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Magazine X115 X115 Cheratosi Pilare | Cause, Sintomi | Le Cure più Efficaci

Cheratosi Pilare | Cause, Sintomi | Le Cure più Efficaci

  • 9 minuti

Cos’è

La cheratosi pilare è una condizione cutanea molto comune, fortunatamente innocua e non contagiosa.

Si caratterizza per la presenza di piccole protuberanze sulla pelle (chiamate papule).

Questi piccoli "brufoli" si formano in corrispondenza dei follicoli piliferi, facendo assumere alla cute un aspetto a "pelle d’oca" o a "pelle di pollo".

Le protuberanze sono ruvide al tatto e compaiono più spesso sulla parte superiore delle braccia e sulle cosce.

cheratosi pilare gambe

La cheratosi pilare è molto comune tra gli adolescenti ed è causata dall’accumulo di cheratina nei follicoli piliferi.

In pratica, i pori della pelle vengono ostruiti dall’accumulo di cellule morte; questo tappo di cheratina genera una microinfiammazione locale, con comparsa di protuberanze, talvolta di colore rosso o marrone.

La cheratosi pilare peggiora tipicamente nei mesi invernali, quando la pelle tende a seccarsi e durante la gravidanza.

Sebbene non sia pericolosa, può rivelarsi fastidiosa e sgradita sul piano estetico, motivando le persone a cercare una soluzione al problema. In assenza di una cura universale, l’uso di emollienti, esfolianti, farmaci antinfiammatori, fototerapia e varie terapie laser può attenuare sensibilmente la cheratosi pilare 1.

Epidemiologia

La cheratosi pilaris è una condizione dermatologica estremamente comune, soprattutto nei bambini e nei giovani adulti.

Colpisce il 50-70% degli adolescenti ed è frequente anche negli adulti, con il 40% della popolazione colpita 2.

Tuttavia, poiché rappresenta una condizione sottostimata, la reale prevalenza della cheratosi pilare potrebbe essere ancora maggiore 3.

La cheratosi pilaris compare per la prima volta nella prima infanzia e progredisce, diventando più estesa, durante l’adolescenza. In genere si risolve a metà della terza decade di vita, con la maggior parte dei casi completamente scomparsi entro l’età di 30 anni.

La presenza della cheratosi pilare può essere associata a molte altre condizioni, tra cui la dermatite atopica, l’ittiosi volgare, l’obesità, il diabete mellito e la malnutrizione. Può anche presentarsi in concomitanza con sindromi come la sindrome di Down e la sindrome di Noonan 4.

La cheratosi pilaris di solito inizia nell’infanzia, ma diventa più evidente durante l’adolescenza. È innocua e non è contagiosa.

Cause

La cheratosi pilaris si verifica a causa di un’eccessiva cheratinizzazione a livello della porzione superiore del follicolo pilifero.

L’accumulo di cellule ricche di cheratina ostruisce il follicolo (il poro della pelle), creando un tappo di cheratina a sua volta visibile come un piccolo rilievo cutaneo 5.

Talvolta si possono riscontrare lievi infiammazioni locali che si riflettono nel colore rossastro delle lesioni.

Cheratosi pilare cause

Cosa causi esattamente questo fenomeno non è chiaro.

Sebbene la cheratosi pilare sia una condizione estremamente comune, l’esatta eziologia rimane sconosciuta 3.

Un’ipotesi è che la cheratosi pilare abbia un’origine genetica e si trasmetta con modalità autosomica dominante (basta che un genitore ne sia affetto per trasmettere la condizione al figlio) 2.

In tal senso, sono state effettuate correlazioni con mutazioni nel gene della filaggrina (una proteina chiave nella funzione di barriera cutanea) 5, 6.

La cheratosi pilaris è inoltre comunemente associata alla dermatite atopica. Quest’associazione, insieme al coinvolgimento della filaggrina, suggerisce che la cheratosi pilare sia il risultato di una perdita della normale funzione di barriera cutanea 7.

Segni e Sintomi

Il termine latino cheratosi significa “pelle squamosa”, mentre pilaris significa “peli”.

