I tessuti del nostro organismo sono formati da cellule e da tutto ciò che sta all’esterno di esse.
La matrice extracellulare (ECM) è la sostanza in cui si trovano immerse le cellule dei tessuti.
Viene prodotta da cellule specializzate (i fibroblasti) e ha la funzione primaria di fornire supporto strutturale e protezione. Inoltre, è in grado di influenzare le funzioni cellulari.
La matrice extracellulare è una rete tridimensionale che funge da impalcatura per tessuti e organi in tutto il corpo, svolgendo un ruolo essenziale nella loro integrità strutturale e funzionale 1.
I componenti predominanti della matrice extracellulare sono grandi proteine strutturali insolubili, come il collagene e l’elastina.
Queste proteine sono immerse in una sostanza gelatinosa chiamata sostanza fondamentale.
La matrice extracellulare può essere definita come il componente non cellulare dei tessuti. È paragonabile alla "colla" che lega tra loro le cellule, specialmente nei tessuti connettivi dove rappresenta un costituente principale 2.
Funzioni
La matrice extracellulare è uno strato appiccicoso di polisaccaridi e proteine che contribuisce a tenere unite le cellule di un tessuto.
Come anticipato, la matrice extracellulare non fornisce soltanto un’impalcatura fisica per i costituenti cellulari, ma avvia anche segnali biochimici e biomeccanici cruciali per la morfogenesi, la differenziazione e l’omeostasi dei tessuti.
La matrice extracellulare non rappresenta una semplice impalcatura inerte ma regola la proliferazione, il differenziamento e la sopravvivenza cellulare.
Riassumendo le sue funzioni, la matrice extracellulare è importante per 1, 3:
Supporto strutturale: funge da substrato per far aderire (ancoraggio) e migrare le cellule.
Protezione: fornisce resistenza a compressione, flessione e trazione.
La matrice extacellulare non dev’essere considerata una semplice struttura passiva e inerte.
Rappresenta infatti una matrice dinamica dove le proteine che la costituiscono interagiscono direttamente con le cellule che le producono, influenzandone il metabolismo.
In questo modo la matrice extacellulare:
funziona da filtro che permette il passaggio di cellule e sostanze in maniera controllata.
Lega fattori proteici che sono necessari alle funzioni delle cellule: segnali extracellulari, fattori d’adesione ecc.
Interagisce con le cellule per i processi di migrazione, crescita, divisione, differenziamento.
Esercita un’azione tampone che mantiene l’omeostasi extracellulare e la ritenzione idrica.
Anche se non si conoscono ancora tutte le funzioni della matrice extracellulare, sappiamo che non è soltanto una sostanza di riempimento, ma svolge molteplici compiti nell’ambito della trasmissione delle informazioni tra le cellule immerse in essa.
In questo modo, la matrice extracellulare influenza un ampio numero di processi cellulari tra cui la migrazione, la guarigione delle ferite e la differenziazione cellulare 4.
Come Viene Prodotta
La matrice extracellulare viene prodotta e mantenuta dalle cellule che la popolano.
In molti tessuti (derma, tendini ecc.) la matrice extracellulare viene prodotta dai fibroblasti.
In alcuni tessuti esistono fibroblasti specializzati, come i condroblasti (nella cartilagine) e gli osteoblasti (nelle ossa).
Alla sintesi della matrice extracellulare contribuiscono anche cellule epiteliali, endoteliali e leucocitarie.
La matrice extracellulare (MEC) è formata da due componenti fondamentali:
Fibre, a loro volta composte da proteine che si possono distinguere in:
Collagene: fornisce forza strutturale e resistanza alla trazione, contribuendo alle proprietà meccaniche, all’organizzazione e alla forma dei tessuti. I collageni più predominanti della pelle sono di tipo I e III, organizzati in una rete di fibrille che conferiscono alla pelle la sua resistenza e integrità;
Elastina: fornisce elasticità ed è in gran parte responsabile della capacità dei tessuti di allungarsi e ritirarsi, grazie alla sua capacità di deformazione e resistenza allo stiramento;
Altre proteine che svolgono una varietà di funzioni tra cui l’assemblaggio della matrice, l’adesione cellulare alla matrice e la segnalazione alle cellule.
Sostanza Fondamentale, formata da proteoglicani che conferiscono funzioni di riempimento dello spazio: idratazione e lubrificazione.
Queste diverse componenti della matrice extracellulare sono organizzate in una struttura tridimensionale (3D).
Sebbene la matrice extracellulare sia composta fondamentalmente da acqua, proteine e polisaccaridi, ogni tessuto ha una MEC con composizione e tipologia unica.
Fibre e Proteine
Le proteine all’interno della matrice extracellulare possono essere suddivise in diverse classi in base alla loro struttura e funzione.
Tra tutte, quella più importante è la classe strutturale, costituita principalmente dalle proteine collagene ed elastina.
Asseblandosi e intrecciandosi tra loro, queste proteine danno origine a vere e proprie fibre.
Nella matrice extracellulare possiamo individuare tre tipi principali di fibre:
Le fibre contribuiscono a molte delle funzioni della matrice extracellulare, conferendole capacità di:
Protezione,
Resistenza alla tensione
Supporto, Adesione e Migrazione cellulare.
Collagene
Il componente principale della matrice extracellulare è il collagene. D’altronde, rappresenta il 25% della massa proteica totale dell’organismo.
Nel corpo umano, esistono diversi tipi di collagene. Il collagene di tipo I è la forma dominante e si trova ampiamente in quasi tutti i tessuti, in particolare nei tendini e nella pelle.
Le altre forme di collagene si trovano in aree definite, ad esempio, il collagene di tipo II si trova nella cartilagine e nella cornea, mentre il collagene di tipo III è la forma principale all’interno delle pareti dei vasi sanguigni.
A Cosa Serve
Le fibre collagene:
sono le fibre più abbondanti del connettivo;
sono flessibili, resistenti alla trazione ma non elastiche.
Le proprietà di ogni tessuto dipendono dal tipo di collagene e dalle altre fibre e componenti della sostanza fondamentale che interagiscono con esso.
La struttura rigida o flessibile e le modifiche strutturali dei vari tessuti del corpo dipendono da cambiamenti nella composizione del collagene
Il collagene viene prodotto sottoforma di procollagene, che viene quindi secreto dalle cellule e processato da enzimi extracellulari (procollageno proteinasi) che lo trasformano in tropocollagene.
Il tropocollagene si organizza quindi in maniera sequenziale in strutture via via più complesse: eliche di tre catene, fibrille e fibre.
Le fibre di collagene non restano disposte a caso, ma in ogni tessuto sono altamente organizzate per assolvere a funzioni specifiche.
Per esempio, nella pelle le fibre di collagene si alternano in strati perpendicolari, per resistere alla trazione da diversi angoli. Nei tendini, invece, si formano fasci di fibre nella direzione della trazione.
Sotto forma di fibre, il collagene conferisce resistenza alla trazione ai tessuti connettivi, abbondando soprattutto in quelli tenuti a resistere a diverse sollecitazioni meccaniche come tensione, taglio e pressione 5.
Occorre anche precisare che i collageni non forniscono soltanto resistenza alla trazione, ma svolgono un ruolo in altri processi cellulari come l’adesione e la migrazione 6.
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