Kudzu | Proprietà, Benefici | Come si Usa, Controindicazioni

Che Cos’è

Kudzu è il nome di una pianta orientale rampicante, scientificamente nota come Pueraria thunbergiana (Siebold & Zucc.) Benth. [sin. Pueraria lobata (Willd) Ohwi., Pueraria montana (Lour.) Merr., Pueraria tuberosa (Indian kudzu)].

Originaria della Corea, del Giappone, della Cina e dell’India, la kudzu è una pianta commestibile e medicinale, oggi diffusa in tutto il mondo ¹.

L’enorme radice, che può raggiungere le dimensioni di un essere umano, è fonte di preparati sfruttati nella medicina tradizionale cinese e nei moderni prodotti erboristici.

Per oltre 2.000 anni, le persone hanno usato la radice di kudzu per il trattamento della febbre, della diarrea e persino del diabete e delle malattie cardiache ².

Oggi, la kudzu viene studiata per i possibili benefici nel trattamento di iperglicemia, iperlipidemia, cancro e malattie cardiovascolari, grazie alla presenza di componenti terapeuticamente attivi come isoflavoni, saponine e amido resistente ³.

La radice ha anche una storia di utilizzo nel trattamento dei sintomi della menopausa e delle condizioni che colpiscono le donne in menopausa.

Poiché gli studi sull’uomo e sugli animali suggeriscono alcuni effetti estrogenici ^{4, 5, 6}, le persone con tumori sensibili agli ormoni e quelle che assumono tamoxifene dovrebbero evitare di assumere la kudzu.

A Cosa Serve

In molti paesi, le foglie e i germogli di kudzu sono disponibili come alimenti sottoforma di tè, insalata, succo, gelatina, sottaceti e sciroppo.

Le radici di kudzu vengono utilizzate come fonte di amido in Giappone e Cina, e consumate come verdura ⁷. Possono anche essere essiccate e macinate in polvere, che alcune persone usano per impanare cibi fritti o come addensante per zuppe e salse.

La radice di Kudzu è nota da secoli nella medicina tradizionale cinese come ge-gen ⁸. Si dice che aiuti a controllare il diabete, prevenire le malattie cardiovascolari ² e possieda attività antiossidanti, antiipertensive ⁹ e antinfiammatorie ¹⁰.

Nella medicina tradizionale, la kudzu è stata impiegata per trattare l’alcolismo, le malattie cardiovascolari, i sintomi della menopausa, il diabete, la febbre, il comune raffreddore e il dolore al collo o agli occhi.

La radice, per il ricco contenuto di isoflavoni, esibisce anche proprietà fitoestrogeniche ¹¹.

Grazie all’ampio apparato radicale, la kudzu è stata introdotta negli Stati Uniti alla fine del 1800 per controllare l’erosione del suolo.

Come Funziona

La radice di kudzu è la parte della pianta più comunemente usata, ma occasionalmente vengono sfruttate anche le parti aeree.

La radice contiene più di 70 composti vegetali, alcuni dei quali sono responsabili dei suoi presunti benefici per la salute ². In particolare, è ricca di isoflavoni e glicosidi isoflavonici, come daidzeina, daidzina e puerarina.

A seconda delle condizioni di crescita, il contenuto totale di isoflavoni varia dall’1,77 al 12,0%, con la puerarina che si trova nella concentrazione più alta (19-80%), seguita da daidzina e daidzeina ^{13, 14}.

La puerarina possiede un’ampia varietà di azioni biologiche, utili contro l’osteoporosi ¹⁵, le malattie cardiovascolari ¹⁶, le malattie ginecologiche ¹⁷, il deterioramento cognitivo ¹⁸ e la nefropatia diabetica ¹⁹; inoltre, può servire come antiossidante.

È stato inoltre riportato che daidzina e daidzeina hanno proprietà osteogeniche ²⁰, attività antiestrogeniche ²¹ e ipocolesterolemizzanti ²².

Tra i componenti della radice di kudzu, l’amido può essere usato come alimento funzionale per gestire il diabete mellito di tipo 2. In effetti, contiene una certa quantità di amido resistente, che è un tipo di fibra alimentare con proprietà ipoglicemizzanti ²³.

Benefici

Dipendenza da alcol

Le letture di testi storici cinesi rivelano che gli estratti di radice di kudzu sono stati usati per trattare l’alcolismo e l’ubriachezza almeno dal 600 d.C. ²⁴.

Come Funziona

Gli isoflavoni daidzina, daidzeina e puerarina possono aiutare a sopprimere l’assunzione di etanolo. Sebbene il meccanismo d’azione non sia certo, si ritiene che possano agire attraverso l’inibizione dell’enzima alcol deidrogenasi ^{25, 26, 27, 28, 29, 30}.

Uno studio sugli animali del 1993 ha mostrato che sia la daidzina che la daidzeina inibiscono il desiderio di alcol ²⁷. Gli Autori hanno concluso che l’estratto di radice di kudzu può essere utile per ridurre la voglia di alcol e come trattamento per l’alcolismo.

