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Cos’è
L’idrochinone è un composto organico aromatico (chimicamente è un fenolo) usato come agente depigmentante (schiarente della pelle).
Nel 1982, la Food and Drug Administration americana lo ha riconosciuto un ingrediente sicuro ed efficace per l’impiego cosmetico.
Diversi anni dopo, le preoccupazioni sulla sicurezza hanno spinto le Autorità preposte a vietarne o limitarne fortemente l’uso cosmetico in quasi tutti i paesi del Mondo.
Attualmente, nell’Unione Europea, il suo impiego cosmetico è limitato alle tinture per capelli (a una concentrazione massima dello 0,3%) e ai prodotti per la cura delle unghie (a una concentrazione massima dello 0,02% dopo miscelazione per l’uso).
Nell’Unione Europea, l’utilizzo di idrochinone sulla pelle è consentito solo se viene prescritto dal dermatologo sotto forma di preparazione galenica (preparata dal farmacista).
A Cosa Serve
L’idrochinone è un agente depigmentante, usato per schiarire varie tipologie di macchie cutanee iperpigmentate, come:
- melasma / cloasma,
- lentigo solari,
- lentiggini (efelidi),
- iperpigmentazione post-infiammatoria.
L’uso più comune dell’idrochinone è nei pazienti con iperpigmentazione post-infiammatoria e melasma 1.
L’iperpigmentazione postinfiammatoria deriva dall’infiammazione cutanea, che provoca un aumento della produzione di melanina. Cause comuni di iperpigmentazione postinfiammatoria sono acne vulgaris, dermatosi eczematose, dermatite da contatto, psoriasi, lichen planus e ustioni 2.
Come Funziona
L’idrochinone schiarisce la pelle diminuendo la sintesi di melanina da parte dei melanociti.
I melanociti sono le cellule della pelle deputate alla produzione di melanina, che è il pigmento responsabile del colore della cute.
Le macchie scure della pelle (macchie iperpigmentate) sono causate da una proliferazione di melanociti, con conseguente aumento della sintesi di melanina.
Impedendo la sintesi di melanina attraverso vari meccanismi, l’idrochinone aiuta a schiarire queste macchie scure (come lentigo senili, lentigo solari, melasma, segni post-infiammatori da psoriasi ed eczema ecc.).
In media occorrono circa quattro settimane affinché l’ingrediente abbia effetto. Potrebbero inoltre essere necessari diversi mesi di uso costante prima di ottenere risultati completi.
Un’altra cosa importante è che l’idrochinone tende a funzionare meglio su tonalità di pelle chiare.
Nell’Unione Europea, in alternativa all’idrochinone è possibile l’impiego cosmetico dell’arbutina. L’arbutina è usata come trattamento efficace dei disturbi iperpigmentari e mostra meno citotossicità sui melanociti rispetto all’idrochinone. Scopri di più sugli usi cosmetici dell’arbutina »
Associazioni
I prodotti galenici a base di idrochinone possono contenere altri componenti che promuovono un effetto sinergico.
Una formulazione popolare è costituita da idrochinone e un corticosteroide per ridurre l’infiammazione, insieme alla tretinoina (formula di Kligman).
Tale associazione ha dimostrato di ridurre l’atrofia associata al corticosteroide e rimuovere la pigmentazione aumentando il turnover dei cheratinociti e la penetrazione dell’idrochinone 3, 4.
Diversi studi hanno dimostrato che si ottengono i massimi risultati quando si utilizza l’idrochinone come terapia di combinazione con un retinoide e un corticosteroide. La crema a tripla combinazione più utilizzata è composta da idrochinone 4%, tretinoina 0,05% e fluocinolone acetonide 0,01% 5.
Gli effetti collaterali più frequentemente riportati sono eritema transitorio, bruciore, prurito e desquamazione.
Anche la fotoprotezione può aiutare a migliorare gli esiti del trattamento.
Secondo una revisione della letteratura, una combinazione di idroquinone al 3% applicato due volte al giorno e protezione solare applicata una volta al giorno ha prodotto una riduzione del 96% dell’aspetto del melasma, rispetto all’81% ottenuto con il solo idrochinone 21.
Alternative
La seguente tabella riassume i risultati di alcuni studi di comparazione che hanno valutato l’attività schiarente e la sicurezza dell’idrochinone rispetto ad altri agenti depigmentanti.
Gruppi di trattamento | Conclusioni |
4% idrochinone, 0,75% acido cogico + 2,5% vitamina C | I risultati del trattamento con idrochinone si manifestano più precocemente rispetto al trattamento con acido cogico e vitamina C 6. Al termine del periodo di trattamento di 12 settimane, la crema di idrochinone al 4% ha mostrato una superiorità complessiva rispetto alla crema di acido cogico allo 0,75% come agente ipopigmentante topico |
2% idrochinone, 2% acido cogico, 4% idrochinone, 4% acido cogico, 2% idrochinone + 2% acido cogico, 4% idrochinone + 4% acido cogico, 4% idrochinone, 4% acido cogico + aloe vera | L’idrochinone può causare una maggiore disgregazione dello strato corneo, mentre l’acido cogico e l’aloe vera possono migliorare questi effetti 7 |
3% acido tranexamico, 4% idroquinone | La crema con acido tranexamico al 3% e la crema all’idrochinone al 4% sono efficaci nel ridurre la gravità del melasma e l’indice di melanina 8. Nel complesso, l’efficacia sembra comparabile, con qualche piccolo vantaggio a favore dell’acido tranexamico |
0,2% tiamidolo, 2,0% idrochinone | Il tiamidolo allo 0,2% è più efficace rispetto all’idrochinone al 2,0% nel trattamento del melasma epidermico 9 |
Risultati
L’idrochinone topico è considerato il "gold standard" per il trattamento dell’iperpigmentazione facciale.
