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Menopausa
Il termine menopausa deriva dalle parole greche μήν, “mese” e παῦσις, “fermata“.
In effetti, la menopausa coincide con l’arresto definitivo delle mestruazioni mensili causato dall’esaurimento delle ovaie.
Entrando in menopausa, la donna perde definitivamente la propria capacità riproduttiva.
Età
Nella donna europea, la menopausa si manifesta mediamente all’età di circa 50 anni.
Quando la menopausa si instaura prima dei 40 anni si parla di menopausa precoce.
Al contrario, la menopausa si definisce tardiva quando insorge dopo i 55 anni.
Perimenopausa e Climaterio
La perimenopausa indica la fase di transizione compresa tra il periodo di completa fertilità e la postmenopausa.
Questa fase è anche nota come climaterio (dal greco κλιμακτήρ, “gradino“) o transizione menopausale.
Il climaterio è un periodo critico, caratterizzato da profonde variazioni metaboliche causate dal calo degli estrogeni conseguente alla riduzione dell’attività ovarica.
Tipica è l’insorgenza di vari disturbi (sindrome climaterica), che coinvolgono non solo l’apparato genitale ma anche l’intero organismo, in particolare il sistema cardiovascolare, il sistema nervoso e l’apparato osseo.
Segni e sintomi
Segni e sintomi caratteristici della menopausa possono includere:
- vampate di calore,
- sudorazioni notturne,
- insonnia, stress, irritabilità, disturbi del sonno
- calo delle difese immunitarie
- fragilità ossea
- secchezza e aumentata fragilità della pelle
- secchezza vaginale, da cui può dipendere il dolore durante i rapporti sessuali.
Pelle e Menopausa
La pelle è l’organo più grande del corpo.
Come tutti gli altri tessuti, anche la pelle subisce processi degenerativi legati all’invecchiamento. Tali processi comprendono:
- una perdita di elasticità,
- una riduzione dello spessore epidermico
- una riduzione del contenuto di collagene
- la degenerazione delle fibre elastiche.
L’impatto cumulativo di queste alterazioni porta a secchezza e prurito, rughe e fragilità cutanea.
Anche le funzioni protettive della pelle vengono compromesse; pertanto, l’invecchiamento cutaneo è associato a una ridotta guarigione delle ferite, alterazioni dei pigmenti (macchie cutanee) e maggiore incidenza di cancro della pelle.
Nella donna, l’invecchiamento della pelle subisce una brusca impennata con l’ingresso in menopausa.
Gli studi indicano che fino al 30% del collagene cutaneo viene perso nei primi 5 anni dopo la menopausa 1; successivamente si riduce a un tasso del 2% all’anno 2.
Gli estrogeni hanno una profonda influenza sulla pelle.
Sebbene i livelli di collagene si riducano naturalmente con l’età, si suggerisce che nelle donne in menopausa questa riduzione si correli soprattutto alla mancanza di estrogeni 3.
Una diminuzione del collagene fa sì che la pelle si assottigli e diminuisca l’elasticità, con aumento di rughe e secchezza, e ridotta vascolarizzazione.
Cura della Pelle in Menopausa
Terapia Ormonale Sostitutiva
Considerata l’importanza degli estrogeni nel mantenimento della salute e della bellezza della pelle, non sorprende come la terapia ormonale sostitutiva (TOS) in menopausa abbia dimostrato di 4, 5, 6:
- aumentare la proliferazione dei cheratinociti e lo spessore epidermico,
- migliorare l’idratazione epidermica e l’elasticità della pelle,
- ridurre le rughe della pelle,
- aumentare il contenuto e la qualità del collagene
- aumentare il livello di vascolarizzazione.
Sebbene, la somministrazione di estrogeni in menopausa abbia effetti positivi sulla pelle umana, la TOS è un fattore di rischio per il cancro al seno e all’utero.
Soprattutto in caso di uso prolungato (oltre i 5 anni) o inizio dopo i 60-65 anni, la terapia ormonale sostitutiva è stata associata a un aumentato rischio di vari problemi di salute, come malattie cardiovascolari, tumori al seno, alle ovaie e all’endometrio, ictus tromboembolico, malattia della cistifellea, demenza e incontinenza urinaria 7.
Tali rischi ne precludono l’uso specifico per il trattamento dei disturbi della pelle 8.
Per questo motivo, la terapia ormonale sostitutiva non è autorizzata per la gestione dei sintomi cutanei e le donne non dovrebbero decidere di utilizzarla esclusivamente per migliorare i problemi della pelle indotti dalla menopausa.
Estrogeni Topici
La terapia estrogenica topica si basa sull’utilizzo di cerotti, creme o gel a base di estrogeni, da applicare sulla pelle o direttamente in vagina e sulla vulva.
Similmente alla somministrazione orale, anche gli estrogeni topici hanno dimostrato di aumentare la quantità di collagene e acido ialuronico, migliorando l’elasticità e lo spessore della pelle e riducendo le rughe 9, 10, 11, 12, 13, 14, 15, 16.
In generale, si ritiene che l’assorbimento sistemico di terapie estrogeniche locali o topiche sia piuttosto basso e associato a un minor rischio di iperplasia endometriale o di eventi tromboembolici rispetto all’assunzione orale 17, 18.
Fitoestrogeni Orali
I fitoestrogeni sono una grande famiglia di molecole vegetali, che possiedono un’attività simile agli estrogeni.
Quelli più conosciuti e sfruttati sono gli isoflavoni.
