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Magazine X115 X115 Curcuminoidi | Cosa Sono? Proprietà, Benefici, Rischi

Curcuminoidi | Cosa Sono? Proprietà, Benefici, Rischi

  • 11 minuti

Introduzione

I curcuminoidi rappresentano i principali costituenti bioattivi della curcuma.

La curcuma, a sua volta, si ottiene dai rizomi tuberizzati della pianta Curcuma longa L. (famiglia Zingiberacee).

Dopo essere stati opportunamente lavati, bolliti ed essiccati, i rizomi vengono pestati con specifici attrezzi e ridotti nella sottile polvere gialla che noi tutti conosciamo.

Il contenuto di curcuminoidi della curcuma si aggira intorno al 3-5%.

I curcuminoidi conferiscono alla spezia il classico colore giallo-arancio, che ne permette l’impiego come additivo alimentare (segnalato come E100). Sono anche responsabili dei suoi effetti salutistici.

I curcuminoidi sono costituiti da una miscela di elementi quali:

  • curcumina,
  • dimetossi-curcumina
  • bis-dimetossi-curcumina,

Mediamente, la curcumina costituisce il 75% dei curcimonidi totali, seguita dalla demetossi-curcumina (16%) e dalla bisdemetossi-curcumina (8%).

Estrazione dei Curcuminoidi dalla Curcuma

Al contrario di quanto si possa pensare, l’estrazione dei curcuminoidi dalla curcuma non è semplice e richiede tempistiche e tecnologie adeguate a preservarne la biodisponibilità, già di per sé scarsa.

Nello specifico, la sintesi di curcumina e dei suoi analoghi si realizza generalmente circa 120 giorni dal momento in cui la curcuma viene piantata, per raggiungere un optimum di concentrazione intorno ai 180-190 giorni dalla fioritura.

Oltre alla tempistica, la sintesi vegetale della curcumina è fortemente influenzata da altri fattori, quali:

  • la regione geografica;
  • le caratteristiche chimico-fisiche del terreno;
  • le condizioni climatiche;
  • le caratteristiche genetiche e colturali della pianta;
  • il pull enzimatico presente nella stessa.
E’ facile quindi immaginare quanto sia complesso ottenere estratti di curcuminoidi adeguatamente dosati e titolati.

Proprietà dei Curcuminoidi

Assieme all’olio essenziale e ai suoi principi attivi, i curcuminoidi caratterizzano le proprietà biologiche della Curcuma.

Al momento, differenti trial clinici e numerosissimi studi sperimentali attribuiscono ai curcuminoidi, in particolare alla curcumina, proprietà:

  • epatoprotettive,
  • antiossidanti,
  • antinfiammatorie,
  • gastroprotettive,
  • cardioprotettive,
  • neurotrofiche,
  • antidepressive,
  • ipoglicemizzanti,
  • antitumorali,
  • antiaging.

Proprietà Antinfiammatorie

La caratteristica struttura chimico-fisica dei curcuminoidi, in particolare la presenza di un gruppo idrossile e fenolico, conferisce a questi principi attivi proprietà biologiche tipiche.

Differenti studi hanno dimostrato che i curcuminoidi possono espletare un imponente attività antinfiammatoria, inibendo la produzione di prostaglandine.

Importantissimi studi hanno inoltre caratterizzato l’ottima permeabilità cutanea di questi principi attivi, sottolineando la presenza di particolari gruppi chimici, che conferirebbero ai curcuminoidi una certa lipofilicità.

Questo spiegherebbe l’efficacia clinica della curcuma e della curcumina nel trattamento delle patologie e delle manifestazioni infiammatorie dermatologiche.

In uno studio clinico, è stato riportato che cinque pazienti su dieci avevano una risoluzione del 90% della psoriasi dopo 2-6 settimane di trattamento con gel di curcumina, mentre il resto dei pazienti aveva un miglioramento del 50-85% dopo 3-8 settimane di trattamento 1.

