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Generalità
Per il corpo umano, l’urea rappresenta un composto azotato non proteico, che viene sintetizzato come prodotto finale del catabolismo delle proteine.
Tramite l’urea, il corpo si libera dell’azoto in eccesso che, accumulandosi nel sangue, sarebbe pericoloso per la vita stessa dell’organismo.
Essendo molto idrofila, l’urea viene escreta con le urine, che ne sono particolarmente ricche.
Il motivo per cui l’urina è un ottimo fertilizzante per le piante è legato proprio alla presenza dell’urea, che fornisce azoto per le reazioni biochimiche dei vegetali.
L’urea è fisiologicamente presente anche nel sudore e si trova in quantità rilevanti nel film idrolipidico presente sulla superficie della pelle.
In dermatologia, l’urea topica viene prevalentemente impiegata per reintegrare il fattore NMF nelle pelli più disidratate, facendo in modo che lo strato corneo trattenga più acqua.
Secondo una revisione della ricerca, numerosi studi hanno scoperto che la pelle secca può essere trattata con successo con creme o lozioni contenenti urea 3.
I prodotti a base di urea sono ben tollerati; i loro effetti collaterali sono lievi e sono più frequenti ad alte concentrazioni.
Urea nella Pelle
Nel complesso, l’urea:
- aumenta l’idratazione dello strato corneo;
- regola la proliferazione epidermica;
- migliora la funzione barriera della pelle e la difesa antimicrobica;
- ha un’azione cheratolitica;
- aumenta la penetrazione dei farmaci e degli attivi cosmetici.
Componente dell’NMF
L’urea è naturalmente presente sulla pelle sana e rappresenta un importante componente del fattore naturale di idratazione (NMF) dell’epidermide.
L’NMF contribuisce a impedire alle molecole indesiderate di entrare nel corpo, ma soprattutto previene la perdita di acqua attraverso la pelle.
La proprietà di ritenzione idrica dell’NMF è legata al contenuto di varie sostanze igroscopiche (capaci di assorbire acqua), come urea, vari amminoacidi, acido lattico e acido pirrolidone carbossilico (PCA).
| Componente | Percentuale nell’NMF 1, 2 |
| acido pirrolidone carbossilico (PCA) | 8-10% |
| acido lattico | 8-10% |
| urea | 8-10% |
| ioni inorganici (inclusi potassio, sodio, magnesio e calcio) | 5% |
| aminoacidi liberi | ~ 40% |
| zuccheri semplici |
9% |
ammoniaca, acido urico, glucosamina, creatina |
2% |
Un’adeguata idratazione epidermica è importante per una corretta proliferazione e ricambio delle sue cellule. Una riduzione della capacità igroscopica dell’NMF può infatti associarsi a ipercheratosi e prurito 1.
Altre azioni
L’urea svolge un ruolo fondamentale nella regolazione della proliferazione dei cheratinociti.
Inoltre, induce l’espressione di filaggrina, loricrina e transglutaminasi-1, che sono geni importanti per la differenziazione dei cheratinociti e quindi per la funzione di barriera cutanea, inclusa la produzione di peptidi antimicrobici 4.
Proprietà Cosmetiche
L’urea ha la capacità di trattenere l’acqua in modo molto efficace (azione umettante).
Rappresenta quindi un ingrediente cosmetico comune in molte creme idratanti.
A concentrazioni più elevate (>10%), l’urea aiuta a esfoliare gli strati epidermici più superficiali e può aiutare a combattere le infezioni fungine. In questo modo, oltre a stimolare il rinnovamento epidermico, favorisce la penetrazione cutanea o ungueale di attivi applicati successivamente, inclusi eventuali farmaci 5.
L’urea viene quindi impiegata anche per la gestione cosmetica di patologie cutanee che inducono squamosità (ipercheratosi), come la psoriasi e l’ittiosi; possiede infatti:
- proprietà cheratoplastiche: modula la plasticità dello strato corneo;
- proprietà cheratolitiche: favorisce il distacco delle cellule morte superficiali e di conseguenza la rigenerazione cutanea.
Uso nei Cosmetici
L’urea è ampiamente utilizzata in dermatologia per migliorare la funzione di barriera cutanea; inoltre, rappresenta uno degli idratanti e degli agenti cheratolitici più comuni.
L’urea ha l’aspetto di una polvere cristallina tra l’incolore e il bianco, solubile in acqua e glicerolo e parzialmente solubile in alcool.
In cosmesi, è utilizzabile a dosaggi variabili compresi tra il 3% e il 40%, in formulazioni come creme, lozioni, shampoo, gel e bagnodoccia 6.
- A basse concentrazioni (2-10%) viene utilizzata prevalentemente in prodotti cosmetici idratanti, grazie alla sua azione umettante;
- A concentrazioni medie (10-30%) viene impiegata come cheratolitico;
- Ad alte concentrazioni (≥30%) aiuta a rimuovere i duroni su mani e piedi. Inoltre, a questi dosaggi, favorisce lo sbrigliamento del tessuto necrotico.
