INDICE ARTICOLO
Che Cos’è
Il trifoglio rosso (Trifolium pratense L.) è una pianta erbacea medicinale.
In erboristeria viene usato per trattare una vasta gamma di problemi di salute, come vampate di calore, osteoporosi, artrite e disturbi della pelle e dei capelli.
In particolare, il trifoglio rosso è conosciuto come un rimedio contro i disturbi della menopausa, specialmente contro le vampate di calore.
Tale azione è legata al suo contenuto di isoflavoni.
Gli isoflavoni appartengono alla categoria dei fitoestrogeni, che letteralmente sono degli "estrogeni derivati dalle piante".
Gli isoflavoni presentano infatti una struttura chimica simile agli estrogeni prodotti dall’organismo umano; grazie a tale caratteristica, possono mimare o modulare l’azione degli ormoni estrogeni, attraverso un legame con il loro recettori.
A Cosa Serve
Il trifoglio rosso è una delle due specie più comuni di trifoglio.
Come ricorda il nome, si distingue per l’infiorescenza di colore rosso o rosato; l’altra specie di trifoglio comune, il trifoglio bianco (Trifolium repens) presenta invece capolini solitamente bianchi.
Il trifoglio rosso può essere usato come coltura da foraggio e per migliorare la qualità del suolo.
In campo salutistico, l’interesse nei confronti di questa pianta è legato al contenuto di diversi isoflavoni (daidzeina, genisteina, formononetina e biocanina A) 1.
Poiché gli isoflavoni del trifoglio rosso sono simili agli estrogeni, la pianta è spesso usata come fonte di ormoni bioidentici 2.
Diversi studi clinici (illustrati in seguito) sostengono che gli isoflavoni del trifoglio rosso 3, 4, 5:
- aiutano a ridurre i fastidiosi sintomi della menopausa (vampate, sudorazione, sbalzi d’umore, ansia ecc.);
- a parità di dose, sono più attivi rispetto agli estratti di soia;
- sono ben tollerati e non presentano gli effetti collaterali della terapia ormonale di sintesi.
Gli integratori di trifoglio rosso sono quindi indicati per le donne che hanno bisogno di alleviare i sintomi e i disturbi legati alla menopausa, come 4, 6, 7:
- vampate,
- sudorazione notturna,
- sbalzi d’umore,
- nervosismo,
- eccessiva irritabilità,
- depressione,
- osteoporosi,
- atrofia di organi e tessuti: secchezza vaginale, atrofia della mammella, cistiti recidivanti, incontinenza.
L’efficacia del trifoglio rosso è comunque messa in discussione dai risultati contrastanti che emergono dalla letteratura scientifica, e dai limiti degli studi fin qui eseguiti 8.
Usi medici tradizionali
Nella medicina popolare, infusi e unguenti a base di fiori di trifoglio rosso sono stati sfruttati come rimedio topico per infezioni fungine, ustioni, ferite, gotta e malattie degli occhi.
L’infuso di fiori di trifoglio rosso è stato storicamente utilizzato per via orale nel trattamento di febbre, pertosse, morbillo e asma 2.
Non ci sono prove, oltre a quelle aneddotiche, che la pianta sia utile in queste condizioni.
Benefici in Menopausa
Estrogeni e Menopausa
Il processo graduale che porta la donna alla menopausa è caratterizzato dalla progressiva diminuzione dei livelli di estrogeni.
Parallelamente a questo calo dei livelli estrogenici compaiono i primi sintomi della menopausa:
- vampate: quando si verificano cali bruschi dei livelli di estrogeni, il cervello rilascia un segnale che indica al corpo che si sta “surriscaldando”.
Tale segnale provoca la stimolazione di una sostanza simile all’adrenalina che produce un’improvvisa sudorazione e l’accelerazione del battito cardiaco. - Disturbi del sonno: le vampate notturne possono provocare la perdita del sonno e la sudorazione notturna.
- Sbalzi d’umore: i cambiamenti d’umore sono molto comuni durante la menopausa. La donna può diventare irritabile e ansiosa, oppure demoralizzata per fatti che normalmente non l’avrebbero turbata.
La diminuzione dei li velli di estrogeni in menopausa può comportare l’insorgenza di vari disturbi: vampate di calore, sudorazione notturna, sbalzi d’umore e irritabilità, riduzione della libido, insonnia, mal di testa, secchezza vaginale, perdita di concentrazione.
Benefici del Trifoglio Rosso
Gli estratti commerciali di trifoglio rosso contengono elevate quantità di isoflavoni leggermente estrogenici, come daidzeina e genisteina, ma anche formononetina (daidzeina metilata) e biocanina A (genisteina metilata).