Secondo una meta-analisi generale (revisione a ombrello di 19 meta-analisi di studi clinici randomizzati), l’integrazione con curcumina aiuta a migliorare diversi biomarcatori dell’infiammazione, dello stress ossidativo e della funzione endoteliale, riducendo Proteina C Reattiva, TNF-α, IL-6, MDA e PWV (velocità dell’onda di polso), e aumentando la dilatazione flusso-mediata e i livelli di enzimi antiossidanti CAT, Gpx e SOD 1a.

Un’ulteriore meta-analisi segnala invece come la curcumina abbia avuto effetti benefici sui risultati clinici nei partecipanti con malattie autoimmuni, come psoriasi, colite ulcerosa e artrite reumatoide 1b. Tuttavia, la scarsa qualità metodologica degli studi pubblicati impone ulteriori approfondimenti.

Efficacia Clinica

In 241 pazienti con febbre da fieno, 500 mg di curcumina al giorno hanno migliorato i sintomi (starnuti, prurito, naso che cola e congestione) dopo 2 mesi di integrazione 2.

La curcumina ha anche ridotto la gravità della sindrome premestruale in uno studio umano molto piccolo 3, 4.

In uno studio su 89 pazienti con colite ulcerosa, 1 grammo di curcumina in aggiunta ai farmaci tipici (sulfasalazina o mesalazina) ha ridotto i tassi di recidiva 5.

Prove di bassa qualità suggeriscono che la curcumina può ridurre la diarrea e il dolore allo stomaco nelle persone con morbo di Crohn, dopo l’integrazione giornaliera per un mese 6.

In uno studio clinico su oltre 100 persone con diabete di tipo 2 o sindrome metabolica, una combinazione di curcumina e piperina ha prodotto interessanti effetti antinfiammatori (riducendo i livelli di proteina C reattiva) 7.

In una meta-analisi di 14 studi clinici randomizzati, l’integrazione di curcumina ha migliorato i risultati correlati al danno muscolare scheletrico correlato all’esercizio fisico. In particolare, ha ridotto il dolore muscolare e i livelli di creatin kinasi e di IL-6, mentre ha migliorato il ROM 7.

Contro Artrosi e Artrite Reumatoide

Diversi studi hanno esaminato gli effetti della curcumina sull’artrite e hanno notato miglioramenti in vari sintomi 8, 9.

In uno studio su 45 pazienti con artrite reumatoide, 500 mg di curcumina al giorno hanno migliorato la dolorabilità, il gonfiore articolare e altri sintomi meglio di un farmaco antinfiammatorio non steroideo (FANS) chiamato diclofenac (50 mg) 10.

L’integrazione per tre mesi con 200 mg/die di un complesso curcumina-fosfatidilcolina (curcumina liposomiale) ha ridotto i punteggi del dolore del 58%; inoltre, ha aumentato di oltre il 400% la distanza percorsa dai pazienti con artrosi 8.

Secondo una meta-analisi generale (revisione a ombrello di 10 meta-analisi di studi clinici randomizzati), l’integrazione con estratto di curcumina/curcuma ha ridotto i sintomi dell’osteoartrite 8a. In particolare, ha ridotto diversi indici di dolore e la rigidità articolare, oltre a migliorare la funzionalità delle articolazioni colpite, con un’efficacia comparabile a quella dei farmaci antinfiammatori non steroidei (come ad es. l’ibuprofene).

Un’ulteriore meta-analisi di 23 studi RCT, specifica sull’artrosi al ginocchio, ha confermato che la curcumina è efficace nel ridurre il dolore associato, mentre non è riuscita a migliorare la funzionalità dell’articolazione 8b.

Proprietà Coleretiche e Colagoghe

Numerosi studi, sia sperimentali che clinici, hanno dimostrato come l’assunzione di Curcuminoidi possa influenzare sensibilmente la secrezione biliare.

In questi studi, infatti, si è osservata un’aumentata produzione e secrezione di bile in seguito all’assunzione anche di piccole quantità del principio attivo.

Quest’attività potrebbe risultare utile nel migliorare da un lato l’escrezione di colesterolo e tossici dal fegato, e contestualmente nell’ottimizzare digestione e assorbimento dei lipidi.

In base agli studi su animali, la curcumina sembra attenuare le lesioni da farmaci come il paracetamolo 11, la clorochina 12, il metotrexato 13, l’eritromicina estolato 14, l’isoniazide, la rifampicina e la pirazinamide 15.

