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Magazine X115 X115 Agnocasto | Benefici per Menopausa e Sindrome Premestruale

Agnocasto | Benefici per Menopausa e Sindrome Premestruale

  • 13 minuti

Che Cos’è

L’agnocasto (Vitex agnus castus L.) è un piccolo albero originario dell’Asia occidentale e dell’Europa sudoccidentale.

I frutti dell’agnocasto, grandi grossomodo come un granello di pepe, vengono utilizzati come rimedio naturale per trattare condizioni ginecologiche di vario tipo:

L’agnocasto deve il suo nome all’antica credenza secondo la quale ispira castità, inibendo la libido. Non a caso, l’agnocasto veniva usato dalle sacerdotesse greche votate alla castità, mentre nel Medioevo era usato dai monaci per le sue proprietà antiafrodisiache 1.

Il nome della specie riassume tutte queste caratteristiche; deriva infatti da tre parole di origine/derivazione latina:

  • Vitex, significa intreccio e si riferisce ai rami flessibili, un tempo usati per costruire palizzate;
  • agnus, significa agnello;
  • castitas, significa castità.

L’agnocasto è conosciuto anche come legno casto, albero del pepe o pepe dei monaci.

Il modo in cui l’agnocasto agisce sulla salute umana non è del tutto noto, ma studi di laboratorio suggeriscono che potrebbe agire sull’ipotalamo e sulla ghiandola pituitaria, portando a una ridotta produzione dell’ormone prolattina.

A Cosa Serve

La Commissione E tedesca ha approvato l’utilizzo dell’estratto del frutto di agnocasto per il trattamento di disturbi mestruali, mastalgia (dolore al seno) e sindrome premestruale 1.

Anche l’Agenzia Europea per i medicinali descrive gli estratti di agnocasto come un medicinale tradizionale per il sollievo di sintomi minori nei giorni precedenti le mestruazioni (sindrome premestruale) 2.

La moderna fitoterapia sfrutta le proprietà dell’agnocasto nel trattamento di diversi disturbi della sfera femminile, quali sindrome premestruale, iperprolattinemia e turbe funzionali del ciclo mestruale.

Inoltre, i preparati a base di agnocasto sono usati in fitoterapia per normalizzare l’ovulazione e le mestruazioni dopo le interruzioni causate dall’uso di pillole anticoncezionali.

L’agnocasto potrebbe essere utile anche nel trattamento di altri disturbi correlati al ciclo mestruale, quali:

  • amenorrea (assenza di mestruazioni),
  • mastalgia o mastodinia (dolore mammario),
  • oligomenorrea (condizione in cui la distanza tra due mestruazioni successive supera i 36 giorni),
  • polimenorrea (condizione in cui l’intervallo tra i cicli è inferiore ai 25 giorni).

Come Funziona

L’agnocasto contiene diversi composti bioattivi, inclusi 3, 4:

  • Flavonoidi (casticina, kaempferol, orientina, quercetagetina e isovitexina) con proprietà antinfiammatorie, antiossidanti e antivirali 5.
  • Terpeni (limonene, eucaliptolo, pinene e sabinene, vitex lactam A, clerodadienoli) che conferiscono al frutto dell’agnocasto il suo odore e sapore, ma anche le sue proprietà fitoterapiche 6.
  • Glicosidi iridoidi (agnuside, aucubina) ad azione antinfiammatoria 7.

Alcuni costituenti, probabilmente i diterpeni clerodadienoli, si legano ai recettori D2 della dopamina nell’ipofisi 8.

L’aumentata attività della dopamina si traduce in una riduzione del rilascio di prolattina 4.

L’azione dell’agnocasto sui livelli di prolattina risulta tuttavia duale. A basse dosi, sembra infatti aumentare la prolattina sierica e come tale è un presunto galattogogo (aumenta la produzione di latte) 9, 10, 11, mentre a dosi elevate (500 mg) ridurrebbe i livelli di prolattina (inibendo l’allattamento) 4.

L’agnocasto stimola anche la secrezione di melatonina, un ormone che regola il ritmo circadiano 12.

Inoltre, l’agnocasto può stimolare i recettori degli oppioidi.

Poiché i farmaci oppioidi (ad esempio morfina e codeina) sono usati in medicina come antidolorifici, l’agnocasto può fornire un certo sollievo dal dolore agendo su percorsi simili all’interno del corpo 13, 14.

