Passiflora | Proprietà | Benefici Pelle, Ansia, Menopausa

Che Cos’è

La passiflora (Passiflora incarnata L.) è una pianta perenne rampicante, originaria delle Americhe.

Nella medicina tradizionale, è stata usata per alleviare ansia, problemi di sonno, convulsioni, dolore e infiammazioni della pelle.

Gli studi clinici hanno confermato molti di questi benefici, soprattutto nei confronti dell’ansia e dei sintomi della menopausa.

Sulla base di questi studi, l’uso della passiflora è stato approvato dalla Commissione E tedesca per il trattamento del nervosismo e dell’insonnia.

Principi Attivi

I petali dei fiori, le foglie e gli steli della Passiflora incarnata possono essere utilizzati come base di partenza per la produzione di integratori e preparazioni erborsitiche.

L’estratto dei fiori di passiflora (INCI: Passiflora Incarnata Flower Extract), contiene principalmente flavonoidi del tipo c-glicosil flavonoidi.

Oltre ai flavonoidi, contiene alcaloidi come la passiflorina, acidi fenolici, cumarine, fitosteroli e altri composti come ginocardina e tracce di olio essenziale.

Gli estratti standardizzati di passiflora (P. incarnata) contengono solitamente il 3,5% o il 7% di flavonoidi totali, espressi come vitexina o isovitexina ¹.

Uso nei Cosmetici

I flavonoidi della passiflora possono combattere l’infiammazione e il danno da radicali liberi, prevenire le mutazioni cellulari e bloccare i segnali di dolore ^{3, 4, 5}.

In virtù della presenza di flavonoidi, gli estratti di Passiflora vengono impiegati in cosmesi per le loro proprietà:

• lenitive;
• disarrossanti;
• protettive del microcircolo.

Possiamo trovare questi estratti in prodotti contro la pelle infiammata e irritata, contro le scottature e per trattare le emorroidi ⁶.

Inoltre, il Passiflora Incarnata Flower Extract contribuisce alla protezione della pelle nei confronti delle radiazioni ultraviolette e di altri agenti nocivi.

Benefici per la Pelle

L’estratto di passiflora è particolarmente indicato per la formulazione di cosmetici destinati al trattamento di pelli sensibili, facilmente arrossabili e tendenti alla couperose.

L’uso topico del Passiflora Incarnata Flower Extract è considerato privo di effetti collaterali seri o provati. Sono comunque possibili rari casi di reazioni allergiche in individui sensibili.

Uso negli Integratori

Ansia

Diversi studi e alcune revisioni suggeriscono che la passiflora può aiutare ad alleviare ansia e insonnia ^{7, 8}.

Ad esempio, in una sperimentazione clinica su 36 pazienti con ansia generalizzata, l’estratto di passiflora (trattamento di 1 mese) è risultato efficace quanto l’oxazepam (un farmaco anti-ansia benzodiazepinico) ma con meno effetti collaterali ⁹.

In un altro studio su 30 pazienti, i ricercatori hanno aggiunto la passiflora (15 gocce tre volte al giorno) al trattamento standard con sertralina, un farmaco antidepressivo. I sintomi dei pazienti sono migliorati in misura superiore rispetto all’uso del farmaco + il placebo, senza effetti collaterali significativi ¹⁰.

Vari altri studi hanno indagato la capacità della passiflora di alleviare l’ansia durante le procedure preoperatorie. Dosi da 500 mg di un estratto standardizzato e da 750 mg di uno sciroppo di Passiflora incarnata hanno prodotto una riduzione dell’ansia, rispetto al placebo, senza causare sedazione ^{11, 12}.

In uno studio clinico più ampio (182 pazienti), una miscela di erbe che includeva anche la passiflora ha alleviato l’ansia nel 43% dei pazienti (rispetto al 25% del placebo) ¹³.

Inoltre, 12 settimane di trattamento con un estratto etanolico secco hanno migliorato la resilienza e la qualità della vita nei pazienti con “irrequietezza nervosa” ¹⁴.

Insonnia

Secondo una revisione di studi clinici, la passiflora può aiutare a combattere irrequietezza e insonnia. Tuttavia, la maggior parte degli studi che ne hanno dimostrato l’efficacia la utilizzava in associazione ad altre erbe calmanti (es. melissa, valeriana), che probabilmente hanno contribuito a determinare tali effetti ¹⁵.

