Il destrosio è uno zucchero semplice molto diffuso in natura.
Meglio conosciuto come glucosio, rappresenta la principale fonte di energia per gli organismi viventi.
I muscoli in attività e soprattutto il cervello sono particolarmente avidi di glucosio, e lo consumano in grandi quantità.
Il fegato e il pancreas sono invece fondamentali per controllare la quantità di destrosio nel sangue, rendendolo disponibile ai tessuti che ne hanno bisogno.
La concentrazione di destrosio nel sangue è chiamata glicemia.
Differenza tra Destrosio e Glucosio
Glucosio e destrosio sono la stessa cosa. Tuttavia, in genere, con il termine destrosio si fa riferimento al glucosio ottenuto per via sintetica e utilizzato come additivo.
Il destrosio viene spesso utilizzato nei prodotti alimentari industriali come dolcificante, sia direttamente, sia come componente dei vari sciroppi di mais.
Fonti di Destrosio nella Dieta
Ogni giorno assumiamo una notevole quantità di glucosio (circa 300 grammi) attraverso la dieta, soprattutto mangiando:
cibi ricchi di amido (come cereali, sfarinati, prodotti da forno);
zucchero da cucina (saccarosio) e gli alimenti che lo contengono (dolci, dolciumi, bevande zuccherate, prodotti dolci da forno ecc.);
latte e latticini (lo zucchero caratteristico di questi alimenti, il lattosio, è costituito dall’unione di glucosio e galattosio);
la verdura, che salvo rare eccezioni (come peperoni, barbabietola e cipolla) ne contiene molto poco;
il mais dolce;
alcuni dolcificanti industriali ricchi di glucosio come lo sciroppo di mais.
Commercialmente, il destrosio viene ricavato soprattutto dall’amido di mais tramite idrolisi enzimatica, essendo questo il metodo "estrattivo" più economico.
Amido
L’amido è un polisaccaride (un carboidrato complesso) costituito da numerose unità di destrosio, legate tra loro in forma lineare e ramificata.
La digestione dell’amido e degli altri carboidrati inizia già durante la masticazione per mezzo dell’enzima amilasi contenuto nella saliva; viene poi completata da altri enzimi prodotti dal pancreas e dall’intestino tenue, come maltasi, glucosidasi, lattasi, alfa-amilasi e sucrasi.
Al termine del processo digestivo, l’amido risulta scisso in singole unità e brevi catene di destrosio, che vengono assorbite dall’intestino e veicolate al fegato.
A Cosa Serve
Usi Commerciali
Il destrosio viene utilizzato principalmente per la produzione di fruttosio e alimenti contenenti glucosio.
A livello industriale, il destrosio viene spesso aggiunto a bevande e prodotti da forno come:
dolcificante, soprattutto come regolatore di dolcezza, dal momento che il suo potere edulcorante risulta inferiore allo zucchero e ancor di più al fruttosio (mantiene elevati i livelli di solidi totali del prodotto quando è necessario ridurre la dolcezza);
umettante: trattiene l’umidità e aumenta la shelf-life degli alimenti conservati, aiutando a mantenerne la morbidezza (oltre a migliorarne la doratura);
Il glucosio naturalmente contenuto nel malto o nel mosto d’uva è la base di partenza per la fermentazione alcolica e la conseguente produzione di vino, birra e vari distillati.
come anticongelante (previene la formazione di cristalli di ghiaccio) per gelati e sorbetti, come conservante ed esaltatore degli aromi;
in pasticceria, per decorazioni, pasta di zucchero e marshmallows;
nei prodotti da forno, per migliorarne la doratura e trattenere l’umidità.
Uso come Integratore
Il destrosio viene spesso utilizzato nello sport:
per favorire l’assorbimento di vari integratori (ad es. creatina e vari amminoacidi) sfruttando lo stimolo insulinico;
durante attività fisiche intense e prolungate (come il ciclismo), per le quali si raccomanda un apporto di carboidrati di 30-60 g per ora 6;
durante il recupero, per ripristinare rapidamente le scorte di glicogeno esaurite dall’attività fisica di lunga durata.
La cosiddetta "finestra anabolica" è un breve periodo, successivo a un allenamento intenso, in cui il muscolo scheletrico è particolarmente ricettivo nei confronti del glucosio e degli amminoacidi; questi nutrienti sono importanti per:
la sintesi di nuovo tessuto contrattile;
la riparazione del tessuto muscolare lesionato dall’attività fisica;
il ripristino delle riserve energetiche di glicogeno.
Normalmente, la finestra anabolica si fa coincidere con un periodo compreso tra i 20 e i 120 minuti dal termine dell’allenamento 6.
In questa fase, gli esperti di nutrizione consigliano di intervenire con la somministrazione di integratori specifici – come proteine del siero del latte, vari amminoacidi (BCAA, glutammina, arginina, creatina ecc.) e destrosio – per massimizzare il recupero e favorire la supercompensazione muscolare.
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