Proprietà e Benefici

Sindrome Premestruale

Uno degli usi più popolari e ben documentati dell’agnocasto riguarda la capacità di ridurre i sintomi della sindrome premestruale (PMS).

Questi sintomi insorgono tipicamente 7-10 giorni prima dell’arrivo delle mestruazioni e possono includere stipsi, irritabilità, umore depresso, emicrania e dolore al seno.

Meccanismo d’Azione

I ricercatori ritengono che l’agnocasto agisca in modo simile alla dopamina, diminuendo i livelli dell’ormone prolattina, che sono elevati durante la sindrome premestruale. Questo aiuta a riequilibrare altri ormoni, inclusi estrogeni e progesterone, riducendo così i sintomi della sindrome premestruale 15.

I semi di agnocasto hanno superato il placebo in numerosi studi e hanno dimostrato efficacia nel ridurre una varietà di sintomi della sindrome premestruale tra cui dolore e dolorabilità mammaria, edema, costipazione, irritabilità, umore depresso, rabbia ed emicrania.

Studi ed Efficacia

In uno studio su oltre 100 donne con problemi di PMS, sono stati testati gli effetti di 4,5 mg (40 gocce) di un estratto di agnocasto assunto per 6 giorni prima delle mestruazioni, per 3 mesi.

Il trattamento ha prodotto miglioramenti della sindrome premestruale in più della metà delle pazienti, con riduzione significativa di dolore e dolorabilità mammaria, edema, costipazione, irritabilità, umore depresso ed emicrania 16.

L’agnocasto sembra anche ridurre la mastalgia associata al ciclo mestruale, un tipo di dolore al seno legato alle mestruazioni. La ricerca suggerisce che potrebbe essere efficace quanto il trattamento farmacologico comune, ma con molti meno effetti collaterali 8, 17.

In uno studio, rispetto al placebo, i sintomi della sindrome premestruale sono risultati significativamente ridotti per tutte e tre le dosi di estratto di agnocasto testate (8, 20 e 30 mg); mentre le dosi più alte superavano per efficacia quella da 8 mg, non c’erano differenze significative tra 20 mg e 30 mg 18.

Una revisione sistematica del 2011 ha rilevato che l’estratto di agnocasto ha dimostrato un beneficio complessivo nel ridurre i sintomi fisici avversi e il cattivo umore correlati alla PMS 19, 4.

Diverse altre revisioni sistematiche pubblicate tra il 2014 e il 2017 hanno confermato questi benefici, di solito con la somministrazione da 20 a 80 mg/die di agnocasto per 2-6 cicli 20, 21, 22, 23.

Due recenti revisioni della letteratura scientifica riportano che, sebbene l’agnocasto appaia utile nel ridurre i sintomi della sindrome premestruale, i suoi benefici potrebbero essere stati sopravvalutati 23, 24.

Fertilità

L’effetto dell’agnocasto sui livelli di prolattina può contribuire a migliorare la fertilità femminile, in alcune condizioni 25.

Ciò può essere particolarmente vero per le donne con iperprolattinemia (cioè con livelli di prolattina insolitamente alti); queste donne tendono ad avere problemi nella fase luteale, con una seconda metà del ciclo mestruale di durata ridotta.

Non a caso, in Germania l’agnocasto è usato per trattare i disturbi della fase luteinica 4

In uno studio su 52 donne con difetti della fase luteale, 20 mg di agnocasto al giorno per 3 mesi hanno portato a livelli più bassi di prolattina e a fasi luteiniche prolungate, mentre il gruppo placebo non ha riscontrato alcun beneficio 26.

In un altro studio, a 40 donne con iperprolattinemia sono stati somministrati 40 mg di agnocasto o un farmaco specifico per trattare la condizione. L’agnocasto si è dimostrato efficace quanto il farmaco nel ridurre i livelli di prolattina 27.

Le irregolarità mestruali possono ostacolare le donne che cercano di pianificare una gravidanza. Alcuni studi riportano che l’agnocasto è più efficace di un placebo nel migliorare i cicli mestruali nelle donne con irregolarità mestruali 28, 29.

Uno studio ha indagato gli effetti di un integratore contenente agnocasto su un gruppo di donne che avevano tentato senza successo di rimanere incinte negli ultimi 6-36 mesi.

Dopo tre mesi, le donne hanno avuto un miglioramento dell’equilibrio ormonale e il 26% di loro sono rimaste incinte. In confronto, solo il 10% delle donne nel gruppo placebo sono rimaste incinte 30.