La condizione si presenta caratteristicamente con delle papule (piccole protuberanze cutanee simili a cunette o minuscoli "brufoli") che si formano in corrispondenza dei follicoli piliferi (i pori cutanei da cui escono i peli).

Queste protuberanze assomigliano a quelle che compaiono durante l’orripilazione (fenomeno conosciuto come pelle d’oca).

Spesso, le papule sono accompagnate da un arrossamento circostante e generalmente si localizzano sulle braccia, sulle gambe e sui glutei. Tuttavia, possono essere coinvolti anche il viso, il tronco e le estremità distali 6, 7, 8.

Al tatto, le papule appaiono ruvide, sono spesso accompagnate da pelle secca e hanno solitamente il colore della pelle del paziente; tuttavia, possono anche presentarsi in diversi colori a seconda della carnagione (color carne, biancastre, rosa o rossastre, oppure marrone/nero su pelle più scura).

La condizione non è dolorosa e raramente causa prurito, risultando per i più asintomatica.

Nonostante sia generalmente innocua, il disagio psicologico derivante dall’aspetto delle lesioni può indurre i pazienti a cercare cure 2.

cheratosi pilare braccia

Sebbene sia spesso asintomatica, la cheratosi pilare può causare prurito in alcuni pazienti. Inoltre, la pelle colpita assume un aspetto simile alla pelle d’oca e il conseguente aspetto sgradevole può arrecare disagio psicologico.

Prognosi e Complicanze

Generalmente, la cheratosi pilare si sviluppa durante l’infanzia, peggiora durante l’adolescenza e migliora nel tempo 3.

Secondo uno studio che ha esaminato il decorso della condizione 9:

  • il 35% dei pazienti è migliorato nel tempo,
  • nel 43% dei pazienti si è osservata una persistenza durante l’età adulta,
  • il 22% dei pazienti è andato incontro a un peggioramento.

La gravità della condizione può variare con il cambio delle stagioni: il 49% dei pazienti ha osservato un miglioramento durante l’estate, mentre il 47% ha lamentato un peggioramento durante i mesi invernali.

Questi cambiamenti sono molto probabilmente attribuibili al ridotto contenuto di umidità dell’aria durante i mesi invernali.

Le complicanze della cheratosi pilare sono limitate e non ben documentate in letteratura, ma i pazienti sono spesso angosciati per l’aspetto estetico della condizione 2.

Una complicazione che può verificarsi è la cicatrizzazione secondaria alla rottura traumatica delle lesioni da parte del paziente (ad es. per un grattamento aggressivo). I medici devono quindi istruire i pazienti sulla necessità di utilizzare i farmaci topici prescritti e astenersi dal manipolare le lesioni.

La cheratosi pilaris può occasionalmente essere associata ad arrossamento e pigmentazione della pelle delle guance (erythromelanosis follicularis facei et coli e keratosis pilaris rouge), perdita dei peli delle sopracciglia (ulerythema ophryogenes) e piccole aree atrofiche sopra le guance (atrophoderma vermiculatum).

Esami e Diagnosi

La cheratosi pilare viene diagnosticata sulla base dell’anamnesi e di un esame fisico.

Un medico dermatologo può quindi confermare la diagnosi semplicemente osservando l’area interessata.

Alcuni esami aggiuntivi possono comunque aiutare la diagnosi:

  • Dermoscopia: rivela anomalie dei fusti dei peli, che in caso di cheratosi pilare si presentano tipicamente sottili, corti, attorcigliati o incorporati nello strato corneo (incarniti). Possono essere presenti anche desquamazione ed eritema.
  • Biopsia con punch cutaneo: prevede il prelievo di un campione cilindrico di cute e sottocute; in caso di cheratosi pilare, il successivo esame al microscopio rivela ipercheratosi epidermica, ipergranulosi, follicoli piliferi ostruiti e lieve infiammazione linfocitica perivascolare superficiale.

Trattamenti

La cheratosi pilare è una condizione asintomatica che generalmente migliora nel tempo. Di conseguenza, il trattamento medico non è necessario.

I pazienti possono comunque favorire la risoluzione spontanea delle lesioni cutanee mantenendo un’adeguata igiene, utilizzando saponi ipoallergenici e astenendosi dal manipolare le papule.

