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Magazine X115 X115 Glutammina | Benefici per il Sistema Immunitario | COVID-19

Glutammina | Benefici per il Sistema Immunitario | COVID-19

  • 10 minuti

Che Cos’è

La glutammina è l’amminoacido più abbondante nell’organismo umano (da sola, costituisce il 60% del pool totale di aminoacidi liberi nel sangue e in altri fluidi corporei) 1, 2.

La glutammina rappresenta un elemento costitutivo delle proteine e una parte fondamentale del sistema immunitario. Inoltre, ha un ruolo importante nella salute intestinale.

Le cellule immunitarie dipendono fortemente dalla disponibilità di glutammina per sopravvivere, proliferare e difendere il nostro corpo dai patogeni 3.

La glutammina è un amminoacido condizionatamente essenziale.

Significa che la sua sintesi da parte dell’organismo riesce a soddisfare le esigenze metaboliche in condizioni normali, mentre diviene insufficiente durante circostanze di stress acuto, richiedendo il contributo della dieta.

Una di queste circostanze è rappresentata dalle malattie infettive.

Diversi studi hanno suggerito che i livelli plasmatici di glutammina sono ridotti in pazienti con malattie critiche o in seguito a interventi chirurgici importanti.

Anche in persone sane sottoposte a situazioni di stress estremo, come esercizio fisico intenso, infezioni virali o batteriche, la concentrazione di glutammina nel sangue diminuisce in maniera sensibile.

L’organismo di un adulto di 70 kg contiene circa 70-80 grammi di glutammina distribuiti in tutto il corpo 4. Ogni giorno, il corpo sintetizza tra 40 e 80 grammi di glutammina 5, 6.

A Cosa Serve

I muscoli forniscono il 70% di tutta la produzione di glutammina nel corpo 7. I principali organi che utilizzano questo amminoacido sono muscoli, reni, fegato e intestino tenue; anche il sistema immunitario è avido di glutammina 8.

In generale, questo amminoacido è importante per soddisfare i bisogni delle cellule in rapida proliferazione, come quelle del sistema immunitario e della mucosa intestinale.

La glutammina:

  • partecipa alla sintesi proteica;
  • trasporta e fornisce l’azoto necessario alla sintesi di amminoacidi e altri composti azotati;
  • è fondamentale per il metabolismo e l’escrezione dell’azoto;
  • è importante per il controllo del pH del sangue (equilibrio acido base) attraverso la produzione di ammoniaca nel rene;
  • funge da substrato energetico per le cellule che rivestono l’intestino;
  • fornisce energia alle cellule immunitarie, come i macrofagi;
  • partecipa alla sintesi del glutatione (potente antiossidante) e dell’amminoacido arginina;
  • fornisce acido glutammico ai neuroni del sistema nervoso centrale, che lo usano come neurotrasmettitore eccitatorio.

Sia nel plasma che nei tessuti, la concentrazione di glutammina è da 10 a 100 volte superiore a qualsiasi altro amminoacido; per questo motivo, la glutammina è considerata l’aminoacido più abbondante del corpo umano 3.

Glutammina negli Alimenti

La glutammina si trova naturalmente in una varietà di alimenti. È stato stimato che una dieta tipica ne apporta da 3 a 6 grammi al giorno, ma questo può variare in base all’apporto proteico complessivo 34. Scopri gli alimenti più ricchi di glutammina »

Alimento Glutammina per 100g di alimento % di Glutammina nelle proteine dell’alimento
Uova 0,6 g 4,4%
Manzo 1,2 g 4,8%
Latte scremato 0,3 g 8,1%
Tofu 0,6 g 9,1%
Riso bianco 0,3 g 11,1%
Mais 0,4 g 16,2%

Proprietà e Benefici

Sistema Immunitario

Gli studi suggeriscono che le cellule immunitarie, come linfociti, macrofagi e neutrofili, hanno bisogno di glutammina.

Un’adeguata disponibilità di questo amminoacido permette ai globuli bianchi di crescere e svolgere al meglio le loro funzioni 9.

La glutammina è considerata un “carburante per il sistema immunitario“. Viene utilizzata come substrato energetico soprattutto dalle cellule immunitarie in rapida proliferazione.

Appare quindi evidente come una bassa concentrazione di glutammina nel sangue possa compromettere la funzione immunitaria, con conseguenti scarsi risultati clinici e aumento del rischio di mortalità 3.

Diversi studi hanno osservato che l’assunzione orale di glutammina ha un effetto benefico sulla funzione intestinale, sulla morbilità e mortalità, e su alcuni aspetti della funzione immunitaria.

È stato riportato che la glutammina somministrata per via orale e soprattutto parenterale è benefica per i pazienti dopo interventi chirurgici, radioterapia, trapianto di midollo osseo o lesioni 9, 10.

