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Cosa Sono
I policosanoli sono delle sostanze cerose di origine naturale, probabilmente utili per la salute del cuore.
Chimicamente, si tratta una miscela di alcoli grassi alifatici ad alto peso molecolare, in genere isolata dalla canna da zucchero.
I policosanoli possono essere estratti anche da cera d’api, crusca di riso e germe di grano. Piccole quantità si trovano anche negli oli vegetali, nell’erba medica e nei prodotti animali 1, 2, 3, 4.
I policosanoli possono aiutare a prevenire la formazione di coaguli di sangue e favorire la circolazione ematica nelle persone con claudicatio intermittens.Possono anche ridurre il colesterolo e la pressione arteriosa, contribuendo nel complesso a diminuire il rischio di malattie cardiovascolari. Rimangono comunque dei dubbi sulla loro reale efficacia, a causa di dati contrastanti presenti in letteratura.
Il dosaggio standard di policosanoli è di 5-10 mg due volte al giorno (per un totale giornaliero di 10-20 mg).
Non sono attesi effetti collaterali, ma è necessaria cautela se vengono assunti insieme a farmaci fluidificanti del sangue.
Quali sono
Gli alcoli alifatici più comuni all’interno della miscela di policosanoli estratta dalla canna da zucchero sono 5, 6:
- Ottacosanolo (60-70%);
- Triacontanolo (10-15%);
- Esacosanolo (4,5-10%);
- Dotriacontanolo (3-8%).
Gli effetti dell’integrazione possono dipendere dall’origine e dalla composizione della miscela di policosanoli utilizzata.
Ad esempio, l’octacosanolo ha dimostrato di avere effetti antinfiammatori. mentre il triacontanolo può prevenire lo stress ossidativo, indurre risposte antinfiammatorie e inibire la perossidazione lipidica. D’altra parte, l’esacosanolo ha dimostrato di poter ridurre il colesterolo epatico e plasmatico 7.
A Cosa Servono
Il primo integratore di policosanoli è stato prodotto da ricercatori cubani all’inizio degli anni ’90 6.
Il suo impiego si è presto diffuso in molti Paesi, inclusa l’Italia, dove i policosanoli vengono pubblicizzati per la capacità di ridurre il colesterolo alto, compreso il colesterolo "cattivo" LDL (lipoproteine a bassa densità) 8.
In effetti, i risultati provenienti dai primi studi cubani erano molto incoraggianti, suggerendo un’efficacia (nel ridurre il colesterolo) paragonabile a quella delle statine.
Tuttavia, successive ricerche condotte da altri gruppi di ricerca non sono riuscite a confermare questo beneficio 6.
Sulla base di questi dati, nel 2017 la posizione congiunta della Società Italiana di Diabetologia e della Società Italiana per lo Studio dell’Arteriosclerosi sugli integratori per il trattamento dell’ipercolesterolemia affermava che 6a:
- l’effetto ipocolesterolemizzante di fibre, fitosteroli e riso rosso fermentato è consistente e supportato da un buon livello di evidenza;
- per la berberina ci sono prove sufficienti che mostrano effetti significativi di riduzione del colesterolo, sebbene i risultati provengano da studi condotti quasi esclusivamente nelle popolazioni asiatiche;
- i dati sugli effetti della soia sono contrastanti, pertanto la forza della raccomandazione è piuttosto bassa;
- le prove sul policosanolo sono inconcludenti (forza dell’evidenza D, il che significa che l’uso dei policosanoli per abbassare il colesterolo è considerato "non raccomandabile").
Proprietà e Benefici
Colesterolo
Come Funzionano
Gli esatti meccanismi d’azione dei policosanoli non sono del tutto chiari.
Tuttavia, si pensa che esercitino i loro effetti 9, 10, 11:
- Riducendo l’attività dell’enzima HMG-CoA reduttasi (coinvolto nella sintesi di colesterolo);
- Aumentando la scomposizione del colesterolo LDL da parte del fegato:
- Bloccando l’attività della proteina di trasferimento degli esteri del colesterolo nel siero (CETP), aumentando così l’HDL e abbassando i livelli di LDL.
Studi ed Efficacia
Tra la fine degli anni ’90 e l’inizio del 2000 sono stati pubblicati numerosi studi che sostenevano l’efficacia dei policosanoli nell’abbassare il colesterolo.
