L’equolo è una sostanza naturale, generata nell’intestino dal metabolismo batterico della daidzeina.
La daidzeina è un fitoestrogeno appartenente al gruppo degli isoflavoni.
In seguito all’ingestione di soia o altre fonti di daidzeina (come gli integratori di trifoglio rosso), alcuni batteri della flora intestinale trasformano questo isoflavone in equolo.
L’equolo è un metabolita chiave dell’isoflavone daidzeina, dotato di potenti attività estrogeniche e antiossidanti.
Le sue elevate attività estrogeniche sono dovute:
all’alta affinità con il recettore per gli estrogeni ERβ (molto più elevata rispetto alla daidzeina e simile alla genisteina, un altro importante isoflavone) 1;
al fatto che non subisce biotrasformazione, a differenza delle fonti alimentari di isoflavoni di soia; ciò gli conferisce la più alta biodisponibilità tra tutti gli isoflavoni 2;
ha uno ridotto legame con le proteine sieriche; ciò ne aumenta la disponibilità per il legame con i recettori per gli estrogeni; è stato ad esempio riportato che il 49,7% dell’equolo circola in forma libera nel sangue, contro meno del 5% dell’estradiolo 3.
I principali effetti identificati dell’equolo sono quelli estrogeno-simili 4, 5, anti-androgeni 6 e antiossidanti 7, 8.
Grazie a queste azioni, l’equolo ha promettenti possibilità di applicazione per prevenire malattie croniche come malattie cardiovascolari, cancro al seno e cancro alla prostata, oltre a contrastare i disturbi della menopausa.
A Cosa Serve
La ricerca scientifica ha dimostrato particolare interesse per l’equolo, in quanto:
rappresenta il metabolita isoflavonico con la maggiore attività estrogenica e antiossidante;
solo tra un terzo e la metà dei soggetti umani (a seconda della comunità) ospita nel proprio intestino microbi produttori di equolo; tale caratteristica può essere determinante per l’efficacia degli integratori di isoflavoni;
l’integrazione diretta di equolo sembra dare un contributo utile alla gestione dei disturbi della menopausa;
l’equolo topico od orale sembra anche produrre un effetto "anti-invecchiamento" e di miglioramento della salute della pelle.
L’equolo mostra anche effetti antiandrogeni e antiossidanti; inoltre, ha un potenziale ruolo nella prevenzione e nel miglioramento di alcuni tipi di cancro e dei sintomi della menopausa 9.
È stato ad esempio dimostrato che l’equolo:
riduce significativamente le vampate di calore nelle donne in menopausa 10,
previene la riduzione della densità minerale ossea nelle donne di mezza età 11,
probabilmente aiuta a ridurre l’incidenza del cancro alla prostata 12 e previene l’insorgenza del cancro al seno 13.
Equolo Produttori e Non Produttori
Numerosi studi dimostrano l’efficacia degli isoflavoni nel ridurre modestamente il numero e la gravità delle vampate di calore. Tuttavia, dalla letteratura emergono studi dai risultati contrastanti e inconsistenti.
In effetti, la maggior parte delle recensioni e meta-analisi riporta che i risultati degli studi sulla soia e i suoi isoflavoni sono lungi dall’essere conclusivi.
Il modo in cui corpo elabora gli isoflavoni potrebbe determinare il grado di efficacia di questi fitoestrogeni. Le differenze interpersonali nel microbiota intestinale possono quindi spiegare (almeno in parte) le discrepanze riscontrate nei vari studi.
Si è visto ad esempio che le persone che sono cresciute in Asia, dove la soia è un alimento base, hanno tassi molto più bassi di vampate di calore rispetto agli occidentali.
Ebbene, oltre la metà delle donne asiatiche produce equolo, mentre questa capacità si osserva in meno di un terzo delle donne americane 14. La percentuale di produttori di equolo sembra anche più elevata nelle popolazioni vegetariane rispetto alla popolazione occidentale generale 15.
Uno studio controllato ha dimostrato che l’assunzione di 135 mg di isoflavoni al giorno per una settimana – l’equivalente del consumo di 68 grammi di soia al giorno – riduceva i sintomi della menopausa solo in coloro che erano produttori di equolo16.
Tuttavia, anche in questo senso i risultati sono contrastanti 17.
Numerosi batteri enterici producono equolo; ad oggi ne sono stati scoperti circa 20 tipi di batteri produttori di equolo, tra cui alcuni appartenenti ai generi Lactococcus e Lactobacillus17.
Proprietà e Benefici
Benefici per la Pelle
Il calo degli estrogeni durante la menopausa riduce la sintesi di collagene determinando una perdita di tonicità e spessore della pelle, con comparsa di secchezza e prurito, rughe e fragilità cutanea.
Gli studi indicano che fino al 30% del collagene cutaneo viene perso nei primi 5 anni dopo la menopausa 18; successivamente si riduce a un tasso del 2% all’anno 19.
Considerata l’importanza degli estrogeni nel mantenimento della salute e della bellezza della pelle, alcuni studi hanno valutato i benefici dell’equolo sulla salute della pelle.
Uno studio sull’assunzione orale di S-equolo ha suggerito che questo isoflavone potrebbe avere un effetto anti-invecchiamento sulla pelle delle donne in postmenopausa, riducendo l’area e la profondità delle rughe20.
Più recentemente, l’applicazione di equolo sulla pelle è stata associata a un miglioramento della rugosità, della consistenza e della levigatezza della pelle21. Inoltre, gli Autori hanno osservato come l’equolo possa avere un impatto positivo sulla regolazione epigenetica, portando a un ridotto processo di invecchiamento della pelle.
Esistono anche prove del potenziale ruolo dell’equolo come sostanza protettiva anti-aging, attraverso la sua azione antiossidante contro la perossidazione lipidica acuta indotta dai raggi UVA 22.
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