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Magazine X115 X115 PQQ | Cos’è, A Cosa Serve | Cibi Ricchi | Benefici dell’Integrazione

PQQ | Cos’è, A Cosa Serve | Cibi Ricchi | Benefici dell’Integrazione

  • 11 minuti

Che Cos’è

La PQQ (pirrolochinolina chinone o metoxatina) è una piccola molecola ad azione antiossidante e pro-energetica.

Si trova naturalmente nel corpo umano, ma anche in altri animali, nei batteri e in piccolissime quantità in vari alimenti, tra cui spinaci, kiwi, soia e latte materno.

Gli esseri umani producono da 100 a 400 nanogrammi di PQQ ogni giorno, portando alcuni Autori a ritenere che nel nostro corpo vi sia una concentrazione tissutale di PQQ stimata in circa 0,8-5,9 ng/g 1, 2, 3.

Inizialmente classificata come vitamina, la PQQ non ha ancora un ruolo scientificamente ben definito nell’organismo umano. Sappiamo comunque che è associata a processi biologici come la mitocondriogenesi, la riproduzione, la crescita e l’invecchiamento.

Per questo motivo, l’integrazione di pirrolochinolina chinone potrebbe avere diversi benefici sulla salute umana.

Ad esempio, si sostiene che gli integratori di PQQ aumentino i livelli di energia, la salute del cervello, la concentrazione mentale e la longevità.

Tuttavia, le prove a sostegno di questi benefici sono limitate e derivano perlopiù da studi cellulari o su modelli animali. Pertanto, mancano prove sufficienti per raccomandare l’assunzione di PQQ come integratore con finalitàsalutistiche.

A Cosa Serve

L’esatta funzione biologica della PQQ negli esseri umani rimane indeterminata.

Considerato il ruolo nei batteri, inizialmente è stata considerata un cofattore di alcune reazioni enzimatiche anche nell’uomo.

Tuttavia, questa tesi sembra essere tramontata, mentre ha guadagnato forza l’ipotesi che la PQQ sia un fattore di crescita non vitaminico, specialmente a livello mitocondriale.

Si è infatti notata un’elevata presenza di PQQ nel latte materno, mentre la completa privazione dietetica nei topi risulta associata a diverse alterazioni sistemiche, inclusi disturbi della crescita, disfunzione immunitaria e capacità riproduttiva anormale 4, 5, 6.

I potenziali effetti positivi dell’integrazione di PQQ nell’uomo sono supportati perlopiù da studi cellulari o su modelli animali, e includono 7, 8:

  • protezione antiossidante,
  • riduzione dell’infiammazione,
  • aumento della sensibilità all’insulina,
  • stimolo sulla sintesi e sull’efficacia dei mitocondri,
  • neuroprotezione e stimolo alla neurogenesi.

Inoltre, lo stimolo della PQQ sulla biogenesi mitocondriale apre le porte a potenziali benefici per la longevità degli esseri umani 7.

Caratteristiche

Stress ossidativo

Gli effetti positivi della PQQ sulla salute umana potrebbero basarsi in gran parte sulla sua funzione antiossidante.

Rappresenta infatti un antiossidante straordinariamente efficace, da 7 a 100 volte più efficace della vitamina C nell’eliminazione dei radicali liberi 8, 1, 9.

A differenza di altri antiossidanti, la PQQ non si auto-ossida facilmente, né si condensa in forme inattive.

Agendo come un potente agente riducente nel ciclo redox, aiuta a massimizzare la difesa dai radicali liberi dell’ossigeno e a rigenerare altri antiossidanti come la Vitamina E e il coenzima Q10 10, 11, 12, 13, 14.

Infiammazione

Di pari passo all’azione antiossidante, la PQQ sembra aiutare a ridurre i fenomeni infiammatori.

Oltre alle prime evidenze sugli animali 15, 16, in un piccolo studio su 10 persone sane 0,3 mg/die di PQQ per kg di peso corporeo hanno prodotto una diminuzione significativa dei livelli di due marker infiammatori: proteina C-reattiva (del 45% dopo 3 settimane) e IL-6.

Per contro, non si sono verificati cambiamenti significativi nei livelli di colesterolo o nella glicemia 17.

Mitocondri e Longevità

I mitocondri sono responsabili della produzione dell’energia di cui le cellule hanno bisogno per rimanere sane e funzionare in modo ottimale.

Con l’avanzare dell’età, il numero e l’attività dei mitocondri si riducono, contribuendo agli effetti dell’invecchiamento e a patologie correlate (tra cui declino mentale, malattie cardiache, diabete e cancro) 18.

La biogenesi mitocondriale (ovvero il riciclo dei mitocondri invecchiati e la sintesi di nuovi) è collegata a molti benefici per la salute, come: riduzione dell’infiammazione, aumento della longevità, miglioramento dell’utilizzo dell’energia e protezione dai radicali liberi 19, 20.

Come agente riducente, la PQQ agisce come cofattore per l’ossidazione del NADH a NAD+ 21, 9.