Ad esempio, due studi su 300 donne in postmenopausa con colesterolo alto hanno rilevato che l’assunzione di 5-10 mg/die di policosanoli riduceva le LDL fino al 27% e il colesterolo totale fino al 19,5% 12, 13.
In altri 3 studi su quasi 400 pazienti con colesterolo alto, il policosanolo (da 5 a 40 mg/die) ha ridotto significativamente i livelli di LDL e colesterolo totale 15, 16, 17.
Diversi studi clinici (1.123 pazienti totali) condotti dallo stesso gruppo di ricerca cubano hanno scoperto che, oltre ad abbassare i livelli di LDL e colesterolo totale, i policosanoli aumentavano i livelli di HDL 14, 15, 13, 12, 18.
Secondo una revisione del 2002, a dosi da 10 a 20 mg al giorno, i policosanoli riducono il colesterolo totale dal 17% al 21% e il colesterolo LDL dal 21% al 29%, aumentando il colesterolo HDL dall’8% al 15% 1.
Tuttavia, studi successivi pubblicati in Italia, Germania, Paesi Bassi, Stati Uniti, Canada e Sud Africa non hanno riscontrato alcun effetto sui profili lipidici del sangue, a dosaggi da 10 a 80 mg al giorno per 4-12 settimane 3, 19, 20, 8, 21, 22, 23, 24.
Alcuni ricercatori cubani hanno attribuito la mancanza di risultati positivi all’utilizzo di integratori con una composizione diversa da quella utilizzata nei loro studi. Tuttavia, altri ricercatori hanno sottolineato una notevole somiglianza tra le due formulazioni di policosanoli 6, 25, 19.
Altre possibili spiegazioni riguardano differenze nel modello alimentare della popolazione in cui è stata condotta la sperimentazione 7.
È stato anche dimostrato che l’età e l’abitudine al fumo possono incidere sull’effetto dei policosanoli 9. Inoltre, recentemente è stato dimostrato che il loro effetto sulla regolazione dei lipidi differisce a seconda dei genotipi dei pazienti 26.
Trigliceridi
Risultati contraddittori sono stati osservati anche per quanto riguarda l’effetto dei policosanoli sui livelli di trigliceridi.
Mentre i dati provenienti da Cuba suggerivano effetti addirittura paragonabili al farmaco atorvastatina nel ridurre i trigliceridi sierici, altri studi condotti al di fuori di Cuba (459 pazienti totali) non hanno riportato alcun cambiamento 23, 27, 28, 29, 14 .
Pressione Sanguigna
Alcuni studi cubani ed extracubani hanno evidenziato la capacità dei policosanoli di ridurre la pressione sanguigna 14, 30, 9.
Secondo una recente revisione di 19 studi, l’integrazione di policosanoli può essere efficace per ridurre la pressione sanguigna.
Il beneficio è comunque di modesta entità, con una riduzione media di 3,4 mmHg per la sistolica e 1,5 mmHg per la diastolica 31.
Coagulazione del Sangue
Le piastrine sono uno dei componenti principali dei coaguli di sangue e l’aggregazione di queste cellule (tappo piastrinico) è uno dei passaggi chiave nel processo di coagulazione.
Diversi studi, tutti pubblicati dagli stessi Autori, suggeriscono un ruolo positivo del policosanolo nella claudicatio intermittens e nell’inibizione dell’aggregazione piastrinica.
Cinque studi condotti dal gruppo di ricerca cubano hanno infatti rilevato che 5-50 mg di policosanoli somministrati quotidianamente riducono la coagulazione del sangue sia nei volontari sani che nei pazienti con colesterolo alto 32, 33, 34, 35, 36.
In un ampio studio cinese su 350 pazienti sottoposti a impianto di stent percutaneo, l’aggiunta di policosanoli (40 mg/die per 30 giorni) alla terapia antipiastrinica di routine (75 mg/die di clopidogrel) ha dimostrato di ridurre la reattività piastrinica in maniera simile a un regime farmacologico ad alte dosi (150 mg/die di clopidogrel), senza aumentare il tasso di sanguinamento 40.
In un altro studio cinese su 66 soggetti ipercolesterolemici, i policosanoli di riso non hanno mostrato alcun effetto sui fattori della coagulazione del sangue 41.
Claudicazione Intermittente
La claudicatio intermittens è una condizione caratterizzata dalla comparsa di crampi alle gambe durante l’esercizio o la deambulazione, conseguente alla carenza di ossigeno per ostruzione delle arterie.