Naturalmente presenti nella soia, nel trifoglio e in altre leguminose, gli isoflavoni comprendono soprattutto daidzeina, genisteina, formononetina e biocanina A.
Anche un loro metabolita particolarmente attivo, chiamato equolo, viene usato come fitoestrogeno nella lotta ai disturbi della menopausa.
In uno studio in doppio cieco controllato con placebo, 26 donne tra i 30 ei 40 anni sono state assegnate in modo casuale a ricevere un’assunzione orale di 40 mg di isoflavoni al giorno o un placebo per 12 settimane. È stato osservato che gli isoflavoni migliorano le rughe sottili e l’elasticità della pelle 19.
Uno studio pilota su 30 donne in postmenopausa ha osservato gli effetti cutanei di un trattamento con 100 mg/die di un estratto di soia ricco di isoflavoni, assunto oralmente per sei mesi 20. Il trattamento ha comportato:
- un aumento del 9,46% dello spessore dell’epidermide in 23 pazienti
- un aumento del collagene nel derma in 25 donne
- un aumento del numero di fibre elastiche in 22 donne
- un aumento del numero di vasi sanguigni in 21 donne.
Uno studio sull’assunzione orale di S-equolo (10 mg/die per 12 settimane) ha suggerito che questo isoflavone potrebbe avere un effetto anti-invecchiamento sulla pelle delle donne in postmenopausa, riducendo l’estensione e la profondità delle rughe 7.
Fitoestrogeni Topici
Benefici Antirughe
Attraverso l’applicazione di un gel al 4% di genisteina sono stati osservati benefici clinici in termini di aumento della concentrazione di acido ialuronico e della sintesi di collagene 21, 22.
Uno studio ha valutato gli effetti di un gel al 4% di genisteina applicato sul viso per 24 settimane. Al termine del trattamento, gli effetti cutanei erano limitati a un aumento dello spessore cutaneo e del numero di vasi sanguigni.
Circa la metà delle donne che avevano applicato il gel con isoflavoni si sono dichiarate soddisfatte, mentre il gruppo trattato con estrogeni ha mostrato tassi di soddisfazione dell’88% 23.
Uno studio multicentrico europeo aperto e controllato ha esaminato l’effetto di una preparazione cosmetica in crema contenente isoflavoni, applicata due volte al giorno per 12 settimane. La secchezza e la rugosità della pelle sono state significativamente migliorate nelle aree trattate, rispettivamente del 32,9% e del 22% in confronto alle aree cutanee non trattate 24.
Anche l’applicazione di equolo sulla pelle è stata associata a un miglioramento della rugosità, della consistenza e della levigatezza della pelle 25.
Benefici Fotoprotettivi
In uno studio, la genisteina è stata testata sull’eritema indotto dai raggi UV (scottature solari) nella pelle dorsale di sei uomini con fototipo da II a IV 26.
La genisteina in dosi di 5 μmol/cm2 è stata applicata localmente 60 minuti prima e 5 minuti dopo l’irradiazione UVB. La preparazione ha effettivamente bloccato le scottature della pelle indotte dai raggi UV, suggerendo il suo uso come agente fotoprotettivo.
Esistono anche prove del potenziale ruolo dell’equolo come sostanza protettiva anti-aging, attraverso la sua azione antiossidante contro la perossidazione lipidica acuta indotta dai raggi UVA 27.
Integratori di Collagene e Acido Ialuronico
Diversi studi clinici hanno dimostrato che gli integratori di collagene da bere possono aiutare a rallentare l’invecchiamento della pelle, riducendo le rughe e la secchezza cutanea, e migliorandone l’elasticità 28, 29, 30, 31, 32, 33, 34, 35.
Uno studio è stato condotto su un gruppo di 18 donne in menopausa, rivelando che l’assunzione di un integratore di collagene da bere (5g per dose) per 12 settimane ha portato a un aumento dell’idratazione della pelle e a una riduzione significativa della profondità delle rughe rispetto a un gruppo di controllo 36.
Gli effetti di questi integratori di collagene sono stati attribuiti alla loro capacità di stimolare il corpo a produrre più collagene 37, 38.
Anche l’assunzione di acido ialuronico può prevenirne il decadimento cutaneo, fornendo all’organismo una quantità extra di precursori da incorporare nella pelle 39, 40.
Dosi di 120-240 mg di acido ialuronico al giorno per almeno un mese hanno dimostrato di aumentare significativamente l’idratazione della pelle e ridurre la pelle secca negli adulti 41.
Bibliografia
- Estrogens and aging skin. Thornton MJ. Dermatoendocrinol. 2013 Apr 1;5(2):264-70
- Influence of genistein on c-Jun, c-Fos and Fos-B of AP-1 subunits expression inskin keratinocytes, fibroblasts and keloid fibroblasts cultured in vitro. Jurzak M, Adamczyk K. Acta Pol Pharm. 2013 Mar-Apr;70(2):205-13
- Tissue-Specific Effects of Loss of Estrogen during Menopause and Aging. Wend K, Wend P, Krum SA. Front Endocrinol (Lausanne). 2012 Feb 8;3:19.
- Estrogen prevents oxidative damage to the mitochondria in Friedreich’s ataxiaskin fibroblasts. Richardson TE, Yu AE, Wen Y, Yang SH, Simpkins JW. PLoS One. 2012;7(4):e34600
- Ageing skin: oestrogen receptor ß agonists offer an approach to change the outcome. Jackson RL, Greiwe JS, Schwen RJ. Exp Dermatol. 2011 Nov;20(11):879-8