Uno studio sui topi ha scoperto che l’estratto di kudzu è stato molto utile nel trattamento del danno epatico indotto dall’alcol eliminando i radicali liberi dannosi e potenziando il sistema antiossidante naturale ³⁹.

Studi e Benefici

Un piccolo studio clinico controllato su 38 veterani militari alcolisti che hanno assunto 1,2 grammi di kudzu 2 volte al giorno non ha mostrato alcun effetto sulla riduzione del consumo o del desiderio di alcol ³¹.

D’altra parte, l’integrazione con un estratto di kudzu (1.000 mg 3 volte al giorno per 7 giorni) ha ridotto significativamente la quantità di birra consumata dai forti bevitori di alcol ¹².

La quantità di isoflavoni presente negli estratti utilizzati in questi 2 studi probabilmente differiva, e questo potrebbe spiegare i risultati incoerenti ¹².

Ulteriori studi clinici disponibili in letteratura mostrano effetti favorevoli del kudzu sul consumo di alcol da moderato a pesante ^{32, 12, 33, 34, 35, 24}.

Ad esempio, un piccolo studio ha esaminato gli effetti del kudzu su 17 uomini di età compresa tra 21 e 33 anni che hanno riferito di bere circa 22-35 drink a settimana. I ricercatori hanno somministrato ai partecipanti l’estratto di kudzu o un placebo ogni giorno per 4 settimane ³⁶.

I ricercatori hanno scoperto che l’estratto di kudzu non ha avuto alcun effetto sul desiderio di alcol, ma ha ridotto il numero di bevande alcoliche settimanali del 34-57%. Inoltre, gli uomini che hanno assunto kudzu hanno avuto meno giorni di bevute pesanti alla settimana e hanno avuto un numero significativamente maggiore di giorni consecutivi senza consumo di alcol.

Un altro studio ha scoperto che le persone che assumevano puerarina prima di bere impiegavano più tempo a consumare bevande alcoliche ³⁷. Questo effetto è stato osservato anche in altri studi. In alcuni casi, anche una singola dose di estratto di kudzu ha ridotto il consumo di alcol e prevenuto il binge drinking ^{38, 12}.

Menopausa

La Pueraria thunbergiana è una delle piante fitoestrogeniche più popolari nella Cina continentale ⁴⁰.

È noto che la sua radice contiene isoflavoni, principalmente puerarina e, in misura minore, daidzeina e daidzina. Questi composti sono in grado di agire in modo simile agli estrogeni nel corpo umano ^{41, 42}.

Studi e Benefici

Studi preliminari confermano che il kudzu può migliorare sintomi come vampate di calore e sudorazione notturna nelle donne in perimenopausa ^{5, 6, 43} e la funzione cognitiva nelle donne in postmenopausa ¹¹.

Ad esempio, uno studio su 25 donne in menopausa ha osservato una riduzione del numero di vampate di calore grazie all’assunzione di un prodotto multi-ingrediente contenente estratto di kudzu ⁴⁴.

Un altro studio randomizzato su 136 donne in postmenopausa ha valutato gli effetti di una polvere di radice di Kudzu (corrispondente a un contenuto di 100 mg di isoflavoni una volta al giorno per 3 mesi), rispetto alla terapia ormonale sostitutiva e a nessun trattamento ¹¹.

I ricercatori non hanno osservato benefici sui sintomi della menopausa o sulla salute ossea. Tuttavia, sono emerse alcune potenziali proprietà di potenziamento cognitivo.

In un altro studio su donne in postmenopausa con disfunzione del pavimento pelvico (N=60), la somministrazione di radice di kudzu (una compressa da 0,33 g comprendente 0,425 mg di isoflavoni al giorno) per 60 giorni prima dell’isterectomia ha comportato un aumento del contenuto di collagene ed elastina e una minore perdita di sangue durante l’intervento chirurgico rispetto ai controlli ⁴⁶.

In uno studio su 50 donne in postmenopausa, 4 settimane di trattamento con kudzu (0,84-2,52 g/die con 113-338 mg di puerarina) hanno ridotto i biomarcatori del riassorbimento osseo e della degradazione della cartilagine rispetto al basale. Questi risultati indicano che l’estratto di kudzu può migliorare la salute delle ossa e della cartilagine in menopausa ⁴⁷.

Sebbene un gel topico contenente estrato di P. mirifica abbia migliorato i sintomi vaginali nelle donne in postmenopausa, una crema a base di estrogeni coniugati si è rivelata più efficace ⁴⁸.

Una revisione sistematica sull’efficacia di P. mirifica nel combattere i sintomi della menopausa ha trovato prove inconcludenti ⁴⁵. Similmente, un’altra revisione sistematica ha stabilito che le prove sui benefici per qualsiasi condizione con varie specie di kudzu sono limitate e poco chiare ¹⁴.

Salute del Cuore

Nella medicina tradizionale cinese, la kudzu è stata impiegata per trattare le malattie cardiache ².

In una sperimentazione, la radice della pianta ha protetto il cuore dei topi da lesioni cardiache indotte da ustioni ⁴⁹.