A dosi più basse (≤10%), le formulazioni topiche contenenti urea fungono da idratante della pelle, mentre a concentrazioni più elevate (>10%) esercitano un’azione cheratolitica.
L’urea è anche utile nelle terapie combinate con farmaci antinfiammatori e antifungini, grazie alla sua attività come potenziatore della penetrazione.
Concentrazione di urea nei cosmetici: effetti e indicazioni 4
| Concentrazione di urea | Effetto | Indicazioni |
|---|---|---|
| Bassa (2%-10%) | Idrante |
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| Media (10%-30%) | Idrante, cheratolitico e potenziatore di farmaci topici |
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| Alta (30%-50%) | Potenziatore di farmaci cheratolitici e topici |
|
Benefici
Numerosi studi clinici sull’uso di formulazioni contenenti urea hanno mostrato un miglioramento significativo in molte delle dermatosi che si presentano con pelle secca e squamosa, tra cui dermatite atopica, ittiosi, xerosi, dermatite seborroica e psoriasi 4.
Pelle secca – Xerosi
Uno studio RCT su 12 pazienti con gravi problemi di pelle secca sulle estremità inferiori delle gambe ha osservato una riduzione significativa della TEWL dopo l’applicazione bigiornaliera di una crema all’urea al 15% 7.
Uno altro studio RCT condotto su 21 individui sani ha dimostrato che l’applicazione una volta al giorno di una crema contenente urea al 20% ha portato a una significativa riduzione della TEWL 8.
Similmente, una crema a base di urea al 20% ha aumentato significativamente il contenuto di acqua dello strato corneo in uno studio su 5 soggetti sani 9.
Anche negli anziani, l’applicazione di una crema contenente urea al 5% ha mostrato un aumento dell’idratazione cutanea rispetto a un emolliente di controllo 10. Similmente, l’applicazione di una crema a base di urea al 10% ha portato a un netto miglioramento clinico in uno studio su 10 pazienti affetti da xerosi senile 11.
Dermatite atopica
Una revisione sistematica sull’uso di emollienti nella dermatite atopica ha attribuito le maggiori prove di efficacia clinica alle preparazioni a base di urea, raccomandandone l’uso come scelta di prima linea 12.
Uno studio RCT ha dimostrato la superiorità dell’urea al 4%, rispetto alla glicerina al 20%, nel ridurre la TEWL (perdita di acqua transcutanea) nei pazienti con dermatite atopica 13.
Inoltre, uno studio RCT su 172 pazienti con dermatite atopica ha dimostrato che l’uso prolungato di una preparazione contenente il 5% di urea ha aumentato significativamente il tempo libero da eczema, riducendo il rischio di recidiva del 37% 14.
Risultati simili sono stati riportati in un altro studio randomizzato su 53 individui con eczema alle mani 15.
Dermatite seborroica
L’uso di agenti cheratolitici può prevenire la desquamazione o la formazione di croste nei pazienti con dermatite seborroica. Inoltre, contribuisce ad aumentare la penetrazione dei farmaci topici 16.
In uno studio clinico su pazienti con dermatite seborroica lieve-moderata, l’uso di uno shampoo contenente urea, acido glicolico, acido salicilico, ittiolo e laureth ha ridotto significativamente l’irritazione e il prurito, e migliorato l’aspetto dei capelli 17.
Secondo un altro studio, l’uso di una formulazione contenente il 40% di urea e l’1% di bifonazolo può essere un’opzione nei casi gravi di dermatite seborroica 18.
Disturbi delle unghie
Ad alte concentrazioni (40-50%), l’urea è stata ampiamente utilizzata per il trattamento dei disturbi delle unghie. Contribuisce infatti a migliorare la permeabilità dell’unghia ad altri attivi (ad es. farmaci fungini).
Inoltre, contribuisce ad ammorbidire la lamina ungueale; questo può consentire il taglio e la cura adeguata delle unghie ispessite, riducendo il disagio del paziente che soffre ad es. di problematiche come l’onicogrifosi (unghie ad artiglio) 19, 6, 20.
Una revisione sistematica ha dimostrato che l’applicazione topica di urea al 40% in associazione a farmaci antifungini topici può indurre un miglioramento clinico nel 29-85% dei casi di onicomicosi 21.
Fa Male?
Le formulazioni cosmetiche contenenti urea non hanno registrato dati significativi di tossicità e l’utilizzo nei cosmetici è considerato sicuro.
In alcuni casi, specialmente a dosaggi elevati, l’urea può causare lieve irritazione alla pelle generando sintomi come bruciore, prurito e arrossamento locale. Questo effetto avverso è temporaneo e solitamente si risolve da solo.
Le creme contenenti alte concentrazioni di urea possono anche presentare un odore sgradevole, ma che si dissipa rapidamente 19.