Tuttavia, oltre all’agnocasto, l’integratore conteneva una miscela di altri ingredienti (tè verde, L-arginina, vitamine (incluso il folato) e minerali); pertanto non è possibile conoscere quale contributo abbia avuto l’agnocasto nel determinare i benefici osservati.

Menopausa

Gli usi tradizionali dell’agnocasto e i suoi effetti di bilanciamento ormonale hanno portato a indagarne l’efficacia per alleviare i sintomi della menopausa.

Tuttavia, nonostante il beneficio teorico, gli studi presenti in letteratura non supportano pienamente il suo utilizzo per i sintomi della menopausa.

In uno studio, gli oli essenziali di agnocasto (sia da foglie che da frutti) sono stati somministrati a 23 donne in menopausa. Le donne hanno riportato benefici, inclusi umore e sonno migliorati 31.

In un successivo studio di follow-up, 52 donne in pre- e post-menopausa hanno ricevuto 2,5 ml di una crema all’1,5% di oli essenziali di agnocasto, applicata una volta al giorno, da 5 a 7 giorni/settimana, per 3 mesi.

Delle partecipanti allo studio, il 33% ha riscontrato importanti miglioramenti dei sintomi (principalmente umore e vampate di calore), mentre un altro 36% ha riferito una lieve riduzione dei sintomi, il 7,5% non ha riportato effetti e il 23,5% ha riportato sintomi peggiorati 31.

La valenza scientifica di questo studio è limitata dalla mancanza di placebo.

Un recente e più ampio studio RCT, ha somministrato a 2 gruppi distinti di donne in fase di perimenopausa o postmenopausa (che hanno avuto vampate di calore e altri disturbi della menopausa), un placebo o una compressa giornaliera contenente una combinazione di agnocasto e iperico.

Dopo 16 settimane di assunzione continuata, il supplemento di agnocasto e iperico NON è risultato più efficace del placebo nel ridurre le vampate di calore, la depressione o altri sintomi della menopausa 32.

Benessere sessuale in menopausa

In un altro studio RCT su 52 donne, la somministrazione per 8 settimane di agnocasto ha ridotto la gravità complessiva dei disturbi della menopausa, inclusa l’ansia e le vampate di calore rispetto al placebo 33.

L’agnocasto ha anche migliorato la disfunzione sessuale nelle donne in postmenopausa in uno studio RCT su 102 partecipanti 34.

In uno studio randomizzato controllato condotto su 55  donne in postmenopausa, l’integrazione orale con estratto di agnocasto (40 gocce per 8 settimane) ha migliorato la funzione e la soddisfazione sessuale dopo 6 settimane di utilizzo 34a.

Rispetto al gruppo placebo, le donne hanno riscontrato miglioramenti anche nelle sottoscale del desiderio, della lubrificazione e della soddisfazione, oltre a una riduzione del dolore.

Dolore al seno

La mastalgia ciclica è un dolore al seno premestruale bilaterale e diffuso, che si presenta ciclicamente e colpisce le donne nei loro anni riproduttivi.

Un numero limitato di studi clinici controllati e le revisioni di questi studi segnalano un potenziale beneficio dell’agnocasto nel trattare questa condizione.

In particolare, i preparati di agnocasto utilizzati per almeno 2 cicli hanno dimostrato di produrre una diminuzione del dolore e una durata più breve del dolore 35, 36, 4, 37, 38.

Secondo una revisione e meta-analisi di 25 studi (di cui 17 RCT), l’agnocasto è efficace nell’alleviare l’intensità del dolore al seno e nel ridurre l’aumento del livello di prolattina sierica nelle pazienti con mastalgia ciclica in età riproduttiva (18-45 anni) con o senza sindromi premestruali 38.

Sette studi hanno anche dimostrato che l’agnocasto è un’alternativa non inferiore alle terapie farmaceutiche per la mastalgia ciclica (inclusi agonisti della dopamina, farmaci antinfiammatori non steroidei, inibitori della ricaptazione della serotonina e contraccettivi ormonali) 38.

Pidocchi

L’olio essenziale di agnocasto mostra effetti antibatterici e antifungini (caratteristica peraltro comune alla maggior parte degli oli essenziali).

Gli studi in provetta dimostrano che gli oli essenziali di agnocasto possono combattere funghi e batteri nocivi, tra cui lo stafilococco e i batteri Salmonella 39, 40.

Inoltre, in uno studio, un estratto di semi di agnocasto ha aiutato a respingere le zanzare, le mosche, le zecche e le pulci per circa 6 ore 41.