Una meta-analisi ha esaminato i pazienti con angina pectoris instabile che hanno ricevuto l’iniezione di puerarina in aggiunta alla terapia convenzionale. La maggior parte dei 41 studi inclusi (N=2.953) sono stati condotti tra popolazioni cinesi, con campioni di piccole dimensioni.

La meta-analisi ha riportato miglioramenti nell’incidenza di angina pectoris, nei risultati dell’elettrocardiogramma, nel consumo di nitroglicerina e nei livelli di endotelina plasmatica ⁵⁰.

Un piccolo studio di 12 settimane (N=15) ha riportato una diminuzione della pressione sanguigna e una maggiore attività fibrinolitica plasmatica con il consumo di 1,5 g di P. tuberosa 2 volte al giorno per 12 settimane ⁵¹.

Altri potenziali benefici

Studi limitati suggeriscono che la kudzu può avere altri benefici per la salute.

In particolare, potrebbe aiutare a:

• ridurre l’infiammazione. Uno studio sugli animali ha scoperto che l’isoorientina, un composto isolato dalla radice di kudzu, aumenta i livelli di antiossidanti e riduce i marcatori di infiammazione nei topi ⁵².
• Alleviare forti mal di testa. Un piccolo caso clinico che ha coinvolto 16 persone con cefalea a grappolo frequente ha rilevato che la radice di kudzu ha ridotto l’intensità del mal di testa nel 69% delle persone, la sua frequenza nel 56% e la sua durata nel 31% ⁵³.
• Combattere l’obesità: Gli effetti del fiore di kudzu sull’obesità sono stati valutati in uno studio clinico di 12 settimane su 81 soggetti. Sono state dimostrate riduzioni dell’indice di massa corporea e del grasso viscerale (ma non sottocutaneo) ⁵⁴.
• Contrastare il diabete: gli isoflavoni del kudzu hanno dimostrato effetti inibitori dell’alfa-glucosidasi e un aumento dell’utilizzo del glucosio nei modelli di ratto ^{55, 86}.
  In uno studio su topi con diabete indotto, sono stati osservati miglioramenti nella memoria e nella funzione cognitiva, nonché cambiamenti nell’attività dell’acetilcolinesterasi ⁵⁷.
  Inoltre, la somministrazione di amido resistente da kudzu ha contribuito a ridurre significativamente il valore della glicemia a digiuno e i livelli di colesterolo totale e trigliceridi in topi diabetici ⁵⁸.

Dosi e Modo d’uso

Non è possibile consigliare un dosaggio di kudzu sicuro o efficace, poiché non è ancora stato chiaramente definito da studi clinici adeguati. Inoltre, questo integratore non è mai stato approvato per l’uso medico dai relativi organi di regolamentazione.

Alcune ricerche suggeriscono che dosi di 50-100 mg di kudzu al giorno sembrano avere un basso rischio di effetti collaterali avversi ⁵⁹.

Per l’uso nella dipendenza da alcol, gli studi hanno utilizzato dosaggi di 1,2 grammi di estratto di radice di kudzu al giorno per 1 settimana, o una singola dose di 2 grammi prima di bere alcolici, senza effetti collaterali noti ^{37, 38}.

In Cina, per il trattamento dell’angina pectoris vengono utilizzati estratti di radice standardizzati (la compressa da 10 mg equivale a 1,5 grammi di radice grezza). Alcune fonti raccomandano 30-120 mg dell’estratto due o tre volte al giorno.

Controindicazioni

Possono verificarsi effetti avversi quando la kudzu viene assunta da persone con forme di cancro sensibili agli ormoni o da coloro che assumono tamoxifene, farmaci antidiabetici, anticoncezionali orali o metotrexato.

L’assunzione da parte di queste persone è quindi controindicata, così come per le donne in gravidanza o in allattamento, e in caso di ipersensibilità al kudzu o ad altri componenti del prodotto che lo contiene.

Effetti Collaterali

Ci sono alcune prove che gli integratori di radice di kudzu possono causare danni al fegato.

Uno studio sui topi ha rilevato che l’assunzione di 10 mg al giorno di estratto di radice di kudzu per 4 settimane ha causato tossicità epatica ⁶⁰.

Un singolo caso studio ha descritto come un uomo di 55 anni precedentemente sano abbia subìto un danno epatico dopo aver assunto l’estratto di vischio per 1 mese e l’estratto di radice di kudzu per 10 giorni ⁶¹. Non è chiaro se uno, entrambi o un’interazione tra i due estratti vegetali abbia causato questi effetti avversi ⁵.

È stato descritto anche un singolo caso di nefrite interstiziale acuta in una donna di mezza età che aveva consumato succo di radice di kudzu per 10 giorni. I sintomi, che includevano perdita di appetito, nausea, vomito e fastidio epigastrico, sono migliorati entro pochi giorni dopo l’interruzione e con il trattamento conservativo ⁶².

In un piccolo studio su donne in postmenopausa, sono stati rivelati profili negativi transitori tra cui anemia e alterazioni degli enzimi epatici. Altri piccoli studi non hanno riportato effetti avversi significativi ^{33, 43, 32, 35, 12}.