La premessa generale a supporto dell’uso di integratori di trifoglio rosso durante la menopausa è che gli isoflavoni agiscono come sostituti dell’estrogeno naturale, che risulta carente nelle donne in menopausa.
Studi limitati suggeriscono che il trifoglio rosso può avere i seguenti effetti nelle donne in menopausa:
- Abbassare l’ansia e la depressione 6.
- Ridurre i trigliceridi (grassi) e aumentare i livelli di colesterolo HDL (buono) 11.
- Ridurre l’infiammazione 2.
- Alleviare le vampate di calore 12.
- Migliorare la qualità generale della vita 7
La letteratura disponibile sull’efficacia clinica degli estratti di trifoglio rosso è tuttavia ricca di studi dai risultati contrastanti.
Mentre studi isolati hanno notato alcuni importanti benefici, le migliori prove in questo momento (studi condotti in modo indipendente e più ampi) non hanno osservato alcun beneficio significativo degli estratti di trifoglio rosso sui principali sintomi climaterici, come le vampate di calore.
Funziona?
Un piccolo studio ha scoperto che l’integrazione di trifoglio rosso ha diminuito i sintomi della menopausa e ridotto i livelli di trigliceridi.
In particolare, la supplementazione di 80 mg di isoflavoni di trifoglio rosso ha ridotto i sintomi postmenopausali del 78% dopo 90 giorni, mentre il placebo ha prodotto una riduzione del 23% 13.
In un altro studio, l’integrazione di 80 mg di estratto di trifoglio rosso (Promensil) è stata in grado di ridurre significativamente le vampate di calore del 33% entro 3 settimane, e del 44% dopo 12 settimane 14.
Nel complesso, i sintomi della menopausa valutati dalla Greene Climacteric Scale (riduzione del 12,8%) sono risultati migliorati rispetto al placebo.
In uno studio simile al precedente, 80 mg di isoflavoni per 90 giorni hanno ridotto i sintomi della menopausa (75,4%), così come la frequenza delle vampate di calore (73,5%) e la sudorazione notturna (72,2%) rispetto al placebo; questo beneficio non è stato osservato tre mesi dopo l’interruzione del supplemento 15.
Tuttavia, altri studi non hanno osservato miglioramenti nei sintomi della menopausa dopo l’assunzione di trifoglio rosso, rispetto al placebo 16, 17, 18, 19, 2.
Attualmente, mancano prove certe che l’integrazione con trifoglio rosso possa migliorare sensibilmente i sintomi della menopausa 20. I benefici, se presenti, possono essere limitati e soggettivi.
Revisioni e Meta-analisi
Secondo una revisione della letteratura scientifica (5 studi su 438 donne), un estratto standardizzato di isoflavoni di trifoglio rosso (Promensil), alla dose di 80 mg/die, è risultato efficace nel trattamento delle vampate di calore nelle donne in menopausa (3,63 vampate di calore in meno al giorno) 5.
In un’altra analisi di 5 studi su 385 partecipanti, il beneficio in termini di riduzione delle vampate di calore è stato basso, in media di 1,63 episodi in meno al giorno 19.
Una recente meta-analisi di 8 studi ha confermato una riduzione modesta ma significativa dell’incidenza giornaliera di vampate di calore nelle donne che ricevevano il trifoglio rosso, rispetto a quelle che ricevevano il placebo. La differenza media è stata di 1,73 vampate in meno al giorno 21.
Inoltre, la meta-analisi ha osservato una riduzione generale dei sintomi della menopausa misurati secondo specifiche scale di valutazione (come KMI e MRS).
Limiti della ricerca
Sebbene studi isolati abbiano notato benefici per i sintomi della menopausa, nel complesso questi benefici sembrano essere modesti, sia per l’entità dei benefici sia per il tempo di insorgenza e mantenimento.
Molti studi dai risultati positivi sono stati parzialmente finanziati dai produttori di estratti di trifoglio rosso, mentre la frequenza di fallimento tende a essere superiore negli studi indipendenti.
Oltre ai limiti intrinseci degli studi in termini di numerosità del campione, per spiegare questi risultati discordanti si possono considerare fattori come differenze interindividuali nel metabolismo e nella biodisponibilità degli isoflavoni, entità dell’effetto placebo, e dose effettiva di isoflavoni somministrati o assorbiti.
Altri Benefici
Alopecia Androgenetica
Grazie all’attività simil-estrogenica, il trifoglio rosso può contrastare la caduta dei capelli di natura androgenetica.
In uno studio, una combinazione di estratto di fiori di trifoglio rosso e peptidi biomimetici (simili ai fattori di crescita) ha migliorato la qualità e la quantità dei capelli in 30 pazienti con alopecia androgenetica 22.