Per questo motivo, la glutammina è attualmente parte di protocolli di integrazione nutrizionale clinica per individui immunosoppressi, per i pazienti pre e post-operatori, e persino per molti atleti d’élite sottoposti ad allenamenti estenuanti 3.

In uno studio su 45 pazienti sottoposti a trapianto di midollo osseo, coloro che hanno ricevuto un’integrazione di glutammina hanno sviluppato un minor numero di infezioni 11. Il risparmio sui costi sanitari è stato stimato in circa 22.000 dollari per paziente 12.

In 22 pazienti sottoposti a chirurgia colorettale, l’integrazione di L-glutammina ha aumentato i linfociti T, cellule che difendono l’organismo dall’invasione batterica 13.

In condizioni cataboliche, come sepsi, ustioni, recupero da interventi chirurgici, malnutrizione ed esercizio fisico strenuo, le cellule del sistema immunitario utilizzano la glutammina a tassi simili o superiori al glucosio 9, 14.

Salute dell’Intestino

Similmente a quanto descritto per i globuli bianchi, anche per l’intestino la glutammina rappresenta un substrato energetico quantitativamente più rilevante del glucosio.

Nell’intestino, la glutammina è necessaria per la produzione e la crescita cellulare, e per aiutare l’assorbimento e il trasporto dei nutrienti 15.

Alcuni scienziati ritengono che la glutammina aiuti a preservare il numero e l’altezza dei villi intestinali 16.

In generale, la glutammina è fondamentale per l’efficacia e l’efficienza della cosiddetta barriera intestinale, che dev’essere in grado di assorbire i nutrienti e respingere sostanze indesiderate, allergeni e potenziali patogeni 2, 16.

Una mucosa intestinale sana impedisce ai batteri nocivi e alle tossine di spostarsi dall’intestino al resto del corpo 17.

Grazie a questo suo ruolo, la glutammina può giovare alla salute immunitaria generale sostenendo la salute della mucosa intestinale 10, 18.

In uno studio RCT di 6 settimane, l’aggiunta di un integratore di glutammina (5g 3 volte al giorno) a una dieta a basso contenuto di FODMAP ha ridotto la gravità dei sintomi nei partecipanti con sindrome dell’intestino irritabile 18a.

I sintomi sono migliorati di almento il 45% nell’88% dei pazienti contro il 60% registrato nel gruppo di controllo (che aveva seguito la stessa dieta sostituendo alla glutammina un’analoga quantità di proteine isolate del siero di latte).

La stessa dose di glutammina (5 g/tid per 8 settimane) ha ridotto in modo deciso e sicuro i sintomi della sindrome dell’intestino irritabile post-infettiva, migliorando anche la permeabilità intestinale. Questo studio RCT è stato condotto su 54 soggetti e la glutammina si è rivelata 14 volte più efficace del placebo nel ridurre di almeno 50 punti la gravità della sindrome dell’intestino irritabile 18b.

Pazienti in condizioni Critiche

La glutammina sembra ridurre il rischio di infezioni nosocomiali nelle persone in condizioni critiche, in particolare se somministrata per via endovenosa (IV) 19, 20.

Una revisione a ombrella ha esaminato i risultati di 22 meta-analisi su questo argomento. In molte delle meta-analisi, è stato affermato che la glutammina, somministrata per via endovenosa o per bocca a pazienti acuti critici, ha un effetto positivo sul tempo di recupero e sullo sviluppo di infezioni secondarie e altre complicanze.

Inoltre, la supplementazione di glutammina sembra ridurre il tasso di mortalità dei pazienti, sebbene la maggior parte delle meta-analisi non abbia raggiunto la significatività statistica 21.

COVID-19

Come visto per la vitamina C e la quercetina, anche la glutammina è stata descritta come un possibile supporto terapeutico per pazienti colpiti dall’infezione di SARS-CoV-2 (COVID-19) 22.

Uno studio su 60 pazienti di età superiore ai 50 anni ricoverati per malattia da Coronavirus-19 (Covid-19), senza altre malattie presenti, ha valutato gli effetti di 30 grammi di glutammina al giorno, suddivisi in 3 dosi da 10 grammi assunte ai pasti.

Nei 30 pazienti che avevano assunto glutammina, il tempo di ospedalizzazione è stato ridotto di quasi 2 giorni rispetto ai 30 pazienti che non l’avevano assunta. Inoltre, nessun paziente trattato con glutammina ha avuto bisogno della terapia intensiva, contro i 4 pazienti critici nel gruppo di controllo 22.

Questi risultati suggeriscono che l’aggiunta di glutammina enterale (assunta per bocca) alla normale alimentazione nel primo periodo di infezione da Covid-19 può portare a una degenza ospedaliera ridotta e a una minore necessità di terapia intensiva.

