studio clinico randomizzato in doppio cieco su 144 donne che avevano recentemente partorito ha riferito che l’applicazione topica di un unguento a base di iperico può migliorare la guarigione delle ferite e minimizzare la formazione di cicatrici dopo il taglio cesareo 10.
Uno studio di 2 settimane su 140 donne ha osservato che un unguento preparato con estratti di achillea e iperico ha aiutato a curare i siti di episiotomia (incisioni chirurgiche dell’orifizio vulvare praticate all’occorrenza durante il parto) 11.
Un altro studio simile su 98 donne primipare ha dimostrato che l’uso di un unguento di iperico è una soluzione non invasiva, semplice ed efficace, per ridurre significativamente l’intensità del dolore nel sito di episiotomia 12.
Effetti Collaterali
Gli estratti di iperico non presentano particolari controindicazioni alle normali concentrazioni d’uso, se non quelle legate alle variazioni delle caratteristiche organolettiche del prodotto finito.
In merito all’azione fotosensibilizzante dell’ipericina, questa sembra di scarsa rilevanza clinica, anche perché l’olio di iperico non sembra contenerla in quantità significative 13.
Il rischio di fotosensibilizzazione potrebbe comunque diventare rilevante negli individui di carnagione chiara, nella pelle malata o dopo un’irradiazione solare estesa 3.