Di conseguenza, gli effetti dell’esposizione al PQQ imitano quelli del NAD+ cellulare (ad esempio, sostenendo la mitocondriogenesi) 11, 22.

Uno studio ha dimostrato che l’integrazione giornaliera con 20 mg di PQQ può ottimizzare la biogenesi mitocondriale negli umani. Il beneficio è stato osservato nei soggetti che assumevano l’integratore durante un programma di allenamento di resistenza di 6 settimane 23.

Inoltre, lo studio clinico citato nel capitolo precedente ha osservato che il lattato urinario è diminuito del 15%, insieme a una riduzione dell’acido piruvico urinario; questi dati erano coerenti con una maggiore attività mitocondriale 17.

Gli esperti fanno notare che una migliore salute mitocondriale potrebbe essere alla base di molte delle ampie indicazioni sulla salute associate al PQQ, come il miglioramento della memoria, dell’energia e del sonno.

Effetti sulle sirtuine

Studi in vitro hanno anche dimostrato che PQQ migliora l’attività delle sirtuine NAD+ dipendenti e l’espressione dei bersagli delle sirtuine, come PGC-1α, NRF-1 e 2 e TFAM 10.

Le sirtuine sono proteine regolatrici dei geni implicate nel controllo metabolico e nell’invecchiamento sano 24. Ad esempio, modulano l’attività dei fattori coinvolti nella riparazione del DNA e nella mitocondriogenesi 25.

Sonno e stanchezza

L’integrazione di PQQ può migliorare la qualità del sonno e ridurre il tempo necessario per addormentarsi.

Uno studio clinico in aperto ha indagato gli effetti di 20 mg di PQQ al giorno per 8 settimane su 17 persone con affaticamento o disturbi del sonno.

Il trattamento è stato in grado di migliorare significativamente la qualità e la durata del sonno, già dopo 4 settimane. Inoltre, dopo 8 settimane è stata osservata una diminuzione del tempo necessario per addormentarsi 26.

Lo studio ha riportato anche un miglioramento dell’appetito e del dolore, con una tendenza a migliorare la soddisfazione per la propria vita nell’arco di 8 settimane.

Gli Autori dello studio hanno notato che questi effetti potrebbero essere dovuti all’influenza della PQQ sulla salute mitocondriale, ma sono stati raccolti dati insufficienti per confermare questa ipotesi.

Salute del cervello

Memoria e funzioni cognitive

Sulla base degli effetti neurologici positivi osservati sugli animali (ad esempio, aumento della crescita neuronale), vi è un crescente interesse sull’integrazione di PQQ per il miglioramento cognitivo e la neuroprotezione.

Le prime evidenze cliniche hanno suggerito che l’integrazione di PQQ (10-20 mg al giorno) potrebbe migliorare la funzione cognitiva e la memoria anche negli umani 27, 28, 29.

Negli adulti sani, l’integrazione di PQQ sembra migliorare l’attenzione, l’identificazione e l’elaborazione delle informazioni, la memoria linguistica, la memoria immediata, la memoria di lavoro e il sonno, oltre a ridurre lo stress e l’affaticamento 30, 31, 32.

In uno studio di 12 settimane su 64 anziani sani con aumenti auto-riferiti di dimenticanza, l’integrazione giornaliera con 21 mg di PQQ ha portato a miglioramenti su una serie di marcatori della funzione cognitiva rispetto a un placebo 28.

In un altro studio su soggetti di età compresa tra 20 e 65 anni, la PQQ (20 mg al giorno per 12 settimane) ha migliorato 33:

  • nei soggetti più giovani (< 40 anni) la funzione cognitiva (flessibilità cognitiva, velocità di elaborazione e velocità di esecuzione) dopo 8 settimane;
  • negli adulti di età superiore a 40 anni la memoria complessa e verbale dopo 12 settimane.

Malattie neurodegenerative

Studi in vitro e su modelli animali suggeriscono un effetto neuroprotettivo della PQQ, che sarebbe correlato alla capacità di:

  • ridurre lo stress ossidativo 34;
  • proteggere i mitocondri e i neuroni dalla neurotossicità indotta da altre potenti tossine, tra cui il mercurio e l’ossidopamina, correlate a malattie neurodegenerative come l’Alzheimer e il Parkinson 35, 36, 37, 38;
  • sopprimere la morte neuronale;
  • attivare diverse proteine (ad es. CREB, DJ-1) e fattori di crescita nervosi (ad es. il BDNF) che nel complesso aumentano la funzione e la sopravvivenza delle cellule neuronali e stimolano la crescita di nuovi mitocondri 39, 40, 41;
  • proteggere dall’iperattivazione a lungo termine dei recettori NMDA, che provoca eccitotossicità (associata a malattie neurodegenerative e convulsioni) 42, 43;
  • prevenire l’aggregazione dell’alfa-sinucleina e della beta amiloide, che sono implicate nella formazione di "grovigli proteici disfunzionali" nel cervello e sono associate rispettivamente al morbo di Parkinson e al morbo di Alzheimer 44, 45.