Questa combinazione, applicata topicamente, ha ridotto l’infiammazione e stimolato la produzione di proteine vicino al follicolo pilifero, portando a un aumento della crescita (+13%) e della densità dei capelli.
Il prodotto conteneva un estratto di trifoglio rosso al 5% ed è stato applicato sul cuoio capelluto per 4 mesi.
In un altro studio, un fitoestrogeno del trifoglio rosso (la biocanina A), in associazione ad acetil tetrapeptide-3 e ginseng, ha migliorato la caduta dei capelli androgenetica quando applicato topicamente. L’efficacia era paragonabile a quella del farmaco minoxidil al 3% 23.
Salute della Pelle
L’estratto di trifoglio rosso è stato utilizzato nella medicina tradizionale per promuovere la salute della pelle e dei capelli.
In uno studio su 109 donne in postmenopausa, l’integrazione di un estratto di trifoglio rosso (80 mg/die per 90 giorni) ha migliorato le condizioni della pelle (migliore consistenza e idratazione) rispetto al placebo 24.
Mentre mancano ulteriori studi sul trifoglio rosso, altre ricerche hanno ottenuto risultati positivi nel migliorare la bellezza della pelle sfruttando gli isoflavoni di soia.
Salute del Cuore
Nelle donne in menopausa, l’integrazione di isoflavoni di trifoglio rosso ha avuto effetti potenzialmente benefici sul cuore:
- Riducendo la rigidità delle arterie 25.
- Riducendo le placche aterosclerotiche 2.
- Aumentando i livelli di colesterolo HDL (buono) 26.
Ad esempio, uno studio su 147 donne in postmenopausa ha osservato una diminuzione del 12% del colesterolo LDL (cattivo) in seguito all’assunzione di 50 mg di trifoglio rosso al giorno per 1 anno 27.
Tuttavia, gli isoflavoni purificati di trifoglio rosso non hanno migliorato il colesterolo o la resistenza all’insulina in un altro studio su donne sane in premenopausa 28.
Una revisione di studi su donne in postmenopausa che avevano assunto trifoglio rosso per 4-12 mesi ha mostrato un aumento significativo del colesterolo HDL (buono) e una diminuzione del colesterolo totale e LDL (cattivo) 28.
Un’altra revisione del 2020 di 10 studi RCT ha concluso che il trifoglio rosso riduce il colesterolo totale e LDL (cattivo) e i trigliceridi, mentre aumenta il colesterolo HDL (buono) nelle donne in perimenopausa e postmenopausa. Tuttavia, questi benefici appaiono modesti 29.
Glicemia
Uno studio su 36 partecipanti di età compresa tra 25 e 64 anni ha valutato gli effetti di 1,91 grammi di un estratto di trifoglio rosso (contenenti 8 mg di formononetina e 1,8 mg di biocanina A), rispetto al placebo.
Sebbene all’inizio dello studio non vi fossero differenze tra i due gruppi, dopo 8 settimane i soggetti trattati con trifoglio rosso hanno mostrato livelli di insulina a digiuno inferiori.
Inoltre, nel sottogruppo di persone di età inferiore a 60 anni sono state osservate riduzioni della glicemia a digiuno e dell’emoglobina glicata 30.
Salute delle Ossa
Alcune ricerche hanno mostrato un legame tra l’assunzione di isoflavoni e un ridotto rischio di osteoporosi 31, 32, 33.
Gli scienziati ritengono che il trifoglio rosso possa aumentare la densità minerale ossea e la formazione ossea promuovendo l’attività degli osteoblasti 34.
In effetti, nei primi studi, il trifoglio rosso sembrava aiutare a prevenire la perdita ossea nelle donne in menopausa.
Ad esempio, uno studio del 2015 su 60 donne in premenopausa ha rilevato che l’assunzione di un estratto di trifoglio rosso contenente 37 mg di isoflavoni al giorno per 12 settimane ha portato a una minore perdita di massa ossea nella colonna lombare e nel collo, rispetto al gruppo placebo 34.
Tuttavia, un altro studio su 147 donne in postmenopausa ha rilevato che l’assunzione di 50 mg di trifoglio rosso al giorno per 1 anno non ha comportato miglioramenti nella massa ossea, rispetto al gruppo placebo 27.
Allo stesso modo, altri studi non sono riusciti a rilevare risultati positivi 35, 4x. Pertanto, secondo studi successivi e un’ampia analisi delle ricerche, gli integratori di trifoglio rosso non influenzano la densità minerale ossea nelle donne in menopausa e postmenopausa 4.
Cancro
In studi recenti, sono stati riportati effetti antitumorali dell’estratto di trifoglio rosso somministrato in concomitanza con farmaci standard 36.