Studi clinici suggeriscono che la curcumina può ridurre i marker di danno epatico (abbassamento delle transaminasi) e l’accumulo di lipidi nel fegato di persone con malattia del fegato grasso (steatosi epatica non alcolica) 16, 17.

Proprietà Ipolipidemizzanti

L’assunzione di Curcumina e Curcuminoidi si è rivelata efficace, sia in ambito sperimentale che clinico, nel ridurre sensibilmente le concentrazioni plasmatiche di colesterolo e trigliceridi.

Tale attività, probabilmente correlata anche all’azione coleretica e colagoga, potrebbe risultare preziosa nella prevenzione cardiovascolare e metabolica.

In due studi clinici su oltre 200 persone con diabete di tipo 2 o sindrome metabolica, una combinazione di 1.000 mg/die di curcumina e 10 mg/die di piperina ha abbassato il colesterolo totale e il colesterolo LDL e VLDL (il tipo “cattivo”), mentre ha aumentato il colesterolo HDL (il tipo “buono”) 18, 19.

Secondo una meta-analisi di 35 studi clinici randomizzati, l’integrazione con curcumina/curcuma ha ridotto la pressione sanguigna e migliorato altri marcatori della salute vascolare (riduzione di VCAM-1 e aumento di FMD). I benefici, pur essendo significativi, sono risultati modesti e pari a -2,0 mmHg per la pressione sanguigna sistolica e -0,8 mmHg per la diastolica 19.

Proprietà Antitumorali

Seppur ancora in fase sperimentale, le prime evidenze dimostrano una certa attività antitumorale dei curcuminoidi.

L’induzione del processo apoptotico, il controllo del danno ossidativo, la regolazione dell’espressione genica e l’azione antinfiammatoria potrebbero essere alcune delle proprietà biologiche dei curcuminoidi potenzialmente correlate all’effetto antitumorale.

Numerosi studi indicano che la curcumina può ridurre la crescita delle cellule cancerose in laboratorio e inibire la crescita dei tumori negli animali 20, 21.

In uno studio di 30 giorni su 44 uomini con lesioni al colon che a volte diventano cancerose, 4 grammi di curcumina al giorno hanno ridotto il numero di lesioni del 40% 22.

Mancano tuttavia studi su larga scala. Nonostante le prime evidenze incoraggianti, ulteriori studi e approfondimenti risultano necessari per caratterizzare meglio tale attività.

Proprietà Antidepressive e Neurotrofiche

Una recente revisione degli studi clinici suggerisce che la curcumina in associazione alla terapia standard riduce i sintomi della depressione 23.

In uno studio controllato, 60 persone con depressione sono state randomizzate in tre gruppi 24. Un gruppo ha assunto fluoxetina, un altro gruppo un grammo di curcumina e il terzo gruppo sia fluoxetina che curcumina. Dopo 6 settimane, la curcumina ha prodotto miglioramenti simili a Prozac, mentre l’associazione è risultata ancor più efficace.

È stato dimostrato che la curcumina attraversa la barriera emato-encefalica 25.

Potrebbe inoltre aumentare i livelli cerebrali di BDNF 26, 27, 28, il fattore neurotrofico derivato dal cervello, che stimola la crescita delle cellule cerebrali 29.

In questo modo, la curcumina potrebbe essere efficace nel ritardare o addirittura invertire le malattie neurodegenerative e prevenire il declino cognitivo legato all’età 30.

Secondo una meta-analisi, data l’assenza di efficacia nell’uomo e il pericolo di un effetto peggiorativo, ci sono prove sufficienti per SCONSIGLIARE l’assunzione supplementare di curcuma nelle persone con Alzheimer 31.

Proprietà Antidiabetiche

I curcuminoidi possono migliorare il metabolismo del glucosio e ridurre gli effetti del diabete sul corpo 32, 33, 34.

Nei topi diabetici, la curcumina riduce la glicemia, migliora la sensibilità all’insulina e riduce il glucosio nelle urine 35.

L’integrazione di curcumina (750 mg due volte al giorno per 9 mesi) ha ridotto significativamente l’evoluzione del prediabete in diabete di tipo II, migliorando potenzialmente la funzione generale delle cellule pancreatiche 36.