Tutto ciò può aiutare a spiegare perché un aumento della PQQ è associato a migliori misure di cognizione e apprendimento negli esseri umani e nei ratti che invecchiano 46.

Negli studi sugli animali, la PQQ ha invertito il deterioramento cognitivo causato dallo stress ossidativo cronico e ha migliorato le prestazioni nei test di memoria 47, 48. Inoltre, la somministrazione di PQQ immediatamente prima dell’induzione dell’ictus ha ridotto significativamente le dimensioni dell’area cerebrale danneggiata 49.

Altri Benefici

In base agli effetti osservati negli animali, la PQQ potrebbe:

  • alleviare la resistenza all’insulina, ad esempio aumentando la biogenesi mitocondriale nelle cellule muscolari in modo simile all’esercizio fisico 50;
  • contrastare l’obesità, aumentando il numero e l’efficienza dei mitocondri e portando così a un miglioramento del metabolismo dei lipidi (i ratti carenti di PQQ avevano un tasso metabolico del 10% inferiore rispetto ai ratti con livelli normali di PQQ 51). Inoltre può contrastare le complicanze associate all’obesità grazie alla sua azione antiossidante e antinfiammatoria 52;
  • proteggere dalle malattie cardiovascolari, riducendo i danni cardiaci e neuronali associati a infarti, ictus e altri eventi ischemici 53, 54, 55, 56; PQQ influenza anche il metabolismo dei lipidi sierici in modo rilevante per la protezione dalle malattie cardiache 57;
  • aumentare le difese immunitarie 6, 58, 59;
  • ridurre l’accumulo di grasso nel fegato, con un potenziale terapeutico per la steatosi epatica non alcolica (NAFLD) e la steatoepatite non alcolica (NASH) 60, 61.

Dosi e Modo d’uso

Gli integratori di PQQ sono ottenuti tramite un processo di fermentazione batterica, sfruttando microrganismi che producono naturalmente questo composto come sottoprodotto del loro metabolismo.

Poiché la PPQ non è approvata per il trattamento di condizioni mediche, non esiste una dose ufficiale.

Mangiare molti alimenti ricchi di PQQ è probabilmente sufficiente per ottenere quantità adeguate per le esigenze dell’organismo 62.

Tuttavia, le dosi apportate con la dieta sono di gran lunga inferiori a quelle testate negli studi.

La ricerca disponibile suggerisce che si possono osservare benefici con dosi comprese tra 5 e 20 mg al giorno per 8-12 settimane.

Alimenti ricchi di PQQ

La pirrolochinolina chinone è naturalmente presente in quasi tutti gli alimenti, con valori compresi tra 0,19 e 61 ng/g.

Sebbene a piccole dosi, la PQQ sembra particolarmente concentrata nei seguenti alimenti 2, 63:

  • Prodotti a base di soia fermentata (es. Nattō), che ne contengono fino a 60 ng/g di peso umido;
  • Soia verde (~ 9 ng/g di peso umido)
  • Spinaci (~ 7 ng/g di peso fresco)
  • Senape di campo (~ 5,5 ng/g di peso fresco)
  • Tofu (~ 24 ng/g di peso umido)
  • Tè verde (~ 30 ng/g di peso secco delle foglie)
  • Peperoni verdi, prezzemolo, kiwi (~ 30 ng/g di peso fresco)
  • Latte materno umano (140-180 ng/ml come PQQ e IPQ totali)*.

* Nei cibi, una quota significativa di PQQ tende a reagire con le proteine, formando coniugati di aminoacidi chiamati imidazolopirrolochinolina o IPQ. Non è chiaro se questa interazione con le proteine influenzi negativamente la biodisponibilità della PWQQ.

Effetti Collaterali

Gli effetti collaterali di PQQ non sono del tutto noti, poiché pochi studi sull’uomo ne hanno esaminato gli effetti.

Allo stesso modo, non è ancora chiaro se la PQQ interagisca negativamente con eventuali farmaci.

Studi tossicologici indicano che la PQQ comporta un rischio di danno renale se assunta a dosi molto elevate 64.

Uno studio sull’uomo che ha utilizzato 20 mg di PQQ da soli o in combinazione con 300 mg di CoQ10 ha rilevato che non vi erano segni o sintomi tossicologici associati al trattamento per un periodo di 12 settimane 65.

Anche il consumo fino a 0,3 mg/kg (20 mg per un maschio di 70 kg) di PQQ per una settimana è risultato sicuro 17.

Dosi endovenose estremamente elevate di PQQ (da 500 a 1.000 mg/kg di peso corporeo) possono causare la morte nei ratti 66, 67.

Il livello senza effetto osservato (NOAEL) per la PQQ è stato determinato in 400 mg/kg di peso corporeo al giorno in uno studio di tossicità subcronica sui ratti. Applicando un margine di sicurezza di 100, in attesa di ulteriori studi, si può concludere che dosi fino a 4 mg di PQQ per kg di peso corporeo al giorno sono probabilmente sicure negli esseri umani adulti, almeno nel breve termine 65, 66, 64.

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