Misure generali

L’educazione del paziente è fondamentale per la corretta gestione della cheratosi pilare.

I pazienti devono capire che la condizione è cronica e non esiste una cura definitiva 3. Inoltre, la cheratosi pilare spesso migliora nel tempo senza alcun trattamento.

Nel frattempo, alcune misure comportamentali possono aiutare ad attenuare papule, prurito e irritazione.

  • Fare bagni caldi: immergersi in brevi bagni caldi può aiutare a liberare i pori dal tappo di cheratina. Tuttavia, è importante limitare il tempo trascorso nella vasca da bagno, poiché tempi di ammollo prolungati possono asportare troppi lipidi cutanei e seccare la pelle, peggiorandone l’aspetto.
  • Esfoliare delicatamente la pelle: rimuovendo le cellule cutanee più superficiali, l’esfoliazione può migliorare l’aspetto della pelle cheratosica. A tal proposito si possono utilizzare prodotti per lo scrub (come una semplice spugna konjac o di luffa) oppure cosmetici a base di alfa-idrossiacidi o un retinoide. In ogni caso, l’esfoliazione dev’essere lieve, poiché uno sfregamento violento o un trattamento aggressivo possono irritare la pelle e peggiorare i sintomi.
  • Applicare una lozione idratante: poiché la cheratosi pilare spesso peggiora quando la pelle è secca, il primo passo nella gestione dei sintomi è idratare la pelle.
    Apposite lozioni idratanti, come quelle a base di alfa idrossiacidi e urea a basse concentrazioni, aiutano a idratare la pelle e favorire il ricambio cellulare. Ad esempio, in uno studio, la texture della pelle è migliorata con l’uso di una lozione all’acido salicilico al 6% o di una crema all’urea al 20% 6.
  • Usare umidificatori ambientali: mantenere un’adeguata umidità ambientale favorisce un’ottimale idratazione della pelle e aiuta a prevenire riacutizzazioni pruriginose.
  • Evitare i vestiti stretti: indossare vestiti stretti può causare attriti che possono irritare la pelle, peggiorando i sintomi della cheratosi pilare.

Trattamenti Medici e Dermatologici

Se il paziente non mostra alcuna risposta al trattamento generale, la terapia medica può intensificarsi con trattamenti dermatologici più potenti, come quelli a base di retinoidi, antinfiammatori topici e derivati della vitamina D3.

Ad esempio, brevi cicli di corticosteroidi topici di potenza moderata possono essere utilizzati nei rari casi in cui la cheratosi pilare provoca prurito intenso.

Il medico può anche suggerire l’applicazione di farmaci esfolianti topici (più aggressivi rispetto ai cosmetici di libera vendita).

Alcuni degli ingredienti più comuni in questi prodotti dermatologici per la cheratosi pilare includono 16:

Sebbene questi trattamenti possano fornire un certo beneficio, non esiste una cura definitiva per la cheratosi pilare 2.

Alcuni case report hanno riportato un successo con l’uso di tazarotene (un retinoide topico) allo 0,01%, applicato di notte. Il farmaco ha prodotto una risoluzione completa della cheratosi pilare entro poche settimane 10.

Anche i peeling chimici che utilizzavano acido glicolico al 70% applicato per 5-7 minuti sono stati utilizzati per migliorare l’aspetto della cheratosi pilare 11.

Quando i farmaci da prescrizione non funzionano, il medico può suggerire un trattamento laser.

A tal proposito, sono stati pubblicati numerosi casi clinici che descrivono l’uso dei laser nel piano di trattamento della cheratosi pilaris. Alcuni medici hanno avuto successo con i trattamenti laser a colorante pulsato, laser ad alessandrite, laser Nd:YAG e laser a CO2 frazionato 12, 13, 14.

L’acido lattico, l’acido salicilico e il laser Nd:YAG a 1064 nm sembrano essere le opzioni di trattamento più efficaci e sicure per la cheratosi pilaris tra i pazienti di età pari o superiore a 12 anni; tuttavia, sono necessari studi controllati randomizzati di alta qualità con risultati a lungo termine 15.

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