Sono assolutamente necessari studi più ampi e di migliore qualità metodologica per confermare questi risultati.

Recupero dopo Intervento chirurgico

La glutammina aiuta a ridurre il numero di giorni che le persone trascorrono in ospedale dopo l’intervento chirurgico (con riduzioni comprese tra 0,19 e 4,73 giorni 21), in particolare dopo interventi di chirurgia addominale maggiore.

Probabilmente riduce anche i tassi di infezione dopo l’intervento chirurgico negli ospedali (del 7-58% 21), ma potrebbe non influire sul rischio di morte dopo qualsiasi tipo di intervento chirurgico 20, 23.

Ustioni

La glutammina somministrata attraverso un sondino o per via endovenosa (IV) probabilmente riduce il rischio di sviluppare infezioni nelle persone con gravi ustioni.

Attraverso un tubo di alimentazione, può anche ridurre la possibilità di morte in questa popolazione 24, 25.

Secondo una revisione e meta-analisi di 22 studi RCT su 2.170 pazienti con ustioni, l’integrazione di glutammina sarebbe in grado di ridurre la degenza ospedaliera (-8%), i tempi di guarigione (-6%) e l’infezione della ferita (-62%), aumentando al contempo i tassi di guarigione (+9%) 25a.

Benefici per gli Atleti

In molti atleti, sia ricreativi che professionisti, si verifica una notevole riduzione della glutammina in seguito a un esercizio prolungato e intenso 26.

I livelli di glutammina rimangono bassi anche per alcune ore dopo il termine dello sforzo, periodo in cui si verifica notoriamente un’immunodepressione relativamente transitoria.

I livelli di glutammina sembrano essere inferiori negli atleti sovrallenati che soffrono di affaticamento cronico 26.

Di conseguenza, la glutammina è stata studiata per potenziare la funzione immunitaria degli atleti, ma i risultati delle ricerche variano e in molti casi non si sono ottenuti benefici 27, 28, 29.

In uno studio su 200 atleti, la supplementazione di glutammina (5 grammi al termine dello sforzo e altri 5 grammi due ore dopo) ha dimezzato le probabilità di sviluppare raffreddori nella settimana successiva a una maratona o ultra-maratona e nei vogatori d’élite dopo un allenamento intenso 30.

Dosi e Modo d’Uso

La glutammina si trova in concentrazioni relativamente elevate negli alimenti a base di proteine vegetali e animali.

Con la normale dieta, un individuo assume indicativamente da 3 a 7 grammi di glutammina al giorno, che variano in base all’apporto proteico totale 31, 34.

Come abbiamo visto, studi clinici e sperimentali e appropriate revisioni sistematiche hanno concluso che la glutammina – somministrata per via orale e soprattutto parenterale (endovenosa) – può ridurre il tasso di complicanze infettive, la durata della degenza ospedaliera e la mortalità dei pazienti critici.

Per quanto riguarda l’assunzione orale, in queste situazioni la glutammina viene somministrata a dosi elevate, pari a 20-30 grammi al giorno.

Furst et al. suggeriscono che durante i periodi di stress severo può rendersi necessaria l’integrazione di 15-35 g di glutammina al giorno, per mantenere la glutammina muscolare e l’integrità intestinale e per fornire rapidamente carburante e bilancio azotato positivo alle cellule 32.

Si tratta chiaramente di dosaggi estremamente elevati, somministrati a pazienti ospedalizzati sotto stretto controllo medico.

Ad oggi, nessuno studio clinico supporta l’uso di integratori di glutammina per migliorare la funzione immunitaria nelle persone sane. In genere, l’integrazione in soggetti sani viene effettuata a dosaggi di 3-5 grammi do glutammina al giorno.

Avvertenze e Controindicazioni

  • L’uso di integratori di glutammina dovrebbe essere evitato, o strettamente supervisionato da personale medico, durante la gravidanza e l’allattamento.
  • Analoghe precauzioni andrebbero riservate ai pazienti con insufficienza renale o patologie epatiche.
  • L’assunzione di glutammina in presenza di condizioni patologiche o situazioni particolari, o se si sta seguendo una terapia farmacologica, è consigliata soltanto sotto controllo del medico che, conoscendo approfonditamente il quadro clinico del paziente, saprà dare i migliori consigli.

Effetti Collaterali

  • In generale, la glutammina è ben tollerata.
  • Gli effetti collaterali che si sono verificati più frequentemente negli studi clinici includono nausea, dolore toracico non correlato al cuore, affaticamento e dolore muscoloscheletrico.
  • Non sono attualmente noti gli effetti collaterali a lungo termine derivanti dall’assunzione cronica di glutammina. Tuttavia, alcuni scienziati hanno espresso preoccupazione per il suo uso prolungato 33.
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