Un altro studio ha rivelato che uno spray contenente un estratto di semi di agnocasto e il composto paramentan-3,8-diolo ha protetto i capelli umani dall’invasione dei pidocchi per almeno 7 ore 42.

La ricerca mostra inoltre che gli oli essenziali di agnocasto possono uccidere le larve dei pidocchi e impedire la riproduzione dei pidocchi degli adulti 43.

Dosi e Modo d’Uso

La parte di pianta utilizzata in fitoterapia, contro vari disturbi ginecologici, è il seme di agnocasto.

La dose standard è compresa tra 200 e 400 mg di polvere di semi essiccati due volte al giorno 2.

Tuttavia, in commercio sono disponibili appositi estratti dei semi, che risultano più concentrati, quindi attivi anche a dosi inferiori. Ad esempio:

  • BNO 1095 è un’estrazione 10:1 e offre benefici a dosi di soli 4 mg.
  • Ze 110 è un’estrazione 6-12:1 e offre benefici a dosi di 20 mg.

Si consiglia pertanto di rispettare il dosaggio riportato in etichetta.

L’agnuside è l’ingrediente attivo presente nell’agnocasto e gli estratti in polvere di agnocasto sono generalmente standardizzati per contenere lo 0,5% di agnuside. Altri estratti possono essere standardizzati in casticina.

Avvertenze

  • Le donne in gravidanza e in allattamento dovrebbero evitare l’agnocasto, poiché i suoi effetti sul feto non sono stati studiati.
  • Non superare la dose giornaliera raccomandata dal medico o riportata nel foglio illustrativo del prodotto.
  • Tenere lontano dalla portata dei bambini al di sotto dei 3 anni di età.
  • Conservare in luogo fresco e asciutto.
  • L’agnocasto e gli altri integratori non vanno intesi come sostituti di una dieta varia ed equilibrata e di uno stile di vita sano.
  • Se i sintomi e i disturbi persistono o si aggravano dopo l’uso di agnocasto contattare il medico.

Controindicazioni

L’agnocasto può avere attività stimolante estrogenica, progestinica e/o uterina e dovrebbe essere evitato in gravidanza 44, 45, 4.

Una revisione che ha valutato le prove sulla sicurezza dell’agnocasto ha osservato che – nonostante l’assenza di casi studio – non vi sono prove sufficienti per concludere se sia o meno sicuro per l’assunzione da parte di donne in gravidanza o in allattamento ed è incerto il suo passaggio nel latte materno 44.

A causa dei dati sulla sicurezza e della possibile soppressione della lattazione, l’agnocasto dovrebbe essere evitato anche durante l’allattamento 46.

L’agnocasto è generalmente controindicato in pazienti affetti da alterazioni ormonali e durante la terapia del cancro al seno, a causa di effetti sconosciuti sugli estrogeni durante tali condizioni 47.

L’utilizzo dell’agnocasto è controindicato anche in caso d’ipersensibilità accertata verso uno o più componenti del prodotto che lo contiene.

Esiste la possibilità, almeno teorica, che l’agnocasto possa interagire con farmaci antipsicotici, pillole anticoncezionali, terapia ormonale sostitutiva, agonisti della dopamina (p. es. bromocriptina, levodopa) e antagonisti del recettore della dopamina 48, 49, 50, 46.

L’assunzione di integratori di agnocasto in presenza di condizioni patologiche o situazioni particolari, o se si sta seguendo una terapia farmacologica, è consigliata soltanto sotto controllo del medico che, conoscendo approfonditamente il quadro clinico del paziente, saprà dare i migliori consigli.

Effetti Collaterali

In generale, l’agnocasto è ben tollerato.

Gli eventi avversi più frequenti tendono a essere minori e possono includere: nausea, mal di stomaco, eruzione cutanea, lieve aumento dell’acne, mal di testa e flusso mestruale intenso 46.

Possono verificarsi reazioni allergiche di varia gravità, mal di testa, vertigini, disturbi gastrointestinali, acne e disturbi mestruali (con aumento delle perdite mestruali).

Secondo l’EMA, gli effetti collaterali includono gravi reazioni allergiche con gonfiore del viso, difficoltà a respirare e deglutire, effetti sulla pelle (come rash e acne), mal di testa e vertigini, effetti sullo stomaco e sull’intestino (come nausea e mal di pancia) e disturbi mestruali. La frequenza di questi effetti collaterali non è nota 47.

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