In uno studio comparativo, l’assunzione di policosanoli (10 mg/die per 10 settimane) ha migliorato la distanza percorsa a piedi in 39 pazienti con claudicatio intermittens 38. Questo effetto non è stato notato con l’assunzione di aspirina alla dose di 100 mg/die.
In un altro studio comparativo randomizzato, in doppio cieco, della durata di 20 settimane, i policosanoli (10 mg due volte al giorno) hanno prodotto miglioramenti delle distanze percorse. Il farmaco ticlopidina (250 mg due volte al giorno) ha mostrato miglioramenti simili 37.
I policosanoli (10 mg/die) hanno migliorato i sintomi della claudicatio intermittens in un altro studio di 20 settimane su 28 pazienti 37.
Similmente, uno studio su 21 pazienti a cui sono stati somministrati 10 mg/die di policosanoli per 2 anni, ha osservato un significativo miglioramento della distanza percorsa a piedi e dei sintomi correlati 39.
Altri Benefici
In combinazione con l’integrazione di acidi grassi omega-3, l’uso di policosanoli è stato associato a un miglioramento dello stato dell’umore e a una riduzione del tempo di reazione negli atleti 42.
Studi preliminari suggeriscono possibili benefici dei policosanoli anche nel controllo della glicemia e del peso corporeo 43.
Modo d’uso
Gli integratori di policosanoli vengono solitamente commercializzati in compresse da 5 o 10 mg 1.
I dosaggi efficaci, sulla base degli studi clinici analizzati, vanno da 5 a 40 mg/giorno 14, 30, 37, 38. La maggior parte ha utilizzato dosi comprese tra i 10 e i 20 mg/die.
La biodisponibilità dei policosanoli assunti per via orale è inferiore al 10%. Tuttavia, potrebbe essere migliorata mediante nanoemulsificazione o mediante esterificazione con acido oleico 44, 45.
Tuttavia, in uno studio in cui i ricercatori hanno modificato la formulazione dei policosanoli nel tentativo di renderla più efficace, il prodotto è risultato inefficace nell’abbassare il colesterolo 46.
Associazioni
L’associazione di policosanoli con altri principi attivi utili per ridurre il colesterolo o comunque il rischio cardiovascolare può avere benefici additivi.
Ad esempio, una combinazione di policosanoli e riso rosso fermentato, berberina, acido folico, coenzima Q10 e astaxantina in aggiunta alle statine a basso dosaggio ha ridotto i livelli di colesterolo totale e "cattivo" LDL in misura superiore alle statine da sole. Lo studio è stato condotto su in 100 pazienti con malattie cardiache 47.
Benefici analoghi sono stati osservati anche con l’associazione dei policosanoli ad omega-3 o a riso rosso fermentato 48, 49.
Controindicazioni
Studi su ratti e topi non hanno mostrato effetti avversi su fertilità, riproduzione, teratogenesi o sviluppo a dosi equivalenti a 1.500 volte la normale dose umana 50.
Tuttavia, a causa della carenza di informazioni sulla sicurezza e l’efficacia nell’uomo, se ne sconsiglia l’uso in gravidanza e allattamento, salvo diverso consiglio medico.
Considerati i potenziali effetti sull’aggregazione piastrinica, è necessaria cautela nell’uso con anticoagulanti (p. es., warfarin) o agenti antipiastrinici (p. es., aspirina, clopidogrel, prasugrel) 50.
I policosanoli possono anche potenziare gli effetti ipocolesterolemizzanti delle statine e gli effetti dei farmaci antipertensivi, inclusi beta-bloccanti e nitroprussiato 51, 14, 30, 52.
Effetti Collaterali
I policosanoli si sono dimostrati ben tollerati, con reazioni avverse limitate 1, 53, 20, 23, 54.
Gli effetti collaterali sono generalmente lievi e possono includere 16, 36:
- Eruzione cutanea;
- Mal di testa;
- Sangue dal naso e dalle gengive.
Studi su ratti, conigli e scimmie non hanno mostrato effetti tossici o correlati al cancro associati ai policosanoli 55, 56, 57, 58, 59.
Ad esempio, nessuna evidenza di cancerogenicità è stata osservata nei topi 55 o nei ratti 58, anche a dosi equivalenti a 1.500 volte la dose umana di 20 mg/die 50.