In uno studio clinico su 100 persone con diabete di tipo 2, una combinazione di 500 mg/die di curcumina e 5 mg/die di piperina, assunta per 3 mesi, ha abbassato la glicemia e ridotto il danno epatico 37.

Secondo una meta-analisi di 28 studi clinici randomizzati (su un totale di 2.362 partecipanti), l’integrazione con curcuma o con i suoi composti bioattivi correlati (ad esempio la curcumina) ha migliorato le misure del controllo glicemico nei partecipanti con controllo glicemico compromesso 37a.

In media, rispetto al placebo, ha ridotto la glicemia a digiuno (-8 mg/dl), l’HbA1c (-0,13%), l’insulina (-0,66 µIU/mL), l’HOMA-IR, la pressione sanguigna diastolica (-2,88 mmHg), il colesterolo LDL (-6 mg/dL) e la proteina C-reattiva ad alta sensibilità, mentre ha aumentato il colesterolo HDL (+2,75 mg/dL).

Proprietà Antiossidanti e Longevità

Un interessante studio dimostra come l’assunzione di curcumina, anche se per poche settimane, possa ridurre sensibilmente i livelli di lipoperossidazione lipidica, proteggendo così le strutture cellulari dall’azione lesiva delle specie reattive dell’ossigeno.

Altri studi, invece, sosterrebbero l’utilità della Curcumina nel rafforzare le proprietà antiossidanti organiche, aumentando sensibilmente la sintesi di enzimi antiossidanti come la superossido dismutasi, la catalasi e la glutatione perossidasi.

Considerato il ruolo importante dello stress ossidativo nell’invecchiamento precoce e nell’insorgenza di numerose malattie croniche, come diabete, patologie cardiovascolari e neurodegenerative, i curcuminoidi possono promuovere la salute generale e aumentare la longevità.38.

In uno studio sulle mosche, la curcumina ha aumentato la durata media e massima della vita fino al 25,8% 39.

Dosi

Nonostante non vi sia un’unanimità sulle dosi efficaci di curcumina e curcuminoidi, in genere vengono consigliate dosi comprese tra i 2 e i 4 grammi giornalieri di curcuma, suddivisi in almeno 3 assunzioni.

Spesso, tuttavia, si preferisce ricorrere alla curcumina isolata o ad estratti titolati ad alto tenore di curcumina (95%). In questi casi, la dose standard può essere considerata 500mg di curcumina assunti 2 volte al giorno 40, 41, 42.

Recenti studi dimostrano come l’assorbimento intestinale dei curcuminoidi possa essere ottimizzato dall’aggiunta di altri principi attivi, per lo più con attività proteolitica, come la piperina o la bromelina.

I preparati liposomiali, in funzione del costo maggiore e del migliore assorbimento, vengono usati in dosi circa dimezzate.

Effetti Collaterali

La curcuma è generalmente ben tollerata.

Effetti indesiderati comuni comprendono costipazione, indigestione (dispepsia), diarrea, distensione, reflusso gastroesofageo (reflusso acido), nausea, vomito e altri problemi intestinali

La curcumina è considerata ben tollerata ed è stata testata a dosi elevate fino a 12 grammi al giorno 43, 44.

In linea di massima, dosaggi compresi tra 1 e 4 grammi di curcumina giornalieri sembrano essere ben tollerati, mentre dosi superiori potrebbero associarsi per lo più a disturbi addominali transitori.

Gli effetti avversi più comuni dei curcuminoidi includono reazioni allergiche, mal di stomaco, diarrea, costipazione, nausea e vomito 45, 45.

Controindicazioni

L’uso di curcumina e curcuminoidi risulta controindicato (salvo diverso parere medico):

  • nei pazienti affetti da calcolosi biliare,
  • nei pazienti con patologie metaboliche importanti,
  • nei pazienti in cura con terapie farmacologiche, in particolare con anticoagulanti,
  • durante la gravidanza e l’allattamento.

Inevitabilmente le controindicazioni all’uso di questi principi attivi si estenderebbero anche ai pazienti con documentata ipersensibilità alla pianta.

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