Un piccolo studio pilota randomizzato, controllato con placebo, crossover, condotto su adulti con lievi fluttuazioni della qualità del sonno, ha valutato gli effetti della Passiflora incarnata somministrata come tisana (2 g di foglie, steli, semi, fogli e fiori essiccati) prima di coricarsi per 7 giorni.

La qualità del sonno valutata dai pazienti è risultata migliorata rispetto alle bustine di tè placebo, ma nessun’altra misura (ad es. tempo di sonno totale, efficienza del sonno, sensazione di ristoro) è risultata diversa ¹⁶.

Disturbi della Menopausa

La passiflora può essere efficace nel ridurre l’intensità delle vampate di calore nella menopausa. A tal proposito, due revisioni hanno raccolto dati da oltre 20 studi clinici concludendo che la Passiflora incarnata potrebbe essere efficace nell’alleviare i sintomi comuni della menopausa ^{17, 18}.

In uno studio clinico su 59 donne in menopausa, l’estratto di passiflora (10 gocce 3 volte al giorno + 30 gocce prima di dormire, per 6 settimane) ha alleviato vampate di calore, insonnia e problemi di umore ¹⁹.

Tosse

In uno studio clinico (138 pazienti ospedalizzati), il trattamento con 500 mg di estratto di passiflora ha prevenuto la tosse e favorito l’estubazione tracheale (la rimozione di un tubo respiratorio) ¹².

Nei topi con tosse indotta da anidride solforosa, un estratto metanolico di foglie di P. incarnata è stato associato a un’inibizione della tosse del 39,4% e del 65% a dosi orali rispettivamente di 100 e 200 mg/kg. Gli effetti erano paragonabili a quelli del farmaco antitussivo codeina fosfato orale a dosi di 10 e 20 mg/kg, rispettivamente ²⁰.

Dosi e modo d’uso

Sulla base dei dati clinici e degli usi tradizionali, l’Agenzia europea per i medicinali (EMA) ha suggerito le seguenti dosi di assunzione ²¹:

• Infuso (tè): 1-2 g di erba essiccata in 150 ml di acqua bollente, 1-4 volte al giorno;
• Erba in polvere: 0,5-2 g, 1-4 volte al giorno;
• Estratto liquido (tintura): 2-4 ml (40-80 gocce) al giorno.

Secondo l’OMS, le dosi tradizionali di passiflora da utilizzare come blando sedativo comprendono ²²:

• Polvere/capsule: da 0,5 a 2 grammi di parti aeree essiccate, assunte 3-4 volte al giorno;
• Infuso: preparato con 2,5 g di parti aeree, assunto 3-4 volte al giorno;
• Tintura: da 1 a 4 ml di tintura (1:8), assunti 3-4 volte al giorno.

Controindicazioni

L’assunzione di passiflora è controindicata durante la gravidanza a causa dell’azione stimolante uterina dei suoi alcaloidi harman e armalina, e per il contenuto del glicoside cianogenico gynocardina ^{23, 22}.

Mancando informazioni sull’uso della passiflora durante l’allattamento, se ne sconsiglia l’impiego a scopo cautelativo.

Prudenza anche nei bambini di età inferiore ai 12 anni, nei quali l’assunzione di preparati erboristici è da considerarsi generalmente controindicata salvo diversa indicazione medica.

Sul fronte delle interazioni farmacologiche, la passiflora potrebbe potenziare l’effetto di farmaci ipnotico-sedativi, come le benzodiazepine ^{24, 9, 25}. Inoltre, si consiglia cautela nell’associazione a farmaci anticoagulanti ²⁶.

Effetti collaterali

La passiflora si è rivelata sicura nella maggior parte degli studi clinici.

In alcune persone, può tuttavia causare ^{10, 16, 19, 27, 1, 6}:

• Sonnolenza;
• Vertigini;
• Confusione;
• Nausea.

Sono stati segnalati anche casi di ipersensibilità, asma professionale e rinite, nonché sporadici episodi di prolungamento dell’intervallo QT e tachicardia ventricolare.