Tuttavia, risultati variano a seconda del paziente.
Nella maggior parte dei casi, uno schiarimento della pelle dovrebbe essere apprezzato dopo quattro settimane di trattamento, ma a volte è necessario più tempo per vedere dei benefici.
È importante utilizzare l’idrochinone regolarmente come indicato dal medico, fino a ottenere il risultato desiderato.
Tuttavia, se non si osserva alcun effetto dopo 2-3 mesi di trattamento, viene normalmente consigliato di interromperne l’uso.
Potrebbero essere necessari da 1 a 4 mesi affinché si verifichino gli effetti di depigmentazione. Dopo la sospensione dell’idrochinone, gli effetti di depigmentazione persistono solitamente per 2-6 mesi.
Come si Usa
Le concentrazioni più comuni per la monoterapia con idrochinone ne prevedono l’uso a concentrazioni del 2-4%.
L’idrochinone viene usato solo per via topica (non dev’essere ingerito).
- Testare la sensibilità della pelle applicando la crema su una piccola zona iperpigmentata. Se entro 24 ore non si verificano arrossamenti o pruriti, iniziare il trattamento.
- Pulire e asciugare la pelle prima di applicare un sottile strato di crema con la punta delle dita, massaggiandola sul viso (o su altre aree interessate).
- Applicare il prodotto da 1 a 2 volte al giorno per 3-6 mesi, secondo indicazione medica.
- Lavarsi le mani dopo l’applicazione, a meno che non si tratti di aree di trattamento.
- Non applicare vicino agli occhi, alla bocca e ad altre membrane mucose.
- Evitare di utilizzare altri prodotti topici medicati (in particolare prodotti a base di perossido) nella stessa area contemporaneamente, a meno che non sia indicato dal medico.
- Quando si utilizzano cosmetici, creme solari e lozioni idratanti non medicinali, applicare prima l’idrochinone, quindi attendere alcuni minuti prima di spalmare altri prodotti.
Concluso il periodo di trattamento prescritto dal medico, l’idrochinone può essere applicato solo durante i fine settimana o tre volte a settimana per una terapia di mantenimento più estesa con complicazioni minime 5.
Fa Male? Effetti Collaterali
- Irritazione;
- Dermatite allergica da contatto;
- Eritema;
- Infiammazione;
- Xeroderma;
- Pungente;
- Raramente ocronosi.
Sebbene l’idrochinone sia generalmente ben tollerato, ci sono alcune eccezioni.
Soprattutto all’inizio del trattamento, può causare un aumento temporaneo di arrossamento o secchezza, specialmente in caso di pelle sensibile. Questi effetti tendono poi ad attenuarsi quando la pelle si abitua al prodotto.
L’uso di una crema solare quotidiana con un elevato grado di fotoprotezione può ridurre il rischio di ulteriori danni.
In alcuni casi, l’idrochinone può causare un fenomeno noto come “alone di idrochinone”, in cui si verifica ipopigmentazione attorno alle aree trattate.
In casi rari, dopo l’uso a lungo termine, l’idrochinone può causare depigmentazione permanente della pelle o una condizione chiamata ocronosi. Si tratta di una condizione deturpante caratterizzata da papule e pigmentazione bluastra-nera. Ciò può verificarsi dopo un uso quotidiano prolungato o più frequentemente in caso di assunzione per via orale 8.
La FDA ha dichiarato che l’idrochinone non può essere escluso come potenziale cancerogeno.
Gli effetti collaterali che dovrebbero giustificare l’interruzione del trattamento e la consultazione immediata di un medico includono grave bruciore, prurito, formazione di croste o gonfiore delle aree trattate (segno di una possibile dermatite allergica da contatto ) e qualsiasi insolito scolorimento della pelle.
Controindicazioni
Le controindicazioni all’uso topico dell’idrochinone includono un’eccessiva esposizione al sole, altri farmaci che inducono fotosensibilità e allergia o ipersensibilità al principio attivo.
Inoltre, l’idrochinone non deve essere usato in gravidanza o durante l’allattamento.
Circa il 35-45% della dose topica di idrochinone viene assorbita per via sistemica. Gli studi attuali non hanno mostrato un aumento del rischio di malformazioni o effetti avversi nelle donne in gravidanza, ma si raccomanda di ridurre al minimo l’esposizione a causa del sostanziale assorbimento.
La sicurezza delle madri che allattano e nei bambini rimane non stabilita e, come tale, le donne che allattano dovrebbero evitare questo farmaco.
Idrochinone e Infezioni Urinarie
L’arbutina è il principale ingrediente attivo degli estratti di Uva ursina (Arctostaphylos uva-ursi), usati per il benessere delle vie urinarie e la prevenzione della cistite.
Dopo l’ingestione, i batteri dell’intestino trasformano l’arbutina in idrochinone, responsabile delle sue azioni medicinali.
L’idrochinone è infatti attivo contro i batteri nelle urine, soprattutto quando queste sono alcaline.
L’Escherichia coli e altri batteri che causano infezioni urinarie non sono riusciti a sopravvivere nei campioni di urina di pazienti che hanno assunto estratti di uva ursi o arbutina (100-1.000 mg) 9.
Tuttavia, non tutti gli studi concordano sull’efficacia dell’uva ursina nel trattamento delle infezioni del tratto urinario 10.