Ad esempio, in uno studio, i tessuti della prostata di uomini che avevano assunto 160 mg/die di isoflavoni derivati dal trifoglio rosso hanno mostrato meno segni di progressione (e livelli più elevati di apoptosi) 37.
In generale, comunque, non sono stati condotti studi clinici adeguati e gli effetti del trifoglio rosso sul cancro negli esseri umani sono ancora sconosciuti.
Inoltre, come riportato nei seguenti capitoli, per determinate tipologie di tumori il trifoglio rosso potrebbe risultare addirittura dannoso.
Modo d’uso
La supplementazione con estratto di trifoglio rosso tende a essere effettuata a dosi pari a 40 mg di isoflavoni totali una volta al giorno, o due, per un totale di 80 mg al giorno 38.
Questa quota di isoflavoni può essere raggiunta attraverso:
- Integrazione di isoflavoni puri (nel qual caso l’intervallo è 40-80 mg);
- Circa 5 grammi dell’intera pianta senza particolari tecniche di estrazione.
Un determinante chiave dell’efficacia nutraceutica è la biodisponibilità del supplemento 39.
Negli ultimi anni, i progressi della scienza alimentare e della biochimica nutraceutica hanno notevolmente migliorato la biodisponibilità degli isoflavoni del trifoglio rosso, attraverso il processo di fermentazione, che converte i glicosidi isoflavonici in agliconi 34.
Pertanto, l’estratto di trifoglio rosso fermentato può essere un intervento terapeutico sicuro, facilmente accessibile e altamente efficace per promuovere la salute cardiovascolare e metabolica, nonché la salute delle ossa 34 e il mantenimento della massa e della funzione muscolare 39 nelle donne in post-menopausa.
Avvertenze
- Il trifoglio rosso e gli altri integratori non vanno intesi come sostituti di una dieta variata.
- Non superare la dose giornaliera consigliata.
- Tenere fuori dalla portata dei bambini al di sotto dei tre anni.
- Non assumere durante gravidanza e allattamento.
- Conservare in luogo fresco e asciutto.
Controindicazioni
Data la sua somiglianza con gli estrogeni e la mancanza di dati sulla sicurezza, il trifoglio rosso potrebbe non essere sicuro per le donne in gravidanza o che allattano al seno, e per i bambini 2, 8.
In caso di storia personale o famigliare di endometriosi e tumori (maligni o benigni, come i fibromi uterini) estrogeno-dipendenti (ad es. certi tipi di tumore al seno, all’endometrio, alla prostata o all’ovaio), prima dell’utilizzo del prodotto consultare il medico.
Il trifoglio rosso non è raccomandato per l’uso da parte di donne con tumori ormone-dipendenti di qualsiasi tipo o per le persone con disturbi della coagulazione del sangue.
In caso di disturbi emorragici o terapie ormonali in corso, prima dell’utilizzo di trifoglio rosso consultare il medico.
In caso di interventi chirurgici programmati, è consigliabile sospendere l’uso di trifoglio rosso almeno 2 settimane prima dell’operazione. Consultare il medico.
Interazioni farmacologiche
Il trifoglio può interagire con alcuni farmaci, come 40, 41:
- pillole anticoncezionali;
- anticoagulanti (fluidificanti del sangue);
- FANS e antidolorifici da banco, come l’ibuprofene o il naprossene;
- tamoxifene;
- qualsiasi farmaco metabolizzato nel fegato.
In un caso studio, la combinazione di integratori di trifoglio rosso e metotrexato (un farmaco per il cancro, la psoriasi e l’artrite reumatoide) ha causato tossicità da metotrexato. Il paziente ha manifestato una grave tossicità e dolore al torace e allo stomaco 42.
Effetti Collaterali
Il Trifoglio Rosso Fa Male?
In soggetti sensibili, l’utilizzo di trifoglio rosso può dar luogo a reazioni allergiche.
Gli studi sul profilo di sicurezza e maneggevolezza indicano una modesta frequenza di effetti collaterali, essenzialmente di tipo gastrointestinale. In particolare, gli effetti di tipo ginecologico, muscolo scheletrico e neurologico non hanno mostrato una diversa incidenza rispetto alle donne in menopausa non trattate.
Il trifoglio rosso può talvolta causare effetti collaterali minori in alcune donne, come 2, 17:
- mal di testa;
- ghiandole del collo gonfie;
- sanguinamento vaginale, spotting e altri tipi di sanguinamento;
- ridotta formazione di coaguli di sangue;
- dolorabilità al seno;
- vertigine;
- ipertensione;
- eruzione cutanea;
- acne.
Studi su pecore e mucche hanno dimostrato che l’alimentazione del trifoglio rosso riduce la fertilità. Tuttavia, non sono disponibili studi sull’uomo 29.